(27.12.13) Al via la singolare rassegna (ma non è un festival cinematografico) Terre d'Alpe, un'idea nata dalla collaborazione tra progetto Propast e Escolo de Sancto Lucio di Coumboscuro, sostenuta dalla Provincia di Cuneo e da alcuni comuni. Un evento culturale (ma anche sociale) ruralpino
Al via "Terre d'Alpe"
di Michele Corti
Un "non festival" cinematografico su pecore, mucche, orsi, lupi, uomini, montagne, pascoli, che va diretto al cuore dei problemi delle Terre d'Alpe di oggi. Fuori dalla retorica, fuori dallo stereotipo e dalle visioni rassicuranti e conformistiche gradite al potere urbano e mondialista. L'immagine del pastoralismo da presepio non è più di moda. Un piccolo grande risultato. A S.Stefano RAI1 ha mandato in onda nel pomeriggio "Ultimo pastore", alla sera di Natale un'emittente nazionale svizzera "Hiver nomade". Due film sui pastori, entrambi non convenzionali, che riproporremo nella nostra Rassegna di Cuneo che apre il 28 dicembre e si concluderà a febbraio. Non più documentari bucolici (come sino a pochi anni fa) ma film (o film-documentari). Il segno che il pastoralismo (e con esso le tematiche del rapporto tra uomo e natura, selvaticità, domesticità, cibo che gli stanno dietro), sono tutt'altro che marginali nella realtà postmoderna ipertecnologica.
Le Terre d'Alpe: nuove rappresentazioni
Con "Terre d'Alpe" vogliamo lanciare forte e chiaro (anche a chi non ha orecchie per intendere) il segnale che la montagna non è solo quella dei fiorellini, orsi e lupi e scalatori (come nella stragrande maggioranza dei Festival "politicamente corretti" del "Film di montagna"). Anche se ai potentati progressisti, pseudoambientalisti - rigorosamente urbanocentrici e mondialisti - può non far piacere l'uomo montanaro esiste ancora. E non è un uomo da presepio. Tantomeno vuole essere specie in via di estinzione. Il "mondo dei vinti", che spariscono in silenzio (per non disturbare lorsignori e fare loro comodo), non c'è più. Le Terre Alte diventano un soggetto autoriflessivo e politico. Dai "formaggi eversivi" alla resistenza pastorale la prospettiva bucolica si è ribaltata. E lo si vede anche nelle opere proposte a Cuneo.
Il conflitto sociale contemporaneo interessa gli alpeggi come e più delle periferie urbane e i soggetti che contestano più radicalmente il sistema della produzione e del consumo globali sono quelli che, anche in modo umile e senza clamori, fanno discorsi e costruiscono pratiche alternative intorno al cibo e all'uso alternativo dello spazio rurale ed alpestre. Fare l'orto, tenere una capra, seminare un campo di patate, tagliare i boschi cresciuti a soffocare le borgate per rimettere la terra a coltura, sono atti molto più sovversivi che tirare le molotov e ripetere le stanche liturgie di un antagonismo "istituzionalizzato".
Per il semplice fatto che sono discorsi e pratiche sociali realmente alternative alla strategia di controllo integrale dei territori da parte delle multinazionali e della tecnocrazia dipinta di verde del nuovo turbobiocapitalismo.
Queste le tematiche sullo sfondo di una serie di incontri in cui il pastore e la montagna dei pastori incontrano chi sta in città e portano in località nelle valli questa nuova prospettiva con la quale la montagna si rappresenta. Un incontro per proporre chiavi di lettura un po' diverse da quelle propinate usualmente dai media e far riflettere sul significato liberatorio di una riappropriazione da parte delle Terre Alte della loro identità e della loro libertà anche a favore di chi sta nelle Terre Basse, immerso nelle colti di smog fotochimico, ma anche nello smog mentale e spirituale dell'alienazione degli stili di vita individualistici, frenetici, competitivi, iperconsumistici imposti dal sistema.
Parole grosse? Forse. Ma chi assisterà alle proiezioni, ai dibattito, alla passione dei protagonisti di queste storie di Terre d'Alpe forse potrebbe darci ragione.
A Cuneo e provincia dal 28 dicembre 2013 al 19
febbraio 2014
I temi affrontati in questi Incontri di Cuneo e delle località della montagna cuneese rappresentano nel loro insieme un percorso attraverso le nuove problematiche del mondo dei pastori e dei margari della provincia di Cuneo e Piemonte ma anche di altre regioni alpine. Sullo sfondo vi sono i nuovi stimoli ma anche le persistenti difficoltà che contraddistinguono il vivere nelle Terre Alte. Il ventaglio di temi e di autori proposto intende favorire la circolazione del pubblico tra la città e le località delle valli oltre che consentire alle comunità di montagna di venire a contatto di nuove narrazioni che hanno per oggetto i problemi che esse stesse vivono. Con l’auspicio di contribuire ad una maggiore consapevolezza delle nuove implicazioni che i problemi delle Terre Alte assumono in una più ampia dimensione sociale
Presentazione
Negli ultimi anni le attività tradizionali dell’uomo sull’alpe – pur in presenza di nuovi e vecchi motivi di crisi – sono divenute quantomeno oggetto di discussione pubblica per le implicazioni sociali e politiche. Al centro di scelte su come concepire la gestione del territorio dei prossimi decenni con riguardo a modelli tra loro a volte conflittuali di relazione tra turismo da una parte, attività di protezione della wilderness e attività produttive. Su questo sfondo anche la visione di chi documenta la realtà della montagna attraverso il mezzo audiovisivo è cambiata. Non solo sono stati prodotti molti video, documentari, lungometraggi (tra cui alcuni entrati nel circuito delle sale) che parlano di pastori, di alpeggi, di formaggi di montagna, di ritorno degli orsi e dei lupi, ma è radicalmente cambiato l’approccio. Non più un mondo visto con un filtro di nostalgia romantica che vela consistenza reale dei problemi e dei drammi umani e sociali ma una presa d’atto dei lati meno bucolici, delle contraddizioni, dei conflitti in atto. La montagna, le terre d’alpe in qualche modo sono rientrate in una dimensione civica, sociale, dentro il tempo della contemporaneità.
Questo il background di Terre d’alpe, una rassegna di produzioni filmiche ma, in primo luogo, un’occasione di dibattito nell’attualità con i soggetti protagonisti di questo mondo e con coloro che hanno voluto raccontarlo, con esiti diversi ma pur sempre degni di interesse.
Il programma a Cuneo città
Il ciclo di proiezioni in programma a Cuneo nei giorni 30, 31 gennaio e 1 febbraio 2014 sarà anticipato e seguito da una serie di serate in alcune località della provincia: Frabosa Sottana, Valdieri, Argentera, Mombarcaro (a dicembre 2013 e gennaio, febbraio 2014).
Centro Incontri della Provincia, Corso Dante 41
Cuneo – 30.01.2014
Trilogia “Olga e il Tempo” di Emanuele Cecconello
ore 18 - Parte prima: Epica minima del mattino. It. 2007, 57′ (B/N)La storia di una giovane donna che da sola gestisce un piccolo alpeggio nelle valli biellesi. Vivendo in apparenza nello stesso ritmo di lavoro delle generazioni passate, scandito dall’accudimento degli animali, dalla lavorazione del latte secondo gli stessi metodi di un tempo. Ma in una solitudine che un tempo non esisteva, attutita dalla famigliarità con gli animali e la montagna.
ore 19 – Incontro con l’autore
ore 19.30 - Degustazioni di formaggi d’alpeggio (Bitto storico, Castelmagno, Nostrale, Originale delle malghe del Lagorai) con la presenza dei produttori – Assaggi di insaccati e preparazioni a base di carni ovicaprine a cura Istituto Lattiero Caseario di Moretta
ore 20.45 – Formaggi eroici
Proiezioni
Valpiana: una malga nel Lagorai, di Francesco Baldi. It. 2006, 22′Francesco Franzoi, storico malghese del Lagorai, mancato nel 2009, e il protagonista con la sua malga. Francesco nella sua semplicità esprime anche apertamente il dissenso verso un sistema.
La Cultura Del Bitto di Carlo Cattadori. It. 2010, 48′In Valgerola (Valtellina) una piccola comunità si stringe in difesa della produzione tradizionale del Bitto al centro di una controversia sull’allargamento dell’area di produzione della DOP e sullo stravolgimento di metodi produttivi secolari.
ore 22.00 - Dibattito con gli autori e dei protagonisti della “resistenza casearia”
Cuneo – 31.01.2014
Trilogia “Olga e il Tempo” di Emanuele Cecconello
ore 18 Parte Seconda: Equinozio del Pomeriggio. It. 2008, 70′ (B/N)
ore 19.30 – Degustazione di formaggi delle Alpi piemontesi – Assaggi di insaccati e preparazioni a base di carni ovicaprine a cura Istituto Lattiero Caseario di Moretta
ore 20.45 – I pastori e il ritorno degli orsi e dei lupi
Proiezioni
Compagno orso di Valentina De Marchi, It. 2012, 34′ .L’incredibile convivenza forzata tra alcune orse e un pastore cui vengono impunemente sottratte le pecore in malga. Attraverso i girati dello stesso pastore realizzati in tre successive stagioni d’alpeggio e montati da una giovane antropologa.
Storie di lupi e di uomini di
Andrea Deaglio e Alessandro Abba Legnazzi . Francia -italia 2014 La
produzione è in corso d’opera e l’uscita prevista del film documentario è
per la fine 2014. E’ una co-produzione italo-francese. Verrà proiettato
un trailer di quanche minuto minuto e alcuni estratti ambientati nella
provincia di Cuneo
ore 22.30 dibattito con autori, protagonisti (pastori e margari della provincia di Cuneo), rappresentanti del Centro del lupo di Entraque.
Cuneo - 1.02.2014
Trilogia “Olga e il Tempo” di Emanuele Cecconello
ore 17 – Parte terza: Elegia della sera. It. 2013, 60′
ore 18.15 Incontro con Emanuele Cecconello
ore 19.30 – Degustazione di prodotti a base di carni ovicaprine dell’Istituto Lattiero caseario di Moretta presentati dalla dr.ssa Emilia Brezzo, da norcini e pastori
ore 20.45 Pastori piemontesi del XXI secolo
Proiezioni
Le lingue del cuore. Video prodotto dalle piccole scuole delle Terre Alte della provincia di Cuneo (10′)
Pastori piemontesi del XXI secolo di It. 2013 mediometraggio (produzione Video in-out /Propast) Trailer, 15′ I vari aspetti della pastorizia piemontese, dai grandi greggi transumanti alla realtà dei piccoli greggi stanziali illustrati attraverso una serie di quadri che attraversano problemi e tipologie pastorali.
Hiver Nomade di Manuel Von Stürler, Svizzera, 2012 (85′) . La transumanza invernale a piedi di Pascal, 53 anni, e Carole, 28 anni per 600 chilometri attraverso la Svizzera francese, con tre asini, quattro cani e ottocento pecore
ore 22.15 – Dibattito conclusivo. Posizioni a confronto, oltre le retoriche di circostanza, sul ruolo e sulle prospettive del pastoralismo piemontese e alpino.
Il programma decentrato
Frabosa sottana
28 dicembre 2013, Sala Palasagre (Via IV novembre). Ore 20.30
I margari del basso Piemonte
Marghe Marghier di Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino. It., 2005 (52′). Viaggio tra i margari del sud del Piemonte attraverso un ampio lavoro di riprese e interviste nei luoghi emblematici dei margari nella loro identita’ seminomade: D’inverno in pianura i margari sono marghè, d’estate in alpeggio diventano marghìer. Un’esistenza in movimento, da nomadi, in simbiosi con le inseparabili mandrie di vacche bianche piemontesi. Il ciclo completo delle stagioni svela quotidianità e ritualità: traslochi, contrattazioni, mungiture, campanacci, feste e formaggi.
La proiezione sarà preceduta e seguita dall’esecuzione di brani di musica antica della tradizione pastorale provenzale dell’Ensemble “Henno de Rose”
segue dibattito
Argentera
29 dicembre 2013, Chiesa parrocchiale di Bersezio. Ore 20.30
Le terre alte attraverso una memoria che interroga
Arriverà il sole di Sandro Gastinelli It. 2000 (20′). Cortometraggio tratto da una delle storie di “Aiga d’en viage, storie d’acqua e di speranza”, una storia di religiosità popolare nelle valli alpine del Cuneese sullo sfondo della grande alluvione del 1957
L’ultimo pastore di Marco Bonfanti It. 2013 (72’). Fuori dagli schemi un film che non è un documentario ma che prende spunto dalla pratica di transumanza di un pastore della Val Seriana che in inverno si spinge con il gregge sino a Milano. Dalla realtà dell’alpeggio alla trasfigurazione narrativa dell’ambivalente relazione tra il pastore e la metropoli dove tocca ai bambini anticipare il nuovo significato di un’antica presenza.
segue dibattito
Valdieri
3 gennaio 2014, Chiesa parrocchiale. Ore 20.30
Testimonianze di malghe e alpeggi di ieri e di oggi
Proiezioni:
Le bestie e gli animali del bosco e della montagna Documentario dei bambini della Scuola elementare di Valdieri: (15’);
Memorie d ‘alpeggio di Alessandro Romele. It. 2012. (23 ‘) I cinquant’anni di Paolo Zanardini sulle malghe dell’Alta Val Trompia in una visione retrospettiva.
Di padre in figlia di Micolol Cossal, It. (45′), 2009. La storia di Sonia, studentessa universitaria ma anche fiera di continuare ad esercitare il lavoro di casara sull’alpeggio nel solco della tradizione famigliare.
segue dibattito
Mombarcaro
19 febbraio 2014, Sala polivalente comunale (Piazza Libertà). Ore 20.30
Un mestiere per giovani
Sentire l’aria. di Manuele Cecconello. It. 2010 (94′) La storia di Andrea, figlio di un medico e di una insegnante che a 16 anni decide di diventare pastore transumante dopo una iniziazione al seguito di un vecchio pastore.
segue dibattito
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