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Lupo

Laura Zanetti, 12 luglio, 2022

Dallapiccola politico camaleonte. Ma c'è un limite a tutto!

Laura Zanetti, storico esponente dell'associazione malghesi e pastori del Lagorai interviene stigmatizzando il trasformismo di Dallapiccola, un politico capace di passare dall'orsolupismo a una strumentale difesa degli allevatori (ma solo perché ora è all'opposizione e deve attaccare la giunta che lo ha scalzato da assessore). E pensare che Dallapiccola cercava di convincere gli allevatori che non c'era altro da fare che dotarsi di cani maremmani e di recinzioni per "convivere" e che garantiva agli albergatori come il lupo rappresentasse un business turistico.

Dal 2013 Michele Dallapiccola, eletto nel Partito Autonomista Trentino Tirolese, coprirà, per tutta la legislazione, la carica di assessore all’ agricoltura, foreste, caccia, pesca, turismo, promozione e impianti a fune della provincia autonoma trentina,  nonché la vicepresidenza della Conferenza Nazionale Politiche Agricole.

Dallapiccola nel ruolo di spalla del dr. Groff

A distanza di anni, il 7 luglio del corrente anno  è apparso sul suo sito personale (vai a vedere) uno scritto, a sua firma, che titola : “Il grido di dolore dei pastori del Lagorai”, in  riferimento a “ una ferocia dei lupi, assolutamente non prevista”, menzionando gli attacchi ad un gregge di 500 pecore in transito a passo Cinque Croci, nel Lagorai centro orientale.

L’ex assessore, in modo sorprendente, chiama in causa l’immobilità dell’attuale amministrazione provinciale e di quella  nazionale nella gestione dei grandi predatori sui territori montani del Trentino.

Occorre, a questo punto, far chiarezza e ricordare che l’allora assessore Dallapiccola, mai si era discostato dalle scelte di dirigenti e funzionari dei Servizi Forestali della PAT sulla tematica, partecipando attivamente a campagne di promozione per la convivenza con i lupi assieme al dottor Groff, responsabile dei grandi carnivori all’interno del servizio Foreste della provincia trentina.

Propaganda sempre tendente a convincere gli allevatori e i comuni cittadini che con lupi e orsi si debba convivere, con l’applicazione di tecniche di prevenzione da attacchi e predazioni, risultate, da subito, inutili e dispendiose.  Sostenendo con convinzione la reintroduzione dell’orso, fino a prendere le distanze dal Presidente Rossi sulle necessarie decisioni, dello stesso, nei confronti degli orsi pericolosi [che costarono al Rossi un processo in cui gli animalisti si costituirono parte civile ma dal quale ne uscì completamente assolto n.d.r.].  Arrivando a suggerire a turisti e cittadini di recarsi nei boschi muniti di campanello anti orso.

Le mostruose recizioni antilupo realizzate in val di Fassa quado era ancora assessore Dallapiccola

E mentre la provincia di Bolzano puntava ad andare alla radice del problema, creando una coalizione di regioni alpine che facessero pressione a Bruxelles, gli allevatori trentini, sotto il suo assessorato, erano lasciati soli nella gestione del problema.
Nel suo accorato appello, che i nostri non sprovveduti malghesi, pastori ed allevatori leggono come qualcosa di bugiardamente patetico, non vi è una sola parola di ravvedimento sul suo operato da assessore e le sue convinzioni, men che meno un suo doveroso “ mea culpa” per essere stato un potente battistrada per la presenza di orsi e lupi nella nostra provincia che sta mettendo a rischio le transumanze montane, la sopravvivenza di malghe e alpeggi del Lagorai ed in generale di tutto il Trentino e, non ultimo, l’incolumità di cittadini fruitori di boschi e montagne.

Laura Zanetti
Fondatrice
Libera Associazione Malghesi e Pastori del Lagorai
Telve Valsugana
11 luglio 2022

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