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Orsi e lupi


M49 va nei paesi e nelle stalle, si sa dov'è ma non si cattura



di Michele Corti


I media hanno riportato in modo lacunoso e tranquillizzante le scorribande dell'orso M49 in val di Fiemme di una settimana fa.  Non ha predato solo "delle arnie" ma ha ferito un asino, che ha poi dovuto essere soppresso. Fatto ancora più grave si è introdotto, some al solito forzando porte e finestre, in locali annessi a una stalla (con animali da latte regolarmente munti e accuditi) e ha dormito in un fienile. I forestali l'hanno "intercettato", sanno dov'è ma non agiscono (nonostante un'ordinanza )


(09.03.20) L'orso M49, dopo l'evasione dal recinto per orsi "problematici" il 14 luglio 2019 si era dedicato a scorribande sanguinose. 




Ne avevamo parlato l'11 settembre 2019 con un servizio della nostra corrispondente dal Trentino, Laura Zanetti (vai a vedere). La scorsa settimana il plantigrado si è svegliato dal letargo e, nelle stesse zone della val di Fiemme, ha mandato a segno nuove incursioni. L'aspetto grave è che l'ordinanza del presidente Fugatti che ne impone la cattura, in quanto orso pericoloso, è sempre valida. Nonostante si sappia perfettamente dov'è e che la squadra di pronto intervento lo abbia intercettato non gli si è torto un pelo, non si è messo in atto nulla di efficace per catturarlo o abbatterlo. Eppure M49 ha confermato negli scorsi giorni di aver mantenuto il vizio di introdursi (forzando porte e finestre) in locali annessi a stalle. Non solo in quindi in baite frequantate solo nel periodo estivo. Il protocollo del Pacobace (le regole di ingaggio degli orsi scritte dal famigerato progetto Life Ursus e poi fatte adottare alle regioni) prevede in questi casi la cattura o l'abbattimento.  Ma niente. I forestali non fanno nulla.


Le immagini qui sopra sono state scattate dal sindaco di Molina e Castello di Fiemme, Marco Larger, svegliato dalla sua bambina. Ma l'adorabile peluche, oltre che passeggiare nel centro del paese (e rizzarsi sulle zampe posteriori alla vista del sindaco) è stato anche alla stalla di Luigi Bonelli (uno degli intervistati nel precedente servizio di Ruralpini). Qui M49 su è aggirato intorno alla stalla. "Se non fosse stato disturmato dai miei cani, dice l'allevatore, alcuni pastori del Lagorai e altri incroci con il bergamasco) l'orso sarebbe senz'altro entrato". E nella stalla c'erano le vacche  da latte di Luigi che, evidentemente spaventate dai movimenti del predatore: "la mattina seguente hanno fatto meno latte".



Durante la "visita" M49 non potendo sfamarssi di carne bovina (in quanto disturtbato dai cani) , si è concesso uno spuntino con le covate, ricche di proteine, delle api. "Il miele nuovo, il 'candito' non l'ha neanche toccato, anche quando è sceso in paese ha distrutto altre arnie mangiando le covate".  La presenza dell'orso, che ha impedito a Luigi di prendere sonno per due notti di seguito, considerato quanto succedeva su alla stalla (sopra il paese) è stata caratterizzata anche, come suo solito, dalla forzatura di una finestra, attraverso la quale è penetrato in un locale-deposito.

 

All'interno del piccolo locale il bestione ha messo tutto a soqquadro.  Come si vede non si tratta di "roba vecchia" ma di  materiale nuovo (per la mungitura, per la caseificazione) che viene usato in estate in alpeggio.



Dopo aver lasciato un po' di "firme", il plantigrado ha cercato di uscire da un'altra finesta, spaccando i vetri.





Poi si è "interessato" alla porta, che con la solita delicatezza ha spalancato riguadagnando l'esterno.





Ma non si è affatto allontanato. Ha dormito nel fienile. Se l'allevatore l'avesse per caso sorpreso cosa sarebbe successo? Dopo la "visita" alla stalla di Bonelli, l'orso è sceso a Daiano. Qui ha attaccato un'asino. La squadra della provincia che già era intervenuta alla stalla di Bonelli ha allontanato l'animale con i cani ma per l'asino non c'è stato niente da fare. Il giorno dopo è stato eutanasizzato. I forestali hanno sempre avuto l'orso sotto controllo. Sono anche intervenuti durante una predazione. Perché in nessuna occasione hanno sparato o narcotizzato l'orso? Perché sapendo dov'era nel bosco non hanno usato lacci o altri mezzi di cattura?



Orso M49: avvistato in paese, poi attacca un asino ed entra in due malgheLa cosa scandalosa e che la stessa Provincia riferisce di tentativi di intrusione in malghe del Vanoi e della Val Calamento, ovvero a diverse decine di chilometri da Fiemme, durante le quali l'orso avrebbe anche forzato porte e finestre, provocando danni all'interno. Ora M49  si sarebbe spostato, attraverso verso il Vanoi, a Est della catena del Lagorai.



Amare riflessioni


Buon senso vorrebbe che un orso già evaso (sempre che non lo si sia lasciato fuggire apposta), che penetra in ambienti dove potrebbero esservi persone, che non ha certo paura dell'uomo, fosse sparato. Così sono le regole d'ingaggio nei paesi civili (Svizzera, Austria, Germania, non parliamo della Slovenia dove l'orso è suscettibile di prelievo venatorio). In questi paesi, per tutelare la vita dei cittadini, al livello di pericolosità di M49 si spara. Subito. 
In Italia no, ma l'Italia è un paese speciale  dove  il concetto di cittadinanza e di democrazia sono tanto celebrati magniloquentemente quanto sono negati nei fatti, dove il cittadino è sempre un po' suddito, dove il "villico" è sempre cittadino di serie B (lascito dell'epoca comunale in cui il "contado" era oberato di tasse e privo dei diritti degli abitanti della città). In Italia la sicurezza dei cittadini (specie se di montagna delle campagne) vale meno delle "esigenze" nei nuovi signorotti di città che giocano all'ambientalismo, ai parchi, all'animalismo, all'antispecismo.

Ma più le istituzioni (la Provincia di Trento in questo caso), si fanno timorose e più il fronte animalista - una minoranza rumorosa ma coccolata nelle alte sfere - assume toni prepotenti, ultimativi, detta legge. Da questo puntoi di vista il cambio di maggioranza, da una giunta "progressista" a una leghista faceva ben sperare in un atteggiamento più attento alla gente di montagna, ai "villici", meno subalterno alle ideologie ambientaliste urbane. Invece...
Invece non è cambiato nulla. Groff, l'uomo di Life Ursus è sempre al suo posto, a capo della struttura "grandi carnivori" a fare propaganda pro orsi e lupi e a "tranquillizzare".


Il dogmatismo di Groff : "l'orso non è pericoloso e non attacca l'uomo se non provocato" è ormai insostenibile, dopo i casi di gravi aggressioi a persone da parte degli orsi ma nel sito della Pat la "dottina dell'orso" non è cambiata, anche se chi era all'opposizione e ha contestato la politica dell'orso in Trentino, oggi è al governo facendo finta di non sapere che chi vota per i partiti di opposizione lo fa perché le cose cambino. La Lega dalle "cene con carne di orso" è passata, una volta al governo, al continuismo. Complimenti! Tutto quello che ha fatto Groff per adeguarsi al nuovo corso è stato criticare un po' il ministro Costa, troppo animalista. Ma uno che sosteneva che era stato il pensionato settantenne Metlicovez ad attaccare l'orso non dovrebbe rimanere allo stesso posto dove ha fatto così tanti danni.  Tutt'oggi si legge nel sito ufficiale della provincia che: L'orso è un animale solitario ha abitudini prevalentemente notturne, è schivo e diffidente, estremamente difficile da incontrare. Non è aggressivo e non attacca, se non provocato. vai alla fonte .


Gli autori di queste vergognose campagne di lavaggio del cervello soto tutti ai loro posti

Tabella: Attacchi all'uomo da parte di orsi bruni in Europa (2000-2015)
Paese
Attacchi
Morti
Romania
131
11
Slovacchia
54
0
Turchia
54
11
Svezia
28
2
Finlandia
17
0
Grecia
12
1
Slovenia
12
0
Polonia
8
1
Ucraina
8
2
Bulgaria
7
1
Spagna
5
0
Croazia
3
0
Norvegia
2
0
Italia (Trentino)
2
0
Estonia
2
0
Fonte: Bombieri, G., et al. "Brown bear attacks on humans: a worldwide perspective." Scientific reports 9.1 (2019): 8573.

La domanda che tornamo a fare a Fugatti (a noi può non rispondere ai suoi elettori non per sempre) é: ma si sente tutelato, sig. presidente, da un Groff, da uno che - quanto a faziosità pro orsi e lupi non è secondo a nessuno?  Non pensa che i forestali che rispondono a Groff e a Masé tutelino più gli orsi che i trentini? Crede che tutto ciò non abbia conseguenze politiche? 



Wladimir Molinari: una vita rovinata dall'orso (risarcito, si fa per dire con un posto di usciere in provincia)



Orsismo di regime


Nel caso dell'orso M49 un aiuto insperato è arrivato agli animalisti da un ministro in carica che, con sommo disprezzo delle regole che impongono di catturare o abbattere gli orsi pericolosi (il consiglio di stato ha più volte dato ragione alla provincia proprio in punto di interventi di questo tipo per i quali il governo rivendicava la necessità di una propria autorizzazione), ha ribattezzato M49 con il nome di Papillon, il romanzo film dell'evaso dalla Cajenna.



 Un modo di sbeffeggiare la provincia di Trento, di tifare per l'orso contro i trentini, contro la vita delle persone, contr il loro beni (tutte cose che la costituzione antepone alla libertà di scorazzare e di uccidere di un orso).
Costa ha eccitato la fantasia animalista (e dei media compiacenti) ai quali non par vero di poter tifare per un altro "simbolo di libertà" e di costruire l'ennesima saga dell'orso, emblema della natura che si prende la "rivincita sull'umano". Correva l'anno 2010 quando un'altro militante animal-ambientalista in divisa (da forestale), con grande sprezzo del ridicolo, cedendo a ubriacature ideologiche che un "servitore dello stato" dovrebbe evitare, dichiarava a proposito di una delle tante "saghe dell'orso": L’allarme su Dino [altro orso umanzzato e peluchizzato tramite il l'attribuzione di un nome umano] è eccessivo. Non fa male agli uomini ed è una rivincita della natura, capace di affascinarci col suo mistero. Le persone che ci chiedono preoccupate se possono passeggiare o andare per funghi nei boschi non devono temerlo. Anzi, se hanno il destino di incontrare l’orso possono dirsi davvero fortunate' Daniele Zovi, comandante del corpo forestale di Vicenza (dichiarazione al Giornale di Vicenza).

Non è cambiato nulla dal 2010, nonostante i gravi episodi che in Trentino hanno visto finire all'ospedale, feriti da orsi, diversi malcapitati. L'ideologia animalista, nelle versioni ora lupista, ora orsista (ma, in mancanza di meglio si difendono anche cinghiali e nutrie) continua ad approfittare di istituzioni imbelli, incapaci di far rispettare le proprie stesse regole, di applicare le proprie ordinanze, per creare, intorno all'orso M49, evaso rocambolescamente dal recinto per orsi problematici del Casteller (a Sud di Trento),  una nuova campagna animalista.

Iniziative demenziali 


Con M49 uccel di bosco sorgono anche queste iniziative. Un sindaco del Primiero (dove l'orso potrebbe arrivare dal Vanoi) vuole indire un convegno nazionale in nome e in onore (sic) di M49-Papillon. Non è  un pesce d'aprile, è vero.



Tutto questo in epoca di contagio. In un triste frangente in cui il valore della vita umana diventa relativo, in cui sopra una certa età non si ha più diritto alla cura (e neppure a un funerale). Oggi, in Italia, per un'emergenza, ma in altri paesi già come prassi per "evitare sprechi di risorse". Non è fuori luogo chiedersi se l'azione di svalorizzazione della vita umana condotta insistentemante dall'animal-ambientalismo ("siamo troppi", "il pianeta non regge la sovrapopolazione", "l'uomo è l'unica specie nociva") non nasconda quelle pulsioni che le élite hanno sempre accarezzato in : i deliri dell'eugenetica, il darwinismo sociale, l'utilitarismo e l'edonismo esasperati come unico riferimento morale. Oggi che le braccia servono poco, i cervelli anche (avanza l'intelligenza artificiale) e che anche di tanti consumatori si può fare a meno, le tentazioni all' "igiene sociale" si fanno più forti. Rigettata la sacralità della vita come dono di Dio, ricollocati nei templi gli idoli pagani in versione ecologista, la vita resta in balia di tecnocrati e del potere economico (che si nasconde - altro che religione oppio dei popoli - dietro l'oppio tossico ambiental-animalista).   Mala tempora currunt.





Articoli ruralpini sul tema 

Lagorai terra di pascoli e pastori resistenti (con l'incubo di orso e lupi)
(11.09.19) Laura Zanetti è andata a sentire il polso della situazione nelle malghe del Lagorai, la catena montuosa tra val di Fiemme e Valsugana. Qui l'orso M49 - già catturato nel Trentino occidentale e incredibilmente "evaso" dal recinto del Casteller presso Trento - ma anche i lupi, anch'essi arrivati di fresco, promettono di mettere in ginocchio, anche in questo splendido angolo di autentica montagna trentina, il  fragile sistema pastorale. leggi tutto


Si rivede la (brutta) commedia dell'orso trentino. M49 uccel di bosco o già morto?
(06.07.19) Il giorno 4 luglio, alla mattina l'Adige, annuncia la cattura dell'orso, promettendo che i dettagli sarebbero stati resi noti dal presidente Fugatti in una conferenza stampa alle ore 14. Si è poi saputo che, agli ingressi del Trentino, vi erano presidi delle forze dell'ordine, pronte a prevenire "marce" di parte animalista. A sera la smentita della cattura. Comincia così, con un giallo, la campagna di cattura di M49. Assisteremo ancora alla saga dell'orso imprendibile che si fa beffe della provincia? leggi tutto

Sergio Costa e l'orso M49: un caso politico illuminante
(13.06.19) Da due mesi la provincia di Trento ha chiesto l'autorizzazione a catturare l'orso M49, autore di una serie di gravi predazioni (il bestiame viene aggredito dentro le stalle anche in vicinanza di case abitate). Il ministro Costa, un generale dei carabinieri forestali, da sempre organico ai Verdi, non si preoccupa neppure di rispondere in modo formale e comunque fa sapere che "non è opportuno" catturare il plantigrado. Ne fa un arma della sua battaglia politica contro la Lega e l'autonomia delle regioni del Nord

Rotto il tabù: abbattuta  l'orsa pericolosa 

(14.07.17) Un fatto che va oltre la cronaca e che segna indubbiamente una svolta (il primo grande predatore protetto abbattuto legalmente in Italia). Occasione per approfondire non solo le vicende recenti degli orsi trentini ma anche la (non)politica dei grandi predatori in Italia, e il ruolo del movimento animal-ambientalista

La Valtellina impari lalezione della  sciagura degli orsi trentini. Dalla Bitta avvisato... mezzo salvato
(27.07.17) Abbiamo scritto una lettera aperta al presidente della provincia (ben poco autonoma) di Sondrio, affinché intervenga per far cessare la campagna di propaganda della sua amministrazione tendente a presentare gli orsi come "non pericolosi se non provocati" e si attivi con la Regione Lombardia per la recessione dal Pacobace

Caso Metlicovez : gravi responsabilità della PAT
 (24.07.17) Questa volta non basta alla Pat il gioco dello scaricabarile ("le catture le deve autorizzare Roma"), né i giochi di parole ("non è un vero attacco"). Se sarà accertato, come tutto lascia supporre, che ad attaccare è stata Kj2, orsa catturata e poi rilasciata dai forestali, emergerebbe l'incapacità delle strutture della provincia a garantire la sicurezza delle persone ma anche una responsabilità dolosa.

(03.08.15)  L'orso visto da un Trentino "figlio di un dio minore"
Ragoli,  Preore, Montagne, comuni di poche centinaia di abitanti della "busa di Tione" (che nell'ottica del Parco Adamello Brenta sono una "porta di servizio" per entrare nel regno dell'orso creato con Life ursus). Qui l'orso si vede tutti i giorni ma - in compenso - non c'è la ricca economia turistica di Pinzolo e Madonna di Campiglio

(21.07.15)  Hanno scambiato il Trentino con il Canada (e insistono)
Oggi politici ed "esperti" (ai quali i primi delegano tutto) hanno perso il contatto con la realtà. Il progetto Life ursus è un esempio di delirio tecnocratico e del trionfo dell'ignoranza mascherata da saperi specialistici. Hanno scambiato il Trentino con un Wild North spopolato

(14.07.15) Grigno (Valsugana) non vuole convivere con gli orsi
 
Siamo andati ad intervistare la gente di Grigno, paese della Valsugana, dove lo scorso anno si sono verificati numerosi casi di predazione e l'orso ha passeggiato tra le case.  La gente ha paura ma non si fa intimidire e il sindaco non ha accettato che  a informare  sugli orsi venissero gli ambientalisti.


(13.07.15) Psicosi orsi in Trentino. Ma chi ne è affetto?
La provincia di Trento sugli orsi sta assumendo posizioni contraddittorie. Basti dire che ora si ammette la pericolosità degli orsi e si chiede (come noi facciamo da tempo) l'autorizzazione dello spray urticante. Ma dentro la struttura gli irriducibili non rinunciano a negare l'evidenza della presenza di orsi anche a Est dell'Adige.


09.07.15) Marco Zadra ringrazia Life Ursus per i "regali"  elargiti ai trentini (e ai turisti)
Marco Zadra, aggredito a Zambana lo scorso 29 maggio e sfuggito per miracolo ad una tragedia, invia la seguente lettera che, purtroppo, non è stata pubblicata sui giornali. Preghiamo perció di diffonderla online al fine di contribuire a quell'opera di  informazione in grado di contrastare le manipolazioni di coloro che hanno sostenuto il progetto Life Ursus.

(24.06.15) ... temevo mi prendesse alla schiena e me la spezzasse in due
Marco Zadra aggredito da un orso a pochi km da Trento (e a 700 m  da un abitato) racconta nei dettagli a Laura Zanetti di  l'allucinante esperienza che ha vissuto il 29 maggio scorso.  La sua "colpa" è di aver voluto andare a fare esercizio fisico su un sentiero a 500 m di altitudine dopo il lavoro . Life Ursus ha deciso che i trentini non possono più vivere liberamente. 

(19.06.15) Parte la petizione per lo spray anti-orso
Dopo l'aggressione a Wladimir Molinari massacrato da un orso che lo ha assalito a a freddo nulla è come prima. La gente sta prendendo coraggio di reagire, la maggioranza silenziosa è stanca di subire politici, anilamalisti, tecnocrati. Intanto è partita la petizione per chiedere al Ministero dell'interno di autorizzare la libera vendita dello spray anti-orso (200 ml contro i 30 di quello anti-stupro).


(18.06.15) Orsi pericolosi: la provincia di Trento non sa decidersi a cambiare dottrina
L'ultima aggressione da parte di un'orsa (apparentemente senza cuccioli  e non provocata) avvenuta in comune di Trento ha mandato il 9 giugno in ospedale un uomo di 45 anni con prognosi di 30 giorni e il braccio massacrato. Ma per la Provincia di Trento gli orsi continuano a non essere pericolosi e si insiste a imporre una "convivenza" rifiutata dalla stragrande maggioranza della popolazione

(31.05.15) Uomo ferito da orso su un sentiero in Trentino
Mentre i Signori dell'orso gongolano per le sette cucciolate in Trentino gli albergatori gongolano meno sapendo che in Italia si sta diffondendo la notizia che un escursionista locale ha vissuto l'incubo di un'aggresisone da orso su un sentiero. Nonostante il racconto della vittima e la ferita "compatibile con attacco da orso" secondo i sanitari i Forestali per difendere i loro orsi parlano di "falso attacco".  

(29.09.14) L'avv. Giuliano avverte la Provincia di Trento e i suoi super esperti di orsi: vi assumete la responsabilità di omicidio volontario
Forte di pareri di esperti internazionali sulla materia l'avv. Mario Guliano mette in guardia politici e tecnici che continuano a scherzare con il fuoco. Negando la pericolosità degli orsi, omettendo la cattura di quelli pericolosi, manipolando l'informazione, inducendo le persone a sottovalutare la pericolosità degli orsi, essi si rendono responsabili di omicidio volontario in caso di attacco mortale. Solo per pura fortuna quest'anno due attacchi non sono stati tragici. Ma fino a quando durerà la fortuna?


(13.09.14) Vi spiego perché Life Ursus è un disastro annunciato (Daniza è solo l'inizio...)
Perché Life Ursus è un fallimento lo si capisce bene vedendo cosa succede a Madonna di Campiglio dove il Parco dell'orso benedice la devastazione dell'ambiente. Chi ha spinto sull'orso e la sua reintroduzione lo ha fatto in modi sbagliati perché aveva interessi inconfessabili. Oggi tra chi vuole eliminare gli orsi e chi ne fa un idolo non c'è possibilità di mediazione e le istituzioni che hanno scherzato con il fuoco ora pagano le conseguenze. Intanto i business proseguono.


(02.09.14)  Voci da Pinzolo. Cosa pensa la gente (allevatori e abitanti) degli orsi (senza filtri)
Sabato scorso la val Rendena è stata militarizzata per colpa dell'ignavia della provincia di Trento (cui è sfuggito di mano l'irresponsabile progetto Life Ursus) e della protervia un pugno di animalisti di Roma che pretendono di imporre ai trentini l'abbando delle attività di allevamento e di non mettere piede nei boschi. Sulla situazione la nostra Laura Zanetti ha raccolto i commenti senza filtro di allevatori trentini e veneti e degli abitanti della Rendena.

(28.08.14) Animalisti decisi a marciare su Pinzolo sabato senza autorizzazione
 
(nella foto Pinzolo) C'è di che riflettere per i guru del marketing territoriale Trentino  che hanno voluto il progetto Life Ursus, sintesi di integralismo 'conservazionista' e di affarismo. Ora l'estate turistica trentina rimbalza sui media con l'immagine di manifestazioni, schieramento di polizia antisommossa tensioni, denunce. Non basta la crescente paura e disaffezione dei turisti che temnono l'orso. Ora si aggiunge il timore di manifestazioni violente nel Trentino felix turistico delle famiglie.

(26.08.14)Fuga politica di Daniza agevolata da una provincia a metà tra ignavia e macchiavellismo 
Sono passati 12 giorni dall'aggressione potenzialmente mortale dell'orsa a un malcapitato abitante della val Rendena e l'orsa Daniza è stata lasciata 'fuggire' per calcoli politici. La PAT non l'ha catturata ma ha, furbescamente e irresponsabilmente lasciata andare la bestia oltre il confine provinciale (un orso che aggredisce un uomo una volta può rifarlo perché ha vinto ogni residua paura dell'uomo). Così ora se la vedranno i bolzanini con l'orsa. Bravi, avanti così.

(26.08.14)  Il movimento dei genitori prende posizione contro la mancata cattura di Daniza
Alla provincia di Trento si credono furbi. Dicono che cattureranno l'orsa responsabile di un'aggressione ad un uomo a Pinzolo ma non lo fanno per calcoli politici (del PD). A Trento hanno giocato da apprendisti stregoni con gli orsi. Ora sono sotto pressione da parte di soggetti economici, animalisti, politica di opposizione, Roma, valligiani e non sanno che fare mentre i più scaltri politici di scuola DC/PCI cercano di trarne profitto. Quanto mai opportuno il monito del Movimento gentitori che denuncia la gravità della mancata cattura dell'orsa

(23.08.14)La Provincia di Trento non sa più che pesci pigliare. Gli orsi sono patata bollente politica
Ugo Rossi, presidente del Trentino si copre di ridicolo. Con i suoi autogol dimostra come la premiata fabbrica degli orsi (Life Ursus) sia fuori controllo. Prima dice di voler limitare gli orsi con catture e abbattimenti, poi - inginocchiandosi agli animalisti - supplica le altre regioni, e 'oltralpe' di subirsi un 'contingentamento' di plantigradi da esportazione. I montanari delle regioni limitrofe diranno: "Dividi l'autonomia e poi forse dividiamo gli orsi" e "Prima sistemali nel Trentino orientale dove non ci sono o quasi, poi parliamo di deportazioni in altre regioni". "Contingenti orsi". Come fossero rifiuti speciali

(18.04.14) Life Ursus di fronte alla realtà
 
Robi Ronza commenta l'aggressione subita da un uomo in Trentino che ha 'osato' andare a cercare funghi in un bosco disturbando il sacro territorio dei sacri orsi.  La provincia di Trento non ne uscirà facilmente da un ginepraio dove a metterla in croce ci sono anche (oltre ad animalisti e valligiani furenti) anche il Ministero, la regione Veneto (Zaia pro-orsi, l'assessore al'agricoltura contro) . Intanto a ferragosto in tutta Italia si sa che ad andar a funghi in Trentino si rischia la vita. Ottima promozione per le famiglie. Grazie Life Ursus da parte degli albergatori (che potevano anche loro pensarci prima che la 'promozione' a suon di orsi era un boomergan).

(27.07.13)Dalle parole ai fatti : Comitato antiorso 
Quest' anno le azioni del Comitato antiorso (diventato anche "e Grandi Predatori") del Trentino si sono fatte più incisive. La campagna di raccolta firme "per liberare il Trentino dagli orsi" prevede banchetti informativi sui mercati dei paesi rivolti anche ai turisti. Sino all'anno scorso vi era il timore di perdere il consenso degli albergatori. Ora si teme anche per il turismo.


(03.07.13)Liberalizzare lo spray anti orso
L'avvocato Mario Giuliano di Trento, citando la casistica di incidenti mortali pubblicata da Ruralpini, scrive al ministro Alfano per chiedere che lo spray utilizzato in America per difendersi dalle aggressioni degli orsi non sia considerato come un'arma e posto in libera vendita.

(08.07.12) Poveri orsi
Esibiti come bestie da baraccone, sfruttati commercialmente, oggetto di voyeurismo, spiati, radiocollarati, attirati da incoscienti fotografi, disturbati da elicotteri, pallottole di gomma e petardi, narcotizzati, catturati in trappole-tubo, uccisi "dai loro amici", "stirati" dalle automobili, castrati e imprigionati. Gli orsi trentini sono le prime vittime della messa in scena della wilderness, sono vittime dell'ipocrisia dominante, che impone la caduta dei confini tra domestico e selvatico, la mitologia ribaltata dell' orso "vegetariano" e della "buona fiera", mescolando escatologia biblica, Disney e... business. Nel mondo ecologista si impone una riflessione.leggi tutto.


(24.05.12) Strembo (Tn). Esplode la protesta per la strage degli asini. Nasce il Comitato anti-orsi
È stata una donna a dare finalmente il la alla protesta. Si è vista due suoi asini "Beppo" e "Cirillo" sbranati dall'orso e ha reagito. Non solo ha portato personalmente la carcassa di Beppo davanti alla sede del Parco (Adamello-Brenta) responsabile della reintroduzione degli orsi in Trentino, ma ha anche lanciato un Comitato anti-orso che ha subito avuto decine e decine di adesioni anche dalle provincie limitrofe.

(12.05.12)  Trentino: Orso, sbagliato e dannoso reintrodurlo
Il gestore del rifugio Carè alto di Pelugo in Val Rendena (TN) ha scritto una lettera al quotidiano l'Adige dopo aver subito la perdita di un'asina di 12 anni che faceva parte della sua famiglia; aiutava nei trasporti in malga ma giocava anche con i suoi figli. Marco Bosetti non risparmia giudizi taglienti agli "ecologisti da salotto" e a tutti coloro che: a tutti coloro che hanno ritenuto e ritengono che il mio asino siameno importante del loro orso

(29.05.12) Gli orsi sono pericolosi per l'uomo?
In Trentino, specie dopo il primo attacco a delle persone, infuria la polemica sugli orsi e si chiede un "giro di vite" sugli orsi potenzialmente pericolosi, senza esitare ad abbatterli. Ma gli orsi rappresentano un reale pericolo per l'uomo?  

(14.02.11) 50 orsi in Trentino pronti a uscire dal letargo e a fare danni
 In vista del prossimo risveglio della popolazione ursina trentina - che ogni anno si fa più numerosa - l'On. Fugazzi presenta una interrogazione al Ministro dell'Ambiente. Cosa si fa per tutelare la popolazione e ridurre i danni di una presenza che interessa da vicino i centri abitati? Che ne è delle promesse di Dellai di 'rivedere' la demagogica politica conservazionista che penalizza chi vive nelle Terre alte?


(18.10.10) Orsi trentini. Dopo una estate di emergenze Giovanazzi lancia iniziativa legislativa
 Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) dopo le petizioni presentate in Consiglio provinciale lancia ora una coraggiosa proposta di legge di iniziativa popolare che modifica alcuni articoli della legge provinciale sulla caccia. Vengono introdotti più congrui risarcimenti e un controllo democratico (anche attraverso referendum locali) sulle misure di rimozione degli orsi problematici. Il progetto di legge viene incontro alle istanze di componenti della popolazione che vedono la propria libertà di movimento e le proprie attività sempre più condizionate dalla crescente presenza dei plantigradi 

(05.08.10)  In Primiero (trentino)Dellai deve subire la contestazione dei contadini esasperati per i danni provocati dagli orsi
Il presidente della PAT, che si era recato in Primiero per problemi di viabilità, ha dovuto affrontare la collera di una trentina di contadini infuriati per l'imperversare delle predazioni da parte degli orsi che solo negli ultimi giorni sono costate la vita a una ventina di pecore. Il tutto mentre il consigliere provinciale centrista Giovanazzi promuove una petizione per chiedere la cattura e l'abbattimento degli orsi pericolosi.Nello stesso giorno viene annunciato  dal capo del servizio forestale Masé che si procederà a uno studio per 'rivedere' tutta la questione...


(05.07.10) Baselga del Bondone (Tn) Pecore e capre sbranate, frutteti distrutti, una nonna terrorizzata
 Fino a che punto la Provincia di Trento consente agli orsi di fare le loro scorribande nei pressi dei paesi? Perché le 'regole di ingaggio' degli orsi sono scritte da coloro che sostengono il ripopolamento ursino e ne traggono vantaggi? Le storie della pecora Meringa, guida dei bambini, e della nonna che ha avuto un incontro molto ravvicinato e da incubo con l'orsa Cindy

(30.04.10)(Trentino/Veneto) Torna la fiera dell'orso.            
Villaggi di montagna sotto assedio nel vicentino per la gioia degli animalisti e ambientalisti di città. M5 è un orso dal comportamento anomalo, imprevedibile e pericoloso. Gira nel villaggi, torna a finire i pasti (di animali uccisi) i giorni successivi nonostante le dissuasioni (petardi, sirene, pallottole di gomma). Nei protocolli orso dei paesi civili sarebbe già stata classificato pericoloso e abbattuto. Da noi c'è il Pacobace (protocollo interregionale di gestione dell'orso scritto dagli esperti orsofili e WWF) che tutela molto l'orso, pochissimo gli animali domestici e poco anche l'incolumità delle persone. Dalla Romania alla Scandinavia gli orsi uccidono, non solo pecore, galline e asini anche esseri umani. Ma qui dicono che 'non fa male a nessuno
 


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