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Convegno di Vasto: il lupo è un pericolo per la sicurezza pubblica

(27/6/2023) - Il convegno di Vasto, organizzato presso il Centro Gulliver la sera del 23 c.m., non ha deluso le eattese di quanti desideravano fosse fatta chiarezza sulla situazione locale ("la bestia di Vasto") ma anche sul quadro nazionale. Esperti, comitati di cittadini, agricoltori, persone vittime di aggressioni hanno contribuito - ciascuno dal proprio punto di vista - a descrivere un quadro preoccupante. Il lupo, in crescita numerica, è sempre più presente nelle aree antropizzate, è protagonista di interazioni con le persone potenzialmente sempre più pericolose. I casi dei lupi di Otranto e di Vasto rappresentano una punta dell'iceberg ma non sono avulsi dal contesto generale. Per quanto difformi dal comportamento usuale del lupo, questi casi hanno visto protagonisti lupi del tutto normali (nonostante i tentativi di intorbidare le acque) e si inseriscono in un contesto di aggressioni sempre più frequenti. Esse, per ora, - nella maggior parte dei casi - sono legate alla predazione dei cani condotti dagli aggrediti. L'aspetto preoccupante è che le aggressioni avvengono sempre più in aree urbane e suburbane e comportano il ferimento dei malcapitati. La serata non è stata ovviamente gradita alla lobby lupista che ha ben pensato di inviare alcune provocatrici. leggi tutto

Il lupo in casa e aggredisce
Cosa sta succedendo a Vasto, dove le aggressioni a persone di diversa età e sesso si susseguono dalla scorsa estate? Perché il presidente del Parco della Maiella, smentendo gli stessi esperti del parco, tenta di accreditare l'ipotesi del "cane vagante"? Bisogna sapere che proprio il Parco della Maiella è il soggetto dove è attuato in Italia il progetto Life Wild Wolf, un progetto strategico per impedire di passare a una gestione del lupo e alla tutela della sicurezza pubblica minacciata dal predatore. La situazione di Vasto, smentisce i presupposti del progetto e si configura come una grossa grana per la "centrale" dell'IEA di Boitani che coordina il progetto (l'ennesimo) ed è al centro di una fitta rete di iniziative e organismi, anima della lobby del lupo in Italia e in Europa. Ma le aggressioni del lupo e le intrusioni nelle pertinenze delle abitazioni stanno crescendo in modo esponenziale anche nel resto d'Italia. I dati fanno rizzare i capelli. leggi tutto
Emergenza lupo: Arezzo: 3600 firme per scuotere l'inerzia delle istituzioni
(16/3/2023) - Sull'emergenza lupo le istituzioni, non stanno facendo nulla. Non vogliono muoversi. La lobby del lupo è una piovra che si è infiltrata in tutti gli apparati dello stato e dei media e riesce a paralizzare qualsiasi iniziativa. Prefetti e regioni sono uniti nell'inerzia, nel rimpallarsi le responsabilità, nel far credere che il lupo sia intoccabile. Ovviamente non è così ma gli organi dello stato non si preoccupano di mentire spudoratamente. Di fronte a questa vergognosa situazione solo l'iniziativa dei cittadini (politica, legale) può smuovere le acque putride. Il Comitato "Emergenza lupo-Arezzo", costituitosi alla fine di gennaio, ha conseguito un grande successo nella raccolta delle firme per la petizione rivolta all'on. Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ed all'on. Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, che hanno le competenze relative alla gestione della popolazione della specie Canis lupus nel territorio nazionale. In un solo mese raccolte 3.700 firme, una cifra importante. Il successo dell'iniziativa aretina deve spingere i gruppi e le associazioni che operano in altre provincie e in altre regioni a intraprendere iniziative analoghe.leggi tutto