(13.10.11) Domenica prossima in diverse aziende bio si celebrerà la giornata della semina con il titolo "Seminare il futuro". Ruralpini invita a partecipare agli eventi più vicini ai lettori segnalando però in modo particolare quello che si terrà a Berbenno, in Valtellina
di Associazione More Maiorum, Via Trento - Sondrio
Sono i gesti più essenziali che assumono valenza simbolica, stimolano l'immaginario, attivano energie collettive. La semina fa parte di una memoria profonda che la breve follia industrialista (cosa sono due secoli nella storia dell'uomo?) non ha cancellato. La semina torna ad essere un momento rituale e sociale cruciale da cui dipende il nostro futuro. Non possiamo pensare di continuare a "raccogliere" al supermercato per pochi centesimi
Sta suscitando molto interesse l’evento di semina collettiva che grazie ad EcorNaturasì arriva per la prima volta in Italia il 16 ottobre, Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Grazie a More Maiorum arriva in Valtellina, a Pedemonte una Frazione del comune di Berbenno di Valtellina. Nato in Svizzera e quest’anno giunto alla sesta edizione, è proposto in 13 paesi nel mondo. Nelle aziende partecipanti, intere famiglie potranno spargere a mano semi di cereali e veder crescere nel tempo il frutto del loro lavoro: un messaggio per un avvenire senza Ogm, a sostegno della sovranità alimentare.
Seminare è un gesto nobile e antico, ma attualmente relegato al lavoro isolato e meccanico di un agricoltore. Come recuperare il valore della semina per l’intera collettività? Come creare maggiore consapevolezza sulla sua importanza per l'uomo e per la sua sopravvivenza?
Sei anni fa, due svizzeri, Peter Kunz - selezionatore di sementi biologiche - e Ueli Hurter – agricoltore biodinamico – trovarono le risposte a queste domande ideando “Zukunft säen!” . Un evento di semina collettiva che, domenica 16 ottobre, Giornata Mondiale dell’Alimentazione, dopo aver registrato, nel 2010, 7500 partecipanti, arriva in Italia come “Seminare il futuro” e sta già riscuotendo entusiastiche adesioni.
A promuoverlo sono EcorNaturaSì – l’azienda leader in Italia nella distribuzione di prodotti biologici - insieme ai negozi Cuorebio e NaturaSì, con il patrocinio di Demeter Italia e dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica e in Valtellina l’Associazione More Maiorum.
L’obiettivo è sensibilizzare i consumatori sul tema della provenienza del ciboe del futuro dell'agricoltura, attraverso una proposta originale e coinvolgente che unisca il cuore alla terra.
Domenica 16 ottobre, in 11 aziende agricole biologiche e biodinamiche su tutto il territorio nazionale, centinaia di persone potranno seminare il terreno messo a disposizione per l’occasione, con l’antico metodo a spaglio, ossia con le mani. Giovani e meno giovani, per un giorno, sono invitati a seminare tutti insieme un campo di cereali con semente di produzione biodinamica o biologica.
La porzione di terreno seminata sarà poicontraddistinta da uno striscione sul quale i partecipanti lasceranno la loro firma: per un anno poi, fino alla raccolta, chiunque potrà vedere la crescita dei cereali seminati.
L’entusiasmo è tanto attorno all’evento, al punto che anche in Valtellina da More Maiorum si registra già il “tutto esaurito” di prenotazioni.
La festa della semina diventa così l’occasione per diffondere - dal cuore dell’attività agricola - alcuni messaggi forti volti a responsabilizzare il consumatore. Oggi chi fa agricoltura è limitato nella scelta delle sementi, delle colture, del prezzo. E’ chi compie scelte d’acquisto quotidiane, più o meno consapevoli, che può restituire libertà e dignità al produttore.
Attraverso “Seminare il futuro” si riafferma l’importanza di alimenti non inquinati da additivi, sofisticazioni, residui chimici, che non siano frutto di sementi selezionate per la produttività, ma poco compatibili con la nostra salute. Il problema per molte aziende agricole inoltre, sta nel fatto che la produzione delle sementi è concentrata nelle mani di poche aziende multinazionali, che esercitano un potere di decisione su cosa produrre e di conseguenza su cosa mangiare.
Ecco perché la semente biologica e biodinamica che verrà usata il 16 ottobre proviene da un processo di selezione che rinuncia all’uso degli ibridi, alla manipolazione genetica, e mira a ottenere piante sane, robuste, ricche di sfumature e - importante! – riseminabili.
A livello sociale, l’operazione comunica l’importanza della sovranità alimentare locale e la consapevolezza che i semi biologici e biodinamici offrono una alternativa più che valida agli Ogm.
“Seminare il futuro” offre così l’occasione di compiere un gesto simbolico e concreto allo stesso tempo, mettendo in relazione chi produce con chi consuma.
Domenica 16 ottobre, dopo la semina, la giornata proseguirà con un semplice pranzo ed un programma messo a punto dalla singola azienda, fatto di degustazioni, visite guidate, incontri di approfondimento. A Pedemonte si darà anche il via ai lavori dell’Oasi Biodiversa luogo nel quale si inizierà la semina e al pomeriggio ci saranno degli interventi legati alla biodiversità, ai semi antichi e alla ruralità alpina.
L’elenco completo delle aziende partecipanti, i programmi ed ogni informazione sull’evento sono disponibili sul sito www.seminareilfuturo.it
L’iscrizione è gratuita e va comunicata attraverso il sito, compilando l’apposito form (ogni azienda ha una capienza limitata).
L’evento sarà inoltre amplificato dall’uso degli strumenti del web 2.0: sarà possibile partecipare a “Seminare il futuro” utilizzando la sigla #sif11 sui principali social network.
Quando? Domenica 16 ottobre 2011
Che cosa? Seminare insieme per lanciare un messaggio di speranza contro le coltivazioni Ogm, a sostegno della sovranità alimentare, stabilendo un legame forte e significativo tra consumatore e produttore.
Dove? In oltre 10 aziende biologiche e biodinamiche, distribuite sul territorio nazionale.
Info: more maiorum - Lucia Longoni lucia.longoni@moremaiorum.org
Hastag ufficiale dell'evento: #sif11