Home

Mi presento

Attualità

Alpeggi

Ruralismo

Osterie

Foto

Link

 

Ruralpini 

  sono una soluzione?

Inforegioni/Alpe Madri: seconda puntata

 

  

 

 

 

Attualità

Eventi

Commenti

Forum

Index inforegioni

Archivio inforegioni

 

Articoli correlati

 

(07.03.10) Dosso del Liro (Co): alpeggio conteso

Un comune povero che vuole 'fare cassa', intermediari e grossi allevatori di pianura che speculano sui 'pascoli di carta', una famiglia che resta senza l'alpe che caricava da decenni e un giovane pastore di pecore che ai primi di agosto deve far fagotto. Storia triste ma vera. Sì la montagna è triste ... ma guarda caso perché qualcuno dalla pianura vuole sfruttarla (e politici e burocrati chiudono gli occhi sulle speculazioni). leggi tutto

 

 

(27.06.10)  Pierfranco Mastalli ci informa sulla situazione dell'Alpe Madri di cui ci eravamo già occupati a proposito della 'contesa' per il suo utilizzo tra vecchi caricatori e un pastore caduto nel tranello

 

All'Alpe Madri (alto Lario occidentale) dopo la bufera c'è sin troppa tranquillità

 

di Michele Corti  (foto del 23.10.2010 e info di Pierfranco Mastalli)

 

La scorsa stagione d'alpeggio c'era stato un 'scontro' tra i vecchi caricatori cui il comune non aveva più assegnato l'alpe e un ignaro pastore che, con le sue 300 pecore - attirato dalle lusinghe dei 'mediatori di pascoli' - si era invischiato in una situazione scabrosa risultato della diffusa speculazione sugli affitti degli alpeggi e del malcostume dei 'pascoli fantasma'

Dopo la fallimentare occupazione del pascolo da parte delle pecore nell'estate 2009 (il gregge 'foresto' aveva subito il 'boiccottaggio' dei locali allevatori di capre), nell'alta valle del Liro (o Mugiam) è ritornata la famiglia Bassi che la caricava da molti anni.

 

 La bella casera a valle di Madri che un tempo serviva per il 'comoprensorio' alpivo (quando erano caricate diverse delle piccole e 'verticali' alpi dell'alta valle del Dosso (foto P. Mastalli)

Lo scorso anno i Bassi avevano anche dovuto disfarsi di alcuni capi dopo che l'alpe gli era stata negata dal comune. Sotto ci sono le solite storie di speculazione e di malcostume diffuse in Lombardia ma non solo.

I comuni in difficoltà guardano solo quanti soldi è disposto a offrire il 'miglior richiedente', colui che si propone per caricare (a volte solo sulla carta) l'alpeggio. Le autorità che dovrebbero controllare quali, quanti e di chi siano i capi caricati e sulla regolarità di certe richieste di contributi chiudono tutti e due gli occhi, quando contano ormai solo 'le carte'...). Nel caso di Dosso Liro ma anche di tutto l'alto Lario occidentale c'era di mezzo anche il ruolo poco chiaro di 'agenzie di intermediazione'.

I fabbricati dell'Alpe Madri sorgono tra i massi ciclopici di antiche frane fornendo anfratti utili per la conservazione del latte grazie alle fredde correnti d'aria (foto P. Mastalli)

Fino a due anni fa era Luciano  (che, nella famiglia, è specializzato nella cura delle capre capre) che saliva all'Alpe Madri con 150 Verzaschesi (razza caprina del limitrofo Canton Ticino) e alcune bovine. Quest'anno Luciano, causa lo strascico delle vicende dello corso anno, non ha voluto ancora salire all'alpe e così il 'solitario' è ora il Mario.

 Mario Bassi davanti al fabbricato principale dell'alpe (foto P. Mastalli)

Pierfranco Mastalli, che ci ha trasmesso il resoconto della sua visita del 23 giugno, e che ci ha inviato le foto, riferisce che quest'anno le acque del Liro sono particolarmente copiose, tanto che gli alpigiani hanno dovuto costruire due ponticelli con branche e rami di faggio appoggiati fra un macigno e l'altro.

Il ponticello 'fai da te' (come una volta) sopra il Liro che consente l'accesso all'alpe dell'alpe. A volte non si pensa che senza gli alpigiani gli escursionisti sarebbero spesso in difficoltà (foto P. Mastalli)

 

Tant'acqua nel fiume ma anche tanta neve. In alcuni tratti della valle ci sono ancora accumuli delle slavine primaverili (foto sotto) e l'acqua del torrente passa 'in galleria'.

 

 

Un po' di riposo; alle spalle di Mario si nota un accumulo di neve di slavina sotto il quale il Liro passa 'in galleria'  (foto P. Mastalli)

 

Con cinque vacche la produzione è di una forma al giorno di media pezzatura. La forma fresca, che Mario si accingeva a salare, è servita per una lezione sulla salatura (foto sotto).

 

Le vacche sono solo cinque ma Mario è comunque impegnato per mungere, quagiare, e 'coltivare' il formaggio (foto P. Mastalli)

 

Pierfranco a 'lezione' di salagione dall'esperto Mario (foto di un amico, ovviamente)

 

Pierfranco conclude così la sua nota con un'osservazione che non si può non condividere e che tutti noi amici degli alpeggi e della montagna dovremmo in quialche modo fare propria: 'Per noi che andiamo e torniamo in giornata è tutto bello, però per chi resta è un'altra questione. Fin quando resisteranno questi custodi di un territorio così bello ma così difficile?'

                   

 

 

 

 

 

 

pagine visitate dal 21.11.08

counter customizable

View My Stats
commenti, informazioni? segnalazioni scrivi

Registra il tuo sito nei motori di ricerca

 Creazione/Webmaster Michele Corti