(25.04.12) Regione Piemonte: La prevenzione della predazione e gli indennizzi dei danni da attacchi del lupo sono stati sottratti al Parco delle Alpi Marittime e affidati agli enti che già operano in agricoltura
Difesa dai lupi in Piemonte:
nuovi aiuti agli allevatori
(più trasparenti e più consistenti)
di Michele Corti
Vanno inoltrate entro il 31 maggio le domande per i nuovi premi che aiutano gli allevatori, i margari, i pastori a sostenere le spese per approntare i dispositivi per la difesa degli animali dagli attacchi dei lupi
Con la Delibera della Giunta Regionale n 31-3703 del 16 aprile e la successiva della determina n 352 20 aprile della Direzione Generale Agricoltura - Servizio Sviluppo delle produzioni zootecniche determina sono state stabilite le disposizioni per la corresponsione degli aiuti per il sostegno dei costi legati alle necessità di difesa degli animali domenstici (ovicaprini, bovini, equini) dagli attacchi dei "canidi". L'aiuto è erogato sulla base del regime di aiuti "de minimis" (Scarica la domanda)
Cosa significa "de minimis"?
Il regime "de minimis" consente di derogare alle rigide norme Cee che limitano gli "aiuti di stato". Fanno eccezione gli aiuti di piccola entità, definiti dalla UE de minimis, che si presume non incidano sulla concorrenza in modo significativo. Le pubbliche autorità possono quindi erogare aiuti alle imprese di qualsiasi dimensione, in regime de minimis, senza obbligo di notifica, nel settore della produzione di prodotti agricoli dnel rispetto delle condizioni di cui, attualmente, al regolamento CE della Commissione n. 1535/2007. L’importo totale massimo degli aiuti diquesto tipo ottenuti da una impresa non può superare, nell’arco di tre anni, i 7.500 euro. Di conseguenza l'aiuto previsto per la difesa dal lupo non potrà superare i 2.500€. Una cifra che comunque è superiore al "premio pascolo gestito" che era concesso dal Progetto Lupo gestito dal Parco delle Alpi Marittime. La Regione Piemonte ha stanziato 287.000 €.
Più soldi per gli allevatori e pratiche più trasparenti
Rispetto al premio pascolo gestito non vengono penalizzati i piccoli allevamenti e si è molto semplificata la casistica e il calcolo del punteggio.
Punteggio |
Punti
|
|
montaggio recinzioni elettrificate per il
ricovero notturno dimensionate in relazione al numero di capi (con esclusione delle
recinzioni monofilo utilizzate per la gestione turnata del pascolo) |
si 5
p.ti |
no 0
p.ti |
presenza di cani da guardiania in rapporto
di 1 ogni 300 capi |
si 5
p.ti |
no 0
p.ti |
presenza di cani da guardiania in rapporto
di 1 ogni 600 capi |
si 2
p.ti |
no 0
p.ti |
presenza continua in alpe a custodia del
gregge dell’allevatore, della famiglia o di suo personale |
si 5
p.ti |
no 0
p.ti |
dimensione della mandria/gregge espressa in
classi di ampiezza 0 - 50 UBA |
1 p.to |
|
50 – 100 UBA |
4 p.ti |
|
100 – 200
UBA |
7 p.ti |
|
oltre 200 UBA |
10
p.ti |
Quello che conta è che gli allevatori riceveranno 287mila € da mettere a confronto con le cifre relative al Progetto lupo nel 2011: 180 mila € tra indennizzi e pascolo gestito ripartiti nel modo seguente: 65mila € per gli indennizzi, 85mila € per i pascolo gestito 30mila € per le lupologhe. Per il Progetto Lupo, però il Parco delle Alpi Marittime e, con un ruolo secondario quello dell'Oesiera Rocciavriè, hanno ricevuto dalla Regione Piemonte 485mila €Di questi sono andati ai pastori i 150mila € già visti più 20mila per i container-alloggio , 15mila per l'addestramento dei cani e le reti. Aggiungiamo, esagerando, 20mila € di reti. Fa un totale di 205mila €. Quest'anno solo alla voce che ha sostituito il pascolo gestito la Regione eroga più di tutto quanto speso dai Parchi. Però i Parchi su 485mila € hai pastori hanno 'girato' solo 205mila €. La maggior parte dei soldi l'hanno spesa per studiare il lupo e per loro. Ai 287mila € per l'aiuto per la difesa si dovranno aggiungere le spese per le assicurazioni stipulate con il COSMAN per il recupero delle carcasse e degli animali feriti (un "servizio" non coperto dal Progetto lupo nonostante i supoi 485mila €) e per l'indennizzo delle perdite subite che comprenderà anche gli animali dispersi (non riconosciuti dal Progetto Lupo. Aggiungasi che l'aiuto agli allevatori sarà riconosciuto a tutti quelli che operano in zona montana e collinare indipendentemente dall'altitudine
Il club del lupo resta con la greppia vuota e sputa veleno
Per gli allevatori più soldi e procedure più semplici, gestite dagli enti e dai servizi che già operano in agricoltura. Basta diuscussioni con gente che sta dalla parte del lupo e che cercava di minimizzare i danni in omaggio alla tesi che il lupo non provoca gravi danni e se li provoca è colpa dell'allevatore che ha sbagliato qualcosa o è pigro e negligente.
Le domande di contributo devono essere presentate entro il 31 maggio alle Comunità Montane (per chi opera in montagna) o alle Provincie. L'istruttoria e i controlli aranno eseguiti dai medesimi enti e la lquidazione avverrà a cura dell'ARPEA come per gli altri premi.
In tutto questo ci rimettono i Parchi e il club del lupo che resta "senza foraggio". Incazzati neri hanno cercato negli ultimi mesi di fare della disinformazione spaventando pastori e allevatori. Dopo di noi il diluvio, ovvero "non ci saranno più premi e indennizzi". Ora tutti hanno la possibilità di constatare come stanno le cose e chi dice bugie. La Regione spende meno e gli allevatori sono più aiutati. Nella prossima puntata spiegheremo come funziona l'assicurazione per le perdite da "canidi" e per il recupero capi.