(01.12.13) È un piano inclinato e sdrucciolevole quello del business sulla green economy. Un piano che ha portato il Cigno a fare business con ambienti molto-più-che-sfiorati dalla Camorra. Lo ha rivelato l'Espresso
Legambiente: affari biogassisti anche
con i gironi contigui alla camorra
Un servizio del numero dell'Espresso in edicola punta il dito contro il dilagante affarismo di Legambiente nel campo del biogas da rifiuti. Un intreccio di Esco e società che ha portato il Cigno a collaborare con soggetti imprenditoriali che hanno operato in contiguità con la camorra come da sentenze giudiziarie
(30.11.2013) - Il 10.09.2013 si è costituita la società Recall Latina SRL. Ne fanno parte la MAD di Francesco Traversa e AzzeroCO2 (Legambiente). La ESCO Azzero CO2 era balzata ai dis onori della cronaca per la vicenda dei campi fotovoltaici (a terra) a Cutrofiano nel Salento. Lo scopo sociale è quello di progettare, realizzare, gestire impianti a energie rinnovabili da sottoprodotti e rifiuti e raccogliere, trattare, gestire, trasportare i residui derivanti da queste attività nonché di produrre e commercializzazione di concimi minerali-organici ed ammendanti “capaci di favorire le coltivazioni di piante” (!?).
Il
Progetto Recall doveva essere l'apripista per realizzare una serie di
centrali a biogas da rifiuti in Lazio e oltre. Leggete la "promozione"
dove si esalta il fatto che la prima "piattaforma recall" sarà
realizzata a Latina. Notare come AzzeroCO2 (società di Legambiente)
abbia presentato la "piattaforma" nello stand di Confindustria Latina,
il cui vice-presidente è, guarda caso, Francesco Traversa, erede di
Giuseppe Raversa condannato per truffe sui rifiuti a danno dei comuni e
valutato nella sentenza contiguo alla camorra (sia pure senza rilevanza
penale).
http://www.parvapolis.it/a-63871/latina-la-prima-in-italia-ad-avere-la-piattaforma-recall/ Latina, la prima in Italia ad avere la piattaforma Recall
Coinvolte Esco Lazio e Cosmari, Latina lavorerà il FORSU. Se ne discute oggi al Ponchielli
(22/11/2013) Nella edizione appena conclusa di ECOMONDO, presso lo stand di Confindustria Latina, la societa AzzeroCo2 ha presentato la campagna Recall nazionale, sviluppata in collaborazione con Legambiente, avente come obiettivo la raccolta e la valorizzazione di tutte le matrici organiche con particolare attenzione alla frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU). La prima delle piattaforme Recall previste in Italia sarà realizzata proprio a Latina con le sinergie di due aziende strategiche della provincia: ESCO Lazio Srl e COSMARI Srl coadiuvate dall'esperienza di AzzeroCO2. Legambiente Circolo Arcobaleno, sempre sensibile al dibattito sul tema dei rifiuti, alla loro raccolta, gestione e ai danni ambientali e sanitari da essi causati, ha organizzato un incontro pubblico sul tema "Oltre la discarica! Liberi dai rifiuti" per questo pomeriggio alle 14.30 presso il Teatro Ponchielli, in Via Ponchielli a Latina. Un'occasione imperdibile per parlare del presente -la discarica di B.go Montello- e del futuro, la realizzazione della prima centrale a biogas da FORSU del Lazio, facente parte della campagna Recall. |
Tanto per cambiare AzzeroCO2 è socia di Esco Lazio (vedi articolo su sgonfiailbiogas). Cosmari è una società che tratta rifiuti di Modena.La stessa Legambiente nel comunicato in cui risponde all'inchiesta dell'Espresso che ha scoperchiato la vicenda Recall ammette:
"AzzeroCO2 si è impegnata con il progetto Recall perché in Italia si sviluppasse un sistema di impianti di produzione di biogas, che servono al paese, che sostituisca il mais con la frazione umida che viene raccolta dai rifiuti urbani e con residui di produzione vegetale, da cui ricavare biogas e compost. Ma purtroppo questa strada si è dimostrata molto più complicata del previsto e siamo fermi ad un solo progetto, ancora da realizzare".
Meno male!
Soci di Recall Latina SRL sono AzzeroCO2 e la MAD, società della famiglia Traversa (rifiuti). Presidente del consiglio di amministrazione di Recall l'onnipresente Mario Gamberale. L'ing. Gamberale è AD di AzzeroCO2 srl società costituita da Legambiente, Kyoto Club (dove Gamberale è coordinatore tecnico e responsabile Fonti Rinnovabili) e dall'Istituto di Ricerche Ambiente Italia. Gamberale (consiglio nazionale del cigno) è presidete del consiglio di amministrazione di Recall dove siede anche Riccardo Traversa (fratello di Francesco). L'Espresso del 5 dicembre 2013 contiene un'inchiesta di Andrea Palladino e Nello Trocchia dove si precisa che Francesco Traversa non solo non si è mai dissociato dai risvolti criminali dell'attività paterna ma ha anche lavorato insieme ad alcuni coimputati del padre come Antonio Nocera oggi sotto processo per associazione a delinquere e traffico di rifiuti. Ma Legambiente in questo caso è garantista e buonista: "le colpe dei padri non ricadano sui figli". Ma che c'entra? Qui c'è una continuità di linea imprenditoriale, di frequentazioni. Non è che il figlio non c'entri nulla con il business dei rifiuti.
Nel processo in cui Giuseppe Traversa (MAD) è stato condannato a 5 anni di reclusione e a 5.000 € di multa il principale imputato era Gaetano Cerci che secondo l'antimafia di Napoli è uno dei registi del sistema dell'ecomafia campana. Riportiamo sotto uno stralcio della sentenza che non lascia adito a dubbi.
TRIBUNALE ORDINARIO DI VELLETRI SEZIONE DISTACCATA DI FRASCATI
Alla PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il TRIBUNALE DI NAPOLI - Direzione Distrettuale Antimafia -
In riscontro alla nota dt. 12.11.2004, si trasmette copia della sentenza emessa il4.5.1999 nei confronti di Cerci Gaetano+ altri. (omissis) La circostanza che il Traversa sia stato un abile imprenditore ed abbia gestito i rapporti commerciali nella maniera più proficua per le sue imprese sicuramente non rileva sotto il profilo penale, ma sicuramente dimostra che egli era perfettamente a conoscenza del settore dei rifiuti, delle persone che vi lavoravano anche legate alla criminalità organizzata, dei meccanismi e delle modalità di smaltimento e ciononostante ha preferito, pur di assicurarsi i profitti previsti, continuare ad operare in maniera illecita, non comunicando alle amministrazioni comunali le irregolarità negli smaltimenti per cui non può invocare la sua buona fede e affermare di non sapere cosa realmente avveniva per gli smaltimenti. |
Legambiente ha reagito all'inchiesta dell'Espresso cadendo dalle nuvole e facendo
finta di ringraziare i giornalisti per la denuncia. Le visure camerali e
le sentenze
cantano. E Legambiente non vive su Marte. La raccontino a quelli con
l'anello al naso la storiella "ma noi non sapevamo... ma se Francesco
Traversa è vice-presidente di Confindustria.
Il bello è che quando l'Espresso dice che Legambiente è "imbarazzata" loro rispondono: "imbarazzati noi? per cosa?". Peccato che la scorsa settimana gli ascari locali del cigno dovevano fare un convegno sui rifiuti (quello del box sopra). Traversa doveva essere uno dei relatori. L'hanno tolto cambiando la locandina. Volevano annullare il convegno. Poi si è svolto senza Traversa. Imbarazzati noi?
Sotto Traversa taglia la torta con i legambientini alla inaugurazione della prima centrale a biogas della provincia di Latina. Una centale a biomasse "normale". Non tanto normale, però. All'inaugurazione della centrale pezzi grossi del Cigno (leggi sotto) non solo hanno tagliato la torta con Traversa ma ne hanno magnificato le doti. Poi hanno fatto altri convegni di promozione apologetica del biogas. Una vera missione la loro, in cui sono attivissimi. Un impegno encomiabile. Tutto per amore dell'ambiente? Forse è meglio credere a Babbo Natale a questo punto.
Però la realtà è diversa dalle bioballe. Di fatto i controlli sulle emissioni in di questa "centrale modello" sono risultati non conformi ed è seguita diffida da parte della provincia. L'Arpa Lazio non ha ancora fatto avere i risultati dei rilievi ai cittadini ( richiesti da gennaio). La centrale ha poi altri problemi (la società della fidejussione è fallita, ci sono difficoltà sia con l'approvvigionamento delle biomasse che lo smaltimento dei digestati). Ma per i legambientini "tutto va bene madama la marchesa".
Il 25 novembre 2011 Esco Lazio ha inaugurato il primo impianto a biogas nella provincia di Latina
(19 dic 2011) LATINA - L’impianto a Biogas di Borgo Bainsizza è stato realizzato dalla società agricola Agri Power Plus (controllata da ESCO Lazio).
Tra le autorità hanno preso la parola il Sindaco di Latina Giovanni di
Giorgi, l’Assessore all’ambiente della Provincia di Latina Gerardo
Stefanelli, Francesco Traversa in rappresentanza di Confindustria Latina
e Maurizio Pietromarchi per Confagricoltura Latina. Il convegno ha
visto Mario Tozzi – geologo, ricercatore del CNR e conduttore televisivo
– in veste di moderatore. Sulle agro energie in Italia è intervenuto il
Senatore Francesco Ferrante, vice presidente di Kyoto Club, che ha
illustrato lo stato dell’arte e le prospettive delle politiche
energetiche, sottolineando l’assoluta necessita di promuovere le fonti
rinnovabili, come richiesto dalle direttive comunitarie; Cristiana
Avenali direttore di Legambiente Lazio, ha sottolineato la necessita di
un inserimento sostenibile delle agro energie sul territorio regionale;
Alessandro Corsini, dell’Università la Sapienza di Roma, ha illustrato
il piano energetico della provincia di Latina e le potenzialità di
impianti da fonti rinnovabili di origine agricola nel nostro territorio;
Mario Gamberale, amministratore delegato di
AzzeroCO, ha parlato degli impianti ad alta
efficienza energetica, della potenzialità delle piattaforme di raccolta
dei sottoprodotti agricoli (sanse, vinacce, sfalci e potature)
illustrando il programma RECALL, che vede impegnate congiuntamente
AzzeroCO e Legambiente; Ferdinando Ferdinandi di
ESCO Lazio ha illustrato le peculiarità dell’impianto a Biogas di Borgo
Bainsizza e ha presentato l’ “Operazione Trasparenza”, un’attività che
prevede il coinvolgimento attivo delle persone che vivono intorno
all’impianto. Hanno poi preso la parola Sofia Mannelli, esperto del
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF), ha
delineato i futuri scenari sulle incentivazione delle rinnovabili che
premieranno gli impianti “virtuosi” che utilizzano anche sottoprodotti e
recuperano l’energia termica; infine Valerio Rossi Albertini del CNR ha
sottolineato gli aspetti di innovazione tecnologica e di processo
dell’impianto. |