Terrorizzata dai lupi chiama soccorso nel Bellunese
Paesi
assediati dai lupi: Regione Veneto e Prefetto continuano a ignorare il
problema
E’
successo ieri, nel primo pomeriggio, a Chies d’Alpago, dove il sindaco
Gianluca Dal Borgo denuncia da tempo una situazione divenuta
insostenibile. In Alpago i lupi hanno messo in crisi l’allevamento
della pecora locale alpagota (una razza in via di estinzione) e
determinato una situazione di forte allarme sociale. La Regione Veneto,
che pure ha chiesto e ottenuto una deroga per rimuovere la “lupa del
Piave” (esiliata poi di nascosto all’Università di Udine) (vai al
nostro articolo qui
) non ha attivato nessuna cattura nell'Alpago.
Ieri pomeriggio, in Alpago, l’ennesimo episodio di incontro
ravvicinatissimo con i lupi. Una signora stava compiendo una breve
passeggiata nei pressi del campo sportivo del paese di Chies. Erano
appena passate le 14, stava rientrando verso il paese percorrendo uno
sterrato affiancato da un bosco, quando cinque lupi le sono passati a 5
m di distanza. Per fortuna della signora e del suo cagnolino, che
istintivamente ha preso in braccio, i lupi erano interessati ad altro e
si sono dileguati non prestando attenzione alla donna e al cane. Tanta
è stata la paura della donna che, piangendo e non riuscendo a muoversi,
ha chiamato il comune a Lamosano, da dove è stato inviato un mezzo
fuoristrada a soccorre la signora. Ella racconta che per ore ha
continuato a tremare di paura. Si può vivere in queste condizioni?
L’episodio è avvenuto nei pressi di un centro abitato, in una zona
densa di località abitate e di case sparse, non in un bosco lontano
chilometri dagli abitati. I lupi hanno perso ogni timore nei confronti
degli esseri umani e frequentano spavaldamente aree fortemente
antropizzate. Non possono essere risolutivi interventi di dissuasione
puntuali (pallottole di gomma) perché non si tratta di tenere il branco
lontano da un sito determinato. Per ripristinare condizioni di
sicurezza i branchi così vicini ai centri abitati vanno rimossi.
La freccia indica il campo sportivo, presso il quale è avvenuto
l’episodio
Che la situazione in Alpago sia al limite di rottura lo testimonia il
fatto che cittadini, associazioni, amministrazioni sono da tempo sul
piede di guerra. Risale al dicembre 2023 un nostro convegno che voleva
denunciare sia la situazione degli allevamenti (costretti a utilizzare
doppie recinzioni elettriche, numerosi cani da guardiania, la custodia
notte e giorno da parte dei pastori) che quella degli abitanti,
allarmati dalla ripetuta apparizioni di lupi nei centri abitati. Va
precisato che, in Alpago, si sono perso 700 pecore su 2000 della razza
alpagota, nonostante la messa in atto di tutti i sistemi di difesa. Gli
Yak, introdotti per difendere con le loro corna, insieme ai maremmani,
le pecore dai lupi. Il risultato è stato che anche gli yak sono stati
predati (vai
al nostro articolo).
In Alpago le condizioni per richiedere le deroghe per l’abbattimento
dei lupi ci sono tutte. E l’Ispra non potrebbe certo non fornire parere
positivo. Manca solo il coraggio politico della Regione Veneto.
Di fronte al ripresentarsi dei problemi di sicurezza pubblica ci si
chiede, però, dove sia il prefetto.
(18/03/2025) Ricordiamo la
storia del Progetto PROPAST (2011-2012). Una
meteora che si insinuò tra i Progetti Lupo Piemonte e Life Wolf Alps.
Per un brevissimo periodo la voce dei pastori poté farsi sentire al
posto di quella della lobby del lupo. leggi tutti
(11/03/2025)
Il declassamento del lupo in Europa avanza e entro l'estate sarà
effettivo. Poi ci sono 18 mesi per recepirlo in Italia. Ispra e alcuni
politici stanno manovrando per far approvare entro il 2025 un Piano
lupo bidone che, per 10 anni, escluderebbe l'Italia dagli effetti del
declassamento.leggi
tutto
(14/11/2023) Ieri a Roma, promosso dall'on. Fiocchi c'è
stato un incontro tra associazioni e comitati che si battono per la
gestione dell'emergenza lupo e il sottosegretario all'agricoltura sen.
La Pietra. I presenti hanno rappresentato la loro ferma opposizione al
Piano lupo nella versione attuale che rischia di congelare per 10 anni
un'impostazione anacronistica di rigida tutela della specie a spese
della sicurezza e libertà dei cittadini e del colpo di grazia ai
sistemi di allevamento estensivi più ecologici leggi
tutto
(10/11/2023) A Sassello, la sera del 4 ottobre, una lupa
confidente e
radiocollarata aveva minacciato un cane e la padrona fuori di casa. Al
marito, che ha ucciso il lupo con una fucilata, è stato riconosciuto di
aver agito per legittima difesa. Silenzio dei media nazionali. leggi
tutto