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Il drammatico j'accuse della pastora Anna Arneodo continua ed essere l'articolo più popolare di ruralpini. Se non l'hai ancora letto vai a leggere
Ci uccidete senza sporcarvi le mani


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Zootecnia

Se questo è un uomo...
(La morte dell'allevamento)


(04.04.18) Vista dalle "regioni ordinarie", la Valle d'Aosta potrebbe sembrare un'isola felice, come da cartoline turistiche. Invece le voci dall'interno parlano di controlli veterinari assillanti, di burocrazia esasperante e di contributi persi. Di piccole aziende messe all'angolo.  Parlano di un mito Fontina appannato, con la qualità che scende e il reddito dal latte che non è più garantito... con prezzi pezzi al litro peggio che in pianura padana... e di mocette fatte con carne brasiliana. Pubblichiamo volentieri questo j'accuse dalla Valle d'Aosta postato sul nostro gruppo facebook da Elfrida Roullet



La morte dell’allevamento


Considerate se questo è un uomo
che si alza alle 4 del mattino ogni giorno, che non cammina ma corre ,
che si addormenta alle 10 di sera col cucchiaio in mano mentre cena,
ma deve ancora preparare il pascolo per l'indomani,
finire di bagnare quel prato senza irrigatori,
fare un salto in stalla per l'ultima pulitura della lettiera,
andare a chiudere una girandola , ad aprirne un'altra,
svuotare la botte dei liquami…..

Considerate se questo è un uomo
che non può ammalarsi , che non può curarsi
che non sa cos'è un giorno di riposo nell'arco dell'anno
che ignora cos'è una giornata di mutua 
perché non trova nessuno che lo possa sostituire.

Non riesce a digerire che l'allevamento sia un lusso riservato
a chi ha già altri redditi,
che siano tanto sviliti la carne e i suoi derivati ,
che si ricavi dalla vendita della Fontina 
meno che da un formaggio industriale
fatto con cagliate importate e scadenti.




Ma dove vivono quelli che scrivono norme insensate e
impongono una burocrazia inefficiente ?
Non sanno differenziare le piccole aziende da quelle grandi:
la medesima ed enorme mole di norme paralizza la piccola cascina.
Si fanno forza della minaccia di far restituire i contributi pregressi.

Ma dove vivono i politici che propongono al massimo
ancora e solo prestiti a mo' di aiuto come se contributi da versare,
assicurazioni, mutui pregressi, assenza di entrate,
lasciassero ancora margini,seppur minimi, di spesa.
Il fallimento dell'azienda (la ribalta, dicono i contadini) è dietro l'angolo.
E quanto dovuto dall’Unione Europea te lo fanno perdere.

Che siano maledetti quelli che non sanno neanche riconoscere
che i contadini sono i veri giardinieri della Valle,
quelli a cui dobbiamo gran parte della bellezza del nostro paesaggio.
Perché i colorati prati della primavera e quelli estivi degli alpeggi
sono il dono di chi lavora la terra ,
perchè i sentieri dove passano turisti e famosi Tor (1)
sono tracciati in gran parte dagli zoccoli delle mucche,
perché la cura dei prati è, secondo gli esperti,
il miglior presidio idrogeologico.


Nota: Famosa corsa in montagna








 

 

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