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di Michele Corti
Le
valenze turistiche ed educative del sistema delle alpi
pascolive:
indagine sugli eventi turistici sul tema dell’alpeggio
full
text
Riassunto
Il
sistema tradizionale dell’alpeggio, considerato da tempo
una potenziale risorsa per il turismo estivo alpino,
è divenuto negli ultimi anni oggetto di specifiche di
attività turistiche. Al fine di definire la tipologia
delle manifestazioni a valenza turistica sul tema dell’alpeggio,
di stimare l’entità del fenomeno del “turismo d’alpeggio”
e di comprendere in che misura essa rappresenti una
nuova forma di turismo rurale culturale, abbiamo condotto,
tra la primavera e l’autunno 2003, un’indagine sistematica
sugli eventi festivi e le iniziative turistiche svoltesi
presso le alpi pascolive e sul tema dell’alpeggio, nelle
regioni dell’Arco Alpino. Tali eventi sono classificabili
nelle seguenti tipologie: 1) visite organizzate(spessoaccompagnate)
con spiegazioni sull’attività d’alpeggio, dimostrazioni
dal vivo sulla lavorazione del latte, degustazioni dei
prodotti ottenuti sul posto e altre attività; 2) feste
popolari sulle alpi ; 3) feste della salita e della
discesa dall’alpeggio (a volte con percorso a piedi
al seguito delle mandrie/greggi). Gli eventi del primo
tipo si sono moltiplicati a partire dall’anno 2000.
Sono organizzati soprattutto in Trentino dove, nel 2003,
sono state coinvolte 50 malghe con 177 appuntamenti
e 7.300 partecipanti. Anche nelle altre regioni (Val
d’Aosta, Veneto, Piemonte, Lombardia) sono state organizzate
iniziative simili (Alpages ouverts, Giornate dell’alpeggio
ecc.). Nel complesso sono state coinvolte 89 alpi pascolive
e un totale di circa 12.000 turisti. Le feste in occasione
della salita e discesa dall’alpeggio (Feste della transumanza,
Desmontegade, Desarpe ecc.) rappresentano la riproposizione
in chiave turistica (e/o culturale) di eventi festivi
tradizionali. Anche queste manifestazioni, che hanno
preso avvio a partire dalla metà degli anni ’90, hanno
conosciuto una vera e propria moltiplicazione intorno
all’anno 2000 e risultano in continua crescita, coinvolgendo
decine di migliaia di persone. Nel 2003 abbiamo censito
20 “transumanze”, di cui 6 nel Trentino. La terza importante
categoria di eventi è rappresentata dalle Feste dell’Alpeggio
(denominate anche Festa dei pastori, Festa della malga
ecc.). Queste manifestazioni, che si svolgono sull’alpe
durante il periodo d’alpeggio, sono particolarmente
diffuse in Lombardia e in Piemonte. Esse sono nate (o
sono state riprese, sulla base di eventi tradizionali)
negli anni ’70 come iniziative “spontanee”, finalizzate
a scopi di socializzazione e rievocazione della vita
rurale tradizionale da parte delle comunità locali e
hanno progressivamente assunto anche una valenza turistica.
Al di làdella grande differenza di contenuti, obiettivi,
protagonisti dei vari eventi indagati è stato possibile
porre in evidenza come l’iniziativa dell’organizzazione
degli eventi turistici sul tema dell’alpeggio sia stata
assunta in modo prevalente da enti di promozione turistica.
A fianco di questi enti è risultato importante anche
il ruolo di una pluralità di soggetti: parchi, associazioni,
enti locali, ecomusei, mentre, nel complesso, risulta
meno rilevante il ruolo delle organizzazioni agricole
e zootecniche. Il quadro emerso dall’indagine appare
ricco di potenzialità e di elementi di interesse. L’organizzazione
degli eventi analizzati rappresenta un’esperienza in
grado di stimolare nuove forme di aggregazione tra allevatori
e di alleanza tra essi e altri gruppi sociali al di
fuori degli schemi settoriali e di rappresentanza consueti.
Lo sviluppo delle forme di turismo rurale culturale
legate all’alpeggio può risultare cruciale sul piano
strategico e delle motivazioni extra-economiche (riconoscimento
sociale, esigenze di status) ai fini dellacontinuità
del sistema stesso.
Altri
materiali
Il
progetto Giralpeggi (Relazione al Convegno Irer
) Turismo e territori di montagna. Esperienze
innovative e prospettive di integrazione dell’offerta 27 marzo 2008, Milano
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