Considerate
se questo è un uomo
che non può ammalarsi , che non può curarsi
che non sa cos'è un giorno di riposo nell'arco dell'anno
che ignora cos'è una giornata di mutua
perché non trova nessuno che lo possa sostituire.
Non
riesce a digerire che l'allevamento sia un lusso riservato
a chi ha già altri redditi,
che siano tanto sviliti la carne e i suoi derivati ,
che si ricavi dalla vendita della Fontina
meno che da un formaggio industriale
fatto con cagliate importate e scadenti.
Ma
dove vivono quelli che scrivono norme insensate e
impongono una burocrazia inefficiente ?
Non sanno differenziare le piccole aziende da quelle grandi:
la medesima ed enorme mole di norme paralizza la piccola cascina.
Si fanno forza della minaccia di far restituire i contributi pregressi.
Ma
dove vivono i politici che propongono al massimo
ancora e solo prestiti a mo' di aiuto come se contributi da versare,
assicurazioni, mutui pregressi, assenza di entrate,
lasciassero ancora margini,seppur minimi, di spesa.
Il fallimento dell'azienda (la ribalta, dicono i contadini) è dietro
l'angolo.
E quanto dovuto dall’Unione Europea te lo fanno perdere.
Che
siano maledetti quelli che non sanno neanche riconoscere
che i contadini sono i veri giardinieri della Valle,
quelli a cui dobbiamo gran parte della bellezza del nostro paesaggio.
Perché i colorati prati della primavera e quelli estivi degli alpeggi
sono il dono di chi lavora la terra ,
perchè i sentieri dove passano turisti e famosi Tor (1)
sono tracciati in gran parte dagli zoccoli delle mucche,
perché la cura dei prati è, secondo gli esperti,
il miglior presidio idrogeologico.
Nota: Famosa corsa
in montagna