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STORICO RIBELLE


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COMUNICATO. RIPARTE LA CAMPAGNA DI AZIONARIATO POPOLARE A SOSTEGNO ALLO STORICO RIBELLE (EX-BITTO STORICO)

Dopo il cambio di statuto per divenire Società Benefit, secondo la nuova legge in vigore dal 1 gennaio 2016, la Società Valli del Bitto riapre la campagna di azionariato popolare. Società benefit è quella che non mira solo al proprio utile ma a vantaggi per la società, il territorio, l'ambiente.La Società Valli del Bitto punta solo alla sostenibilità economica e non al lucro. Senza di essa non potrebbe conseguire i propri scopi che sono in primo luogo garantire - attraverso la valorizzazione economica - la sopravvivenza del formaggio "storico ribelle" (ex-bitto storico) con tutto il suo sistema di produzione in alpeggio che rappresenta un monumento di cultura e di biodiversità. Lo "storico ribelle" è Presidio Slow Food, il presidio che - a detta di Slow Food - incarna forse al meglio il principi del cibo "buono - pulito - giusto". Tutti possono partecipare a questa Società che incarna l'ideale dell'agricoltura etica sostenuta dalla comunità che, a sua volta, sostiene il territorio. Si diventa soci anche solo con 150€ ( con un tetto di 20 mila €).

A tutti i soci viene riconosciuto un "dividendo etico" in natura pari al 2% del capitale sottoscritto e uno sconto del 10% sul prodotto Tutti i soci partecipano all'assemblea e al pranzo sociale. Per sapere come associarsi:

TEL. 334 332 53 66

info@formaggiobitto.com

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Il Dizionario del bitto ribelle (01.01.17) Un 'regalo' di inizio anno agli amici dello 'storico ribelle' (il bitto della tradizione).

Lo storico ribelle che porta benefit alla società e all'ambiente
 (23.12.16) Dal  29 novembre la Società Valli del Bitto (meglio nota come "ribelli del bitto") è bcorp. Una formula che impegna le società a promuovere vantaggi (in inglese "benefit") per la società, la comunità locale, l'ambiente. Riducendo, attraverso le sue attività (e nonla beneficienza) gli impatti negativi per le persone e l'ambiente e determinando impatti positivi.

Valtellina che gusto... industriale  
(23.11.16) Uno stile industriale di marketing del fasullo per promuovere un agroalimentare industrializzato, banalizzato, omologato. Sperperando i soldi di chi paga le tasse.  Ma non basta. Dopo aver espropriato il bitto storico del nome "bitto" la promozione "ufficiale", continua a mimetizzare il bitto "legale"  ovvero quello "Nuovo omologato" con lo "Storico ribelle" (il vero bitto che si fa come secoli fa).

Ribellarsi è giusto e  paga    (17.11.16) Lo storico ribelle, liberatosi del nome "bitto" che ormai procurava solo grane (ed esponeva alla minaccia permanente di denuncia per "lesa dop") va meglio di prima. Chi ragiona restando nelle coordinate della vecchia politica pensava che fosse un salto nel buio. Invece i sostenitori aumentano e lo storico ribelle sbarca in nuovi prestigiosi templi del gusto.

Varrone e Biandino cuore di ferro e formaggi (28.08.16) 
28.08.16 Nei giorni cruciali in cui l'ex bitto storico cambia nome approfondiamo alcuni aspetti sinora poco messi a fuoco della storia e della geografia di questo mito caseario


È ormai bittexit e fa paura ai nemici del bitto storico (17.07.16)

I nemici del bitto storico non potranno più utilizzarlo come "traino" di una dop massificata . Non sarà più possibile giocare sull'equivoco di due produzioni "simili". E con la fuga del vero bitto dalla dopsi profila una figuraccia di grandi proporzioni per la Valtellina


Articoli per argomenti 

ex-bitto storico - cibo territoriale

La nuova agricoltura all'insegna delle reti e della cooperazione

di Michele Corti

(06.03.17) Sabato 11 marzo 2017, promosso dai Territori del cibo con l'adesione di diverse associazioni valtellinesi (e non solo) si terrà a Morbegno (ore 9.20-12.30 sala del museo civico in via Cortivacci 2) un incontro sul tema:

Cooperazione, coproduzione, corresponsabilità: le tre C della nuova agricoltura sociale.

Sarà un'occasione per parlare in positivo delle nuove esperienze agricole aperte al sociale e caratterizzate dalla capacità di creare reti e di coinvolgere attivamente il consumatore e le comunità. Una nuova speranza per le piccole produzioni, bandiera di qualità, tradizione ma anche veicolo di valori capaci di creare sviluppo locale  e coesione sociale.

I Territori del cibo

Territori del cibo sono un movimento di realtà locali lombarde che ha individuato nella rinascita di pratiche agroalimentari centrate sul luogo un volando di rigenerazione di comunità, di ricostruzione di identità (vedi in fondo alla pagina la presentazione su l'Eco di Bergamo di ieri domenica 5 marzo 2017).
La rete rurale dei Territori del cibo sostiene un percorso di riconoscimento e visibilità di realtà locali caratterizzate dall’esistenza di prodotti agro-alimentari di alta qualità. In Valtellina il movimento è rappresentato dal formaggio Storico ribelle delle valli del Bitto (Societa Valli del Bitto spa benefit) e dal Grano saraceno di Teglio (Associazione per il grano saraceno di Teglio e per la coltivazione dei cereali alpini tradizionali e altre realtà comunali). 

Nati esattamente un anno fa i 6 luoghi-prodotto sono ora in 9 e sono aperti alla partecipazione di altre realtà lombarde. Il 1° aprile si terrà a Bergamo, presso l'ex monastero di Astino, un convegno importante dei Territori del cibo sulla cooperazione quale fattore di sviluppo locale. Cooperazione in forme nuovee trasversali: campo agricolo, alimentare, culturale, sociale  ma anche sotto forma di "cooperative-paese" e varie forme di partecipazione e coinvolgimento attivo di chi intende essere "abitante" di un territorio, membro di una comunità e non solo residente più o meno casuale e slegato dalla dimensione locale viva.



L'incontro di Morbegno ha lo scopo di presentare i Territori del cibo in Valtellina ma, soprattutto, di stimolare la cooperazione tra le realtà agricole, culturali, sociali esistenti in valle. Sarà anche un'occasione per fare il punto sulle esperienze di nuova agricoltura etica e resistente e sostenere la loro diffusione e rafforzamento. A questo fine si intende redarre come prodotto del convegno un "documento di cooperazione".


All'incontro, patrocinato dal comune di Morbegno, parteciperanno oltre alla Società valli del Bitto spa benefit e all'Associazione per la coltura del grano saraceno di Teglio (rappresentanti valtellinesi de I Territori del cibo) , Amamont (Associazione amici degli alpeggi e della montagna, Sondrio); Slow food condotta di Lecco, il Cea (Centro di etica ambientale di Como e Sondrio); l'Associazione Valtellina nel futuro, i Quaderni valtellinesi, e l'Associazione amici della val Codera. Sono stati invitate anche altre realtà di piccola produzione agricola e i Gruppi di acquisto solidale


Programma

h9,30- Saluti e introduzione (Moderatore Gianpiero Mazzoni, Amamont)

  • GianDanilo Invernizzi (Condotta Slow Food Lecco)
    Sergio de La Pierre (Coordinamento Territori del Cibo)
  • Fausto Gusmeroli (Centro Etica Ambientale di Como e Sondrio)
    La dimensione etica della nuova agricoltura
  • Michele Corti(Territori del cibo)
    Proposte per il sostegno all’agricoltura etica resistente

10.45- Esperienze (Moderatore Fausto Gusmeroli)

  • Paolo Ciapparelli (Soc. valli del bitto benefit)
    Una società di coproduttori e le sue nuove prospettive
  • Antonio Rottigni (Comunità del mais spinato di Gandino)
    Nuova Agricoltura per la Comunità
  • Dario Benetti (Quaderni Valtellinesi)
    I Luoghi del Vino, una forma di collaborazione in Valtellina
  • Riccardo Finotti (Associazione per la coltura del Grano Saraceno di Teglio e dei cereali alpini tradizionali)
  • Roberto Giardini (Associazione Amici Val Codera)
info: ruralpini@gmail.com 3282162812






 

 

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