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Lupo

Giovanni Todaro, 17 agosto 2023


  • Il lupo (o i lupi) che terrorizzano Vasto e San Salvo in Abruzzo finiscono sui media internazionali

La vicenda di Vasto e San Salvo mette in evidenza il fallimento dell'approccio al problema del lupo da parte dell'Ispra e degli altri attori coinvolti (Parco della Maiella in primis). Si è lasciato passare un anno senza raccogliere referti utili all'identificazione dell'animale (ma potrebbero essere più di uno) e, fatti ancora più gravi, si insiste a non collocare cartelli che segnalino il pericolo e nel tentare di catturare l'animale con "lacci atraumatici" invece di intervenire - come avverrebbe in tutto il resto del mondo - ad abbatterlo senza ulteriori indugi scongiurando altre aggressioni

Ormai quello che sta avvenendo a Vasto e San Salvo non solo ha rilevanza locale e nazionale, ma persino internazionale, poiché se ne stanno occupando testate tedesche, greche, francesi, inglesi, greche e persino indiane. Però leggo che, secondo alcuni, il fatto che uno o più lupi in circa un anno in loco abbiano già attaccato, ferito e mandato in ospedale ben undici persone (con i probabili tentativi di predazione di due bambini di 4 anni) – con attacchi addirittura sulla spiaggia in presenza di molte persone – non avrebbe causato problemi turistici. Mi confermano che lungo la spiaggia a tutt'oggi non sarebbero stati posti cartelli di pericolo o almeno di allerta per i turisti, e pertanto devo ritenere che la situazione non sia così pericolosa per la pubblica incolumità. Del resto suppongo e spero che, fosse stato così, le autorità competenti avrebbero fatto ciò che rientra nelle loro responsabilità e doveri.

Il precedente: il lupo di Otranto. Piero Genovesi, dirigente Ispra Responsabile del Servizio per il coordinamento della fauna selvatica ha smentito che - come riporta ancora anche il sito Ispra - l'animale fosse stato mantenuto in cattività: era un normalissimo lupo diventato confidente come possono diventarlo altri esemplari in forza della loro numerosità e presenza in aree antropizzate

Il Parco della Maiella è stato incaricato della cattura del lupo, pare una femmina, autore degli attacchi, ma finora non ci sono risultati concreti, e del resto catturare i lupi non è assolutamente facile, anche se lo stesso personale del Parco nel 2020 riuscì a catturare con un dardo anestetico il famoso lupo di Otranto, che si aggirava sulla spiaggia e che aveva attaccato due persone, compresa una bambina. A proposito, tutti i media avevano riportato che il lupo di Otranto (non ibrido ma lupo puro, da analisi del DNA) avrebbe avuto segni di un collare, come dichiarato in un comunicato stampa congiunto Parco della Maiella/Ispra, cosa che avrebbe confermato il sospetto che si trattasse di un animale cresciuto in cattività. Insomma, che questo lupo fosse aggressivo per colpa dell'uomo. Tuttavia, al convegno Lupi, orsi e incolumità pubblica; tenutosi a Vasto il 23 giugno 2023 lo zoologo Paolo Forconi ha comunicato che Piero Genovesi, responsabile proprio del Servizio per il coordinamento della fauna selvatica Ispra, in un convegno del 2022 ha dichiarato che l'esemplare non aveva alcun segno di domesticazione. In pratica, aveva lo stesso comportamento anomalo della lupa di Vasto (e di San Salvo), che però ha attaccato e ferito molte più persone e che addirittura la sera scorsa prima ha percorso la ciclopedonale, in una zona dove sono presenti molti hotel, e poi ha persino fronteggiato oltre una decina di uomini senza alcun timore  https://www.youtube.com/watch?v=NWg5U051X6g , forse attirato per fini predatori da un piccolo cane subito preso in braccio dal padrone. Questa mancanza di paura è assolutamente allarmante, e ricordo che gli ultimi casi similari di tale spavalderia in Europa avvennero intorno al 1840, quando ancora i lupi predavano diffusamente gli esseri umani.Tuttavia, mi risulta che la lupa sia stata intercettata prima dalla Forestale e quindi fuggita sulla ciclopedonale. Mi domando se la Forestale e il personale del Parco della Maiella, durante l'atto di spavalderia della lupa, siano stati allertati. E mi chiedo perché non siano arrivati tempestivamente per catturare con un dardo narcotico l'esemplare, visto che era fermo a pochi passi dalle persone. Ma forse non hanno fatto in tempo, ammesso però che avessero con loro il fucile per la telenarcosi.

Immagine recentissima della lupa di Vasto e San Salvo che corre sulla "posta lupabile" (ex ferrovia ora ciclopedonale). La ciclopedonale è utilizzata regolarmente dai lupi che si spostano tra le riserva naturali a nors e a sud di vVasto dove l'improvvida politica delle aree protette e dell'Ispra ha consentito un'abnorme presenza di cinghiali e altra fauna nel contesto di un comprensorio balneare

Recentemente un dirigente della Regione Abruzzo avrebbe dichiarato che il Parco sta facendo un ottimo lavoro. Sarà, però non mi pare che il Parco dalla sua attivazione in loco abbia catturato l'esemplare, e neppure che il numero delle vittime ferite abbia cessato di aumentare... Altra cosa che mi stupisce è che gli attacchi risalgano addirittura al 2022 ma che non sarebbe mai stato fatto sugli indumenti delle vittime il relativo tampone del DNA per identificare l';esemplare. Eppure si fa usualmente e subito in questi casi. Ora il sindaco di San Salvo ha giustamente preteso che lo si faccia, specificando che la situazione
purtroppo appare, a tutt'oggi, sottovalutata da chi è demandato a porvi rimedio. Ma forse i tamponi sono stati in realtà fatti e tenuti riservati? Fosse così, perché non comunicarlo?
Senza i tamponi dei casi precedenti non si può sapere se gli attacchi siano imputabili a un solo lupo o no. O a un cane, come vagheggiano o sperano alcuni (ricordo che in Italia ed Europa non c'è mai stato un caso di un cane che per un intero anno abbia attaccato in modo seriale le persone). Nel caso lo si catturasse, come si farà a stabilire che si tratta solo di lui negli attacchi? Eppure proprio il Parco della Maiella già nel 2022 in una comunicazione ufficiale aveva dichiarato che era opportuno verificarne l';identificazione mediante l'analisi del genotipo con idonei campioni (del DNA) che potranno essere inviati al laboratorio Ispra competente. E allora?
Tra l'altro sarebbero serviti a stabilire l'eventuale livello di ibridazione dell'esemplare. Ricordo però che i cosiddetti ibridi per la legge e i protocolli scientifici sono considerati lupi a tutti gli effetti fino alla quarta generazione. Anche il loro comportamento è identico a quello dei lupi puri, non sono più aggressivi o altro. Sono definiti lupi, punto. Da notare che nello stesso comunicato il Parco dichiara che l'individuo è attribuibile, con ragionevole certezza, per caratteristiche fenotipiche, ovvero per dimensioni, conformazioni e caratteristiche del mantello, ad individuo della specie Lupo appenninico(Canis lupus italicus). Però poi il presidente del Parco ha cominciato a dichiarare che poteva essere un cane, tipo Cane lupo cecoslovacco, razza che checché se ne dica è visibilmente ben diversa da un vero lupo. Se il presidente non aveva ancora i dati del DNA, in base a cosa asserisce ciò, nonostante il comunicato emanato? Ma forse il presidente si è confuso, come quando ha dichiarato che il Parco non era a conoscenza di casi storici di attacchi di lupi a esseri umani, quando invece proprio nel territorio di quello che oggi è il Parco della Maiella fino al XIX secolo ci furono addirittura molti casi di predazioni e antropofagia dei lupi, come da documentazione ufficiale presente negli archivi storici come quello di Chieti (Bestia di Pacentro, 1839).

L'animale responsabile della prima aggressione a una turista sulla spiaggia di Punta Aderci. Era il 7 agosto 2022. Nel caso della seconda aggressione, avvenuta pochi giorni dopo sulla ciclabile, diversi km a sud, non essendovi né testimoni né foto o video, la vittima (un operaio cinquantenne che riportò una ferita al braccio nel tentativo di difendersi) non fu creduta. Così non si fece nulla sperando che tutto finisse. Ma la stessa colpevole inerzia (niente cartelli, niente raccolta di campioni biologici) si riscontrò dopo le aggressioni di maggio, dopo quelle di giugno, dopo quelle di luglio. Solo dopo le  aggressioni di questo mese, il prefetto si è svegliato dal letargo e sono state impartite disposizioni per l'esecuzione dei tamponi che sono effettivamente stati eseguiti sull'ultima vittima (la bambina dell'11 agosto).


A mio parere l'esemplare di Vasto – poiché gli attacchi con ferimenti continuano e potrebbero arrivare a uccisioni umane – dev'essere abbattuto, visto che non si riesce a catturarlo. Ma di tempo ne è passato troppo. Ogni ritardo suppongo comporterà rischi di conseguenze anche penali per i responsabili. Ricordo che la tutela dell';incolumità pubblica è prevalente rispetto a qualsiasi altra legge, anche se la specie animale è protetta, e che le deroghe, e quindi gli abbattimenti, sono già
previste nell'interesse della sanità e della sicurezza pubblica o per altri motivi imperativi di rilevante interesse . Tanto che il lupo è sì protetto anche dalla Convenzione di Berna, firmata appunto a Berna il 19 settembre 1979, ma si sa che proprio gli svizzeri – come gli altri Paesi in cui vivono i lupi – non si facciano problemi ad abbattere persino i lupi che abbiano solo predato almeno sei (6!) capi di bestiame. Ma in Italia, nonostante le leggi siano le stesse, assurdamente non lo si fa neppure se è l'uomo a essere ripetutamente vittima (ferite) dei lupi, come a Vasto e San Salvo. E nonostante il fatto che l'Italia ormai sia lo stato europeo con il maggiore numero di lupi (circa 3.400), ormai più di quelli della Romania o Spagna.
Per la cronaca, l'ultimo monitoraggio sul lupo dell'Ispra è stato fatto solo su 100.000 km2, quando il lupo in Italia è presente su quasi 250.000 km2, quindi la reale popolazione è molto superiore a 3.400. In pratica, il lupo in Italia non è certo più in pericolo di estinzione, ma semmai in numero eccessivo. Questa pur splendida e importante specie animale, che però ormai dev';essere gestita, è stata ed è al centro di un numero enorme di studi che in 50 anni hanno raggiunto un business addirittura (in lire) di circa 100 miliardi (oltre 50 milioni in euro). Evidentemente non sono però sufficienti a fare modificare neppure alcuni siti Internet. Per esempio quello di LifeWolfAlps, che di tali fondi beneficia largamente, continua a pubblicare a lettere cubitali il messaggio: No, i lupi non aggrediscono le persone. Forse Vasto e San Salvo non fanno fede?

Molte delle vittime sono state morse agli arti. Non tutte, però: la bimba di 4 anni è stata morsa alla schiena per afferrarla e rapirla, l'uomo ferito nell'agosto 2022 è stato azzannato al braccio, un ragazzo di vent'anni aggredito il 27 luglio insieme alla fidanzata alle gambe ma anche all'avambraccio. Le ferite agli arti superiori rappresentano l'esito delle azioni di difesa messe in atto dagli aggrediti per evitare di essere colpiti alla faccia o alla gola. Sostenere come insistono gli "esperti" che non si può parlare di attacchi predatori è solo un tentativo ormai disperato di difendere il dogma del "lupo inoffesivo" che tanto ha contribuito alla moltiplicazione di progetti e iniziative a favore del mantenimento del regime di super-protezione... e dei canali di finanziamento ai suddetti personaggi.


Approfondimento per quanto riguarda gli articoli esteri o in lingua straniera...


Schrecklich: Wolf greift Frau mit Hündchen an

Südtirol News - 21 mag 2023 - Am Sonntag erlebte eine 56-jährige Frau aus Palombaro in den Abruzzen einige Schreckensmomente.

Vor kaum mehr als einer Woche war im wenig entfernten Vasto eine Familie Opfer eines Wolfsangriffs geworden. Ein kleines Mädchen war dabei am Rücken leicht verletzt worden.

Sfortunatamente, questo non è il primo attacco di lupo avvenuto in questa zona. Poco più di una settimana fa, a Vasto, poco distante, una famiglia è stata vittima di un attacco di lupo. Una bambina è rimasta leggermente ferita alla schiena.

https://www.suedtirolnews.it/italien/schrecklich-wolf-greift-frau-mit-huendchen-an

 

Vorfall mit Raubtier mitten in Italien: Wolf attackiert Frau beim Gassigehen – und trägt Hund weg

Münchner Merkur - 3 giu 2023 -

Vorfall mit Raubtier mitten in Italien: Wolf attackiert Frau beim Gassigehen – und trägt Hund weg.

Incidente con un predatore nel centro dell'Italia: il lupo attacca una donna mentre cammina e porta via il cane.

Experte spricht von ungewöhnlichem Verhalten «Es ist ungewöhnliches Verhalten», erklärt Simone Angelucci, Leiterin des Gesundheitsdienstes des Majella-Parks. vor dem Kurier. „Es könnte ein potenziell gefährliches Exemplar sein.“ Sollte dies jemandem auffallen, kontaktieren Sie uns bitte umgehend.“ Es gibt Fälle von Tieren, die aufgrund ihrer individuellen Vorgeschichte möglicherweise überempfindliche oder problematische Merkmale aufweisen. „Wir werden eine detaillierte Untersuchung des lokalen Kontexts durchführen und gemeinsam mit der Forstpolizei das Verhalten dieses Exemplars analysieren.“

È un comportamento insolito, spiega Simone Angelucci, responsabile del servizio sanitario del Parco della Majella. Potrebbe essere un esemplare potenzialmente pericoloso. Se qualcuno se ne accorge, ci contatti immediatamente. Ci sono casi di animali che possono avere tratti eccessivamente sensibili o problematici in base alla loro storia individuale. Procederemo con un'indagine dettagliata del contesto locale e analizzeremo il comportamento di questo esemplare insieme alla Polizia Forestale.

https://www.merkur.de/welt/hund-italien-frau-italien-gassi-von-wolf-angegriffen-und-verletzt-abruzzen-tot-baer-92294681.html

 

Wolf greift vierjähriges Mädchen in den Abruzzen an

Natürlich Jagd - 11 mag 2023

Wolf greift vierjähriges Mädchen in den Abruzzen an. Lupo aggredisce bambina di quattro anni in Abruzzo

https://www.natuerlich-jagd.de/news/wolf-greift-vierjaehriges-maedchen-in-den-abruzzen-an/

 

Ein Wolf hat Sonntagfrüh im Zentrum von Palombaro in der Provinz Chieti einen angeleinten Hund und seine Besitzerin angegriffen.

stol.it - 21 mag 2023

Die Frau wurde in ein Krankenhaus gebracht, das sie bereits wieder verlassen konnte. Übrigens: In dieser Gegend gab es erst vor Kurzem einen Wolfsangriff auf eine Familie. Damals trug ein kleines Mädchen leichte Verletzungen davon. Der Schock sitzt tief. Im Gebiet soll ein Wolf sein Unwesen treiben, der ein auffälliges Verhalten an den Tag legt.

La donna è stata portata in ospedale, da cui ha già potuto uscire. A proposito: in questa zona solo di recente c'è stato un attacco di lupo a una famiglia. In quel momento, una bambina ha riportato lievi ferite. Lo shock è profondo. Si dice che un lupo stia combinando guai nella zona, che sta mostrando un comportamento evidente.

https://www.stol.it/artikel/chronik/schrecklich-wolf-greift-hund-und-besitzerin-in-den-abruzzen-an

 

Wolf attackiert Frau mit Hund: 56-Jährige muss ins Krankenhaus

Pirsch - 24 mag 2023

In den Abruzzen hat ein Wolf beim Angriff auf einen Hund eine Frau verletzt. Die Diskussion um große Beutegreifer nimmt kein Ende in Italien.

Beim Verteidigen ihres Hundes vor dem Wolf verletzte sich eine Italienerin. Sie musste in die Notaufnahme eines Krankenhauses gebracht werden. Una  donna italiana è rimasta ferita mentre difendeva il suo cane dal lupo. Ha dovuto essere portata al pronto soccorso di un ospedale.

https://www.pirsch.de/news/wolf-attackiert-frau-mit-hund-56-jaehrige-muss-ins-kranken

 

Wolf greift Frau beim Gassi gehen an – und frisst ihren Hund

RTL.de – 25 maggio 2023

Wolf greift Frau beim Gassi gehen an – und frisst ihren Hund. Il lupo attacca la donna mentre cammina e mangia il suo cane

https://www.rtl.de/cms/italien-wolf-angriff-beim-gassi-gehen-hund-zerfleischt-frauchen-verletzt-5044648.html

 

Wolfssichtungen und Wolfsrisse Rhein-Sieg-Kreis / Westerwald

20 agosto 2022

Italien: Nach dem bestätigten (!) Wolfsangriff auf eine Touristin am Strand, nur wenige Tage später ein Angriff auf einen Radfahrer am Nachmittag innerhalb bebauten. Italia: confermato (! ) attacco di lupo a un turista sulla spiaggia, pochi giorni dopo un attacco a un ciclista nel pomeriggio all'interno di aree edificate

https://www.facebook.com/104966598475348/posts/375976388041033/?locale=ms_MY

 

Dans les Abruzzes, il ya un loup dont on continue de parler

Italy 24 Press News - 8 agosto 2023

Dans la nuit du 27 juillet dernier, un couple d'une vingtaine d'années a été attaqué par un spécimen de canidé sur les plages de Marina de Vasto.

Il primo attacco risale al 7 agosto 2022, quando un turista è stato morso a Punta di Penna. La strategia dell'aggressione sembra essere la stessa: i medici si sono ritirati sulle dieci vittime di profonde ferite agli arti inferiori

https://fr.italy24.press/local/amp/805187


Une femme attaquée par un loup en Italie lors d’une promenade avec son chien

7sur7 – 25/5/2023

Un loup a attaqué une femme de 56 ans mercredi/hier alors qu’elle se promenait avec son chien dans les Abruzzes, en Italie. La femme a elle-même été blessée en voulant protéger son animal. Una donna aggredita da un lupo in Italia durante una passeggiata con il suo cane Mercoledì/ieri un lupo ha attaccato una donna di 56 anni mentre passeggiava con il suo cane in Abruzzo, in Italia. La donna stessa è stata ferita cercando di proteggere il suo animale.

https://www.7sur7.be/faits-divers/une-femme-attaquee-par-un-loup-en-italie-lors-dune-promenade-avec-son-chien~af0bde38/?referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com%2F

 

Una petite fille de 4 ans attaquée pau un loup dans les Abruzzes

Chasse Passion – 10 maggio 2023

Faudra-t-il que, comme pour l’ours, la question du loup attende qu’un drame n’arrive avant d’être débattue? C’est la question que se posent de nombreux internautes suite à l’attaque d’un loup sur une petite fille dans les Abruzzes en Italie.

Sarà necessario che, come per l'orso, la questione del lupo aspetti che arrivi un dramma prima di essere dibattuta? Questa è la domanda che molti utenti di Internet si stanno ponendo in seguito all'attacco di un lupo a una bambina in Abruzzo in Italia.

https://www.chassepassion.net/actualite-de-la-chasse/chasse-a-letranger/une-petite-fille-de-4-ans-attaquee-par-un-loup-dans-les-abruzzes/

 

Ιταλία :Λύκος επιτέθηκε σε τετράχρονο κοριτσάκι !!!

ihunt.gr - 11 mag 2023

Ένα κοριτσάκι από το Βάστο της Ιταλίας, η τετράχρονη Rebecca Natale, έζησε τις πιο τρομακτικές στιγμές της ζωής της, μαζί με τη μικρή του αδερφή. Una bambina di Vasto, Italia, Rebecca Natale di quattro anni, ha vissuto i momenti più spaventosi della sua vita, insieme alla sua sorellina.

https://www.ihunt.gr/italia-lykos-epitethike-se-tetrachrono-koritsaki/

 

Lobo ataca a esposa y esposo, ella salva gracias a barandilla

Italy 24 Press Spanish – 28 luglio 2023

 Vasto, lobo ataca a novios en la playa: muerde piernas y brazos.

https://es.italy24.press/local/720274.html

 

Vasto Marina, un lobo ataca a una pareja de novios

Italy 24 Press Spanish – 28 luglio 2023

https://es.italy24.press/local/719977.html

 

HERO DAD: Father Saves Four-Year-Old Daughter From Hungry Wolf

NewsX.media - 12 mag 2023

Vasto· Italian. A brave father has been praised after he revealed how he fought off a wolf that attacked his four-year-old daughter.

https://newsx.media/news/hero-dad-father-saves-four-year-old-daughter-hungry-wolf

 

Wolf attacks a dog and its owner in Abruzzo

Breaking News - 21 maggio 2023 

On the spot, which is part of the Maiella National Park, the deputy mayor Giuseppe Di Nardo arrived first and alerted the rescue services...

https://www.breakinglatest.news/news/wolf-attacks-a-dog-and-its-owner-in-abruzzo-abruzzo/

 

A wolf attacks a woman and devours her dog in the center of Palombaro

Breaking news - 22 maggio 2023

A nightmare for Nadia Terenzi, 56 years old, simply going out with her faithful pet for a walk, not in a jungle, but in the middle of her town in the province of Chieti.

https://www.breakinglatest.news/world/a-wolf-attacks-a-woman-and-devours-her-dog-in-the-center-of-palombaro/

 

Wolf attacks a dog and the owner in Abruzzo

The Limited Times - 21 mag 2023

A wolf attacked a dog on a leash and its owner in the center of Palombaro, in the province of Chieti. The woman, Nadia Terenzi, 56, had gone out...

https://newsrnd.com/news/2023-05-21-wolf-attacks-a-dog-and-the-owner-in-abruzzo.r1bR2qjwSn.html


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L'Italia è un paese per orsi e lupi. Non venite

(05/08/2023)  A Vasto, una località turistica balneare dell'Abruzzo, le aggressioni da parte dei lupi proseguono da un anno a questa parte. Si sono registrati 10 episodi con 11 feriti. Dopo tutto questo la task force (ma quale force?) sta mettendo delle fototrappole.  Così, successivamente, saranno messi dei lacci per acciuffare la bestia. A giugno avevano posato una gabbia per cani (perché sperano sempre - contro ogni evidenza - che sia un cane, una nella quale un lupo non sarebbe mai entrato. Nonostante siano arrivati, in ritardo, a capire i percorsi abitudinari del lupo (cui già a giugno facevamo riferimento su Ruralpini). Nonostante che, ora, anche la Task force conosca la zona a rischio, il comune si guarda bene di posare cartelli avvisando del pericolo. Cari turisti stranieri, quando telefonate agli albergatori per sapere se ci sono i lupi vi mentono dicendo che tutto è tranquillo. Non è vero, non solo a Vasto, in quasi tutta Italia. Forse dovreste sapere che non c'è paese al mondo con una densità di lupi superiore all'Italia. Dovreste sapere che la presenza dei lupi non viene segnalata mentre si dovrebbe avvisare i turisti di non avventurarsi da soli e senza bastone lungo i sentieri, non si fa nulla per allertare il turista "per non creare allarmismo". In realtà non si fa "allarmismo" per non "rovinare la reputazione" del lupo, riabilitato dopo secoli di diffamazioni (nascondendo in modo pesantemente disonesto i dati sulle aggressioni mortali del passato). In Italia c'è così poco rispetto per la sicurezza delle persone che, persino a Vasto - con 10 aggressioni in meno di un anno - non si informano i turisti e non si mettono avvisi e cartelli. E allora meglio andare in paesi più civili sperando che l'economia turistica italiana ne soffra (è doloroso dirlo), sperando che in seguito alla scossa ci sia un cambiamento di linea. Sperando di agire in tempo prima che muoia qualcuno, magari un turista straniero; prima che la notizia di un'Italia infestata da lupi fuori controllo determini una debacle senza possibilità di recupero. leggi tutto


Passa per il Trentino la violazione del tabù del lupo? Meglio frenare gli entusiasmi

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Piano lupo: se passa il lupo resta intoccabile

(23/07/2023)  No non siamo su "Scherzi a parte", siamo nel pianeta Italix dove c'è la massima densità di lupi tra i pianeti della galassia e dove pare che le famose deroghe (al divieto di abbattere i lupi) siano ancora una specie di miraggio. Anche nel nuovo Piano lupo si potrà accedere ad esse "in via eccezionale" mentre ad esse ricorrono regolarmente tutti gli altri paesi europei che hanno problemi di "gioiosa convivenza" con il famelico canide. In Italia siamo in condizioni emergenziali: i lupi entrano nelle stalle, nei cortili, nei giardini, azzannano le persone sulle spiaggie e nelle campagne, non sanno più dove trovare un "posto al sole" e, pressati dai loro simili, devono spingersi verso le coste, le città. Una situazione  può verificarsi solo in Italia,  perché anche il paese più sgangherato sarebbe intervenuto prima con un piano di contenimento. E invece da noi Iipo continua a essere la vacca sacra perché così ha deciso qualcuno. Boitani ha incantato ancora una volta politici proni a farsi incantare, pronti a evitare qualsiasi "rogna" con gli animalisti. E gli allevatori e i cittadini? Sono sudditi che si lasciano bastonare e non protestano. Sin che va avanti così meglio tenersi buoni gli amici del lupo che sono più intraprendenti e che sono appoggiati nelle alte sfere. Ormai non sarebbe neppure più sufficiente un "piano di contenimento" ma, data l'emergenza, servirebbe, (almeno in alcune aree antropizzate dove la situazione sta diventando esplosiva), il piano di depopolamento. E invece niente. Così chi tenta di difendere allevatori e sicurezza pubblica, sta cercando di mobilitare tutti gli attori rurali perché sottoscrivano un appello agli assessori all'agricoltura. In Lombardia tutte le assocazioni venatorie hanno aderito e si attende che facciano altrettanto quelle agricole e allevatoriali. leggi tutto


Parco Stelvio: predazioni e verbali

I rappresentanti dei "Comitati per la tutela delle persone e degli animali dai lupi" hanno portato giovedì scorso all’attenzione della Commissione speciale sui grandi predatori del Consiglio regionale la crescente gravità del problema. Il giorno dopo, a converma, si aveva notizia di nuove predazioni nel Parco dello Stelvio presso l'agriturismo Ables di Santa Caterina di Valfurva (che si aggiungono a quelle, per un totale di una decina di pecore predate, avvenute nella vicina località Cà Marcia meno di un mese fa e passate del tutto sotto silenzio). Ieri, invece, è stato consegnato un verbale con la sanzione per “pascolo vagante” all’allevatore che - guarda caso - ha promosso la raccolta firme in alta Valtellina. Mentre si risponde picche alle richieste degli allevatori che chiedono di essere aiutati a proteggere le loro greggi, mentre si tengono nascoste le predazioni, si da il via alla repressione come chiesto a gran voce dagli animal-ambientalisti che per risolvere il conflitto , invece che controllare il lupo, preferiscono far sparire gli allevatori. E' ora, a questo punto, che le istituzioni dicano se gli allevatori devono chiudere o se sono disposte ad ascoltare loro e i cittadini preoccupati per la presenza sempre più invadente dei lupi. La Regione ha iniziato a farlo, così alcune Comunità Montane e comuni. Ma le amministrazioni del Parco dello Stelvio sinora hanno taciuto. E vorremmo invece sapere cosa pensano. leggi tutto

Convegno di Vasto: il lupo è un pericolo per la sicurezza pubblica




(27/6/2023) - Il convegno di Vasto, organizzato presso il Centro Gulliver la sera del 23 c.m., non ha deluso le eattese di quanti desideravano fosse fatta chiarezza sulla situazione locale ("la bestia di Vasto") ma anche sul quadro nazionale. Esperti, comitati di cittadini, agricoltori, persone vittime di aggressioni hanno contribuito - ciascuno dal proprio punto di vista - a descrivere un quadro preoccupante. Il lupo, in crescita numerica, è sempre più presente nelle aree antropizzate, è protagonista di interazioni con le persone potenzialmente sempre più pericolose. I casi dei lupi di Otranto e di Vasto rappresentano una punta dell'iceberg ma non sono avulsi dal contesto generale. Per quanto difformi dal comportamento usuale del lupo, questi casi hanno visto protagonisti lupi del tutto normali (nonostante i tentativi di intorbidare le acque) e si inseriscono in un contesto di aggressioni sempre più frequenti. Esse, per ora, - nella maggior parte dei casi - sono legate alla predazione dei cani condotti dagli aggrediti. L'aspetto preoccupante è che le aggressioni avvengono sempre più in aree urbane e suburbane e comportano il ferimento dei malcapitati. La serata non è stata ovviamente gradita alla lobby lupista che ha ben pensato di inviare alcune provocatrici. leggi tutto



Il lupo in casa e aggredisce

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(16/3/2023) - Sull'emergenza lupo le istituzioni, non stanno facendo nulla. Non vogliono muoversi. La lobby del lupo è una piovra che si è infiltrata in tutti gli apparati dello stato e dei media e riesce a paralizzare qualsiasi iniziativa. Prefetti e regioni sono uniti nell'inerzia, nel rimpallarsi le responsabilità, nel far credere che il lupo sia intoccabile. Ovviamente non è così ma gli organi dello stato non si preoccupano di mentire spudoratamente. Di fronte a questa vergognosa situazione solo l'iniziativa dei cittadini (politica, legale) può smuovere le acque putride. Il Comitato "Emergenza lupo-Arezzo", costituitosi alla fine di gennaio, ha conseguito un grande successo nella raccolta delle firme per la petizione rivolta all'on. Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ed all'on. Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, che hanno le competenze relative alla gestione della popolazione della specie Canis lupus nel territorio nazionale. In un solo mese raccolte 3.700 firme, una cifra importante. Il successo dell'iniziativa aretina deve spingere i gruppi e le associazioni che operano in altre provincie e in altre regioni a intraprendere iniziative analoghe.leggi tutto


Italia invasa dai lupi "in via di estinzione"

(05/03/2023) Chi come ruralpini denuncia da 14 anni la gravità del pericolo lupo ha la magra consolazione di poter dire: "l'avevo detto". Oggi si è finalmente formato un movimento sociale che contesta la politica del mantenimento della protezione del lupo anche a fronte di una presenza ubiquitaria, spavalda, aggressiva. Un mantenimento chiaramente politico-ideologico, sostenuto dal potente partito del lupo. Le cronache del febbraio 2023 sono ricche di notizie che solo pochi anni fa sarebbero stte ritenute impossibili. Ormai l'apparizione del lupo fa notizia se interessa solo città e centri maggiori, se entra nei cortili e nei giardini, se preda animali d'affezione o non usuali vittime. Le stragi di pecore non fanno più notizia. Ci si preoccupa, invece, dei lupi salvati, di cui si tenta il recupero nonostante fratture multiple, rogna, gravi ferite. Un animalismo di stato che spreca risorse per animali che dovrebbero essere "selvatici", esposti alla "legge della natura" e invece sono catturati, ospedalizzati, operti riabilitati, rilasciati. Salvo poi "non farcela" (due casi solo nel febbraio 2023). Per i lupi morti in circostanze men che chiare, ma anche per quelli stirati sulle strade si praticano autopsie e si eseguono indagini. Non sono solo i fanatici animalisti affetti da sindrome lupomane ma le istituzioni. Intanto nessuno si muove per stabilire regole per allontanare i lupi dai centri abitati e dalle città. Per i lupisti sono benvenuti e un fatto da salutare con giubilo. Ma dovrebbero dirlo a chi si è visto sparire cani, gatti, galline, oche.. leggi tutto

Da Lollobrigida una delegazione di pastori e allevatori: "il lupo fa morire le nostre attività" (24/12/2022)

Il lupo attacca sempre più vicino all'uomo (03/13/2022) 

Una delusione la risoluzione dell'europarlamento sul lupo (26/11/2022)

Lo certificano i lupologi: in Europa il lupo scoppia di salute (12/11/2022)