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Transumanza patrimonio dell'umanità:
tra pochi giorni la proclamazione
Manca solo l'approvazione finale del
comitato intergovernativo dell'Unesco che si attende darà responso
favorevole nella prossima riunione a Bogotà il 9-14 dicembre.
Intanto , relativamente alla realtà alpina, si segnala l'uscita di un
volume sul tema che abbraccia diversi periodi storici e diverse regioni
.
(22.11.19) Anno memorabile se, come tutto
lascia prevedere, la candidatura della Transumanza a patrimonio
dell'umanità, lanciata in Molise nel 2015, arriverà
in porto a dicembre. Un evento che rappresenta il coronamento di un
movimento di rinnovato interesse per una pratica che si sviluppò in
epoche preistoriche nelle stesse aree dove avvenne la domesticazione
dei principalo animali domestici e che interessa più continenti.
Alla transumanza viene assegnato un grande valore ecologico;
ostacolata, guardata con sospetto, contrapposta alla più "razionale" e
"ordinata" pastorizia stanziale, la transumanza si sta prendendo delle
rivincite in un periodo di ripensamento critico di sistemi di
produzione agrozootecnica poco sostenibili, indifferenti all'esigenza
di adattamento all'ambiente e di rispetto delle culture umane. Alla
candidatura italiana si erano associate la Grecia e l'Austria; in
Italia al Molise anche altre regioni
del Sud, per la transumanza alpina, la Lombardia e la
provincia di Bolzano.
Capire la transumanza
nella sua poliforme realtà
Le transumanze assumono caratteri molto diversi a seconda della specie
animale e dei contesti agricoli, orografici ecc. La transumanza
alpina, intrecciata alla pratica dell'alpeggio, non conosce (almeno in
epoca contemporanea) la realtà del tratturo ma le sue direttrici sono,
nonostante questo, ben strutturate. Movimenti all'interno del massiccio
alpino, entro le valli, tra le valli, da una regione all'altra, dalla
pianura alla montagna definiscono un sistema complesso. Pochi sanno
che, in certe zone della pianura padana, convergevano pastori friulani,
veneti, trentini, lombardi e dell'appennino tosco-emiliano. Anche sugli
alpeggi potevano trovarsi pastori transumanti provenienti da località
vicine come pastori di altre regioni. Per conoscere questa realtà è
appena uscito il
volume "La Transumanza tra storia e presente" edito dalle edizioni
Festivalpastoralismo.
Non solo passato
Anche se meno imponente, in passato, delle transumanze tra i pascoli
appenninici e le pianure delle Maremme e della Puglia, la transumanza
alpina è oggi è una realtà consistente, specie in Lombardia,
con 150 mila pecore che si spostano ogni autunno e
primavera tra la pianura padano-veneta e le Alpi, spesso ancora a
piedi. Ancora praticata è anche la transumanza bovina, anche
se molto ridotta rispetto al passato e quasi del tutto limitata
al Piemonte. Per conoscere questa importante realtà, nella sua
dimensione storica e attuale è stato pubblicato da pochi giorni un
libro nel contesto del Festival del pastoralismo di Bergamo.
I contributi raccolti nel volume rappresentano
nel loro insieme quanto di più organico prodotto sinora nell’ambito
delle Alpi italiane sul tema della transumanza. Non mancano infatti
studi specifici relativi a singole regioni o ad ambiti più ristretti e
diverse pubblicazioni di carattere tecnico (sugli alpeggi), ma nessuno
abbraccia l’intero Arco e l’insieme dei fenomeni qui trattati.
Qui, invece, vengono trattate le transumanze ovine e quelle bovine, la
realtà dell'età moderna e quella contemporanea sino ad arrivare a
considerazioni sulla realtà attuale della transumanza alpina. L'area
interessata comprende la Liguria, il Piemonte, la Lombardia, il Veneto
e il Friuli.
Il volume, pubblicato nel novembre 2019 consta
di 217 pagine, illustrato (B/N), carta lucida, brossura. Formato 23,5 x
16, 5. ISBN 978-88-943252-1-8. Prezzo di copertina 16 €.
Acquistabile on line sul sito del Festival del pastoralismo (vai qui)
a 16 € (spese di spedizione comprese)
Per pagare con bonifico beneficiario: Associazione Festival del Pastoralismo Bergamo Via Regorda 7, 24030 Corna Imagna Bg
IBAN IT70I0306909606100000133711 (Intesa Sanpaolo Spa – Filiale Accentrata Terzo Settore, Piazza Paolo Ferrari, 10)
NON DIMENTICARE INDIRIZZO PER SPEDIZIONE NELLA CAUSALE
Contenuto del
volume
Nota del
curatore p. 11
Prefazione,
di Gianpiero Fumi p. 13
La gente del
nomos. Note di
introduzione, di Giovanni Kezich p. 15
Transumanza
e pensionatico nelle alpi friulane in età moderna: validità e limiti,
di Mauro Ambrosoli p. 19
Percorsi
della transumanza lungo il canale di Agordo: persistenze tra preistoria
e storia, di Elodia Bianchin Citton, Italo Bettinardi, Giulio di
Anastasio, Gabriele Fogliata p. 31
Strategie di
posta. a pastorizia transumante nel territorio padovano alla metà del
Settecento, di Daniele Rampazzo p. 47
Transumanza
bovina veneta, di Sergio Varini. p. 59
La geografia storica dei pastori bergamaschi,
di Anna Carissoni p. 77
La
pastorizia in alta Valcamonica dal 1500 alla sua estinzione, di
Giancarlo Maculotti p. 85
I
'bergamini’: un profilo dei protagonisti della transumanza bovina
lombarda, di Michele Corti p. 95
I malghesi
dell’alta valle Brembana, e di alcune aree confinanti, nelle fonti
d'archivio tra fine ‘500 e fine ‘700, di Natale Arioli p. 145
La routo:
un’antica tradizione documentata dall'ecomuseo della pastorizia,
di Stefano Martini p. 167
Alpi
marittime: alla ricerca delle transumanze perdute, di Andrea
Lamberti e Walter Nesti p.171
Transumanza
in Piemonte: un’opportunità multifunzionale? di Luca Maria
Battaglini. p. 189
Dove
vai, pastore? Centinaia di migliaia di passi sulle tracce del gregge,
di Marzia Verona p. 197
Il 'Progetto
transumanza': alle radici dell'identità biellese, di Emilio
Sulis e Giovanni Vachino p. 209
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