(29.09.14) L'avv. Mario Giuliano mette in evidenza come i super esperti della provincia, manipolando l'informazione con una propaganda che sottovaluta la pericolosità degli orsi per nascondere il fallimento di Life Ursus, si assumono la responsabilità di omicidio volontario qualora ci scappi il morto
L'avvocato denuncia
la provincia di Trento e i suoi esperti orsologi, che negano la pericolosità degli orsi, si assumono la responsabilità di omicidio volontario
Le aggressioni degli orsi in Trentino a carico di esseri umani non sono ipotesi. Quest'anno due aggressioni avrebbero potuto concludersi tragicamente se gli aggrediti non fossero state persone di grande prontezza che hanno contrattaccato a bastonate, calci e pugni (non osservando certo le 'regole di comportamento della Provincia). L'avv. Mario Giuliano che da tempo contesta la Provincia ritenendo che la politica da essa seguita in materia di orsi metta a repentaglio la sicurezza pubblica e, concretamente, le vite umane, ha interpellato degli esperti internazionali per smontare i sofismi degli esperti della PAT che giocano con le parole sulla pelle (letteralmente) delle persone. Arrivando a catalogare come "falsi attacchi" episodi in cui l'orso ferisce il malcapitato a terra, gli lacera i vestiti. Cosa c'è di falso? Solo la loro propaganda in stile regime totalitario
di Mario Giuliano
Ero convinto che l'orsa che aggredí Sisinio Zanella il 25 maggio fosse Daniza. Poi sono andato a riguardarmi la sua intervista. E' un'altra orsa! Infatti Zanella riferisce che i forestali
gli hanno detto trattarsi di un'orsa cui il maschio ha ammazzato due cuccioli su tre. Quindi non era Daniza. Il che significa che abbiamo in Trentino un altro orso pericoloso ancora in circolazione. La Provincia, per giustificare la sua inerzia pur a fronte di un fatto increscioso, ha liquidato l'episodio come “falso attacco”, cosa che mi è sembrata surreale, anche se in linea con l'ideologia dei suoi esperti, ispirati dalle massime cautele e riguardi per una bestia e da conseguente grave noncuranza per
gli umani, solo camuffata dietro a vuote parole.
Se uno viene aggredito da un orso che lo atterra e riesce a farlo desistere solo con cinquanta violente bastonate, non credo si possa parlare di falso attacco. Se io saltassi addosso a qualcuno e lo faccessi cadere a terra digrignando i denti minacciosamente non ci sarebbe nessun giudice che mi assolverebbe dicendo che il mio sarebbe stato solo un “falso attacco”.
L'orso invece viene assolto dai cosiddetti “esperti” della Provincia, che poi così sapienti
non sono, se non in sofismi, visto che invece i professori da me consultati dicono esattamente il contrario, e in toni niente affatto sfumati.
Eirik Granqvist Zoological Museum of the University of Helsinki
Helsinki, Finland
Eirik Granqvist, già direttore del Museo Zoologico dell'Università di Helsinky, ora consulente dell'Unesco, ha risposto così al mio quesito: “L'uomo ha avuto molta fortuna a sopravvivere, questo genere di attacchi è sovente mortale. Valerius Geist è probabilmente la migliore fonte di informazioni riguardo ai cosiddetti falsi attacchi. Secondo me se l'orso ferisce l'uomo, se danneggia i suoi vestiti, o se tenta di atterrarlo si tratta di vero attacco. Solo chi ha una mentalità totalitaria può garantire il beneficio del dubbio ad un orso”. Valerius Geist, Professore Emerito di Scienze dell'Ambiente all'Università di Calgary, ha rincarato la dose:
“L'affermazione del governo provinciale del Trentino è errata. L'attacco è stato portato da un orso privo di esperienza di uccisione di
umani, ma è stato determinato e persistente. Mario ha ragione”.
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Valerius Geist, Professore Emerito Scienze dell'Ambiente all'Università di Calgary Calgary, Canada |
Quindi che la Provincia la finisca di dedicarsi alla sofistica interessata e catturi quell'orsa, che è evidentemente pericolosa. Se non lo fa e quell'orsa uccide qualcuno, la Giunta Provinciale e i suoi cosiddetti esperti risponderanno di omicidio volontario per dolo eventuale. Potrebbe essere configurato tale reato anche nel caso di un orso che uccide qualcuno senza aver palesato prima la sua pericolosità. Se però la pericolosità è conclamata, come in questo caso, direi che non ci sono dubbi. Mi farò carico di stilare personalmente la denuncia, anche alla luce delle illuminanti dichiarazioni rese recentemente dal Presidente dei Cacciatori Trentini Sassudelli, funzionario dell'Ufficio Statistico del Servizio Agricoltura della Provincia, il quale ha riferito essere stato a suo tempo valutato il rischio di un incidente mortale, giudicato basso e quindi accettabile. E infatti in merito è stata stipulata una polizza assicurativa e approvato un regolamento per la liquidazione degli indennizzi, che comprende anche la causa morte. L'accettazione del rischio, per quanto basso, è dolo eventuale.
Questa la corrispondenza con i suddetti esperti:
Commento
del Prof. Granqvist all'attacco a Sisino Zanella a maggio
"The man had a very great chance to stay alive. Such attacks are generally deadly. It is not a question of a false attack but a very deadly one! We have had such attacks in Finland and Sweden recently but the attacked person could not tell any details since he was found dead."
Eirik Granqvist
"Val Geist is probably the best source of info about "false attacks." It is not a false attack, in my opinion, if the animal draws blood on the human, and or tears his clothes, and tries to knock the human off his feet. That is a "real" attack."
"I think others are perhaps more qualified than I to address this, but many large
predators "false attack," or as I have read Dr. Geist refers to it often as "prey testing".
Now for a half "snigger." So what are people to do, wait to be attacked and then say, "Yeah, I wasn't sure it was a "false attack" or a real one?"
Only Totalitarians would give the benefit of the doubt to the bear ! ""
"The claim of the provincial government in Trentino is in error. The attack was that of a bear inexperienced in killing humans, and it was a determined,
persistent attack. Mario is correct. There are two good book out on bear attacks, and somebody should translate them into Italian." Sincerely, Val Geist
The classic is by my colleague Stephen Herrero 1985. Bear Attacks, produced by Nick Lyons Books, published by Winchester Press 0-8329-0377-9ISBN, and James Gary Shelton 1998 Bear Attacks the Deadly Truth, Pogany Productions, Hagensborg, BC, Canada ISBN 0-9698099-1-3. This is actually Shelton's second book on bear attacks. Stephen Stringham's 2007 Bear Viewing in Alaska is also excellent.
Best regards, Val Geist