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Montagna sfregiata


Michele Corti, 30 giugno, 2022


W la reazione di rigetto contro i panchinoni (abbiamo ancora anticorpi)

Al coro laudativo dei panchinoni che portano turismo, che valorizzano (?) panorami bellissimi, che portano serenità, felicità e la realizzazione di ogni bene e desiderio, si è unita - in questo caldo mese di giugno che giunge a termine - la voce del dissenso, prima timida, poi sempre più decisa. Ogni articolo, ogni post, sia pure pubblicato con intenti laudativi delle Big Bench viene sommerso di commenti negativi, spesso pesanti, sempre netti. Sui media (prevalentemente siti di info locale ma anche siti specializzati di montagna) in questo mese c’è stata l’esplosione delle critiche, un po’ come una pentola a pressione che, senza adeguate valvole di sfogo, è scoppiata. Trenta articoli critici contro i panchinoni nel solo ultimo mese, media locali finalmente portavoce delle contestazioni e un sondaggio facebook che prima che la Big Bench Community scatenasse il cammellagio era al 93% di NO, scesi al 62% (alle 24:00 del 30/6/2022). Abbiamo interrotto il sondaggio con 1033 voti NO e 789 SI (erano 48 a mezzogiorno di ieri (30/6). Forse i panchinisti si sono irritati e si sono mobilitati non solo per il sondaggio e altri segnali di crescente dissenso ma anche perché ieri (30/6), in Piemonte - culla delle Big Benc - un articolo demolitivo sui panchinoni è apparso sui siti di informazionedi quattro diverse provincie.  Se volete protestare contro i panchinoni potete scriverci  e raccontare la vostra esperienza a redazione@ruralpini.it

L’avversione per la prepotenza sul paesaggio, sul senso estetico comune, per lo sberleffo alla dignità di istituzioni e comunità (sono imbarazzanti le cronache delle “inaugurazioni alla presenza delle autorità civili e religiose e degli ambasciatori del BBCP”, l’altisonante
big bench community project ). Il dissenso covava sotto la cenere (i primi interventi critici sono dell’estate 2021), ma la gente comune era intimidita dai paroloni, inibita dall’esprimersi per via del massiccio consenso costruito dall’ufficio stampa del BBCP e dai media locali e nazionali, compresi i giornaloni come la Stampa e il Corrierone e la TV di stato con Rai3 che sono arrivati a sostenere che le BB sono la “cura per l’ambiente”. Troppo.

L'operazione di marketing autoreferenziale con l'avallo, non certo casuale, del mainstream si è caricata di ogni valenza buonista. Uno specchio dei tempi, dell'ipocrisia, della tendenza all'omologazione, alla massificazione, alla virtualizzazione, alla regressione puerile

Si è superato un limite e anche il conformismo e la soggezione al mainstream non riescono a contenere la reazione.
Dopo le avvisaglie dello scorso anno, quelle di questa primavera (a seguito dell'emergere di una realtà di fruizione delle panchinone, e di disturbo ai residenti,  ben diversa dalla narrazione della BBCP e sei suoi corifei), nel mese che sta per finire è esploso il dissenso.



Abbiamo visto quando è esplosa la contestazione, ma da dove proviene? Tra le voci “dissidenti” vi sono sia quelle di scrittori di montagna (che risiedono in città come Torino) che gli articoli di cronaca locale che registrano situazioni critiche (come a Viverone e a Sondrio) e/o le proteste di cittadini. Nella tabella che abbiamo riportato sotto la provincia è quella dell’organo di stampa/web che ha pubblicato il pezzo se esso è redazionale, riprende un comunicato, riferisce una notizia locale, dell’autore se rappresenta un commento, un editoriale, un contributo su un sito specializzato di montagna.

Tra gli scrittori (giornalisti, professori, esperti) si registrano le firme di Annibale Salsa, Toni Farina, Luca Rota, Fabio Balocco, Giorgio Boatti, Pietro Lacastella, Mauro Carlesso, Roberto Serafin. La forte presenza delle provincie di Bergamo, Lecco, Sondrio è legata all’impegno di Luca Rota, scrittore ma anche organizzatore culturale, l’autore più prolifico tra quanti sono intervenuti contro le panchinone, cui si è affiancato quello di ruralpini, ma anche a una “sollevazione popolare”, come l’ha definita lo stesso Rota.



Perché tante proteste in Lombardia, pochissime in Trentino e Val d’Aosta, poche in quel Piemonte che è stato capillarmente invaso e dove è stata installata la maggioranza assoluta delle Big Bench? Tante proteste in Lombardia perché ci sono già tante panchinone, perché sono arrivate quando non erano più una novità assoluta e con qualche inizio di critica. Pochissime in Trentino (e tutte d’autore, ovvero di scrittori che contestano il fenomeno in generale pur citando i pochi esempi locali) perché ci sono solo tre panchinone di cui due "dissidenti” in legno naturale e meno impattanti. In valle d’Aosta ce ne sono tre.



Le regioni autonome non hanno bisogno di “belinate” per attirare il turismo, ne hanno già troppo, sia perché godono di bellezze naturali indubbie sia perché, anche grazie alle risorse dell’autonomia, hanno saputo conservare il paesaggio (vedi, specie per il Trentino, il restauro delle abitazioni dei nuclei storici, il rispetto di rigidi vincoli paesaggistici). Piemonte e Lombardia, regioni industriali (quando c’era l’industria) hanno ampiamente trascurato la tutela del paesaggio e, sino a tempi recenti, si sono preoccupate poco del turismo. Le panchinone non possono prendere piede dove c’è una cultura del paesaggio, dell’identità paesaggistica. Quando si passa il confine tra Lombardia e Trentino (a Ponte Caffaro) si nota quasi subito come spariscano le pubblicità stradali invasive che offendono le valli (in Lombardia e Piemonte solo gli ambiti turistici “pregiati” sono difesi da questa piaga come se il resto fosse fuffa), si nota come spariscano insegne pacchiane e invasive, costruzioni che fanno a pugni con il contesto. Dove il territorio non ha rispetto per sé stesso, per la propria immagine storica, la propria identità, il decoro, dove i centri commerciali sono dilagati sino alla supersaturazione il panchinone attecchisce. Ad autoconsolazione dei lombardi c'è una loro minore irreggimentazione. Così all'arrivo dei panchinoni le voci dissidenti si sono fatte sentire più numerose che nel Piemonte torinocentrico, plasmato dal militarismo e centralismo sabaudo e dalla sua continuazione industriale (non a caso in Piemonte c'è solo la Busiarda mentre in Lombardia almeno un giornale quotidiano per ciascuna delle 11 provincie). Va notato, però, che proprio oggi, con un articolo critico apparso già ieri in un sito valdostano, e ripreso da siti di informazione a Biella, Vercelli, Novara e Verbania, il gap del Piemonte rispetto alla Lombardia si è un po' colmato. Una biona cosa.




Ad attizzare le polveri, in un clima già caratterizzato da diversi interventi critici, vi è stata l’inaugurazione (2o giugno), sopra il lago di Como, in comune di Bellano (Lc) dell’ennesimo panchinone sui pascoli in posizione ultrapanoramica. Le foto dell’elicottero che portava il panchinone, la pubblicità dei giri in elicottero per celebrare il glorioso evento ma, soprattutto, l’immagine grottesca del sindaco, in bermuda e fascia tricolore, che tagliava il nastro (e che seguiva le comiche cronache da Barufficini, piccola frazione di Tirano, in Valtellina) dove il panchinone è stato inaugurato (trattenetevi...) "alla presenza delle autorità civili e religiose".  L'inaugurazione all'alpe Chiaro di Vendrogno (paese di recente facogitato da Bellano nel 2019) ha scatenato le critiche sui social, la pubblicazione di lettere di protesta indirizzate al sindaco. E i media locali non hanno potuto non registrarlo. Nei giorni successivi la campagna si è alimentata anche dalle nuove numerose prese di posizione di autorevoli esperti di montagna (come quella di Annibale Salsa) sulle colonne de l’Alto Adige (27 giugno) che le ha ridato. Articoli su media cartacei periodici sono in arrivo (in Valseriana e in Valtellina).


Banner ideato da Luca Rota

Il 27 giugno sul gruppo facebook “ruralpini resistenza rurale” collegato al sito www.ruralpini.it è stato lanciato un sondaggio “Siete o no favorevoli ad altri panchinone?” (vai al sondaggio). Da tre giorni, nonostante l’aumento dei votanti (che si avvicinano ormai a 800) la percentuale dei “panchinisti” era inchiodata al 6%. Poi sono arrivati in un colpo 250 voti a favore. Il no resta al momento al 73% .

Ora ci si augura che, anche dalle aree dove il fenomeno “panchinoni” è partito (Cuneo in primis, e poi Asti, Alessandria, Biella, Vercelli) si inizi a sollevare la voce di chi non si è allineato. Quanto alle aree dove si rischia una nuova invasione. o l’intensificazione dell’invasione già iniziata, si chiede che essa si arresti di fonte al buonsenso (una petizione in elaborazione predisposta da associazioni ambientaliste, culturali, rurali – punta a ottenere una “moratoria” di ripensamento). Le considerazioni che inducono amministrazioni, associazioni, privati a riflettere non mancano:

1) Se le panchinone attirano un turismo consumista, mordi e fuggi, che lascia poco o nulla (di buono) sul territorio, sono avversate dalla grande maggioranza delle persone di buonsenso che valutano pacchiana, modaiola, disneyana, arrogante e che non mancheranno di giudicare severamente gli amministratori che promuovono o autorizzano i panchinoni;

Panchinone n 114. Foto Michele Corti (non uno dei primi)

2) Come tutte le mode effimere, i panchinoni, calato l’interesse e cresciute le contestazioni, cadranno nell’incuria (alcune sono già deteriorate e treasmettono un’immagine di trascuratezza e degrado, altro che la “felicità” di Rai3) sino a che le stesse amministrazioni/enti che ne hanno promossa la posa e che ne hanno trascurata la manutenzione, dovranno – con pesanti costi – rimuoverle, smaltirle e ripristinare lo stato dei siti;

Panchinone n. 37. foto Guido Papini. L'immagine disneyana, da "vivere in un cartoon"
va a farsi benedire se l'aspetto del panchinone non è conservato. Il sospetto è che si voglia
 approfittare di una fiammata , un temporary  come i negozi. Però l'installazione fissa rimane.

3) Per intercettare, il sentimento contrario dell’opinione pubblica, vi saranno presto comuni, valli intere che si proclameranno “Immuni dall’invasione delle Big Bench”, in cerca di originalità e consenso. Noi, se possibile, ci saremo quando il cadavere passerà sul fiume.


A fronte della martellante campagna di promozione delle BB che ad ogni inaugurazione vede sforna sui media locali articoli che annunciano "Anche Vattelapesca avrà il suo panchinone" e che poi proclamano trionfalisticamente l'inaugurazione (il tutto moltiplicato per 200), le voci dissidenti sono ancora relativamente scarse (un po' come l'artiglieria russa e quella ucraina). Scrivere in modo critico richiede il maneggio di qualcheutensile  concettuale e culturale. Per i peana basta il copia e incolla delle banalità. In più c'è il sostegno dei grandi media. Di fronte a coloro che giudicano una battaglia contro i mulini a vento la campagna contro i panchinoni valgono però due osservazioni: 1) il dissenso appare molto esteso e, anche in una contingenza in cui le azioni della democrazia volgono al ribasso, ciò non può non avere alcun peso; 2) combattere le battaglie vinte in partenza, dalla parte dei più forti che soddisfazione dà?


Articoli (in ordine cronologico)


Titolo: Grandi panchine e grandi croci: nuove proposte per la montagna - autore: Toni Farina - fonte: www.mountainwilderness.it - data 1/7/2021

Titolo: L'ennesimo sfregio alla natura: le mega panchine in montagna - autore: Fabio Balocco - fonte: www.ilfattoquotidiano.it - data 31/7/2021

Titolo: Panchine giganti: assurdità giganti sul paesaggio italiano
- autore: redazione - fonte: gruppodinterventogiuridicoweb.com - data 6/8/2021

Titolo: Panchine giganti, rifiuti abbandonati?  - autore: Luca Rota - fonte: lucarota.com - data 12/9/2021

Titolo: Le “panchinone” nei punti più panoramici: l’ennesima belinata nell’ex Bel Paese - autore: Fabio Balocco - fonte: italialibera.online - data: 7/8/2021

Titolo: Panchine giganti e ponti tibetani sono la rovina delle nostre montagne  - autore: redazione - fonte: La Provincia di Lecco - data: 26/1/2022

Titolo: Restano incastrati con l’auto in piena notte per visitare la panchina gigante di Viverone, sui social le proteste dei residenti  -  autore: redazione - fonte: www.lastampa.it/biella - data: 27/2/2022
 
Titolo:  Minacce alla panchina gigante di Viverone: "La bruciamo" - autore: redazione - fonte: torino.repubblica.it - data: 28/2/2022 

Titolo:
Visita notturna alla panchina gigante, ma restano incastrati - autore: redazione - fonte laprobinciadibiella.it - data: 28/2/2022

Titolo: Sondrio, raccolta firme per rimuovere la panchina gigante a Triangia - autore: redazione - fonte: www.sondriotoday.it - data: 21/4/2022

Titolo: Megapanchina inutile e dannosa: raccolta di firme in Valtellina - autore: redazione - fonte: mountcity.it - data: 26/4/2022

Titolo: Via il panchinone - autore Luca Rota - fonte: lucarota.com - data 27/4/2022

Titolo: Panchine giganti, ponti sospesi e poche idee - autore: Roberto Serafin -fonte: fattidimontagna.it -  data 12/5/2022 

Titolo: Un altro centro di raccolta rifuti a forma di panchina - autore: Luca Rota - fonte: lucarota.com - data 12/5/2022

Titolo: L’invasione delle panchine giganti - autore Luca Rota - fonte: lucarota.com - data 9/6/2022

Titolo: Sotto la panca la montagna crepa  - autore: Pietro Lacastella - fonte: www.ildolomiti.it - data 13/6/2022

Titolo: Panchinoni: invasiva vacuità culturale  - autore: Michele Corti - fonte: www.ruralpini.it - data 17/6/2022

Titolo: Le panchine giganti snaturano l’ambiente? - autore: Gloria Zarletti - fonte: www.ilpuntoquotidiano - data: 19/6/2022

Titolo: Conformismi in crescita dalle sagrestie alle panche dove il genius loci non campa - autore: Giorgio Boatti - fonte noatti-pavia.blogautore.repubblica.it - data: 19/6/2022

Titolo: La panchina degli alieni - autore Riccardo benetti - fonte: www.valbiandino.net  (Valsdassina, Lecco) - data 23/6/2022

Titolo: I panchinoni seriali sono dei non luoghi - autore:  Annibale Salsa - fonte: Alto Adige - data:  27/6/2022

Titolo: Portano turisti interessati solo ai selfie. Ruralpini si scaglia contro le panchine giganti - autore: redazione - fonte: primabergamo.it - data 27/6/2022

Titolo: Sondaggio sulle panchine giganti. Il 94% è contrario: impattanti e autoreferenziali - autore: redazione - fonte: www.bergamonews.it - data 27/6/2022

Titolo: Una “sollevazione popolare” inevitabile - autore Luca Rota - fonte: lucarota.com - data 28/6/2022

Titolo: Moratoria panchinone sulle vette. Non è arte basta col marketing violento - autore: redazione fonte: www.larionews.com - data 28/6/2022

Titolo: Moratoria panchinone sulle vette. Non è arte basta col marketing violento - autore: redazione - fonte: www.valsassinanews.com - data 28/6/2022

Titolo: Panchine giganti: una campagna per fermarne la proliferazione - autore: redazione - fonte: www.primalavalcamonica.it - data 28/6/2022

Titolo: Panchinone no grazie. Una campagna per fermarne la proliferazione - autore redazione - fonte: www.quibrescia.it - data 28/6/2022
Titolo: Panchinoni: campagna per fermarne la proliferazione - autore: redazione - fonte: www.gazzettadisondrio.it - data 28/6/2022

Titolo: Le panchine dei giganti - autore: Mauro Carlesso - fonte: www.valledaostaglocal.it - data 29/6/2022

Titolo: Panchinoni: stroncatura social per la moda del momento - autore: redazione - fonte: www.valsassinanews.com - data 29/6/2022

Titolo: Le panchine dei giganti - autore: Mauro Carlesso - fonte: www.newsnovara.it - data 30/6/2022

Titolo:
Le panchine dei giganti - autore: Mauro Carlesso - fonte: www.ossolanews.it - data 30/6/2022

Titolo: Le panchine dei giganti - autore: Mauro Carlesso - fonte: www.infoVercelli24.it - data 30/6/2022

Titolo: Le panchine dei giganti - autore: Mauro Carlesso - fonte: www.newsbiella.it - data 30/6/2022

Titolo: W la reazione di rigetto contro i panchinoni (abbiamo ancora anticorpi) - autore: Michele Corti - fonte: www.ruralpini.it - data 30/6/2022

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(17/6/2022) E' deprimente l'impatto culturale dei panchinoni, espressione di vacuità e subalternità culturale alle mode effimere costruite dal sistema dei selfie, di trip advisor, di google map. Senza accorgerci lasciamo che la realtà virtuale, il mondo dei cartoon sostituisca la realtà che diventa un fondale, come i paesaggi dipinti degli studi fotografici dell'inizio del secolo scorso. Ma vi sono anche impatti reali oltre a quelli simbolici e culturali: intorno ai panchinoni si crea un afflusso di turisti interessati solo a farsi il selfie, che parcheggiano in modo selvaggio, calpestano prati, lasciano rifiuti. Così stanno sviluppandosi le proteste contro questa espressione di superficialità modaiola che assume i connotati di una prepotenza nei confronti dei luoghi.Chi volesse segnalarci i disagi provocati dai panchinomi o contrastarne la realizzazione può scriverci a redazione@ruralpini.it. leggi tutto.



 La becera corsa dei ponti tibetani
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