Il
Ministro Zaia avrà qualche ripensamento?
Il
Ministro Zaia ha disposto dei controlli per
verificare se vadano a buon fine gli aiuti alimentari
dell'Agea. I risultati sono stati sconcertanti
e ora il ministro si chiederà che fine faranno le7.000
tonellate di Grana Padano e Parmigiano Reggiano destinate
agli indigenti.
L’operazione decisa
da Zaia per aitare le due major della produzione casearia
italiana finanzia la fornitura e il trasporto di Grana
Padano e Parmigiano Reggiano destinato in aiuto alimentare ai
poveri.
Questa singolare “operazione umanitaria” consentirà, previa confezionatura, di distribuire
alle organizzazioni caritative che ne faranno richiesta 7.000 t di formaggio
in porzioni da 0,5 o 0,75 kg, per un totale di 12 milioni di confezioni. Se gli aiuti
arrivassero a tutti i 7,5 milioni di poveri (classificati tali
dall’Istat) il consumo “pro indigente” risulterebbe di quasi 1 kg. E’ lecito
dubitare che la distribuzione raggiunga 7,5 milioni di persone. I beneficiati,
con molta probabilità, disporranno (salvo probabili "distrazioni"
degli aiuti) di diversi kg ed è lecito supporre che
questo consumo comporterà una riduzione di acquisti di altri prodotti caseari.
E questo in un una fase in cui i prodotti
"minori" soffrono più che le due "corazzate"
casearie.Per dare una idea del quantitativo di formaggio distribuito gratuitamente
(7.000 t) basti pensare che esso è non molto inferiore alla produzione annua di una Dop di medio calibro
come il Montasio (8.200 t).
Ma
chi si vuole aiutare?
Ora
è evidente che questo "aiuto" ai poveri è
in realtà un aiuto piuttosto sfacciato alle due maggiori
Dop casearie nazionali. Sull'equità di questo aiuto
è lecito nutrire più che un dubbio. Intanto va detto
che nel 2008 i consumi di Grana Padano e Parmigiano
Reggiano sono aumentati e le scorte diminuite. La flesssione
dei prezzi all'ingrosso è stata forte ma, se si confronta
l'intero 2008 con il 2007 è risultata molto contenuta.;
inoltre le quotazioni all'ingrosso sono rimaste al di
sopra (e non poco) del 2006. Gli alti lai dei consorzi,
tanto alti da indurre il Ministo ad intervenire, allentando
generosamente i cordoni della borsa di Pantalone,
sono tanto meno giustificati quando si consideri che
gli altri formaggi duri (comprese le Dop "minori")
se la passano molto peggio. Ma oltre agli "altri
duri" va male anche per il Gorgonzola che
ha visto calare considerevolmente le vendite (-7%).
Però
il governo ha deciso di aiutare i più grossi (più
potenti e in grado di farsi sentire in quanto lobby,
aggiungiamo) con una maxi operazione di ritiro dal mercato
di 200.000 forme. Un intervento dal costo di circa 50
milioni di € non si sa fino a che punto coerente con
la proclamazione che queste Dop rappresentano "eccellenze
del Made in Italy". Intanto sono previsti
milioni di € anche per sostenere la promozione sui "mercati
emergenti" (ci penserà BuonItalia).
Sul
senso etico e politico dell'operazione pesano poi le
dichiarazioni dei responsabili del consorzio Grana Padano
che, in un incontro pubblico a Mantova (a febbraio)
hanno pubblicamente dichiarato che i produttori
di Grana Padano non hanno alcuna intenzione di ridurre
la produzione. Insomma ci deve pensare il governo a
sostenere il prezzo, loro a ridurre l'offerta non ci
pensano neppure.
Dove
andranno a finire le confezioni di Grana Padano e Parmigiano
Reggiano?
I
controlli effettuati ad Avellino non lasciano ben sperare
circa l'effettiva destinazione della ingente quantità
di formaggio ritirata dal mercato per dare sollievo,
più che ai poveri, alle "filierone" casearie
padane. Su 34 organizzazioni affiliate alla Croce
Rossa di Avellino 12 sono risultate prive di requisiti
per ottenere gli aiuti alimentari. Gli aiuti erano finiti
anche ad un Comune (gli amministratori sono stati denunciati
alla Procura) ,ad un asilo (frequentato da figli di
persone tutt'altro che indigenti) e ad enti del tutto
fantasma. Alcuni funzionari dell'Agecontrol spa (società
di controllo dello stesso Ministero dell'Agricoltura)
sono stati denunciati, così come i responsabili
della Croce Rossa. Il guaio è che in Italia gli enti
caritativi accreditati sono 150.000! Ognuno di essi
può fare domanda e ottenere il Grana Padano e il Parmigiano
Reggiano a gratis da distribuire agli indigenti. Il
contribuente (compresi tanti abbastanza "ricchi" per
essere spremuti dal fisco ma che a fine mese non ci
arrivano) paga l'acquisto, il trasporto e la confezione.
Il copione per l'ennesima storia all'Italiana è servito.
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