Ruralpini>Ruralismo>latte crudo>OGM contro latte crudo

[Ogm contro latte crudo]

 

(12.12.08) Contro il latte crudo gli attacchi più pesanti dalla "sinistra OGM"

 

Contro il latte crudo … licenza di sparare a zero?

Per i filo OGM, autoproclamatisi “neo-galileiani”, in lotta perenne contro l’oscurantismo antiscientifico e la “moda del naturale”, la guerra al latte crudo è un punto d’onore. 

“Naturale è brutto, manipolato è bello” è il loro credo; uno dei corollari è che se sei d’accordo con loro sei uno scienziato, se no sei uno "pseudoscienziato" o, più semplicemente, un imbecille che non ha diritto di parola (specie se osi dire che gli OGM non sono proprio così belli e sicuri come i "veri" scienziati  dicono).  Appena è stato fatto scoppiare  l’ “allarme per il latte crudo”, si sono buttati a capofitto.

E' il Riformista che ha iniziato l'attacco il 3 dicembre. L'interesse di D'Alema per le coop, la collegata  finanza rossa (molto implicata nel liquido bianco) sono noti e potrebbero spiegare perchè dopo De Casto ( SISAG, finanziaria Società italiana sviluppo agroindustriale, a suo tempo fondata da Parmalat e altri big dell'agroindustria tra i cui soci c'è Granarolo  e nel cui cda c'è il presidente della stessa Granarolo) parta all'attacco un organo della sinistra "di razza".

Politica, finanza e ideologia sono largamente intrecciati in questa vicenda tanto è vero che la firma all'attacco all'arma bianca contro il latte crudo è della biologa-giornalista Anna Meldolesi. Commentando sul sito della fondazione italianieuropei (editore del Riformista) il suo stesso articolo la Meldolesi si lascia andare ad affermazioni che a dir poco meriterebbero querele a raffica da parte di ASL e servizi sanità veterinaria regionali. Non si diceva “procurato allarme” una volta? E stato "depenalizzato"? Leggiamo.

Ho fatto un'inchiesta sul latte non pastorizzato, scoprendo una realtà allucinante. Quasi sempre viene venduto con una dicitura fuorviante - "latte crudo" - [certo che è fuorviante, infatti si dovrebbe chiamare “fresco” forse la Meldolesi , non contenta che una legge proindustria obblighi a chiamarlo “crudo” vorrebbe che lo si chiamasse “infetto”, "pozione velenosa" o chissacosa] in oltre mille distributori automatici sparsi per il paese, soprattutto nel nord Italia. I controlli (in buona parte autocontrolli) [qui fa credere che i protocolli HACCP siano un "fai da te" casereccio ] sono carenti e disorganizzati, ma hanno rilevato un numero inquietante [ma come, non sei "scienziata"?, i numeri non sono "inquietanti", hanno significato sulla base di protocolli di valutazione del rischio e dei parametri massimi definiti, di elaborazioni statistiche ecc.]  di campioni contaminati con germi patogeni per l'uomo. Pericolosissimi per i bambini […] Se partiti, associazioni di consumatori, media smettessero di correre dietro a rischi inesistenti scoprirebbero che esistono dei pericoli veri. Che si annidano nella tanto celebrata filiera corta e nell'insensato ritorno ai sistemi produttivi di una volta”.

Chissà a quali “rischi inesistenti” pensa la nostra intrepida biologa-giornalista. Qualche sospetto l’avremmo

 

Nei paladini della crociata filo-industriale troviamo gli stessi pasdaran della lobby pro OGM

Per chiarire un po’ qual’è il background ideologico di questi “paladini della salute” è bene sapere  che Anna Meldolesi con Gilberto Corbellini, il profeta italiano degli OGM, ha fondato la rivista “Scienze Darwin" ed è redattrice de “Il Riformista”. Manco a farlo apposta ha scritto un libro a favore degli OGM, per Einaudi.

Nell’articolo le affermazioni infondate. allarmistiche e diffamatorie si sprecano. L’inizio è incoraggiante: “Bere latte crudo non pastorizzato è come giocare alla roulette russa. Se sei fortunato risparmi fino a mezzo euro al litro. Se non lo sei puoi beccarti un batterio patogeno e finire in dialisi o rimetterci addirittura la pelle”.   Si sostiene poi che non ci siano controlli “dalla stalla alla tavola. E la filiera è talmente corta che tra produttore e consumatore non solo non c’è spazio per la pastorizzazione, ma spesso neppure per i controlli veterinari”. Ma se ne vengono eseguiti a migliaia? I resposabili dei servizi veterinari leggono simili sparate? E se si cosa fanno, dormono?

I produttori “amici di Grillo” sono degli speculatori e la vendita del latte crudo un business (invece Granarolo e c. sono dei filantropi, vero?).  Sentenzia la Meldolesi: “l’investimento iniziale per il «bancomat del latte» è modesto - dai 5.000 ai 30.000 euro a seconda del modello - e si ammortizza rapidamente. Infatti se un allevatore vende il suo prodotto al circuito tradizionale riceve 30 centesimi al litro, magari a 60 o a 90 giorni. Vendendo direttamente al consumatore incassa 1 euro subito, anche di più se il latte è biologico".

 

Compri latte crudo? Sei un pezzente, uno sprovveduto o un …. fissato

I consumatori sono dei pezzenti che si sottomettono a un prodotto insano pur di risparmiare 50 cent. O comunque degli sprovveduti, che non distinguono “crudo” da “fresco”: 1 euro è sufficiente per attirare un buon numero di clienti, visto che un litro di prodotto pastorizzato al supermercato costa 50 centesimi in più […]C’è chi fa fatica ad arrivare a fine mese e chi crede che “crudo” significhi semplicemente «fresco»”.  Si perchè quello "fresco" autentico per quelli come la Meldolesi è quello pastorizzato e confezionato della Granarolo e c.

Se non sei pezzente o sprovveduto sei un “fissato” o un povero pirla che rincorre i “sapori perduti”. “Poi, certo, ci sono i fissati dell’ecologia che pensano che la natura sia più benigna della tecnologia [roba da metterli in manicomio psichiatrico come ai bei tempi dell’Urss, ah, scusate, sono diventati riformisti] e vogliono ridurre gli imballaggi. E i buongustai che rimpiangono i sapori di un tempo, dimenticando che la pastorizzazione è stata una conquista per la salute dell’umanità”.

Dal pulpito della lobby biotech si predica contro i “milk worrior”, potente e agguerrita lobby del latte crudo

Infine la nostra paladina della scienza galileiana (e, più prosaicamente, degli OGM) non teme di sfidare il ridicolo.  La lobby dei produttori, che con le loro manifestazioni si sono meritati l’appellativo di “milk warrior”, conviene tenersela buona”   (forse si confonde con i “Cobas del latte”, già che ci siamo …. facciamo di tutti questi intossicatori-speculatori in bel fascio). Ma quale lobby? Da una parte Assolatte, lobby industriale “convenzionale”, sostiene che la vendita del latte crudo è un “fenomeno di costume” (meno dello 0,3% del latte consumato), dall’altra i crociati del tecnocibo con ancora meno scrupoli sostengono che i piccoli produttori di latte crudo sono... una potente lobby. Mettetevi d’accordo, almeno.

Fin qui gli attacchi “mirati” e pieni di livore da parte di chi si ritiene (a ragione) bersaglio di un sempre più vasto sentimento sociale di insofferenza per il sistema di produzione e distribuzione industriale degli alimenti, di diffidenza per il tecno-cibo, gli OGM e gli scienziati-stregoni (magari membri dei Cda delle società biotech e comunque azionisti).

Anche  i grandi mezzi di informazione (compresi i principali TG) , però, non si sono fatti molti scrupoli nel far passare l’idea che il latte crudo “può provocare gravi malattie renali”.

Provate a sostenere che gli alimenti dell’industria non sono sicuri, vi ritrovate con milioni di euro richiesta di danni per diffamazione. Ma, si sa, la stampa è libera e tutti hanno la stessa opportunità di esprimere il loro pensiero secondo i “diritti costituzionali”. In quale pianeta?

 


 

 

L' articolo shock del 03/12/08 di Anna Meldolesi sul Riformista.

Nei gg seguenti reazioni sul suo Blog

nuovo post al vetriolo contro Slow Food che "inneggia alle contaminazioni batteriche" il 17.12.08


05/12/08 Anna Meldolesi
Finalmente arrivano i controlli sui distributori di latte crudo

11/12/08 Anna Meldolesi starring in Allarmi ed allarmismi

11/12/08 Anna Meldolesi sul Riformista Latte e maiali , rischi veri falsi allarmi  non andiamo a toccare il business della carne, dopotutto la finanziaria SISAG - (primo azionista di Nomisma, società di Prodi già presiedura da De Castro) ora presieduta dallo stesso DeCastro che ha dato il via alla campagna d'autunno contro il latte crudo l'hanno fondata Tanzi Parmalat - Cremonini  Inalca carni - Zonin  vino - Veronesi  Aia carni avicole. Un bel giro bolognesecentrico di finanza rossa, latte, carne e... politica

Opere einaudiane pro OGM

Anna Meldolesi "Organismi geneticamente modificati. Storia di un dibattito truccato"Einaudi, 2001

e ora ...

Antonio Pascale "Scienza e sentimento", Einaudi, 2008

Pascale è un agronomo e lavora al Ministero dell'Agricoltura

Pascale e la Meldolesi definiscono Vandana Shiva una "pseudoscenziata" (perchè si batte contro gli OGM), sfottono lei e Slow Food "si veste con il sari per impressionare la sinistra" dice Pascale ("come se io che sono napoletano andassi per il mondo vestito da Pulcinella" (si vede che per la sinistra "progressista" non vestirsi all'occidentale è come indossare una maschera di carnevale. Che multiculturalismo! Ma la cosa più simpatiche che dice è che e "usa un metodo emotivo e ricattatorio".

Pensierino per chi crede ancora alle favole "c'era una volta la destra e la sinistra":

La sinistra OGM pubblica per la sinistra editoriale "seriosa" e "illuminista" einaudiana. La casa editrice è però di Berlusconi e l'opera è stata esaltata dal sito Ragionopolitica.it di Forza Italia

 



View My Stats