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Inforegioni/ Zaia schifa la polenta OGM

 

  

 

 

 

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Il futuro governatore del Veneto è decisamente contrario agli OGM. Ha voglia Calderoli a dire che 'parla a titolo personale'

 

 

McZaia. Avremmo preferito non averlo mai visto. Una caduta che non rende onore al personaggio.

 

(08.02.01) Zaia, alla Fieragricola di Verona sugli OGM tiene una linea decisa

'Secondo voi io vado a mangiare questa schifezza?'

Il ministro, dopo essersi prestato al ruolo di McZaia svolto per promuovere il panimo McItaly della 'primaria multinazionale dl fast food', ora si redime con una posizione netta sugli OGM che, per un politico, è inconsueta e gli fa onore. Peccato che nella Lega dicano che 'parla a titolo personale'

Alla Fiera agricola Zaia rifiuta l'invito ad assaggiare la polenta OGM di Vecchioni, presidente di Confagricoltura, l'organizzazione unica tra la 'triplice dei campi' che ha sposato la causa degli OGM(essendo quella più legata all'industria).

 

'Secondo voi io vado a mangiare questa schifezza?'

 

ha risposto secco Luca Zaia a chi gli chiedeva di prestarsi all'assaggio dimostrativo. In realtà questo 'invito alla degustazione' aveva molto di provocatorio dal momento che sino ad oggi coltivare mais transgenico è vietato.

Ci ha pensato una recente sentenza del Consiglio di stato a tentare di aprire la breccia. E ora la patata bollente l'ha in mano proprio Zaia. La sentenza impone al Ministero delle politiche agricole di rilasciare a Silvano Dalla Libera, agricoltore di Pordenone e vicepresidente di Futuragra (associazione punta di diamante del fronte pro OGM e trait d'union tra agroindustriali e aziende bio-tech), l'autorizzazione a coltivare il MON 810 della Monsanto.

Zaia si è visto notificare la sentenza il 29 gennaio. Ora è una corsa contro il tempo. Riuscirà Zaia a bloccare le semine previste per i primi di aprile (meteo permettendo)? La posta in gioco è enorme perché dalla breccia di Pordenone rischia di diventare una falla. Gli 'agricoltori' (industriali della monocoltura) pro OGM minacciano Zaia di fargli pagare danni enormi in caso di blocco delle semine.

Ecco perché la tensione politica sul tema OGM anche all'interno del Governo e della maggioranza è elevatissima, specie alla vigilia delle Regionali.

Alla provocazione veronese di Confagricoltura Zaia non poteva che rispondere come ha fatto. Ed ha fatto bene. La posizione di Zaia è quella della stragrande maggioranza degli agricoltori italiani consapevoli che gli OGM sono un fallimento e un suicidio, specie per il tipo di struttura e di risorse agricole dell'Italia (in realtà sono un omicidio, scientificamente pianificato).

Basti pensare che il tanto decantato mais OGM bt rischia di creare danni enormi all'agricoltura biologica e convenzonale, non solo per le possibili contaminazioni, ma anche per l'induzione della resistenza alle tossine del Bacillus thuringensis in popolazioni di insetti (bt sta appunto per Bacillus thuringensis ovvero un batterio che produce tossine insetticide i geni della produzione delle quali sono state inseriti nel mais).  La partita economica e politica è enorme e si gioca all'interno dei diversi schieramenti politici (va chiarito bene che i fronti pro e contro gli OGM sono trasversali a tutto l'arco politico).

In questo contesto negli ultimi giorni Zaia ha dichiarato coraggiosamente in alcune interviste rilasciate a quotidiani che 'È suicida per l'Italia la posizione del Pdl favorevole agli OGM. Il tempo mi darà ragione'.

 

Lega No Global

 

Peccato che poi ceda alla tentazione di strafare, e affermi: 'La sinistra in Veneto voterà Lega, siamo noi i veri No Global'. Affermazione che avrebbe anche un suo fondamento ma che contrasta con l'immagine di Zaia con grembiulino McDonald's (che è sempre meglio di certi altri grembiulini molto usati a destra e a sinistra).  Ci ha comunque poi pensato Calderoli a contraddirlo 'Zaia sugli OGM e nucleare parla a titolo personale'. Ah!

Resta il fatto che Zaia è più popolare di Calderoli e che non è un 'signore' che parla a titolo personale ma il futuro governatore del Veneto. Una rimbeccata  che riflette forse anche un certo nervosismo da parte del centro lombardo nei confronti di Zaia e del Veneto che, specie in caso di Lega dietro di diversi punti al Pdl in Lombardia, potrebbe prefigurare una non troppo fantapolitica, sia pure nel lungo periodo, messa in discussione della leadership.

Con tutto questo non va dimenticato che i più accaniti pro OGM e pro-global stanno a sinistra e che, pur con certe 'rozzezze' (aggettivo usurato) e senza il massimo della coerenza (ma quale grande partito pratica questa virtù?) la Lega qualcosa sull'identità, il rifiuto della globalizzazione e della sua versione 'dura e cattiva', il mondialismo l'ha detta e la dice.  Non va dimenticato, credibilità per credibilità, che certa sinistra 'alternativa' che si autodefinisce No global ha le radici nell'internazionalismo (tradotto in pratica in imperialismo rosso) e nel globalismo spirituale cattolico (tradotto in pratica nel colonialismo, spesso genocida). Certi blasoni ideologici, da contrappore ad una Lega 'rozza e parvenue', forse sarebbe bene tenerli in soffitta e non sbandierarli troppo.

In ogni caso ragionare per blocchi con vecchi e nuovi filtri ideologici non serve più a nulla. Il 'male' e il 'bene' non stanno nè a 'destra' nè a 'sinistra'. Se la questione OGM ha una centralità politica, come crediamo, facciamone (insieme a tutta la dimensione del cibo buono pulito e giusto) la vera e decisiva coordinata e discriminante politica.

 

 

 

 

 

 

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