E'
guerra aperta tra i due colossi del bio-tech'che
si accusano reciprocamente di atti illegali
I
'signori degli OGM' litigano ma intanto si rafforza
un monopolio che fa paura ad agricoltori e consumatori
di tutto il mondo
Chissà
cosa diranno i sostenitori italiani degli OGM della
furiosa lite tra Monsanto e DuPont? Le pesanti accuse
che le due corporation si stanno scambiando delegittimano
non poco il mondo del bio-tech e tutte le sue appendici
ideologiche e scientifiche.
A ribadire le
accuse avanzate dai no-global contro la pericolosa concentrazione
di potere dei 'signori degli OGM' ci pensano le stesse
società del settore impegnate in una guerra senza quartiere.
E' la DuPont che attacca. La società attraverso la Pioneer
controllava in Usa il 40% del mercato dei semi del mais;
oggi è scesa al 30%.
La Monsanto ha acquisito quote di mercato grazie all'acquisizione
di società minori e numerose licenze e sta assumento
una posizione di vantaggio monopolistico nei settore
delle sementi GM.
E'
la stessa DuPont a denunciare il pericolo per gli agricoltori
e tutta la filiera alimentare di questa posizione monopolistica
della Monsanto. Una posizione che, secondo i rivali,
sarebbe stata acquisita mediante 'pratiche illegali'.
La Monsanto ribatte denunciando una campagna di diffamazione
condotta anche mediante la falsificazione di documenti
e il finanziamento sottobanco di organizzazioni anti-OGM.
Volano
gli stracci (e le querele). Intanto, però, una cosa
è sicura: il prezzo del seme di soja GM della Monsanto
è cresciuto del 42%. La società ribatte che la soia
Roundup-ready II consente rese più elevate della soia
Roundup-ready I . Sarà. Ma intanto la Monsanto fa sempre
più il bellio e il cattivo tempo e le organizzazioni
di agricoltori anti-OGM denunciano che se le cose procedono
di questo passo non ci sarà più seme di soia OGM.
Per
il mais le cose vanno un po' meglio perché in Europa
alcuni paesi resitono agli OGM. L'Austria che vuole
essere OGM-free a tutti i costi, sbeffeggiata come
'isolazionista' e 'retrograda' sta già facendo buoni
affari esportando semi di mais garantiti non OGM.
Ma
intanto il monopolio della Monsanto cresce. E
se un giorno la Monsanto si pappasse anche la DuPont
o se si mettessero d'accordo dopo la guerra degli OGM?
A
parte ogni altra considerazione basta riflettere sul
pericolo di monopolio mondiale dei semi per dire no
agli OGM.
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