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Articoli correlati
Esino e Perledo. Territori del cibo
crescono
(02.11.16) Il 26 novembre a
Esino si è svolto l’evento “Esino
e Perledo incontrano I territori del cibo. Uniamo le nostre
esperienze
di rinascita locale attraverso la conoscenza reciproca”. leggi
Il
pan gialt da Nöa al traguardo De.co (22.11.16) Dopo
anni di sperimentazione l'antico pane di mistura di Nova milanese è
diventato una realtà. Quest'anno viene ottenuto a partire anche da
segale coltivata a Nova e la Deco è al traguardo. Un risultato
importante nelle condizioni della Brianza sud-occidentale
cementificata, frutto dell'impegno e del lavoro di anni dell'Ecomuseo
e del convinto sostegno al progetto da parte dell'amministrazione
comunale leggi
L'Oglio
e la transumanza
(14.11.16)
La transumanza ovina bergamasca tutt'oggi è un fattore
connettivo per le quattro provincie della regione lungo quella
"autostrada della transumanza" rappresentata dall'asta del fiume Oglio.
Inserita nella vivace offerta di turismo enogastronomico
del corso del basso Oglio, con le sue osterie, le (buone) piste
ciclabili, le osterie, i castelli e i ristoranti pluristellati
può
rappresentare una carta in più per consolidare la vocazione turistica
di un territorio che rappresenta una delle più belle espressione del
volto della pianura lombarda
Cucinare
= atto agricolo e sociale
(12.11.16) Il 2017 vede la Lombardia orientale proclamata regione
europea della gastronomia. Un'occasione da non sprecare. Magari
ripensando anche in chiave critica EXPO. Il focus qui comunque non è il
mondo ma una regione con le sue differenze. Occasione per pensare la
gastronomia come fatto sociale, culturale, politico.
Un progetto
per far incontrare i territori (cibo e cultura
(08.11.16)
Sono già due gli incontri realizzati a Cà Berizzi, a Corna Imagna
nell'ambito di un itinerario attraverso le culture contadine e
pastorali e le loro espressioni culinarie
Un
sogno si avvera: si torna a mietere in Valseriana
(22.07.16)
Con il progetto "Cereali dell'asta
del Serio"sostenuto dall'omonima
associazione
diventa realtà il ritorno in valseriana di vari
cereali: grano,
segale, orzo, farro, mais oltre a grano
saraceno e patate.
I
magnifici sette (ieri a Gandino)
(12.01.16) L'incontro di rappresentanti di sette località
lombarde con in comune un prodotto agroalimentare ricco di storia,
emblema e orgoglio della comunità ma anche stimolo di progettualità
locale e veicolo di relazioni. Primo evento pubblico 6 marzo,
festa di San Giuseppe, sempre a Gandino
Asparago
rosa di Mezzago
(09.01.16)
Mezzago, con l'asparago, rappresenta un'esperienza trainante nel
movimento dei "cibi di comunità". Lanciato come DeCo da Luigi Veronelli
è assurto a elemento di una continuità dalla società
contadina a quella post-industriale è divenuto un riferimento
identitario per una comunità che non vuole essere fagogitata dalla
conurbazione milanese.
Cibi
di comunità in rete
(04.12.15)
Quali sono le realtà che costituiscono la rete partita dal progetto
"Cibo e identità locale" e quali altre realtà possono candidarsi
a
partecipare. In attesa che la rete si formalizzi presentiamo alcune
indicazioni emerse dalla ricerca e dal volume che ha dato il via a
questa iniziativa
La
nuova frontiera del cibo locale
(03.12.15)
Dopo l'uscita del libro "Cibo e identità locale" , ricerca partecipata
con soggetto sei cibi di comunità, in occasione degli incontri di
presentazione del libro, ma anchedel tutto spontaneamente, si sono
infittite le relazione tra la rete. A Gandino l'11 gennaio si farà
il
punto di questi sviluppi aprendo una fase nuova di questa storia di
ricerca-azione
Inaugurazione
della Biblioteca Costantino Locatelli
(02.07.15) Sabato
4 luglio in comune di Corna Imagna, a Cà Berizzi (contrada
Regorda),
si inaugura una biblioteca che vuole essere in senso pieno "biblioteca
di montagna" offrendo oltre ai servizi librari quelli di animazione
culturale e di accoglienza nello spazio rurale ("bibliosteria"). Questa
nuova e innovativa biblioteca è dedicata ad un personaggio che è stato
voce e memoria della valle
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CUCINA DELLE ALPI
Pronto il programma del ciclo "gastroculturale" CUCINA DELLE ALPI. Conversazioni a cena con cinque
artigiani del cibo Dal 4 marzo al 29 aprile 2017 alla
Bibliosteria di Cà Berizzi Corna Imagna. Cinque serate che
esprimono il paesaggio del cibo di cinque realtà alpine, espressione
della variegata cultura umana alpina e della sua natura
di Michele Corti
(03.02.17) La rassegna è Organizzata
da Cà Berizzi (la
BibliOsteria) di Corna Imagna con il Centro studi valle Imagna e il
Festival del pastoralismo. L'iniziativa ha coinvolto cinque realtà
culturali alpine da Cuneo a Udine: la valle Stura di Demonte
(Cn), l'alta Valsesia (Vc), la valle del Fersina (Tn), la
Valsugana-Lagorai (Tn) , Gemonese (Ud).
Presso ciascuna di
queste realtà sono attive delle associazioni culturali o degli ecomusei
che da tempo promuovono la cultura locale e la cultura rurale alpina,
anche nei suoi aspetti agroalimentari e gastronomici. Grazie a loro e
alle persone che le animano (alcune delle quali conosceremo a Corna
Imagna e che vi farò conoscere in antipico) è stato
possibile organizzare la manifestazione. Le citiamo nello stesso ordine
(da Ovest ad Est): Ecomuseo della
pastorizia di Pontebernardo, Pietraporzio (Cn), Associazione “Gruppo walser Carcoforo”,
Carcoforo (Vc), Associazione culturale “Schratl”, Palù del
Fersina / Palai en Bersntol (Tn), Libera associazione malghesi e
pastori del Lagorai, Telve (Tn), Ecomuseo delle acque del
Gemonese, Gemona (Ud) .
Una rete di relazioni culturali
Dietro le sigle
sopra riportate vi sono persone, facce note, amici che
conosciamo da tempo (con i quali ci si sente anche spesso), e con i
quali abbiamo partecipato ad iniziative (in qualche caso non solo una)
sul loro territorio. Reti già esistenti che possono essere valorizzate,
come in questo caso, per promuovere conoscenza reciproca e il
grande patrimonio della cultura del cibo ruralpina. Per molti sarà
anche un'occasione per conoscere quelle lingue "minoritarie", un tempo
vere "lingue tagliate" (in gran parte sradicate dal monolinguismo
imposto in Italia dal fascismo ma non solo da esso). Esse fanno delle
Alpi un mosaico culturale e lingustico dove non è quasi mai lo
spartiacque a fare da limes. Un mosaico fatto non di "blocchi compatti"
ma spesso di isole e arcipelaghi linguistici variegati (basti pensare
al romancio ma anche alle antiche parlate germaniche disseminate tra
Trentino e Veneto). Un panorama quanto mai ricco.
Lingue e gastronomia: la ricchezza della
cultura alpina
Quattro su cinque
delle realtà invitate a Corna Imagna sono rappresentanti di "minoranze
linguistiche": Provenzale alpino (Occitano), Walser (lingua
alemannica), "Mocheno"/Bernstoler (antica parlata
baiuvara), Friulano. La particolare coloritura linguistico-culturale di
queste terre si riflette anche nella cucina dando luogo ad interessanti
considerazioni e a inedite esperienze.
Esperienze agricole, di azione locale, di
resistenza montanara e umana
Vorremmo come
organizzatori che a queste
serate intervengano non solo gli appassionati di cucina e di cultura
alpina, ma anche chi sul nostro territorio (la montagna orobica e
lombarda più in generale) è impegnato in esperienze ri rigenerazione
locale, comunitaria, agricola. Tutte queste esperienze parlano della, a
volte faticosa, rinascita di produzioni agroalimentari: vuoi di una
razza ovina o caprina, di una varietà di mais,
IL
PROGRAMMA
SABATO 4 MARZO 2017 - Lagorai - Valsugana
(Trentino)
La cucina di Luigi
Montibeller, un inno alla biodiversità di Valsugana e Lagorai, terra
ricca di pascoli e pastori: latte, formaggi, panna, burro di malga,
patate, verdure e ce- reali, mele e miele, erbe aromatiche, asparagi
selvatici, porcini e mirtilli rossi del sotto- bosco. Un viaggio
spirituale dentro il cibo di un paesaggio di montagna: zuppa d’orzo con
latte crudo e porcini del Lagorai, polenta di mais Spin. Vini: Rebo e
Chardonnay.
SABATO 18 MARZO 2017 - Alta Valsesia (Piemonte)
Saranno serviti piatti
basati sulla produzione alimentare valsesiana del Quattro-Cinque-
cento, quando in valle vi era una corrispondenza assoluta tra
produzione alimentare e alimentazione. Le tre portate ( toma e salagnun, mocette e lardo con
miacce, Wallisschuppa e Wiwellata ) sono costituite da
piatti unici, non assimilabili a quanto attualmente definiamo
antipasti, primi e secondi piatti.Vini rossi dei colli novaresi con uve
Nebbiolo.
SABATO 1 APRILE 2017 - Territorio del Gemonese
(Friuli)
Il territorio del Gemonese,
all’imbocco della valle del Tagliamento, è un luogo di pas- saggio,
dove i commerci, le migrazioni, gli spostamenti stagionali hanno
portato con sé culture e colture, piatti e sapori di provenienze
diverse. Qui opera l’Ecomuseo delle Acque, impegnato a interpretare il
patrimonio agroalimentare locale, i cui prodotti simbolo sono il Pan di sorc e il Formaggio di
latteria turnaria , presìdi Slow Food.
SABATO 24 APRILE 2017 - Valle del Fersina/Bersntol
(Trentino)
La Valle del
Fersina-Bersntol, nel Trentino Orientale, è attraversata dal torrente
Fersina ed è caratterizzata dalla presenza della minoranza linguistica
Mòchena (in tre paesi si parla l’idioma germanofono). La cultura legata
al passato teutonico si è portata appresso una serie di usi e costumi
anche nel campo gastronomico. I Kuckeler
, i Kròpfen , de Stèlzer sono solo alcuni dei piatti
legati alla tradizione che si rinnova in continuazione.
SABATO 29 APRILE 2017 - Valle Stura di Demonte
(Piemonte)
L’Ecomuseo della Pastorizia e
il Consorzio l’ Escaroun ci
introducono nella Valle Stura di Demonte, terra della pecora sambucana.
Protagonista della serata è l’ agnello sambucano, presidio Slow Food.
Oltre alla delicata e gustosa carne, viene offerto il formaggio la toumo , con salumi e paté. Un
esperto dell’Ecomuseo ci illustrerà il patrimonio storico-cul- turale
ed economico della Valle Stura, con al centro gli allevamenti ovini
sambucani.
Gli incontri sono
articolati in due momenti; alle ore 18,00: convegno con presentazione
degli ospiti, delle produzioni e delle attività dei rispettivi
territori;
alle ore 20.00: cena a base dei prodotti agroalimentari dei vari
contesti; i singoli
piatti vengono presentati e illustrati ai commensali dal cuoco
regionale.
Le prenotazioni
sono aperte
La cena 30 €, vini compresi - chi partecipa a tutte le 5 serate ha
diritto ad una cena gratuita (Euro 120,00 anzichè 150,00) - Chi
partecipa ad almeno 4 serate a un libro del Centro Studi in omaggio
info 366 546 2000 info@caberizzi.it
Cà Berizzi, Via Regorda 7, 24030 Corna Imagna (Bg) |
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