(09.09.12)
Pressione predatoria inaccettabile per alcuni allevatori
A Limone
Piemonte (Cuneo) un alpeggio gestito in modo esemplare è stato
bersagliato da una raffica di attacchi di lupi con perdita di numerosi
capi bovini, comprese vacche, manze gravide e un toro. Una situazione
insostenibile che determina notevoli danni che solo in minima parte
sono compensati dagli indennizzi. Giornate intere spese ad accompagnare
il veterinario, a contattare il Soccorso alpino per il recupero delle
carcasse a portare documenti negli uffici. E il giorno dopo... da capo.leggi tutto
(11.01.12)
Giovani che fanno rivivere la montagna (val Susa, To)
La
storia esemplare di Andrea e Silvia ne riassume anche altre.
Ne parliamo in pieno inverno perché l'alpeggio - al di là della
dimensione turistica - è un aspetto importante della vita in montagna,
di cui ci si deve preoccupare tutto l'anno. Ci sono giovani con una
passione enorme, ma pare che la società urbana pronta a commuoversi per
le loro storie e per la bontà dei loro prodotti poi non riesca a fare a
meno di mettere sempre nuovi bastoni tra le ruote leggi
tutto
(21.10.11)
Berbenno (So). Semi (bio) di futuro: chi semina raccoglie
In una
Valtellina ancora dominata dalle vecchie visioni dell'agroalimentare
industrializzato ha avuto un grande significato simbolico la semina di
un campo di Pedemonte di Berbenno con una varietà di frumento tenero
biodinamica. Merito dell'associazione More Maiorum forte del
sostegno di tanta gente comune oltre che delle istituzioni locali. La
semina ha visto la partecipazione attiva e consapevole di un centinaio
di persone che si sono poi trattenute per il pranzo (vegetariano) e per
ascoltare interventi sulla rinascente ruralità alpina e
sull'agribiodiversità. leggi tutto
(26.09.11) Carcoforo (Vc)
Microcomuni vivono
I piccolissimi comuni spesso si dimostrano vitali.
Carcoforo (79 abitanti) ha associazioni culturali, una libroteca,
organizza convegni. La propria cultura materiale e immateriale è
oggetto di attenta conservazione e c'è anche un alpeggio attivo con
agriturismo e vendita diretta di autentici prodotti locali. Attraverso
alcune impressioni fotografiche il volto di un paese che vive leggi tutto
(11.09.11) Alpe Madri (Dosso del Liro,
Co)
La
storia di una vipera che con un morso mortale alla fidata mula
mette in crisi un alpeggio. Che deve scaricare a ferragosto. Sono
questi 'eremiti' (o 'trogloditi') che tengono in piedi la montagna
(senza ricevere adeguati sostegni).Testo e foto di Pierfranco Mastalli vai a
vedere
(08.09.11) Tra alpi orobiche e
marittime. Antiche strutture d'alpeggio a confronto
Le antiche strutture pastorali presentano forme che si
ripetono in aree diverse e in tempi diversi. Le nostre conoscenze sono
ancora frammentarie ma è già possile stabilire interessanti analogie.
Come nel caso dei calécc delle
Orobie occidentali e nelle capanne casearie degli alpeggi del
monregalese sulle Alpi Marittime. Ricostruire
la storia concreta dei sistemi di alpeggio e di caseificazione e la
loro evoluzione serve anche a far uscire l'alpeggio da una dimensione
bucolica atemporale restituendogli l'importanza che merita. leggi tutto
(13.08.11) "Malga in festa" a Songavazzo
(Bg)
Nonostante
la pioggia e la nebbia e il cambiamento di programma (con pranzo in
paese) la festa delle malghe di Songavazzo alla seconda edizione si
conferma come un raro esempio di sagra dell'alpeggio di qualità.
Cruciale l'aspetto di educazione al gusto attraverso degustazioni,
illustrazioni dal vivo e spiegazioni su caseificazione e mondo
dell'alpeggio. vai a
vedere
(11.08.11) Plesio (Co). Festa di
Sant'Amaa e alpe Nesdale
Anche
quest'anno sono stato a Sant'Amaa e all'Alpe Nesdale (Plesio, Co). E'
stato bello vedere il sindaco, il parroco, la gente del
paese così interessati alla realtà dell'alpeggio rendere
omaggio al lavoro degli alpigiani, ai frutti degli animali e
dei pascoli. Un evento che dovrebbere essere di modello per le
feste in alpeggio.vai a
vedere
(04.08.11) All'Alpe
Cavisciöla, tra 'integralisti' del Bitto storico e mucche O.B.
Un
alpeggio della val Brembana dove si arriva solo a piedi, dove il latte
si lavora in baite 'storiche'. È gestito da una giovane coppia
unita dalla passione per l'alpeggio, lei casara 'fliglia d'arte', lui
giovane ed orgoglioso caricatore d'alpe che ha fatto la gavetta,
fermo come una roccia sulle sue convinzioni. Propugnatore di una
perfezionata arte del pascolamento e del ritorno alla Bruna alpina
(O.B.). In alpe ci sono anche dei cascin ("pastorelli")
di 14 e 12 anni, l' per imparare. Sembra una storia abilmente costruita
per mitizzare una realtà. Ma è vera. Un invito caloroso a tutti a
farsi una bella camminata e ad andare a conoscere Alfio e Sonia che vi
accoglieranno come amici anche se non vi conoscono. vai a vedere
(15.07.11) Ritorno all'Alpe Madri (Dosso
Liro,Co)
Mario Bassi ha potuto ritornare a
caricare l'Alpe Madri dopo le incresciose vicende di speculazioni sugli
alpeggi che gli avevano impedito di farlo lo scorso anno. Anche
quest'anno Pierfranco Mastalli è andato a trovarlo. Ci ha raccontato
come l'alpeggiatore abbia ripreso la vita di sempre nella suggestiva
Valle del Dosso, montagna aspra e dirupata. vai a vedere
(22.06.11) All'alpeggio Case di Viso da Andrea
Bezzi malghese-casaro-affinatore
Storia di una esercitazione-seminario
in cui si sono affrontati tanti problemi e capite tante cose sulla
realtà dell'alpeggio. Su tutte una: l'allevatore di montagna non può
pensare solo a mungere ma deve usare le sue mani abili e tutte le sue
capacità tecniche e comunicative. La grande lezione di Andrea Bezzi che
da diversi anni segue un suo 'stile produttivo' che oggi viene
ammirato. Andrea è pienamente soddisfatto del suo lavoro "il più bello
del mondo". Se solo il Parco.... leggi tutto
(01.05.11) Bricherasio (To) Storie di
giovani pastori. Videoracconto.
Ci sono giovani pastori che, a
vent'anni, hanno già un bagaglio di conoscenze sulle pecore, sul
formaggio, sui pascoli, sulle tradizioni pastorali degno dei padri,
anzi dei nonni. Il mestiere del pastore è proprio speciale; non c'è
spazio per i bamboccioni. E nemmeno per chi perde tempo a lamentarsi
invece che rimboccarsi le maniche e affrontare - come si fa da sempre -
i problemi. Fotoracconto e videointervista (sotto la pioggia) a
Ivan Monnet, 26 anni, pastore professionista della Val Pellice (del 28
aprile) vai a vedere
(06.02.11) Sostila: microcosmo ruralpino
Il paesino senza strada di Sostila in
Valtellina è avvolto dalle retorica dei 'paesi fantasma'. In realtà non
è 'morto'. Tra l'altro sono state avviate iniziative per il recupero
della 'pera di Sostila' (sono state messe a dimora nel 2010 diverse
piantine). Vi è anche un allevamento di pecore e capre. Le
iniziative di rivificazione sono portate avanti dal Comune di Forcola,
dall'Associazione Amici Val Fabiola e dai privati . C'è però anche un
altro lato della medaglia: la 'guerra' tra Sostila e Campo (ovvero tra
i comuni di Forcola e Tartano) per l'acqua. leggi tutto
(30.01.11) Capre ossolane e problemi
della montagna (Vb)
Un piccolo viaggio tra tre
vallate e tre allevamenti caprini ci porta a contatto con tanti
problemi: razze autoctone da salvare, alpeggi da valorizzare,
l'inserimento dei giovani, il mantenimento di patrimoni di tradizioni,
paesaggi, produzioni, testimonianze storiche. Difficile sopravvalutare
l'utilità della capra per mantenere in vita la montagna dell'uomo. leggi tutto
(06.02.11) Sostila: microcosmo ruralpino
Il paesino senza strada di Sostila in
Valtellina è avvolto dalle retorica dei 'paesi fantasma'. In realtà non
è 'morto'. Tra l'altro sono state avviate iniziative per il recupero
della 'pera di Sostila' (sono state messe a dimora nel 2010 doverse
piantine). Vi è anche un allevamento di pecore e capre. Le
iniziative di rivificazione portate avanti dal Comune di Forcola,
dall'Associazione Amici Val Fabiola e dai privati . C'è anche un altro
lato della medaglia: la 'guerra' tra Sostila e Campo (ovvero tra
i comuni di Forcola e Tartano) per l'acqua. leggi tutto
(30.01.11) Capre ossolane e problemi
della montagna (Vb)
Un piccolo viaggio tra tre
vallate e tre allevamenti caprini ci porta a contatto con tanti
problemi: razze autoctone da salvare, alpeggi da valorizzare,
l'inserimento dei giovani, il mantenimento di patrimoni di tradizioni,
paesaggi, produzioni, testimonianze storiche. Difficile sopravvalutare
l'utilità della capra per mantenere in vita la montagna dell'uomo. leggi tutto
(03.12.10) La Festa della
torchiatura a Cerveno (BS) (evento del 7.11.10)
Da quando è stato restaurato nel 2008
l'immerso torchio a leva di Cerveno è
protagonista di una sentita 'Festa dell'uva' che rappresenta una tappa
importante delle nuove sentite celebrazioni del ciclo agrario in Valle
Camonica. Il torchio di Cerveno è parte integrante e cuore dell'Ecomuseo
della Concarena e testimonia di un importante lavoro
collettivo di restauro che esalta la cultura della lavorazione del
ferro e del legno dell'homo faber camuno. È anche un emblema di come la
valorizzazione delle radici della ruralità si intrecci al rilancio
economico di tradizioni produttive agricole in circuiti 'integrati'
turistico -agroalimentar -culturali (vedi la nuova cantina sociale di
Losine). vai al fotoracconto
(11.10.10) Festa dei marghè a Magliano
Alpi e Fiero dei des a Bellino (CN)
Le tradizioni si perdono? Non si
direbbe. In Piemonte le feste dei margari e le fiere autunnali del
bestiame aumentano di numero e di partecipazione. Sullo sfondo si
agitano i problemi degli affitti degli alpeggi, del lupo, dei
vitelli non pagati abbastanza, delle strutture spesso inadeguate a
garantire condizioni di vita e di lavoro adeguate. Ma in questa
manifestazioni la gente del posto si stringe ai pastur e ai marghè consapevole del
valore della loro attività pastorale non soli per il mantenimento della
montagna ma anche di altrettanto
importanti strutture simboliche e identitarie della comunità
locale.vai a vedere
(27.09.10) Val Vigezzo (VB).
I tesori degli alpeggi: Alpe Basso
All'Alpe Basso, in Val Loana, Bruno
Zani alpeggia 80 capre e venti mucche e produce un formaggio
particolare e molto pregevole mescolando latte caprino e vaccino (al
50% ca). La tecnica risente dell'influsso della cultura casearia della
vicina Svizzera interpretata però in modo originale. Il risultato è
rappresentato de forme del peso di 15 kg. La pasta presenza una
marcata occhiatura ma la tecnica accutata e paziente di lavorazione è
tale da consentire una maturazione piuttosto lunga senza
difetti. Anche qui, però, i problemi non mancano; a parte la siccità di
questa stagione è in forse la possibilità di utizzare l'alpeggio del
comune, a quota più elevata, a causa della mancata esecuzione dei
benedetti 'adeguamenti igienico-sanitari'. vai a
vedere
(20.09.10) Alta Valle Camonica (BS)
Rilancio per le malghe del Mortirolo?
Resoconto di una visita (14 c.m. ) ad
un gruppo di malghe con forti elementi di criticità ma anche con
gradissime potenzialità multifunzionali (per le valenze storiche,
naturalistiche e turistiche). Le amministrazioni paiono decise a
puntare con convinzione sui loro alpeggi. Un fatto molto positivo.
vai a
vedere
(17.09.10) Gias Gardon (Valle Stura di
Demonte, CN)
Un alpeggio chiave per la sopravvivenza
della pecora Sambucana. Due ragazzini che vorrebbero fare i pastori. Il tutto condizionato da un futuro
incerto per colpa della presenza stabile dei lupi. Che in Valle Stura
di Demonte hanno già messo in grave difficoltà la pastorizia e
rischiano di affossarla completamente 'bruciando' progetti, energie,
passione, impegno vai a
vedere
(03.09.10) Alpe Graglio (CO) Descarga anticipata
Alpeggi comaschi tanto belli quanto poco valorizzati.
Visita all'Alpe Graglio, una delle poche che nell'alto Lario
occidentale sono regolarmente caricate con vacche da latte. Purtroppo
le bizze del clima quest'anno hanno provocato la fine anticipata
dell'alpeggio (testo e foto di Pierfranco Mastalli) vai a
vedere
(01.09.10) Coumboscuro (CN) Colture e
culture d'identità
Chi pensa che le culture e le lingue ancestrali siano
espressione di chiusura, egoismo, sguardo fisso al passato farebbe bene
a farsi un giro a Coumboscuro. Dove l'attaccamento alla cultura e
ai valori tradizionali, la volontà consapevole e caparbia di
preservarli, ha consentito ad una piccola comunità di restare a vivere
in montagna, coltivando contatti con tante realtà culturali in
giro per l'Europa (e non solo). Ha consentito di coniugare la
manualità (artigianato, agricoltura, cura del territorio) con le
espressioni culturali e artistiche 'colte'. Un miracolo? Forse si. Ma
ripetibile. Con difficoltà, però, perché riannodare i fili
spezzati e i valori della continuità e della comunità corrosi dall'
individualismo è arduo. Servono punti di riferimento molto saldi.
E comportamenti personali coerenti. vai a
vedere il fotoracconto
(27.08.10) Una vita ruralpina:
Ambrosini Dante da Dubino (SO)(classe 1919)
La prima stagione d'alpeggio a 6 anni ;poi una serie di
stagioni a S.Sisto (Campodolcino) con le poche vacche di famiglia e le
prime esperienze da giovanissimo sfrosaduur.
Quindi la guerra con la prigionia. Immediato dopoguerra con
il contrabbando spericolato e il lavoro dei boschi (più il
primo). Poi in cantieri in Svizzera fino a un grave incidente sul
lavoro. Ancora alpeggi negli anni '60. Poi commercio e trasporto
bestiame (anca de sfroos föö de Livign); poi ancora alpeggi
negli anni '80. Da 10 anni carica (da solo) l'Alpe del Piani a
2070 m e impara a fare il formaggio. 'Ma i vach e i cavaj i uu
semper tegnuu) (Foto M.Corti, Alpe dei Piani, 25.08.10)
vai a vedere il fotoracconto
(22.08.10) In Valle Camonica un
ecomuseo delle malghe
Un glorioso fabbricato d'alpeggio, emblema della
produzione del formaggio Silter in Valgrigna è attualmente oggetto di
attento restauro conservativo. Sarà il cuore dell'ecomuseo delle
malghe, un cuore vivo, con la stagionatura del formaggio e i supporti
didattici per i visitatori. Finalmente un intervento che valorizza il
patrimonio storico-architettonico dell'alpeggio. vai a vedere il fotoracconto
(12.08.10) Cuneo. Pastori o lupi?
Quale la razza in via di estinzione?
Alla conferenza stampa a Monterosso Grana (CN) per la
presentazione del progetto regionale a sostegno della pastorizia (vedi
sotto) era presente anche un pastore-simbolo: Mario Durbano di Frise.
Un pastore che negli ultimi anni ha subito una serie impressionante di
attacchi da parte dei lupi (nonostante utilizzi i recinti elettrici). Nel
pomeriggio, con Luca Battaglini e Marzia Verona, sono andato su in
montagna a trovare lui e il suo gregge. Montagne aspre,
valloni 'da lupi'. Ma questa è la montagna di Mario, della gente di
qui, che ha sempre vissuto qui, in equilibrio con l'ambiente. E che ora
paga la scelta politica di favorire la reintroduzione del lupo, una
scelta che ci auguriamo venga ora riequilibrata in nome del diritto
della pastorizia e della cultura alpina a continuare a vivere.
vai a vedere
(09.08.10) Festa delle malghe (a
Songavazzo, BG)
Pieno successo della Festa delle malghe di Songavazzo.
Pienamente soddisfatto il malghese e gli organizzatori
si pensa già alla prossima edizione ma anche ad organizzare eventi
simili per il 2011. La Festa è stata predisposta per l'aspetto
gastronomico tenendo conto dei criteri che devono informare
la sagra di qualità: solo prodotti di agricoltori e
trasformatori locali, niente bicchieri e stoviglie di plastica a
perdere. leggi tutto
(30.07.10) All'Alpe Nesdà (Plesio,
CO) si festeggia la rinascita
Gli alpeggi del Bregagno, nei comuni di Garzeno,
Pianello, Cremia, S.Siro, Plesio, Grandola e Cusino rappresentavano un
grande comprensorio di alpeggi con pascoli alti fino a 2.000 m,
affacciati sul lago di Como e di Lugano. Pochi sono ancora caricati ma
l'apertura di una nuova pista forestale, che dai 'monti' di S.Siro
porta all'Alpe Nesdà (passando per l'Alpe Rescascía), può aprire nuove
prospettive. Domenica 25, con una bella cerimonia (che ha compreso
anche la benedizione dei pascoli, degli animali e dei fabbricati) si è
aperta la prima forma prodotta in alpe dopo anni di abbandono. Oltre
agli strepitosi panorami questi alpeggi hanno anche un altro asso nella
manica: i prodotti. Il formaggio che si produce (da secoli) è
il Bitto, che qui, come nelle Valli omonime, viene prodotto
con l'aggiunta del latte di capra. Insieme ad esso si produce una
straordinaria mascarpa che
diventa poi zígher. leggi tutto
(26.07.10) Lagorai significa
malghe. No al Parco
Amamont (l'associazione transfrontaliera degli amici
degli alpeggi e della montagna) è andata nel Lagorai. Nella malga più
autentica della regione più autentica del Trentino. Da Oswald Tonner,
malghese-simbolo dell'ecologia contadina contrapposta alle ideologie
della wilderness. Un'occasione per sostenere la biodiversità dei
pascoli e dei formaggi, per dire no alle 'bustine' di fermenti
selezionati più o meno 'autoctoni', al degrado delle malghe storiche
ridotte a pascoli di manze, ai progetti di trasformare le malghe
abbandonate in 'palestre' per i giochi di sopravvivenza nella
wilderness. leggi tutto
(20.07.10) Alpe Laguzzolo (S.
Giacomo Filippo, SO)
All'Alpe Laguzzolo a 1.774 m in valle del Drogo si
arriva solo a piedi partendo da poco più di 1.000 m. Ma una coppia di
giovani neocaprai di Mese (entrambi con solide radici locali e rurali)
sta organizzando al meglio l'alpeggio per le loro capre da latte.
Con due bambini piccoli ... e i nonni, i parenti che
aiutano. Sono stato domenica scorsa a trovarli e vi racconto
la storia (dell'alpe, della famiglia, dell'escursione). leggi tutto
(15.07.10) I furmagitt de
cavra del Miro (a Sala Comacina)
Nel viaggio tra i formaggini di capra 'autoctoni
dell'Insubria proponiamo un fotoracconto 'storico' (realizzato nel
marzo 2001, sui muunt di
Palese a 670 m). Protagonista Miro Puricelli, classe 1913, un
'monumento vivente' ruralpino e un archivio della memoria. Con ricetta
per i formaggini ma anche quella (più preziosa e rara) per fare il
caglio di capretto. vai a
vedere
(13.07.10) Rosanna e Rolando:
neomontanari che fanno agricoltura nella Val Grande (VCO), spacciata
per 'la più grande area wilderness d'Europa'
Continua il nostro viaggio tra i neomontanari
(neocaprai per lo più), gente che 'ce la fatta' e ha messo in piedi
aziende sostenibili e multifuzionali che non solo 'stanno in piedi' ma
mantengono viva la montagna (e le alte colline). Andando a vivere
in posti come la Valgrande dove una
malintesa 'ideologia della wilderness' si compiace della
desertificazione agricola.
C'è bisogno di gente come loro, fortemente motivati,
che non si arrendono alle non poche difficoltà, alla burocrazia
soprattutto. L'importante è che non restino esperienze isolate
e che l'elemento locale si confronti con esse (anche attraverso le
aggregazioni dei produttori) e ne tragga spunto per imprimere un
nuovo orientamento all'attività agricola in montagna. vai a vedere
(08.07.10)Fotoracconto: Alpe Andossi (SO)
Sulla stessa alpe stili di alpeggio diversi (pare un
viaggio nel tempo). E poi il conflitto tra i discendenti degli
alpigiani (ora 'vacanzieri') e gli alpeggiatori ('vecchio' e 'nuovo'
stile). Quello che conta è che il bosco è stato fermato anche se
'... tanta erba non è mangiata e ad agosto è gialla' vai a
vedere
(21.06.10) Nevicate sugli alpeggi
Cronaca (fotografica) della giornata di
domenica 20 giugno all'Alpe Li Piani (Brusio,
Val Poschiavo - Canton Grigioni). Mentre fuori nevicava si è
tenuta l'assemblea dell'associazione Amici Li
Piani. Presente Robi Ronza, grande amico
della montagna, cui è stata conferita la qualifica di 'socio
onorario'.vai a
vedere
(17.06.10) Cantine (hilter) d'alpeggio.
Monumenti minacciati (Songavazzo, BG)
Sono sopravvissute ai diktat dei veterinari-burocrati,
ai danni dei progettisti che farebbero meglio a progettare
villette e condomini (architetti, ingegneri, geometri). Sono le cantine
di stagionatira degli alpeggi ancora miracolosamente in funzione;
veri monumenti al sapere ambientale e tecnologico dei nostri
vecchi. Vi mostriamo quella della Malga Valmezzana in alta Val Seriana,
un alpeggio 'fortunato' in quanto gestito dal Consorzio Forestale
Presolana e caricato da un giovane 'neomalghese' locale pieno di
entusiasmo e passione. leggi tutto
(12.06.10)
Valstrona (VCO). Una valle da capre (che oggi possono tornare ad essere
una risorsa)
Tipica valle insubrica aspra, incassata, rocciosa, dove
l'economia per secoli si è basata sull'integrazione dell'agricoltura di
sussistenza con l'emigrazione, l'artigianato del legno e le
miniere. Agricoltura e zootecnia 'povere', (almeno secondo certi
schemi che forse è ora di rivedere). Basata sulle capre, le
castagne e l'orticoltura (in assenza di campi e di grandi pascoli da
bovini). Un modello ecologico efficientissimo che consentiva un'elevata
densità demografica . Oggi di caprai e di capre ne rimangono pochi ma
di buona razza (entrambi). E la tradizione della trasformazione
del latte caprino nei tipici furmagit at
crava si rinnova. vai a vedere
(11.04.10)
Storie di capre: 'Sbirulina: caprettina o cagnolina?'
Forse qualcuno si ricorda
del gatto coraggioso che si crede un cane pastore (storia
di due caprai ...),
adesso è la volta di Sbirulina, una caprettina nata prematura e
allevata in casa con due 'genitori' umani e due
affettuose cagnotte (una 'pastora' e una Rotweiller) come 'sorelle
maggiori'. Sbirulina si comporta in tutto e per tutto come una
cagnolina e ha anche la sua 'cuccia' (col fieno), ma preferisce - da
'vero' cane di casa - starsene sul divano. In realtà è una storia quasi
'normale' perché si sa che nella vita ruralpina di ieri c'era la
('cavra/crava de cà'), chiamata per nome, docile, che allattava i
bambini e mangiava gli avanzi di cucina. Paolo, Silvia con le loro
cagnotte, Sbirulina (e le altre capre) sono gli unici ad abitare
tutto l'anno la frazione Ielmala a 658 m in Valle Anzasca
leggi e
guarda tutto
(10.04.10)
Storie di alpeggi: 'Adesso non passa più neanche il mulo'
Lorena
Pirozzini e Moreno Zanetta di Calasca Castiglione (VCO) raccontano cosa
significhi caricare un alpeggio dove si arriva (a fatica) solo a piedi
e capita spesso di rifocillare gli escursionisti della
GTA. Ma invece che un premio ... leggi e
guarda tutto
Motocross in montagna: sport o
vandalismo? Un problema non solo bergamasco
La Storia di due caprai, di una scrofa
innamorata e di un gatto coraggioso
Una storia in
controtendenza: qualche volta gli alpeggi rinascono
(Aggiornamento)
Come
nasce la maschèrpa
d'alpeggio delle Valli del Bitto