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(25.10.01) Due giovani fidanzati veneti vorrebbero fare i pastori, ma non ci riescono

Caro ministro cosa dobbiamo fare? Con le pecore da carne non ci lasciano fare la transumanza. Con quelle da latte non abbiamo i contributi per mettere su l'azienda

Come abbiamo già avuto modo di denunciare in altri casi la strada per i giovani che vogliono diventare agricoltori, pastori, allevatori è lastricata di difficoltà insormontabili e la corsia preferenziale per loro in realtà è spesso solo sulla carta

 

Egregio ministro dell'agricoltura Onorevole  Zaia,


Le scrivo per evidenziare, a mio modesto parere, un'ingiustizia.
Le spiego innanzitutto la nostra situazione dall'inizio. Il mio fidanzato, nato, cresciuto ed attualmente residente a Puos d'Alpago (BL) ha aperto nel 2008 un'azienda agricola per l'allevamento di pecore, la nostra passione, lui ha 23 anni e come sottolinea spesso Lei è propenso all'aiuto ai giovani nuovi insediati nel settore agricolo che hanno gran passione per l'allevamento e l'agricoltura. Bene, noi siamo proprio fra quelli!
Abbiamo iniziato quest'avventura con un allevamento di pecore da carne con tipologia di allevamento a pascolo vagante, questa scelta non è stata delle migliori, visto che sta diventando sempre più difficoltoso, per via delle chiusure di vari comuni in pianura e ora alla proibizione dell'utilizzo dei cani, indispensabili, a causa del diffondersi della malattia rabbia. Messi alle strette dalle molteplici disavventure e data la giovane età e la voglia di rendere sicura e continuativa la nostra azienda agricola, abbiamo pensato di orientare la nostra tipologia di allevamento puntando alla realizzazione di una stalla per pecore da latte, dedita alla trasformazione del latte in prodotti caseari. L'ente addetto ovvero l'associazione Coldiretti ci ha suggerito la partecipazione ad un bando proprio appena uscito per ottenere degli incentivi, legato proprio alla realizzazione di stalle con annesse zone di trasformazione latte, caseificio e punto vendita, esattamente quello che avremmo voluto far noi. Da qui, l'amara sorpresa: le pecore, in tale bando, vengono considerate solo ed esclusivamente da carne e quindi valgono pochissimo punteggio al fine di poter concorrere con gli altri allevatori per ottenere gli incentivi . Sono privilegiati esclusivamente gli allevatori di bovini da latte. A questo punto mi chiedo: perché? Infondo, la trasformazione del latte di pecora avviene nello stesso modo di quello di vacca o no?
Ora come ora noi non possiamo assolutamente permetterci di realizzare a nostre spese una stalla che possa fornirci un adeguato reddito per poter vivere così dovremo chiudere l'azienda, perché purtroppo non abbiamo alcun aiuto . tutto ciò non è giusto, perché abbiamo fatto grandi sacrifici per poter aprire l'azienda e resistere fino ad ora con grandissimi sforzi economici e fatica anche fisica. Per una volta che ci sono dei ragazzi giovani italiani che si impegnano in qualsiasi modo per creare qualcosa, perché non è data alcuna possibilità di poter emergere?
So bene che Lei non ha alcuna colpa delle clausole di questo bando e che questa lettera non verrà considerata, ma vorrei solo capire se può consigliarci a trovare un altro bando più idoneo, che permetta di poter partecipare anche a noi, allevatori di pecore, ed essere messi in condizione tale di poter competere a pari opportunità con gli altri allevatori.

 

In attesa di un Suo gentile riscontro in merito, Le porgiamo i nostri Distinti saluti.

 

Daniela e Davide

 

dany.turbo@libero.it

 

 

 

 

 

 

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