(19.06.15) Non si fermano le reazioni all'ultima gravissima aggressione a una persona inerme - finita in ospedale con gravi lesioni in varie parti del corpo - da parte di un orso pericoloso del famigerato progetto Life Ursus
Al via la petizione per liberalizzare
lo spray che difende dagli orsi pericolosi
di Michele Corti
Negli ultimi dodici mesi sono quattro persone le persone aggredite dall'orso in Trentino. Tutte per salvarsi hanno dovuto usare bastoni, calci e pugni. L'ultima, assalita con inaudita ferocia con morsi e zampate in comune di Trento il 9 giugno ha riportato gravi lesioni ed è ancora in ospedale. Crediamo non si possa più pretendere che la gente vada in montagna inerme o armata solo di campanellini come suggeriscono gli animalisti e i forestali, che tengono più alla vita dei "loro" orsi che a quella delle persone.
Tragedie sfiorate per miracolo. Ora basta
Se le vittime delle ultime aggressioni non fossero state uomini sani, nel pieno della forma fisica, veri e propri atleti, capaci anche si reagire con prontezza alla situaizone (sino a difendersi con calci e pugni dagli attacchi della belva) oggi potremmo solo portare loro un fiore al Campo Santo. Fosse per la politica da qui a non molto avremmo da piangere un morto. Una donna, un ragazzo, un uomo non più nel fior degli anni e in perfetta forma non esce vivo da certe aggressioni.
Una soluzione per non rischiare la vita senza al tempo stesso non rinunciare a camminare in montagna c'è e si chiama spray al peperoncino anti-orso, di dimostrata efficacia e largamente utilizzato negli Stati Uniti, in Canada e in altre parti del mondo dove spesso all'escursionista è fatto obbligo di munirsi del flacone. Va adottata non solo in Trentino ma anche dove scorazzano gli orsi importati dalla Slovenia con Life Ursus (e la loro discendenza) ovvero in provincia di Bolzano, Brescia, Bergamo, Sondrio, Verona, Vicenza).
Cos'è lo spray?
Lo spray anti orso non è altro che un flacone con liquido irritante (principio attivo capsaicina e capsaicinoisi) pressurizzato. Nulla di diverso dallo spray anti-stupro che viene tenuto nella borsetta da donne che devono rincasare tardi o temono di transitare la sera per vie poco illuminate e mal frequantate. Perché allora la versione anti-orso viene esclusa dalla libera vendita? La differenza è solo nella gittata e nel contenuto del flacone. Lo spray anti stupro è stato autorizzato con D.M. n. 103 del 12 maggio 2011.
Anche lo spray anti-orso è un'arma non letale che causa solo un'irritazione temporanea e nessun danno permanente. Attualmente lo spray al peperoncino è di libera vendita solo nei flaconcini anti-stupro, inefficaci per capacità e gittata nei confronti di un orso perché possono arrivare solo a 3 m (con capacità massima di 20 ml). Adeguata per un malintenzionato, del tutto inadeguata per una belva considerato anche che il teatro delle aggressioni degli orsi sono i boschi ma anche le radure e gli spazi aperti dove la velocità dell'aria può deviare lo spray. Molte persone hanno comunque acquistato lo spray anti stupro per poter frequantare con un po' più di sicurezza i boschi. Ma non si affidano a uno strumento adeguato. Uno spruzzetto a 2 metri è efficace solo quando l'orso ti è addosso e richiede un sangue freddo eccezionale. Mandare la gente nei boschi infestati dagli orsi con lo spray anti stupro è mandarli allo sbaraglio.
L'avv. Giuliano di Trento che da anni si batte per tutelare la sicurezza delle popolazioni a fronte dell'irresponsabile progetto Life Ursus aveva già sollecitato il Ministro Alfano ad esprimersi sulla liceità della vendita dello spray anti orso chiedendo la modifica del Decreto ministeriale sull'uso degli spray anti aggressione (vedi articolo di Ruralpini). Il ministro non si era degnato di rispondere. Ora, dopo una gravissima aggressione a freddo da parte di un orso (che con questo comportamento ed avendo già dei "precedenti" si è automaticamente manifestato come pericoloso) il Ministro non potrà più fare lo gnorri, specie se la petizione sarà sottoscritta da migliaia di cittadini. Così il blog www.orsotrentino.blogspot.it , subito affiancato da Ruralpini e dall'associaizione svizzera "per un territorio senza grandi predatori" (http://www.atsenzagp.org/it/), ha lanciato la petizione (scaricabile qui sotto) al Ministero dell'interno per autorizzare - a determinate condizioni - la vendita dello spray anti orso, flaconi da 200 ml con gittata 14 m. Nessuno deve immaginarsi il Far west dal momento che si potrà avere con sé il flacone solo nelle aree a rischio e, ovviamente, nel tragitto da e per la propria abitazione dove esso dovrà essere custodito. Va precisato che anche il flacone anti-stupro è dotato di sicura.
Le persone promotrici - ma possono aderire tutti coloro che condividono l'iniziativa e ci scrivono in proposito - sono: avv. Mario Giuliano - www.orsotrentino.blogspot.it prof. Michele Corti - Università di Milano - www.ruralpini.it Massimo Cecconi - www.orsotrentino.blogspot.it Laura Zanetti - www.orsotrentino.blogspot.it - www.ruralpini.it ; Orietta Viola - Vigo di Ton; Nicolò Barbacovi - Dimaro; Eva Mengali - Pinzolo; Tania Binelli - Comano
Come aderire alla petizione
Scaricare i moduli, compilarli in modo comlpeto e spedirli all'avv. Mario Giuliano, titolare del trattamento dei dati in Via IV Novembre 74, 38121 Trento.
ATTENZIONE SI PUO' FIRMARE ANCHE DA TUTTA ITALIA E DALL'ESTERO IN QUANTO ANCHE UN TURISTA HA DIRITTO A CHIDERE DI FREQUENTARE IN SICUREZZA IL TRENTINO. NON INDICARE NUMERI PROGRESSIVI (saranno apposti succussicamente alla ricezione di tutti i moduli)
L'istanza dell'avv. Mario Giuliano al Ministro dell'Interno Onorevole Ministro, come Lei forse saprà, da una decina d'anni in Trentino è stato reintrodotto l'orso bruno, che precedentemente era praticamente estinto.
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