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Inforegioni/Bitto storico news n. 3

 

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(28.11.11) Bitto storico news
Assemblea straordinaria Valli del Bitto trading spa ieri al Centro del Bitto storico di Gerola. Nel Santuario alcune forme si preparano a partire per Hong Kong e Parigi (dove una forma del 2004 parteciperà ad un asta alla casa Arcurial sugli Champes Elysees con Alain Ducasse) leggi tutto
 

(04.11.11) Milano. Il bitto storico fa lezione di design

Ieri mattina alla facoltà di design del Poli alla Bovisa il bitto storico è stato il tema di un laboratorio didattico. Gl argomenti: l' "imperfezione" come mirabile adattamento, anche ambientale, in opposizione alla solo apparentemente razionale standardizzazione, l'apparente arcaicità come vera innovazione

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(02.11.11) Sondrio. Piero Sardo conclude "Formaggi in piazza"

Il caso esemplare del Bitto storico ha rappresentato lo spunto ieri sera a Sondrio per le riflessioni di Piero Sardo su alimentazione, consumi, crisi economica ed ecologica. Seguite da un pubblico attento che ha dato vita ad un dibattito molto partecipato in una atmosfera influenzata dalle drammatiche notizie sulla crisi. Degna chiusura per una manifestazione improntata ai formaggi di montagna, al rilancio di produzioni e consumi di qualità, ma anche sobri e sostenibili.  (leggi tutto).

 

(22.10.11) Morbegno (So). Mostra del Bitto al capolinea.

Ormai sparare sulla Mostra del Bitto è come farlo sulla Croce Rossa. Fino a ieri un coro unanime ne decretava (pubblicamente) il successo; da lunedì le critiche fioccano. Ciò che è stupefacente è che a liquidare la Mostra e a voler cambiare pagina è lo stesso Patrizio del Nero che in qualità di direttore del Distretto agroalimentare ha gestito per tre anni l'evento. Intanto si parla di trasferimento della Mostra e Morbegno rischia di pagare caro il tradimento del Bitto storico. Il Polo sul cui altare il Bitto storico è stato sacrificato ha già portato molto male, con la crisi della storica Mostra e con la tangentopoli morbegnese. leggi tutto

 

(20.09.11)  Apoteosi per il Bitto storico a chiusura di Cheese

Incredibile successo dell'asta dei bitti stravecchi (1990, 1997, 1996). Tre forme incassano  all'asta seimila euro devoluti per la campagna 'mille orti in Africa'. Mai un formaggio è stato battuto a questi prezzi. E c'è stato anche un colpo di scena che ha consentito ad alla formadi quindici anni di 'tornare a casa' in Valtellina. Per diventare maggiorenne. leggi tutto

 

(19.09.11) Cheese2011 Bitto storico protagonista con i formaggi orobici

Il Bitto storico e l'alleanza dei formaggi orobici (insieme ai non molti presidi lombardi) tengono alta l'immagine della Lombardia casearia. Un paradosso perché il Bitto storico in provincia di Sondrio e in Lombardia deve subire l'ostilità delle istituzioni. Fino a quando tanta miopia e subalternità alle lobby agroindustriali?

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(Cheese2011). Venite a trovarmi nel calécc
Invito tutti gli amici di Ruralpini e del formaggio (buono pulito e giusto) a venirmi a trovare a Cheese nel calécc e a partecipare alla presentazione del mio libro "I ribelli del Bitto".  Vi spiego nei dettagli il significato della mia presenza in nome della resistenza casearia e per la promozione dell'azionariato popolare per il Bitto storico (e dove e quando trovarmi)  vai a vedere
 
(04.07.11) Decolla l'azionariato popolare per il Bitto storico

Vi spiego perché e come diventare paladini del Bitto storico sottoscrivendo   azioni della società Valli del Bitto, una spa etica che rappresenta il braccio commerciale dei 'ribelli del Bitto'.  La politica è sorda a certi temi? Dimostriamo che la partecipazione attiva, consapevole, può cambiare le cose e che oggi ci sono altri strumenti (la democrazia del cibo e del coproduttore) per 'fare da noi' senza aspettare (che sia troppo tardi). Il Bitto storico ha superato indenne una serie di dure prove (l'ultima è raccontata nel post precedente). Ora ha bisogno di consolidarsi e svilupparsi, acquistando più prodotto dai soci per poter selezionare il fior fiore destinato all'invecchiamento. Lo può fare con i capitali di tanti microazionisti. Perché è una causa etica. leggi tutto

 

(08.06.11) Bitto: formaggio orobico

La sottolineatura dell'origine e identità orobica del Bitto non sono una provocazione. Il Bitto storico rilancia i legami con la Val Brembana e con la bergamasca  non solo e non tanto in polemica con una Valtellina che ha voluto inventare un 'nuovo Bitto', ma per fedeltà alla sua storia. In vista della prossima edizione di Cheese (Bra, 16-19 settembre), che celebrerà l'unione dei formaggi 'principi delle Orobie', pubblichiamo alcuni materiali che testimoniano la realtà secolare di un Bitto che ha per molto tempo gravitato sul versante bergamasco prima dell'affermazione del ruolo di Morbegno come 'capitale del Bitto'. Un ruolo che, tra una Dop che ha snaturato il Bitto, e un Mostra del Bitto fallimentare, non ha saputo conservare. leggi tutto

 

(30.05.11) Parte l'azionariato popolare a sostegno del Bitto storico

L'aumento di capitale verrà formalizzato a settembre ma già sin d'ora è possibile versare un anticipo per opzionare azioni della Società valli del Bitto, il braccio commerciale del Consorziodel Bitto storico. É possibile sottoscrivere anche una sola zione del valore di 150 €. Vi spiego perché farlo. Perché vale

la pena fare un investimento etico in una causa cristallina in un prodotto che rappresenta un'economia morale, ecologica storico-identitaria. leggi tutto

 

"I Ribelli del Bitto" è ora un libro:
Michele Corti, Ribelli del bitto.
Quando una tradizione caseariadiventa eversiva, Slow Food editore, Bra (Cn)
, 192 pp., 14,5€

 

 

 

Bitto storico news (3) - dicembre 2011

 

il Bitto storico ambasciatore

(ufficioso ma prestigioso)  del buono

della Lombardia nel mondo

 

di Michele Corti

 

Sommario

 

Sempre interessanti e frizzanti  le storie del Bitto storico: (anche per le contraddizioni del sistema politico-alimentare che mettono a nudo). Una forma di Bitto storico battuta a 1.000 € all'asta del meglio della produzione agroalimentare a Parigi tenutasi il 19 dicembre e viene presentata come "il msimobolo della produzione casearia lombarda".

Un'altra di 16 kg allieta gli spettatori (e le autorità) presenti alla prima della Scala (su maxischermo) a Sondrio; capoluogo di quella Valtellina che è stata (e in parte rimane) matrigna nei confronti del Bitto storico. Un'alta ancora viene raffigurata (e celebrata) tra i simboli dell'agricoltura lombarda presenti alla Festa dell'agricoltura a Palazzo Lombardia sul numero di dicembre della rivista Confronti della presidenza della regione; di quella regione che - almeno per quanto riguarda la struttura burocratica della DG agricoltura - considera il Bitto storico  un "pericolo pubblico" che destabilizza il sacro sistema delle Dop e dei Consorzi ufficiali   


Una forma di Bitto storico intera battuta a 1.000€ alla prima asta mondiale dei più costosi prodotti enogastronomici degli artigiani del gusto

A Parigi, presso l'Hôtel Marcel Dassault, 7 Rond-point des Champes-Elysées 75008 lcurata dalla casa d'aste Artcurial, si è svolta il giorno 19 dicembre (preceduta dall'esposizione dei prodotti dal giorno 16) la prima asta mondiale dei prodotti degli artigiani del gusto con i prodotti più costosi al mondo. Battitore il maestro Françoise Tajan sotto la supervisione del giornalista enogastronomico Bruno Varjus.  

Quest'ultimo ha dichiarato a Le Figaro (link all'articolo) che "Quello che ci accingiamo a fare è raccontare una bella storia intorno all'alimentazione che non può essere ridotta ad una equazione tra glucidi, lipidi e proteine" ed ha aggiunto "Questa prima asta dedicata alla gastronomia assume muna dimensione artistica: quella di far in modo di riconnettere un pubblico che ha la possibilità di farlo con quei preziosi beni biologici rappresentati dai prodotti della terra assurti all'eccellenza grazie ai loro artigiani". Tra i preziosi prodotti in vendita (guarda il catalogo PDF 3Mb) il Bitto storico, almeno tra i formaggi ha giocato un ruolo di protagonista osando presentarsi con una forma intera del 2004 di oltre 12 kg (c'era del Parmigiano di 4 anni ma in tagli da 3-4 kg). Va precisato che l'asta non era rivolta agli sceicchi o ai riccastri russi in vena di stupire gli amici ma ai gourmand. Prezzi elevati sì ma non al di là di ogni rapporto con il mercato "reale" e potremmo dire con un occhio attento a mantenere un rapporto qualità-prezzo etico. Aceto balsamico, caviale Beluga, prosciutto iberico 2007. Il dato significativo è che i siti gastronomici (oltre a Le Figaro) che hanno parlato dell'asta hanno quasi immancabilmente fatto riferimento al Bitto storico. Evidentemente quella forma così emblematica con i suoi "graffiti" manuali ha colpito l'immaginazione. Tra i siti francesi che hanno parlato del Bitto storico si veda Terroirsdechefs.com. Il Bitto storico è stato presentato come un presidio Slow Food che "rappresenta senza alcun dubbio il simbolo della produzione casearia lombarda". Veniva poi precisato che è prodotto con l'aggiunta del 20% del latte caprino. Viene da ridere perché le norme gastroburocratiche sancite dalla EU impongono che il Bitto dop "ammettono" che il latte caprino sia aggiunto (bontà loro) ma nella "misura massima del 10%". Un dettaglio che ci ricorda che il Bitto storico è almeno in parte ancora un "fuorilegge". Da "fuorilegge" (inviso a burocrazia di ogni ordine e grado e da industriali e politicanti valtellinesi) il ruolo di ambasciatore del buono della Lombardia lo deve svolgere in incognito, in modo ufficioso. Però c'è un piccolo dettaglio lo svolge del tutto gratuitamente (mentre i Consorzi si sa quanto ... mungono).


Bitto storico alla prima della Scala (a Sondrio)

Da ormai cinque edizioni allla prima della Scala i melomeni di Sondrio e valtellina possono assistere da maxischermo in diretta. Quest'anno ci sono state due gradite novità: il restauro dell'auditorium Torelli che ospita l'evento (dotatisi di 400 comode poltrone) e... il Bitto storico.

Durante il rinfresco offerto nell'intervallo il Consorzio per la salvaguardia del Bitto storico ha messo a disposizione uan forma intera di 16 kg. Un gesto che è anche un riconoscimento per il coraggio e la lungimiranza dimostrate dalla città e l'amministrazione di Sondrio quando,  in occasione di "Formaggi in piazza" - la mostra mercato di formaggi che ha per palcoscenico le piazze del centro storico di Sondrio - al Bitto storico è stato concesso di svolgere un ruolo da protagonista. Nel capoluogo di quella Valtellina che, sino ad oggi, nel confronti del Bitto storico si è sempre comportata da matrigna cattiva.  Non certo a causa della comunità valligiana che dimostra affetto e simpatia in ogni occasione alla causa dei "ribelli del Bitto", ma una proterva cupola imprenditorial-politica. Una cupola che, però, pare in procinto di incrinarsi tanto che forse non è lontano il giorno in cui certi personaggi dovranno rendere conto del perché hanno cercato di distruggere un eccellenza vanto della Valtellina, delle Orobie, della Lombardia. Un'eccelenza che fa da ambasciatore nel mondo della Lombardia (un po' come la Scala con la quale sarebbe auspicabile un... abbinamento).


Il Bitto storico "sovversivo" assurto a simbolo dell'agricoltura lombarda anche nella rivista della presidenza della Regione Lombardia

La rivista Confronti (della presidenza della Regione Lombardia) nel suo numero di dicembre (3/2011) ha dedicato un reportage fotografico alla Festa dell'agricoltura lombarda che si è svolta il giorno di San Martino (11 novembre) presso la sede della regione in Piazza città di Lombardia.

È confortante (e sintomatico) notare che oltre alle città e all'industria la Lombardia torni a pensare alle sue campagne (quanto rimane dal rullo compressore dell'agricoltura industriale) e alla montagna (link all'articolo in PDF). Avevamo già parlato qui su Ruralpini della Festa e delle contaddizioni che essa ha rappresentato (tra ripensamento della tradizione e acritica esaltazione della modernità e del produttivismo)(link all'articolo qui su Ruralpini).

Ora non possiamo che essere compiaciuti del fatto che il Bitto storico è stato riconosciuto dall'occhio del fotografo di Confronti e dall'agenzia di stampa regionale come un simbolo autentico della Lombardia agroalimentare. La didascalia recita infatti: ... una forma di "Bitto storico", i celebre formaggio delle valli del Bitto (Sondrio), predisio di Slow Food, ormai di grande fama internazionale. Grazie. Sarà sempre più difficile di questo passo per la burocrazia della DG agricoltura (e per le cerchie di imprenditori e politicanti valtellinesi che continuano a fare la guerra al Bitto storico) giustificare l'ostracismo nei suoi confronti. Intanto il Bitto "ribelle", sia pure in forma ufficiosa svolge a meraviglia il ruolo di ambasciatore del buono che c'è in Lombardia.

 

           

 

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