La vendita diretta
attraverso i "bancolat" Il latte pastorizzato è spesso un "blend" di
latti di varia provenienza (solitamente estera), oppostunamente
tagliato per minimizzare i costi e rispettare i parametri qualitativi
(compreso il rientro entro i limiti di legge di contaminanti). Nel
2008, attraverso un'ordinanza ministeriale sollecitata dall'industria
in particolare dal leader del segmento "Latte fresco" (sic) =
pastorizzato: la Granarolo, bloccava la crescita del consumo del latte
crudo messo in vendita direttamente dai produttori attraverso i
"bancolat", distributori autometici altamente sicuri nel garantire le
condizioni ottimali di conservazione del latte (quello non venduto in
giornata viene comunque destinato ad altri usi). Nonostante il
monitoraggio igienico-sanitario accurato delle stalle che producono
latte crudo l'industria e la maggior parte del mondo medico-scientifico
(che con essa ha coincidenza di interessi) decisero di boicottare un
consumo che, iniziato in sordina nel 2004, rischiava non tanto di
erodere di pochi punti percentuali il mercato del latte pastorizzato
quanto 1) di mettere in discussione l'ideolgia industrial-igienista: 2)
di emancipare i produttori dalla servitù della gleba delle filiere
industriali (che acquistano il latte a 30 cent, contro 1€ incassato
dalla vendita del latte crudo) forzando i produttori ad
intensificare la produzione e ad acquistare fuori dall'azienda molti
mezzi di produzione : farmaci, "genetica" integratori, mangimi,
consulenza, concimi chimici, pesticidi che assorbono buona parte del
ricavo. Così il latte naturale è stato dichiarato "pericoloso"
amplificando pochissimi casi di tossicosi non sempre riconducibili con
certezza al consumo di latte crudo e non facendo conoscere gli enormi
vantaggi del consumo di latte crudo in termini di riduzione delle forme
asmatiche e allergiche, atopia, malattie della pelle come documentato
da ampie indavini epidemiologiche svolte a livello europeo (vedi in
fondo a questa pagina). Nonostante la messe di prove mediche a favore
del latte crudo l'EFSA (l'ente europea per la sicurezza alimentare),
noto per l'occhio di favore per gli Ogm, dichiarava "pericoloso" il
latte crudo con grande sollievo di quel sistema
(industrial-medico-scientifico-finanziario) che preferisce avere
agricoltori legati alla catena e consumatori malaticci, bambini
cresciuti sotto le campane di vetro di disinfettanti (aumentando la
resistenza dei patogeni) e impedendo il mormale funzionamento del
sistema immunitario, che preferisce continuare ad usare in quantità
industriali gli antibotici, che mette il silenziatori ai pericoli degli
inceneritori, delle centrali a biomasse. dei pesticidi, degli additivi
chimici. Che, in definitiva, preferisce curare (con operazioni
chirurgiche e costosi farmaci) che prevenire.
Articoli di Ruralpini sul tema
Il ritorno delle
vendite dirette
Nella campagna 2007/2008 le vendite dirette salgono al 2,7% della
produzione di latte, un segnale legato sia al successo del latte crudo
che alla scelta di numerose aziende di tornare alla trasformazione aziendale e sottrarsi al "mercato
globale". Di fronte alla polarizzazione tra piccole e grandissime
aziende la "filiera corta" diventa una scelta obbligata (15.02.09)
Michael Schmidt:
un eroe dei nostri giorni In Canada il
latte crudo è fuori
legge. Multato di
55.000 $ l'attivista-produttore
di latte crudo Michael Schmidt è comparso il 26 gennaio davanti
alla Corte dell'Ontario per rispondere di 20 capi di imputazione
penali. Intanto all'Università di Toronto il 31 gennaio si è
tenuto in Simposio internazionale
sul latte crudo (10.02.09)
Dal partito degli OGM
gli attacchi più pesanti al latte crudo La paladina
degli OGM, Anna Meldolesi, sul Riformista (D'Alema) del 3 dicembre
sparava a zero sulla "mancanza di controlli" e sui "dati
inquietanti sulla presenza di patogeni pericolosissimi nel latte
crudo". I consumatori del latte crudo li qualifica pezzenti alla
caccia di uno sconto di 50 cent. e sprovveduti. I
produttori? Speculatori-intossicatori che, con l'aiuto di Petrini e
Grillo, hanno installato 1.000 Bancomat (12.12.08)
Latte crudo: la Martini
obbliga la bollitura Le
controproposte dei produttori che non ci stanno all'obbligo della
bollitura e dicono: "a cosa servono allora tutti quei controlli e I
rigidi parameteri che ci imponete se tanto poi il latte deve essere
bollito" (10.12.08) Latte
crudo: un patto etico con i consumatori Fare qualità
paga se il produttore ci mette la faccia e c'è un rapporto di fiducia.
Per un latte crudo di qualità etica che garantisca il benesse della
mucca, una alimentazione non spinta, l'uso di foraggi tradizionali nel
rispetto dell'ambiente e.. senza OGM (10.12.08)
Ribelliamoci
all'obbligo di mungitura Il sottosegretario Martini ha
imposto la dicitura sull"obbligo di bollitura". E'una manovra
strumentale.Sulla base di valutazioni oggettive di "rischio E.coli
O157" andrebbero "chiuse" intere filiere alimentari. Perchè la
carne e le uova crude e il latte no? Sapevi che la sindrome da ceppi
emolitici di E.coli O157 è stata all'inizio chiamata "malattia
dell'hamburger"?E poi lo stesso latte pastorizzato siamo sicuri che
sicuro al 100%? Per nulla! (10.12.08) Latte crudo: bestia
nera dell'ìndustria Dal Sen. De
Castro al "mondo produttivo" della provincia di Sondrio si moltiplicano
gli interventi contro la filiera corta del latte sano veramente fresco
(05.11.08) Il latte crudo fa bene
ma non lo si dica in giro Sottoposto a
rigidissimi controlli presenta rischi nettamente inferiori ad altri
alimenti. Costa meno al consumatore, consente ai piccoli
allevatori di sopravvivere, riduce la produzione di rifiuti e il
traffico sulle strade e …. soprattutto fa bene alla salute. Viene il
sospetto che tutti questi pregi agli occhi del sistema di industriale
di produzione, consumo e cura siano, invece, gravissimi difetti
(05.12.08)
Documentazione
Quel
latte è troppo naturale, non si deve bere! versione
dell’articolo “Non si beve. Quel latte è troppo naturale”
di Michele Corti a cura di Sandro Sangiorgi e Giulia Graglia
In: Porthos, Primavera-Estate 2009, n.33-34 pp.154-169
L'ordinanza
ministeriale del 10 dicembre 2008 contro il latte crudo che aveva
"troppo" successo. Essa impone di di indicare "a lettere rosse
cubitali con caratteri di almeno 4 cm" che è obbligatorio bollire il
latte. E via anche i bicchieri dai distributori per non ... indurre in
tentazione di bere "senza bollire" (et ne nos indùcas in tentatiònem)
Ma rossi di vergogna dovrebbero essere quanti, politici e giornalisti,
che si sono prestati al gioco degli interessi economici (ed ideologici)
dell'industria.