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ad Albaredo per San Marco il devastante progetto del
Parco eolico trova opposizione tra chi ha veramente
a cuore il territorio e si è sempre battuto copntro
le speculazioni e gli interessi di parte
Nella giornata della tangentopoli
valtellinese si fa sentire la voce della
'dissidenza' di Albaredo
Presentato
come una grande opportunità per il comune dall'amministrazione
in carica il progetto è pesantemente contestato
anche dalle istituzioni bergamasche, dagli amici della
montagna e dagli ambientalisti e vede l'opposizione
della stessa provincia di Sondrio.
Dura presa di posizione contro il Parco eolico da parte della
Pro loco di Albaredo per San Marco,
il comune dove dovrebbe sorgere il 'Parco'
. Il progetto, che è entrato nell'occhio
del ciclone delle inchieste sul malaffare,
è sostenuto dai comuni di Bema,
con
l'ex
sindaco Silvano Passamonti,
presidente della CM (ora incarcerato a Lecco)
e di Albaredo con
l'ex-sindaco e assessore
Patrizio Del Nero, personaggio
con numerose
poltrone a livello provinciale e - ultimamente
- anche alla Fiera di Milano.
Riportiamo ampi stralci della lettera
aperte del presidente della Pro Loco, Ettore Del Nero
"Il
nostro territorio ha valenza e potenzialità se è integro in tutte le sue componenti. Sul crinale della nostra Valle, nei luoghi della storia, della memoria, delle fatiche dei nostri avi, della transumanza, delle malghe e del formaggio Bitto, all’interno dei due parchi regionali delle Orobie, in un ambiente unico ed irripetibile, si vuole installare un parco eolico". "Sarebbe – ha aggiunto Ettore
Del Nero – un manifesto massacro ai danni del territorio e della Valle del Bitto". " il Comune si schiera apertamente a favore di un progetto che ha caratteristiche di un potenziale scempio ambientale". "Taluni personaggi parlano di difesa e salvaguardia del territorio, di salute dell’ambiente attribuendosi la patente di buoni ambientalisti per far passare qualunque tipo di intervento in qualsiasi ambito in nome della positività delle energie verdi, rinnovabili, pulite. Ma tutto invece fa credere che tali progetti siano solo mera speculazione, dove per pochi megawatt si arriva a devastare ambienti tutelati e protetti". "Tutti
siamo concordi sulla necessità di disporre di nuove fonti energetiche, alternative e rinnovabili, ma non impianti estemporanei, localizzati in ogni dove, quell’”eolico selvaggio” vettore di deturpamento di paesaggi e beni ambientali e culturali".
"Noi vogliamo, da sempre, un territorio libero, pienamente fruibile in funzione delle sue risorse: ambientali, storiche, culturali, valori veri da difendere e preservare sempre, e chiediamo di valutare fino in fondo gli effetti nefasti prodotti dagli impianti eolici realizzati, costi quel che costi in termini ambientali, in contesti territoriali non adatti e per solo mero sfruttamento di interessi che non sono quelli della collettività".
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