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[Marcia europea liberi da OGM] |
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(28.02.09) Una grande marcia europea per essere liberi da OGM GENFREI GEHEN II (gmo free march) |
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Commenti ruralisti
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Partirà dalla porta di Brandemburgo a Berlino il 25 luglio (e non il 18 giugno come in precedenza annunciato) la seconda marcia "liberi da OGM" (Genfrei Gehen). Paaerà per luoghi storici della germania quali Wittenberg, la città di Lutero, Eisenach con il famoso castello di Wartburg, Bonn (sede di diverse organizzazioni internazionali); attraverserà l'Olanda e il Belgio fino a Bruxelles sede della Commissione europea (e delle potenti lobby del biotech). L'arrivo a Bruxelles è previsto per il 15 settembre. Alla marcia parteciperà anche Percy Schmeiser, l'anziano contadino 78 anni, simbolo mondiale della resistenza alle multinazionali degli OGM. Lo annunciato ai primi di marzo durante il suo tour in Italia.
La prima marcia "liberi da Ogm" si era svolta all'interno della Germania (da Nord - Lubecca - sino all'estremo Sud, Lindau, sul lago di Costanza). L'iniziativa nasce nell'ambito delle organizzazioni dell'agricoltura biologica che, in Germania - come noto - sono molto forti e attive (basti pensare ai marchi ben noti anche al consumatore italiano). Da parte di questi ambieni vi è la preoccupazione che anche il cosnumatore "bio" e persino il mondo del commercio bio non siano pienamente coscienti del rischio della diffusione degli OGM per l'agricoltura biologica.
La cosidetta "convivenza" è chiaramente impossibile per effetto dell'inquinamento strisciante delle colture e dei prodotti bio con quelli dell'agricoltura GM. Se la diffusione degli OGM non si ferma le soglie di "tolleranza" dell'agricoltura convenzionale, ma anche di quella biologica dovranno essere riviste sino a che parlare di agricoltura bio diventerà un non senso. E' certo che l'obiettivo dei sostenitori degli OGM è anche questo: inquinare a tal punto l'agricoltura convenzionale da far ritenere la realtà degli OGM irreversibile e sbarazzarsi dell'incomoda pietra di paragone dell'agricoltura bio che dimostra con la sua sola esistenza che si può produrre, fare impresa e commercio agroalimentare anche al di fuori del sistema della chimica e del bio-tech. A questo punto la dittatura alimentare imposta da poche multinazionali (e dai tanti a libro paga delle medesime nel campo della ricerca e dei media) sarà una realtà.
A Milano il 26 febbraio c'è stata l'inaugurazione del tour italiano dei coniugi Schmeiser (i contadini canadesi trascinati in tribunale dalla Monsanto perché "usurpatori di diritti di brevetto" dopo che si erano ribellati all'inquinamento della loro colza con quella OGM). In questa occasione Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente del FAI e agricoltrice biodinamica ha detto che l'introduzione degli OGM da parte dei responsabili delle UE si spiega solo con la corruzione e che le multinazionali bloccano con ogni mezzo le ricerche che tendono a dimostrare i rischi degli OGM per la biodiversità e la salute. La Crespi non esagera. Non esagera a proposito delle minacce alla salute perché recenti studi di istituti pubblici di ricerca in Europa hanno messo in evidenza vari tipi di rischi a cominciare da quelli per la fertilità. Non esagera anche a proposito del clima pesante che si respira anche in Italia. A proposito del tour degli Schmeiser il fronte OGM attraverso la tastiera dii Dario Bressanini ha detto sul suo Blog che gli Schmeier sono volgari truffatori. Gente che sposa al 100% le tesi della Monsanto, Syngenta e c.
Ben venga pertanto la marcia europe per scuotere le coscienze un po' intorpidite di quella "maggioranza silenziosa" che in Italia e in Europa continua a rifiutare categoricamente gli OGM nel piatto ma non si rende conto della posta in gioco per il pianeta e per l'umanità. Non si può abbassare la guardia perché solo una costante pressione dell'opinione pubblica può trattenere gli eurocrati di Bruxellese dall'ascoltare la voce delle lobby high-tech sempre vicine. La voce del Parlamento Europeo (istituzione decorativa) la Commissione l'ascolta poco, ma su questa materia dove non sono ascoltati neppure gli stati (e per fortuna che c'è la Francia che si impunta ....).
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