(07.04.13) Rimbalza da Como a Bergamo (per non dire di Alessandria, Gorizia e decine di altre provincie italiane?) l'allarme cinghiali che sta assumento aspetti mai visti in precedenza. Troppi e troppo gravi i danni all'agricoltura e al territorio montano
J'accuse. In valle Seriana
Alpeggi distrutti dai cinghiali
Giancarlo Moioli, da 30 anni perito agrario della Comunità Montana Valle Seriana, sostiene che i danni dei cinghiali ai pascoli hanno superato il livello di guardia e punta il dito contro la lobby dei cinghialai e i politic che la sostiene
di Giancarlo Moioli
Qui siamo disperati! Mai come quest'anno i cinghiali stanno devastando gli alpeggi della zona del Monte Farno, comprendendo tutti gli alpeggi di proprietà o in gestione alla comunità montana Valle Seriana che si affacciano sul lago di Endine.
Noi non sappiamo più cosa dire agli affittuari dei nostri alpeggi (oltre ad aver scontato quanto concordato di canone) ed a tutti gli altri allevatori, disperati, che sono impotenti di fronte a questo flagello.
Altrettanto impotenti paiono le organizzazioni sindacali di categoria (Coldiretti, Confagricoltura) che oltre a compilare denunce danni inviate regolarmente in Provincia non sanno più che dire.
Vogliamo aspettare che qualche scrofa in allattamento attacchi il figlio di qualche onorevole o persona "importante" per intervenire efficacemente? Fin'ora qualche cane sventrato è capitato, qualche inseguimento non andato a buon fine pure ma ricordiamo che è un animale pericoloso, soprattutto quando allatta.
In allegato c'è tutto lo sforzo del collega p.a. Orler Fabio ove si evidenziano fotografie, relazioni ecc., mandate alle varie amministrazioni passate e presenti.
Confidiamo nell'aiuto dell'opinione pubblica e delle persone di buona volontà perché cosi' è impossibile fare zootecnica e gestire prati e prati-pascoli; e poi vanno a bastonare per violazioni al vincolo idrogeologico chi smuove una carretta di terra.
Roba da matti. In un momento di gravissima crisi economica nella quale tutti, sono concordi nel ritenere che una più oculata e attenta gestione del territorio (agricolo, forestale e sotto il profilo alimentare e turistico) ci può dare un sostanzioso aiuto per incrementare il negativo PIL, come è possibile che si proceda in questa direzione stando semplicemente a guardare?
E come è possibile che proprietà pubbliche (nelle quali l'Ente ci ha investito notevoli risorse per sistemare viabilità, pozze di abbeverata, cascinali e quant'altro, ma il discorso vale anche per quelle private) cosi' significative possano essere devastate creando un danno, ovviamente collettivo?
Siamo cosi' ricchi ed opulenti per poterci permettere tale devastazione del territorio?
So bene che questo mio sfogo provocherà dissapori e critiche ma, premetto, non sono un nemico dei cacciatori, anzi, ne stimo moltissimi e lo ripeto da anni. E gli anni sono ben 36 di servizio per il territorio e penso di conoscere bene criticità e punti di forza.
È mai possibile catturare e sparare solo ai maschi? Sono le femmine che partoriscono!
E' ora di fare qualcosa di serio e smetterla di essere ridicoli solo perché la lobby dei cinghialai è ben protetta dagli enti competenti in materia di caccia!
Così non si può più andare avanti!