(28.08.14) La primaria azienda spumantistica trentina Abate Nero, ricevute minacce di boicottaggio da presunti clienti fa come Don Abbondio e si precipita a genuflettersi all'animalismo dando loro ragione e pubblicando le loro lettere. E gli allevatori allora?
(Ir)responsabilità sociale
imprenditoriale
Abate Nero Don Abbondio (non Dom Perignon)
di Michele Corti
Un'azienda seria si comporta in modo poco serio non rendendosi conto di aver fornito, con la sua genuflessione ai fanatici amimalisti, l'immagine di un mondo agricolo che va in ordine sparso, senza coesione. Un mondo disgregato, preoccupato solo per la propria azienda e pronto a danneggiare le cause comuni per il timore di qualche danno. Al fanatismo animalista che minaccia non solo il Trentino e non solo gli allevatori non si risponde così cari titolari di Abate Nero
Gli effetti dell'irresponsabile politica della Provincia di Trento in materia di orsi stanno moltiplicandosi in modo esponenziale. Ogni ora che passa gli orsi sono più ingombranti, una patata bollente politica che scotta moltissimo. Gli animalisti hanno capito che in Trentino non ci sono dei cuor di leone. Così minacciano boicottaggi sia turistici che agroalimentari.
In realtà il boicottaggio silenzioso di cui si deve preoccupare il Trentino è quello del turismo delle famiglie e delle persone tranquille che vorrebbero rilassarsi venendo a fare passeggiate serene lungo i sentieri dei pascoli e dei boschi.
La presenza di orsi che aggrediscono l'uomo e che, nonostante le ordinanze di cattura, la Provincia non vuole catturare per paura degli animalisti, non attirerà il prssimo anno più turisti. I fanatici animalisti non vengono a fare la settimana di vacanza in albergo con la famiglia.
La Provincia è paralizzata dalla paura degli opposti fronti
Se solo la Provincia capisse che la paura immediata degli animalisti non è nulla rispetto alla paura che le incuterà la rabbia degli albergatori quando il prossimo anno le prenotazioni caleranno. Quando la politica viaggia a vista e le decisioni vengono prese in base alla paura delle reazioni di A, B e C non si va lontano.
Ora tra i tantissimi soggetti che se la prendono contro la Provincia ci sono anche dei poco illuminati agricoltori che diventano l'interposta persona con la quale gli animalisti fanno pressione sulla Provincia per revocare l'ordine di cattura per Daniza.
Non so se un imprenditore merita questyo titolo quando accetta di svolgere questo ruolo. Quello è che è certo è che i titolari della Alce Nero qando dicono che stare in azienda è come stare in trincea forse non pensano a chi non ha solo problemi con fornitori, clienti e banche (peraltro serissimi) ma di ordine ancor peggiiore.
Abate Nero chiede alla Provincia di non catturare Daniza perché potrebbe (condizionale) vendere qualche bottiglia di meno. Ma non gli passa per la testa che i pastori e gli allevatori che ogni giorno sono in ansia perché con un po' di nebbia in più orsi e lupi potrebbero attaccare, che devono sfamate cani da difesa voraci, che si devono preoccupare di chiudere gliu animali nei recinti, di sorvegliarli a vista avrebbero 100 mila ragioni più di voi sulla base di danni certi per chiedere alla Provincia di sparare agli orsi?
Gli spumantisti da ricchi borghesi ritengono forse che gli allevatori e i pastori siano produttori agricoli di serie B, C, Z? Se non è così riflettano sulla sproporzione che esiste tra i loro potenziali modesti danni e quelli dei loro colleghi agricoltori.
In ogni caso lo spettacolo di scarsa coesione e solidarietà nel mondo agricolo offerto da Abate Nero è deprimente.
Cosa dice Abate Nero sulla pagina facebook
RICEVIAMO OGNI GIORNO NUMEROSE MAIL INVIATE IN CONTEMPORANEA A DECINE DI AZIENDE TRENTINE CONTENENTI MINACCE DI BOICOTTARE I NOSTRI PRODOTTI IN CASO DI CATTURA O, PEGGIO, UCCISIONE DELL'ORSA DANIZA... PECCATO CHE CHI HA PRESO QUESTA DECISIONE STIA IN UN PALAZZO IN PIAZZA DANTE A TRENTO E NON QUI DA NOI IN AZIENDA!!!
Vi pregherei di far presente, a quei politici, per quanto sia nelle Vostre possibilità, che non Vi rendono affatto giustizia, con questo agire maldestro. Restando per Voi, e per le Vostre produzioni, immutata la mia stima, ribadisco che mi asterrò dal "comprare trentino" sino a quando i Vostri attuali amministratori non adottino una linea di condotta che si rifaccia alle Vostre tradizioni, di legittimità, serietà, dignità e buongoverno, smettendola una buona volta di perseguitare un animale innocente. Ringrazio della cortese attenzione, con molti saluti, E. S.”
Cosa ho risposto io
"Siete dei don Abbondio. Qualche minaccia di boicottaggio di gente che magari non
berrà mai Trento doc e ancor più difficilmente il vostro e vi siete calati le braghe. Ma lo pensate a quei pastori e allevatori che fanno una vita dura e che ogni giorno devono montare recinti dar da mangiare abbondantemente ai loro cani da difesa maremmani restare in ansia se c'è nebbia? Li leggete i giornali? Avete visto cosa fanno gli orsetti Non solo in Trentino ma anche in
Veneto, in Lombardia, in Svizzera, a Bolzano? Avete dato un pessimo esempio. Di mancanza di scarso senso civico tenendo conto che gli animalisti sono intolleranti e violenti e ancor più di mancanza di coesione e solidarietà nel mondo agroalimentare. Gli animalisti
è gente che non ama la vita, il cibo, il vino. Quelli che vi giudicheranno male si. A buon intenditor...
Distinti saluti
Potete far sentire anche voi la vostra voce