Home

Mi presento

Attualità

Alpeggi

Ruralismo

Osterie

Foto

Link

 

Ruralpini 

 

Inforegioni/Convegno Amamont 2010

 

  

 

 

 

Attualità

Eventi

Commenti

Forum

Index inforegioni

Archivio inforegioni

 

 

Il presidente di Amamont Avv. Plinio Pianta di Brusio (GR-CH) durante la prolusione al Convegno

(foto M. Corti)

 

I ticinesi Ing. Agr. Giovanni Berardi, allevatore e presidente di Agrifutura (a sinistra) e la Sig.ra Angela Tognetti, coltivatrice bio, alpeggiatrice e presidente di ConProBio associazione di consumatori e produttori bio ticinesi. In mezzo il moderatore Dr. Antonio Raschi direttore del Centro di Biometereologia del CNR di Firenze (foto M. Corti)

 

Nella giornata del 17 oltre al convegno sulla biodiversità di cui riferiamo in questo articolo si è svolta l'Assemblea di Amamont. In un prossimo articolo presenteremo i 'codici dell'alpeggio' approvati dall'Assemblea dell'associazione e il Calendario degli eventi

 

(18.04.10) Al convegno-assemblea di Amamont di  Breno (BS) del 17.04.10 si è sottolineato il ruolo delle aziende agricole di montagna per la difesa della biodiversità

 

Circolazione di esperienze positive, coinvolgimento attivo dei consumatori, biologico. Il nuovo dinamismo delle piccole aziende agricole di montagna

 

di Michele Corti

 

Dal Canton Ticino (da dove sono arrivati importanti contributi e testimonianze) al Trentino sta emergendo un modello convergente basato sull'alleanza strategica tra consumatori attivi e piccole aziende orientate alla sostenibilità, alla sobrietà energetica, alla valorizzazione della biodiversità.

Che interpretano in chiave attuale il senso dell'operare in montagna unendo innovazione e tradizione.

 

Si è svolto ieri il convegno 'Una montagna di biodiversità' con cui Amamont (associazione transfrontaliera italo-svizzera degli amici degli alpeggi e della montagna) ha voluto celebrare in modo non formale l'anno internazionale della biodiversità. Il convegno è stato introdotto dall'Ing. Elena Broggi, vice-presidente (con delega alle lmaterie ambientali e territoriali) della Comunità Montana di Valle Camonica che ha ricordato come da anni la Comunità Montana è attivamente impegnata nel sostenere le aziende di montagna attraverso una serie di iniziative finalizzate alla valorizzazione delle tante produzioni tradizionali di questa grande vallata alpina. Il ruolo del mondo scientifico per la tutela della biodiversità è stato ricordato da Antonio Raschi moderatore del convegno e direttore del centro di biometerieologia. Raschi ha ricordato come l'attività della ricerca non si sia sempre dimostrata efficace e come la creazione e la tutela della biodiversità restino principalmente nelle mani dei produttori agricoli.

Da questo punto d vista l'agricoltura  tradizionale ha  rappresentato e continua a rappresentare una grande 'fabbrica' di biodiversità. L'agricoltura industriale, invece, diffusasi nelle grandi pianure si pone come distruttrice della biodiversità (sia di quella agricola, rappresentata dalla varietà coltivate e razze, che di quella 'selvatica').

Questi concetti sono stati ripresi e rapportati alla realtà alpina da Fausto Gusmeroli della Fondazione Fojanini di Sondrio ha illustrato il ruolo della 'verticalità' e presenza nelle Alpi di una grande varietà di influenze ambientali e culturali che hanno dato origine ad una grande biodiversità. I modelli basati sulla specializzazione (dal latte alle mele)  e l'imitazione dell'agricoltura industriale della pianura, però, sono risultati responsabili anche  in montagna di un processo perdita di biodiversità che si accompagna anche a gravi impatti ambientali legati all'uso dei pesticidi e all'eccesso di deiezioni; il tutto, peraltro, senza  assicurare la sostenibilità economica delle aziende agricole.  

Le piccole aziende basate su modelli meno intensivi, la differenziazione produttiva e di servizi, il biologico, le filiere corte sono invece in grado di rispondere alle domande che provengono dalla società in materia di sostenibilità, biodiversità, prodotti di qualità nel senso integrale (organolettica, nutraceutica, etica).  Luca Battaglini ed Emanuela Renna (Università di Torino). hanno portato esempi della numerose  razze allevate sulle Alpi e del significato della loro conservazione mettendo anche in evidenza come, almeno in alcuni casi, il solo riconoscimento e l'introduzione del premio di allevamento previsto dai Piani di Sviluppo Rurale delle regioni abbiano sortito una veloce e consistente ripresa numerica di popolazioni già ridotte al lumicino.  Michele Corti e Giovanni Moranda (Università di Milano) hanno messo in evidenza con riferimento al caso concreto della Valle Camonica (che ha ospitato il convegno) come sia possibile salvare il patrimonio di agribiodiversità  rilanciare la zootecnia 'minore', ma anche comparti come la vitivinicoltura e l'ortifrutticultura che erano di fatto scomparsi (determinando il rischio di perdita di numerose varietà locali: vitigni, varietà di mele, patate, rape, ecc.). L'analisi del nesso tra modelli agricoli e biodiversità è chiara, ma resta da chiarire se ci sarà un futuro per le piccole aziende.

 

Le esperienze svizzere

 

E' evidente che per garantire un futuro alla agricoltura di montagna vanno riviste diverse cose. La politica rurale per la montagna deve sganciarsi dagli orientamenti agroproduttivisti e deve impegnarsi in una profonda sburocratizzazione; d'altra parte, però, il futuro è nelle mani degli stessi produttori che devono imparare a collaborare tra loro e a giocare la carta del rapporto con i consumatori.

La Svizzera da entrambi questi punti di vista può vantare esperienze avanzate. Nel campo delle misure agroambientali e del 'disaccoppiamento' (del sostegno al reddito da quello alla produzione) le azioni messe in atto risultano molto più incisive rispetto alla realtà italiana. Angela Tognetti, presidente dell'associazione ConproBio (Consumatori e produttori di prodotti Bio - http://www.conprobio.ch/static/organizzazione.html), ha illustrato come sul terreno delle 'connessioni ecologiche' e della protezione/ripristino dei biotopi si sia registrata, nel Piano di Magadino (l'unica pianura del Canton Ticino), una positiva convergenza tra aziende bio e obiettivi ambientali delle autorità. Ha anche illustrato come l'adesione a misure agroambientali quali la tutela dei prati aridi di interesse naturalistico ripaghi il maggior impegno dei contadini con significative integrazioni di reddito. Sull'altro versante è significativa l'esperienza della stessa ConproBio cui aderiscono 1500 famiglie consumatrici che facevano già riferimento a Gruppi di acquisto. Lo schema attivato da ConProBio mette in condizione i piccoli produttori bio di programmare la propria produzione sulla base delle richieste dei consumatori associati, senza dover ricorrere ad alcuna struttura distributiva (i punti di raccolta sono gli stessi depositi aziendali). Il vivace panorama ticinese è testimoniato dal fatto che ConProBio rappresenta il 25% della distribuzione bio cantonale. Nell'ambito del mondo Bio svizzero (riunito sotto le insegne di Bio Suisse) è attiva anche un'altra associazione che opera espressamente per il sostegno alle aziende bio di montagna.

Si tratta di Bergheimat (http://www.schweizer-bergheimat.ch/portrait/filosofia.html). La presidente dell'associazione è Chiara Solari, una ticinese (fatto di per sè significativo). La  Solari, impossibilitata a partecipare a causa degli impegni dell'associazione, è stata rappresentata da Giovanni Berardi (per coincinenza di Breno - Canton Ticino), allevatore e presidente di Agrifutura, un'associazione di recente costituita  che unisce istanze di sostenibilità e attenzione al biologico all'esigenza di dare spazio all'innovazione anche nelle aziende di montagna ( http://www.agrifutura.splinder.com/). Berardi ha illustrato come Berheimat operi a sostegno delle aziende bio (e aspiranti tali) in vari modi anche con il coinvolgimento dei consumatori che possono essere soci attivi. Bergheimat offre consulenze, servizi di volontariato, prestiti senza interessi.

 

Appuntamento in Ticino

 

La presenza al convegno Amamont di Breno dei rappresentanti di importanti realtà associative ticinesi apre la prospettiva di un rafforzamento della collaborazione transfrontaliera nel campo dell'agricoltura biologica e di montagna. Da questo punto di vista ci auspicamo che, dopo gli appuntamenti di Porlezza CO (2008), Poschiavo (Canton Grigioni)  (2009), Breno BS (2010) il Canton Ticino possa ospitare l'annuale appuntamento itinerante di Amamont nel 2011.

Ne verrebbe rafforzato e confermato il ruolo di Amamont nel favorire scambi e progetti comuni al di là della frontiera italo-svizzera.

Da parte delle realtà alpine italiane vi è un indubbio interesse ad un travaso di esperienze dalla Svizzera - dove l'agricoltura di montagna è organizzata e dispone di peso politico - alla Lombardia,  Veneto,  Piemonte, Trentino, dove gli interessi delle aziende agricole di montagna non trovano espressioni organizzative e politiche. Nello scambio di esperienze la Svizzera può, a sua volta, trarre stimolo dalle politiche messe in atto a livello locale in alcune realtà delle Alpi italiane per la valorizzazione di produzioni artigianali ottenute con metodi tradizionali individuando soluzioni di compatibilità con l'applicazione norme igienico-sanitarie.

Nell'attesa dell'appuntamento del 2011 nel corso dell'estate e dell'autunno Amamont proporrà una lunga serie di eventi (prevalentemente in alpeggio) (il programma sarà pubblicato a breve su Ruralpini).

L'evento principale vedrà protagonista la Malga Montalon, malga 'storica' del Lagorai (Trentino) caricata da Oswald Tonner  della Libera Associazione Malghesi e Pastori del Lagorai (presieduta da Laura Zanetti). Laura a Breno ha brevemente illustrato i promettenti sviluppi della rinata Latteria Sociale di Strigno, sede dell'associazione e di attività didattiche, ma anche luogo di produzione di formaggi bio destinati ai Gruppi di acquisto. Anche qui si pensa di aprire l'Associazione ai consumatori. Esperienze parallele, come si può constatare, che rappresentano importanti riferimenti per tante altre realtà che sulle Alpi scommettono sulla rinascita di una nuova agricoltura contadina.

 

 

 

 

 

 

pagine visitate dal 21.11.08

counter customizable

View My Stats
commenti, informazioni? segnalazioni scrivi

Registra il tuo sito nei motori di ricerca

 Creazione/Webmaster Michele Corti