Ritorna Come
nasce la Maschèrpa d'alpeggio delle Valli del Bitto
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(Foto
1 e 2) Estrazione della maschèrpa: la massa affiorata
in superficie, costituita principalmente dalle proteine
del siero di latte, addensatesi per effetto del
calore (85°C) e dell'aggiunta di un acidificante, viene
delicatamente raccolta con una schiumarola e trasferita
nei garòc'
(secchielli di doghe legno forati sul fondo e sulle
pareti). |
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Fig. 3. Utilizzando la salvigèra
di rame il garòt viene riempito sin oltre l'orlo. Lo
scolo della scòcia (il "secondo siero"
residuo della lavorazione della maschèrpa) attraverso
i fori del garòt farà calare il livello della maschèrpa
in poche ore.
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Fig.
4 - Il garòt durante la prima fase di spurgo.
In alternativa al garòt, come si vede nella foto, si usano anche i comuni cestelli di plastica
forellata.
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Foto 5 - Assunta una
sufficiente compattezza la maschèrpa viene estratta dal garòt . Accuratamente lavato e spazzolato il garòt è pronta per essere utilizzato il giorno dopo.
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Foto 6 - Salatura del
piatto
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Foto 7- Salatura dello scalzo
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Foto 8 - Maschèrpe dopo alcuni
giorni di maturazione
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)
Foto 8 – Maschèrpe dopo qualche settimana di maturazione con
l’inizio della “piumatura” (sviluppo naturale della muffettina color nocciola e
della muffa bianco-grigia
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