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Commenti/Biodiversità etaglio dei boschi

 

  

 

 

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Tagli di 'risanamento' in boschi 'bostricati'

 

 

 

Le attività di utilizzazione boschiva fanno parte a pieno titolo delle tradizionali attività rurali alpine ma sono messe a rischio dalla 'internazionalizzazione' dei mercati e ostacolati da una visione 'naturalistica' delle gestioni boschive . Mentre si incentivano soluzioni di 'energie rinnovabili' spesso costose e con forti impatti ambientali (ma golose per l'industria e molti speculatori) alle attività dei 'taglialegna' si mettono troppi bastoni burocratici e normativi tra le ruote. A volte in nome della 'biodiversità'.

 

(13.01.10) Marco Carnisio interviene con un commento su 'biodiversità' e gestioni boschive

 

La bandiera della biodiversità a volte sventola anche a sfavore

 

di Marco Carnisio

 
Nelle enunciazioni teoriche, la legna è una risorsa rinnovabile a impatto CO2 zero. Da sempre rappresenta il combustibile 'principe' delle zone di montagna.
In Piemonte ogni anno si taglia meno dello 0,5% dell'intera superficie regionale. Le difficoltà e l'onerosità rendono il settore forestale assolutamente marginale. Per altro le utilizzazioni forestali sono ancora vincolate ai rigidi paletti delle PMPF.

Con la legge regionale 4/09, a favore dello sviluppo economico delle foreste (nel titolo...) si sperava che le istituzioni si fossero accorte del sistema bosco, e di conseguenza di buona parte del sistema montagna. Purtroppo si è trattato della solita illusione: la dotazione finanziaria prevista inizialmente è stata azzerata, ma ancora peggio farà il redigendo regolamento forestale.

Proprio in nome della presunta biodiversità si stanno mettendo ulteriori vincoli e paletti alle attività silvane. E ogni vincolo in più è un costo che graverà su un settore già povero. Nella prima stesura era addirittura comparso il 'silenzio selvicolturale', ovvero 2 mesi di divieto assoluto di taglio OVUNQUE per permettere agli uccelli di nidificare... in alta montagna voleva dire creare una riserva integrale permanente.

La battaglia dei boscaioli dell'AREB ha portato alla cancellazione di questo articolo, ma molti altri sono ancora lì, a difendere ettari di boschi da famelici boscaioli. E dire che è proprio con una corretta gestione che si può valorizzare ANCHE la biodiversità, ma la conditio sine qua non per entrare in bosco è che alla sera il boscaiolo abbia una micchetta da mangiare.

 

 

pagine visitate dal 21.11.08

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