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Orsi
e
lupi
M49
va nei paesi e nelle stalle, si sa dov'è ma non si cattura
di Michele Corti
I
media hanno riportato in modo lacunoso e tranquillizzante le
scorribande dell'orso M49 in val di Fiemme di una settimana fa.
Non ha predato solo "delle arnie" ma ha ferito un asino, che ha poi
dovuto essere soppresso. Fatto ancora più grave si è introdotto, some
al solito forzando porte e finestre, in locali annessi a una stalla
(con animali da latte regolarmente munti e accuditi) e ha dormito in un
fienile. I forestali l'hanno "intercettato", sanno dov'è ma non
agiscono (nonostante un'ordinanza )
(09.03.20)
L'orso M49, dopo l'evasione dal recinto per orsi "problematici" il 14
luglio 2019 si era dedicato a scorribande sanguinose.
Ne avevamo parlato l'11 settembre 2019 con un servizio della nostra
corrispondente dal Trentino, Laura Zanetti (vai
a vedere).
La scorsa settimana il plantigrado si è svegliato dal letargo e, nelle
stesse zone della val di Fiemme, ha mandato a segno nuove incursioni.
L'aspetto grave è che l'ordinanza del presidente Fugatti che ne impone
la cattura, in quanto orso pericoloso, è sempre valida. Nonostante si
sappia perfettamente dov'è e che la squadra di pronto intervento lo
abbia intercettato non gli si è torto un pelo, non si è messo in atto
nulla di efficace per catturarlo o abbatterlo. Eppure M49 ha confermato
negli scorsi giorni di aver mantenuto il vizio di introdursi (forzando
porte e finestre) in locali annessi a stalle. Non solo in quindi in
baite frequantate solo nel periodo estivo. Il protocollo del Pacobace
(le regole di ingaggio degli orsi scritte dal famigerato progetto Life
Ursus e poi fatte adottare alle regioni) prevede in questi casi la
cattura o l'abbattimento. Ma niente. I forestali non fanno nulla.
Le immagini
qui
sopra sono state scattate dal sindaco di Molina e Castello di Fiemme,
Marco Larger, svegliato dalla sua bambina. Ma l'adorabile peluche,
oltre che passeggiare nel centro del paese (e rizzarsi sulle zampe
posteriori alla vista del sindaco) è
stato anche alla stalla di Luigi Bonelli (uno degli intervistati nel
precedente servizio di Ruralpini). Qui M49 su è aggirato intorno alla
stalla. "Se non fosse stato disturmato dai miei cani, dice
l'allevatore, alcuni pastori del Lagorai e altri incroci con il
bergamasco) l'orso sarebbe senz'altro entrato". E nella stalla c'erano
le vacche da latte di Luigi che, evidentemente spaventate dai
movimenti del predatore: "la mattina seguente hanno fatto meno latte".
Durante
la "visita" M49 non potendo sfamarssi di carne bovina (in quanto
disturtbato dai cani) , si è concesso uno spuntino con le covate,
ricche di proteine, delle api. "Il miele nuovo, il 'candito' non l'ha
neanche toccato, anche quando è sceso in paese ha distrutto altre arnie
mangiando le covate". La presenza dell'orso, che ha impedito a
Luigi di prendere sonno per due notti di seguito, considerato quanto
succedeva su alla stalla (sopra il paese) è stata caratterizzata anche,
come suo solito, dalla forzatura di una finestra, attraverso la quale è
penetrato in un locale-deposito.
All'interno del piccolo locale il
bestione ha
messo tutto a soqquadro. Come si vede non si tratta di "roba
vecchia" ma di materiale nuovo (per la mungitura, per la
caseificazione) che viene usato in estate in alpeggio.
Dopo aver lasciato un po' di
"firme", il plantigrado ha cercato di uscire da un'altra finesta,
spaccando i vetri.
Poi si è "interessato" alla porta,
che con la solita delicatezza ha spalancato riguadagnando l'esterno.
Ma non si è
affatto
allontanato. Ha dormito nel fienile. Se l'allevatore l'avesse per caso
sorpreso cosa sarebbe successo? Dopo la "visita" alla stalla di
Bonelli, l'orso è sceso a Daiano. Qui ha attaccato un'asino. La squadra
della provincia che già era intervenuta alla stalla di Bonelli ha
allontanato l'animale con i cani ma per l'asino non c'è stato niente da
fare. Il giorno dopo è stato eutanasizzato. I forestali hanno sempre
avuto l'orso sotto controllo. Sono anche intervenuti durante una
predazione. Perché in nessuna occasione hanno sparato o narcotizzato
l'orso? Perché sapendo dov'era nel bosco non hanno usato lacci o altri
mezzi di cattura?
Orso
M49: avvistato in paese, poi attacca un asino ed entra in due malgheLa
cosa scandalosa e che la stessa Provincia riferisce di tentativi di
intrusione in malghe del Vanoi e della Val Calamento, ovvero a diverse
decine di chilometri da Fiemme, durante le quali l'orso avrebbe anche
forzato porte e finestre, provocando danni all'interno. Ora M49
si sarebbe spostato, attraverso verso il Vanoi, a Est della catena del
Lagorai.
Amare
riflessioni
Buon
senso vorrebbe che un orso già evaso (sempre che non lo si sia lasciato
fuggire apposta), che penetra in ambienti dove potrebbero esservi
persone, che non ha certo paura dell'uomo, fosse sparato. Così sono le
regole d'ingaggio nei paesi civili (Svizzera, Austria, Germania, non
parliamo della Slovenia dove l'orso è suscettibile di prelievo
venatorio). In questi paesi, per tutelare la vita dei cittadini, al
livello di pericolosità di M49 si spara. Subito.
In Italia no, ma l'Italia è un paese speciale dove il
concetto di cittadinanza e di democrazia sono tanto celebrati
magniloquentemente quanto sono negati nei fatti, dove il cittadino è
sempre un po' suddito, dove il "villico" è sempre cittadino di serie B
(lascito dell'epoca comunale in cui il "contado" era oberato di tasse e
privo dei diritti degli abitanti della città). In Italia la sicurezza
dei cittadini (specie se di montagna delle campagne) vale meno delle
"esigenze" nei nuovi signorotti di città che giocano all'ambientalismo,
ai parchi, all'animalismo, all'antispecismo.
Ma più le
istituzioni (la Provincia di Trento in questo caso), si fanno timorose
e più il fronte animalista - una minoranza rumorosa
ma coccolata nelle alte sfere - assume toni prepotenti, ultimativi,
detta legge. Da questo puntoi di vista il cambio di maggioranza, da una
giunta "progressista" a una leghista faceva ben sperare in un
atteggiamento più attento alla gente di montagna, ai "villici", meno
subalterno alle ideologie ambientaliste urbane. Invece...
Invece non è cambiato nulla. Groff, l'uomo di Life Ursus è sempre al
suo posto, a capo della struttura "grandi carnivori" a fare propaganda
pro orsi e lupi e a "tranquillizzare".
Il
dogmatismo di Groff :
"l'orso non è pericoloso e non attacca l'uomo se non provocato" è ormai
insostenibile, dopo i casi di gravi aggressioi a persone da parte degli
orsi ma nel
sito della Pat la "dottina dell'orso" non è cambiata,
anche se chi era all'opposizione e ha contestato la politica dell'orso
in Trentino, oggi è al governo facendo finta di non sapere che chi vota
per i partiti di opposizione lo fa perché le cose cambino. La Lega
dalle "cene con carne di orso" è passata, una volta al governo, al
continuismo.
Complimenti! Tutto quello che ha fatto Groff per adeguarsi al nuovo
corso è stato criticare un po' il ministro Costa, troppo animalista. Ma
uno che sosteneva che era stato il pensionato settantenne Metlicovez ad
attaccare l'orso non dovrebbe rimanere allo stesso posto dove ha fatto
così tanti danni. Tutt'oggi si legge nel sito ufficiale
della provincia che: L'orso è un
animale
solitario ha abitudini prevalentemente notturne, è schivo e diffidente,
estremamente difficile da incontrare. Non è aggressivo e non attacca,
se non provocato. vai alla fonte .
Gli autori di queste vergognose campagne
di lavaggio del cervello soto tutti ai loro posti
Tabella: Attacchi
all'uomo da parte di orsi bruni in Europa (2000-2015)
Paese
|
Attacchi
|
Morti
|
Romania
|
131
|
11
|
Slovacchia
|
54
|
0
|
Turchia
|
54
|
11
|
Svezia
|
28
|
2
|
Finlandia
|
17
|
0
|
Grecia
|
12
|
1
|
Slovenia
|
12
|
0
|
Polonia
|
8
|
1
|
Ucraina
|
8
|
2
|
Bulgaria
|
7
|
1
|
Spagna
|
5
|
0
|
Croazia
|
3
|
0
|
Norvegia
|
2
|
0
|
Italia
(Trentino)
|
2
|
0
|
Estonia
|
2
|
0
|
Fonte: Bombieri, G., et al. "Brown bear attacks on
humans: a worldwide
perspective." Scientific reports 9.1 (2019): 8573.
La
domanda che tornamo a fare a Fugatti (a noi può non rispondere ai suoi
elettori non per sempre) é: ma si sente tutelato, sig.
presidente, da un Groff, da uno che - quanto a faziosità pro orsi e
lupi non
è secondo a nessuno? Non pensa che i forestali che rispondono a
Groff
e a Masé tutelino più gli orsi che i trentini? Crede che tutto ciò non
abbia conseguenze politiche?
Wladimir
Molinari: una vita rovinata dall'orso (risarcito, si fa per dire con un
posto di usciere in provincia)
Orsismo di regime
Nel caso dell'orso M49 un aiuto insperato è arrivato agli animalisti da
un ministro in carica che, con sommo disprezzo delle regole che
impongono di catturare o abbattere gli orsi pericolosi (il consiglio di
stato ha più volte dato ragione alla provincia proprio in punto di
interventi di questo tipo per i quali il governo rivendicava la
necessità di una propria autorizzazione), ha ribattezzato M49 con il
nome di Papillon, il romanzo film dell'evaso dalla Cajenna.
Un modo di sbeffeggiare la provincia di Trento, di tifare per
l'orso
contro i trentini, contro la vita delle persone, contr il loro beni
(tutte cose che la costituzione antepone alla libertà di scorazzare e
di uccidere di un orso).
Costa ha eccitato la fantasia animalista (e dei media compiacenti) ai
quali non par vero di poter tifare per un altro "simbolo di libertà" e
di costruire l'ennesima saga dell'orso, emblema della natura che si
prende la "rivincita sull'umano". Correva l'anno 2010 quando un'altro
militante animal-ambientalista in divisa (da forestale), con grande
sprezzo del ridicolo, cedendo a ubriacature ideologiche che un
"servitore dello stato" dovrebbe evitare, dichiarava a proposito di una
delle tante "saghe dell'orso": L’allarme
su Dino [altro
orso umanzzato e peluchizzato tramite il l'attribuzione di un nome
umano]
è eccessivo. Non fa male agli uomini ed è una rivincita della
natura,
capace di affascinarci col suo mistero. Le persone che ci chiedono
preoccupate se possono passeggiare o andare per funghi nei boschi non
devono temerlo. Anzi, se hanno il destino di incontrare l’orso possono
dirsi davvero fortunate' Daniele
Zovi, comandante del corpo
forestale
di Vicenza (dichiarazione al Giornale di Vicenza).
Non è cambiato
nulla dal
2010, nonostante i gravi episodi che in Trentino hanno visto finire
all'ospedale, feriti da orsi, diversi malcapitati. L'ideologia
animalista, nelle versioni ora lupista, ora orsista (ma, in mancanza di
meglio si difendono anche cinghiali e nutrie) continua ad approfittare
di istituzioni imbelli, incapaci di far rispettare le proprie stesse
regole, di applicare le proprie ordinanze, per creare, intorno all'orso
M49, evaso rocambolescamente dal recinto per orsi problematici del
Casteller (a Sud di Trento), una nuova campagna animalista.
Iniziative
demenziali
Con M49 uccel di
bosco sorgono
anche queste iniziative. Un sindaco del Primiero (dove l'orso potrebbe
arrivare dal Vanoi) vuole indire un convegno nazionale in nome e in
onore (sic) di M49-Papillon. Non è un pesce d'aprile, è vero.
Tutto questo in
epoca di contagio. In un triste frangente in cui il valore della vita
umana diventa relativo, in cui sopra una certa età non si ha più
diritto alla cura (e neppure a un funerale). Oggi, in Italia, per
un'emergenza, ma in altri paesi già come prassi per "evitare sprechi di
risorse". Non è fuori luogo chiedersi se l'azione di svalorizzazione
della vita umana condotta insistentemante dall'animal-ambientalismo
("siamo troppi", "il pianeta non regge la sovrapopolazione", "l'uomo è
l'unica specie nociva") non nasconda quelle pulsioni che le élite hanno
sempre accarezzato in : i deliri dell'eugenetica, il darwinismo
sociale, l'utilitarismo e l'edonismo esasperati come unico riferimento
morale. Oggi che le braccia servono poco, i cervelli anche (avanza
l'intelligenza artificiale) e che anche di tanti consumatori si può
fare a meno, le tentazioni all' "igiene sociale" si fanno più forti.
Rigettata la sacralità della vita come dono di Dio, ricollocati nei
templi gli idoli pagani in versione ecologista, la vita resta in balia
di tecnocrati e del potere economico (che si nasconde - altro che
religione oppio dei popoli - dietro l'oppio tossico
ambiental-animalista). Mala tempora currunt.
Articoli
ruralpini sul tema
Lagorai
terra di pascoli e pastori resistenti (con l'incubo di orso e lupi)
(11.09.19) Laura Zanetti è andata a sentire il polso della situazione
nelle malghe del Lagorai, la catena montuosa tra val di Fiemme e
Valsugana. Qui l'orso M49 - già catturato nel Trentino occidentale e
incredibilmente "evaso" dal recinto del Casteller presso Trento - ma
anche i lupi, anch'essi arrivati di fresco, promettono di mettere in
ginocchio, anche in questo splendido angolo di autentica montagna
trentina, il fragile sistema pastorale. leggi
tutto
- Si
rivede la (brutta) commedia dell'orso trentino. M49 uccel di bosco o
già morto?
(06.07.19)
Il giorno 4 luglio, alla mattina l'Adige, annuncia la cattura
dell'orso, promettendo che i dettagli sarebbero stati resi noti dal
presidente Fugatti in una conferenza stampa alle ore 14. Si è poi
saputo che, agli ingressi del Trentino, vi erano presidi delle forze
dell'ordine, pronte a prevenire "marce" di parte animalista. A sera la
smentita della cattura. Comincia così, con un giallo, la campagna di
cattura di M49. Assisteremo ancora alla saga dell'orso imprendibile che
si fa beffe della provincia? leggi
tutto
- Sergio
Costa e l'orso M49: un caso politico illuminante
-
(13.06.19) Da
due mesi la provincia di
Trento ha chiesto
l'autorizzazione a catturare l'orso M49, autore di una serie di gravi
predazioni (il bestiame viene aggredito dentro le stalle anche in
vicinanza di case abitate). Il ministro Costa, un generale dei
carabinieri forestali, da sempre organico ai Verdi, non si preoccupa
neppure di rispondere in modo formale e comunque fa sapere che "non
è opportuno" catturare il plantigrado. Ne fa un arma della sua
battaglia politica contro la Lega e l'autonomia delle regioni del
Nord
(14.07.17)
Un fatto
che va oltre la cronaca e che segna indubbiamente
una svolta (il primo grande predatore protetto abbattuto legalmente in
Italia). Occasione per approfondire non solo le vicende recenti degli
orsi trentini ma anche la (non)politica dei grandi predatori in Italia,
e il ruolo del movimento animal-ambientalista
La Valtellina
impari lalezione della sciagura degli orsi trentini. Dalla Bitta
avvisato... mezzo salvato
(27.07.17) Abbiamo
scritto una
lettera aperta al presidente della provincia (ben poco autonoma) di
Sondrio, affinché intervenga per far cessare la campagna di propaganda
della sua amministrazione tendente a presentare gli orsi come "non
pericolosi se non provocati" e si attivi con la Regione Lombardia per
la recessione dal Pacobace
Caso Metlicovez : gravi
responsabilità della PAT
(24.07.17)
Questa volta non basta alla Pat il gioco dello scaricabarile ("le
catture le deve autorizzare Roma"), né i giochi di parole ("non è un
vero attacco"). Se sarà accertato, come tutto lascia supporre, che ad
attaccare è stata Kj2, orsa catturata e poi rilasciata dai forestali,
emergerebbe l'incapacità delle strutture della provincia a garantire la
sicurezza delle persone ma anche una responsabilità dolosa.
(03.08.15)
L'orso visto da un Trentino "figlio di un dio minore"
Ragoli, Preore,
Montagne, comuni di
poche centinaia di abitanti della "busa di Tione" (che nell'ottica del
Parco Adamello Brenta sono una "porta di servizio" per entrare
nel regno dell'orso creato con Life ursus). Qui l'orso si vede
tutti i
giorni ma - in compenso - non c'è la ricca economia turistica di
Pinzolo e Madonna di Campiglio
(21.07.15)
Hanno scambiato il Trentino con il Canada (e insistono)
Oggi politici ed "esperti" (ai quali i primi
delegano tutto)
hanno perso il contatto con la realtà. Il progetto Life ursus è un
esempio di delirio tecnocratico e del trionfo
dell'ignoranza mascherata
da saperi specialistici. Hanno scambiato il Trentino con un Wild North
spopolato
(14.07.15)
Grigno (Valsugana) non vuole convivere con gli orsi
Siamo andati ad intervistare la gente di Grigno, paese
della
Valsugana, dove lo scorso anno si sono verificati numerosi casi di
predazione e l'orso ha passeggiato tra le case. La gente ha paura
ma
non si fa intimidire e il sindaco non ha accettato che a
informare
sugli orsi venissero gli ambientalisti.
(13.07.15) Psicosi orsi
in Trentino. Ma chi ne è affetto?
La provincia di Trento sugli orsi sta assumendo
posizioni
contraddittorie. Basti dire che ora si ammette la pericolosità degli
orsi e si chiede (come noi facciamo da tempo) l'autorizzazione dello
spray urticante. Ma dentro la struttura gli irriducibili non rinunciano
a negare l'evidenza della presenza di orsi anche a Est dell'Adige.
09.07.15) Marco Zadra
ringrazia Life Ursus per i "regali" elargiti ai trentini (e ai
turisti)
Marco Zadra, aggredito a
Zambana lo
scorso 29 maggio e sfuggito per miracolo ad una tragedia, invia la
seguente lettera che, purtroppo, non è stata pubblicata sui giornali.
Preghiamo perció di diffonderla online al fine di contribuire a
quell'opera di informazione in grado di contrastare le
manipolazioni
di coloro che hanno sostenuto il progetto Life Ursus.
(24.06.15) ... temevo
mi prendesse alla schiena e me la spezzasse in due
Marco Zadra aggredito da
un orso a
pochi km da Trento (e a 700 m da un abitato) racconta nei
dettagli a
Laura Zanetti di l'allucinante esperienza che ha vissuto il 29
maggio
scorso. La sua "colpa" è di aver voluto andare a fare
esercizio fisico
su un sentiero a 500 m di altitudine dopo il lavoro . Life Ursus
ha
deciso che i trentini non possono più vivere liberamente.
(19.06.15)
Parte la petizione per lo spray anti-orso
Dopo l'aggressione a Wladimir Molinari massacrato da
un orso che
lo ha assalito a a freddo nulla è come prima. La gente sta prendendo
coraggio di reagire, la maggioranza silenziosa è stanca di subire
politici, anilamalisti, tecnocrati. Intanto è partita la petizione per
chiedere al Ministero dell'interno di autorizzare la libera vendita
dello spray anti-orso (200 ml contro i 30 di quello anti-stupro).
(18.06.15)
Orsi pericolosi: la provincia di Trento non sa decidersi a cambiare
dottrina
L'ultima
aggressione da parte di un'orsa (apparentemente senza cuccioli e
non
provocata) avvenuta in comune di Trento ha mandato il 9 giugno in
ospedale un uomo di 45 anni con prognosi di 30 giorni e il braccio
massacrato. Ma per la Provincia di Trento gli orsi continuano a non
essere pericolosi e si insiste a imporre una "convivenza" rifiutata
dalla stragrande maggioranza della popolazione
(31.05.15) Uomo
ferito da orso su un sentiero in Trentino
Mentre
i Signori dell'orso gongolano per le sette cucciolate in Trentino gli
albergatori gongolano meno sapendo che in Italia si sta diffondendo la
notizia che un escursionista locale ha vissuto l'incubo di
un'aggresisone da orso su un sentiero. Nonostante il racconto della
vittima e la ferita "compatibile con attacco da orso" secondo i
sanitari i Forestali per difendere i loro orsi parlano di "falso
attacco".
(29.09.14)
L'avv. Giuliano avverte la Provincia di Trento e i suoi super esperti
di orsi: vi assumete la responsabilità di omicidio volontario
Forte
di pareri di esperti internazionali sulla materia l'avv. Mario Guliano
mette in guardia politici e tecnici che continuano a scherzare con il
fuoco. Negando la pericolosità degli orsi, omettendo la cattura di
quelli pericolosi, manipolando l'informazione, inducendo le persone a
sottovalutare la pericolosità degli orsi, essi si rendono responsabili
di omicidio volontario in caso di attacco mortale. Solo per pura
fortuna quest'anno due attacchi non sono stati tragici. Ma fino a
quando durerà la fortuna?
(13.09.14) Vi spiego
perché Life Ursus è un disastro annunciato (Daniza è solo l'inizio...)
Perché Life Ursus è un fallimento lo si capisce bene
vedendo
cosa succede a Madonna di Campiglio dove il Parco dell'orso benedice la
devastazione dell'ambiente. Chi ha spinto sull'orso e la sua
reintroduzione lo ha fatto in modi sbagliati perché aveva interessi
inconfessabili. Oggi tra chi vuole eliminare gli orsi e chi ne fa un
idolo non c'è possibilità di mediazione e le istituzioni che hanno
scherzato con il fuoco ora pagano le conseguenze. Intanto i business
proseguono.
(02.09.14) Voci
da Pinzolo. Cosa pensa la gente (allevatori e abitanti) degli orsi
(senza filtri)
Sabato scorso la val Rendena è stata militarizzata per colpa
dell'ignavia della provincia di Trento (cui è sfuggito di mano
l'irresponsabile progetto Life Ursus) e della protervia un pugno di
animalisti di Roma che pretendono di imporre ai trentini l'abbando
delle attività di allevamento e di non mettere piede nei boschi.
Sulla
situazione la nostra Laura Zanetti ha raccolto i commenti senza filtro
di allevatori trentini e veneti e degli abitanti della Rendena.
(28.08.14)
Animalisti decisi a marciare su Pinzolo sabato senza autorizzazione
(nella foto Pinzolo) C'è di che riflettere per i
guru
del marketing territoriale Trentino che hanno voluto il
progetto Life
Ursus, sintesi di integralismo 'conservazionista' e di affarismo. Ora
l'estate turistica trentina rimbalza sui media con l'immagine di
manifestazioni, schieramento di polizia antisommossa tensioni, denunce.
Non basta la crescente paura e disaffezione dei turisti che temnono
l'orso. Ora si aggiunge il timore di manifestazioni violente nel
Trentino felix turistico delle famiglie.
(26.08.14)Fuga
politica di Daniza agevolata da una provincia a metà tra ignavia e
macchiavellismo
Sono
passati 12 giorni dall'aggressione potenzialmente mortale dell'orsa a
un malcapitato abitante della val Rendena e l'orsa Daniza è stata
lasciata 'fuggire' per calcoli politici. La PAT non l'ha catturata
ma
ha, furbescamente e irresponsabilmente lasciata andare la
bestia oltre
il confine provinciale (un orso che aggredisce un uomo una volta può
rifarlo perché ha vinto ogni residua paura dell'uomo). Così ora se la
vedranno i bolzanini con l'orsa. Bravi, avanti così.
(26.08.14)
Il movimento dei genitori prende posizione contro la mancata
cattura di Daniza
Alla
provincia di Trento si credono furbi. Dicono che cattureranno l'orsa
responsabile di un'aggressione ad un uomo a Pinzolo ma non lo fanno per
calcoli politici (del PD). A Trento hanno giocato da apprendisti
stregoni con gli orsi. Ora sono sotto pressione da parte di
soggetti
economici, animalisti, politica di opposizione, Roma, valligiani e non
sanno che fare mentre i più scaltri politici di scuola
DC/PCI cercano
di trarne profitto. Quanto mai opportuno il monito del Movimento
gentitori che denuncia la gravità della mancata cattura dell'orsa
(23.08.14)La
Provincia di Trento non sa più che pesci pigliare. Gli orsi sono patata
bollente politica
Ugo Rossi, presidente del Trentino si copre di ridicolo. Con i suoi
autogol dimostra come la premiata fabbrica degli orsi (Life Ursus)
sia fuori controllo. Prima dice di voler limitare gli orsi con
catture
e abbattimenti, poi - inginocchiandosi agli animalisti - supplica le
altre regioni, e 'oltralpe' di subirsi un 'contingentamento' di
plantigradi da esportazione. I montanari delle regioni limitrofe
diranno: "Dividi l'autonomia e poi forse dividiamo gli orsi" e "Prima
sistemali nel Trentino orientale dove non ci sono o quasi, poi parliamo
di deportazioni in altre regioni". "Contingenti orsi". Come fossero
rifiuti speciali
(18.04.14)
Life Ursus di fronte alla realtà
Robi Ronza commenta l'aggressione
subita da un
uomo in Trentino che ha 'osato' andare a cercare funghi in un bosco
disturbando il sacro territorio dei sacri orsi. La provincia di
Trento
non ne uscirà facilmente da un ginepraio dove a metterla in croce ci
sono anche (oltre ad animalisti e valligiani furenti) anche il
Ministero, la regione Veneto (Zaia pro-orsi, l'assessore al'agricoltura
contro) . Intanto a ferragosto in tutta Italia si sa che ad andar
a
funghi in Trentino si rischia la vita. Ottima promozione per le
famiglie. Grazie Life Ursus da parte degli albergatori (che potevano
anche loro pensarci prima che la 'promozione' a suon di orsi era un
boomergan).
(27.07.13)Dalle
parole ai fatti : Comitato antiorso
Quest' anno le azioni del Comitato antiorso (diventato anche "e Grandi
Predatori") del Trentino si sono fatte più incisive. La campagna di
raccolta firme "per liberare il Trentino dagli orsi" prevede banchetti
informativi sui mercati dei paesi rivolti anche ai turisti. Sino
all'anno scorso vi era il timore di perdere il consenso degli
albergatori. Ora si teme anche per il turismo.
(03.07.13)Liberalizzare
lo spray anti orso
L'avvocato Mario Giuliano di Trento, citando la casistica di
incidenti
mortali pubblicata da Ruralpini, scrive al ministro Alfano per chiedere
che lo spray utilizzato in America per difendersi dalle aggressioni
degli orsi non sia considerato come un'arma e posto in libera vendita.
(08.07.12)
Poveri orsi
Esibiti come bestie da baraccone, sfruttati commercialmente, oggetto di
voyeurismo, spiati, radiocollarati, attirati da incoscienti fotografi,
disturbati da elicotteri, pallottole di gomma e petardi, narcotizzati,
catturati in trappole-tubo, uccisi "dai loro amici", "stirati"
dalle
automobili, castrati e imprigionati. Gli orsi trentini sono le prime
vittime della messa in scena della wilderness, sono vittime
dell'ipocrisia dominante, che impone la caduta dei confini tra
domestico e selvatico, la mitologia ribaltata dell' orso
"vegetariano"
e della "buona fiera", mescolando escatologia biblica, Disney e...
business. Nel mondo ecologista si impone una riflessione.leggi tutto.
(24.05.12) Strembo
(Tn). Esplode la protesta per la strage degli asini. Nasce il Comitato
anti-orsi
È stata una donna a dare
finalmente
il la alla protesta. Si è vista due suoi asini "Beppo" e
"Cirillo" sbranati dall'orso e ha reagito. Non solo ha portato
personalmente la carcassa di Beppo davanti alla sede del Parco
(Adamello-Brenta) responsabile della reintroduzione degli orsi in
Trentino, ma ha anche lanciato un Comitato anti-orso che ha subito
avuto decine e decine di adesioni anche dalle provincie limitrofe.
(12.05.12) Trentino:
Orso, sbagliato e dannoso reintrodurlo
Il gestore del rifugio
Carè alto di
Pelugo in Val Rendena (TN) ha scritto una lettera al quotidiano l'Adige
dopo aver subito la perdita di un'asina di 12 anni che faceva parte
della sua famiglia; aiutava nei trasporti in malga ma giocava anche con
i suoi figli. Marco Bosetti non risparmia giudizi taglienti agli
"ecologisti da salotto" e a tutti coloro che: a tutti coloro che hanno
ritenuto e ritengono che il mio asino siameno importante del loro orso
(29.05.12)
Gli orsi sono pericolosi per l'uomo?
In
Trentino, specie dopo il primo attacco a delle persone, infuria la
polemica sugli orsi e si chiede un "giro di vite" sugli orsi
potenzialmente pericolosi, senza esitare ad abbatterli. Ma gli
orsi
rappresentano un reale pericolo per l'uomo?
(14.02.11)
50 orsi in Trentino pronti a uscire dal letargo e a fare danni
In vista del prossimo risveglio della popolazione ursina trentina
-
che ogni anno si fa più numerosa - l'On. Fugazzi presenta una
interrogazione al Ministro dell'Ambiente. Cosa si fa per tutelare la
popolazione e ridurre i danni di una presenza che interessa da vicino
i centri abitati? Che ne è delle promesse di Dellai di 'rivedere'
la
demagogica politica conservazionista che penalizza chi vive nelle Terre
alte?
(18.10.10) Orsi
trentini. Dopo una estate di emergenze Giovanazzi lancia iniziativa
legislativa
Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) dopo le petizioni
presentate in Consiglio provinciale lancia ora una
coraggiosa proposta
di legge di iniziativa popolare che modifica alcuni articoli della
legge provinciale sulla caccia. Vengono introdotti più congrui
risarcimenti e un controllo democratico (anche attraverso
referendum
locali) sulle misure di rimozione degli orsi problematici. Il progetto
di legge viene incontro alle istanze di componenti della
popolazione
che vedono la propria libertà di movimento e le proprie attività sempre
più condizionate dalla crescente presenza dei plantigradi
(05.08.10)
In Primiero (trentino)Dellai deve subire la contestazione dei
contadini esasperati per i danni provocati dagli orsi
Il presidente della PAT, che si era recato in Primiero per problemi di
viabilità, ha dovuto affrontare la collera di una trentina di contadini
infuriati per l'imperversare delle predazioni da parte degli orsi che
solo negli ultimi giorni sono costate la vita a una ventina di pecore.
Il tutto mentre il consigliere provinciale centrista Giovanazzi
promuove una petizione per chiedere la cattura e l'abbattimento degli
orsi pericolosi.Nello stesso giorno viene annunciato dal capo del
servizio forestale Masé che si procederà a uno studio per 'rivedere'
tutta la questione...
(05.07.10) Baselga
del Bondone (Tn) Pecore e capre sbranate, frutteti distrutti, una
nonna terrorizzata
Fino
a che punto la Provincia di Trento consente agli orsi di fare le loro
scorribande nei pressi dei paesi? Perché le 'regole di ingaggio' degli
orsi sono scritte da coloro che sostengono il ripopolamento ursino
e
ne traggono vantaggi? Le storie della pecora Meringa, guida dei
bambini, e della nonna che ha avuto un incontro molto ravvicinato e da
incubo con l'orsa Cindy
(30.04.10)(Trentino/Veneto)
Torna la fiera
dell'orso.
Villaggi
di montagna sotto assedio nel vicentino per la gioia degli animalisti e
ambientalisti di città. M5 è un orso dal comportamento anomalo,
imprevedibile e pericoloso. Gira nel villaggi, torna a finire i pasti
(di animali uccisi) i giorni successivi nonostante le dissuasioni
(petardi, sirene, pallottole di gomma). Nei protocolli orso
dei paesi
civili sarebbe già stata classificato pericoloso e
abbattuto. Da noi
c'è il Pacobace (protocollo interregionale di gestione
dell'orso
scritto dagli esperti orsofili e WWF) che tutela molto l'orso,
pochissimo gli animali domestici e poco anche l'incolumità delle
persone. Dalla Romania alla Scandinavia gli orsi uccidono, non solo
pecore, galline e asini anche esseri umani. Ma qui dicono che 'non fa
male a nessuno
contatti: redazione@ruralpini.it'.
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