(28.03.10) Ruralpini
e Lavoroinalpeggio (http://lavoroinalpeggio.blogspot.com/)
anche quest'anno promuovono l'incontro di 'domanda'
e di 'offerta' con riguardo al lavoro e al volontariato
in alpeggio
'Ragazzi
in alpeggio': prosegue l'esperienza
di Michele Corti
Con
la nostra iniziativa ci proponiamo di fornire un
aiuto concreto agli alpeggiatori ma anche occasioni
per esperienze di vita e di lavoro per i giovani.
Al 18 marzo erano 64 i candidati. Ne tracciamo un identikit
provvisorio per capire chi sono queste 'nuove leve'
dell'alpeggio
Siamo
al secondo anno di 'Ragazzi in alpeggio' e possiamo
dire con soddisfazone che l'esperienza si sta consolidando.
Quest'anno le domande arrivano con regolarità
nonostante non ci siano stati (almeno sinora) servizi
giornalistici sui media nazionali.
Nel
2009 vi erano stati picchi di domande 'd'impulso'
inoltrate dopo aver letto un articolo su un quotidiano
o assistito ad un servizio in TV.
In
molti casi era un entusiasmo momentaneo e parecchi non
si sono dati poi la briga di cercare una sistemazione.
Chi invia la domanda viene inserito nell'elenco
online su Ruralpini (vai
alla pagina,
download
dell'archivio in formato excel)
o su lavoroinalpeggio
ma non può aspettarsi che gli alpeggiatori (tranne
qualche caso) 'scrutino' regolarmente le pagine internet.
Sta a chi si offre contattare i 'caricatori' (i
contatti sono forniti sempre da Ruralpini - vai
alla pagina
- e da lavoroinalpeggio - vai
alla pagina
). Può anche capitare che gli alpeggiatori contattino
loro i ragazzi ma è meno frequante. Aggiungiamo
che, al di là della 'bacheca virtuale', sono
state intraprese anche altre iniziative per facilitare
i contatti. Nella primavera 2009 sono stati realizzati
diversi incontri: uno in Valsassina (con il supporto
della Comunità Montana), uno in Valle Stura di
Demonte (sempre con il supporto della Comunità
Montana) e due nelle Valli del Bitto (con il supporto
della Coldiretti, ufficio di zona). In aggiunta non
mancano delle 'segnalazioni mirate' con le quali lo
'staff' informa direttamente amici alpeggiatori
o persone loro vicine che ci sono offerte di ragazzi
che potrebbero essere interessanti (di solito capita
quando un ragazzo nella domanda esprime una preferenza
precisa per una regione o persino una valle). Anche
i contatti con i media hanno fatto parte dell'impegno
dello staff dello scorso anno.
Lo
staff
E'
costituito dal sottoscritto che svolge le funzioni di
coordinamento (ma anche una parte del lavoro 'pratico')
e da Marzia Verona che cura il blog lavoroinalpeggio
e fa da 'collettrice' dei moduli dei ragazzi e delle
aziende interessate (e quindi svolge il grosso del lavoro).
Va precisato che tutta l'attività è stata
svolta a titolo volontario; ha potuto contare però sul
supporto di diversi amici di Amamont e, come
si è visto, anche di alcune Comunità
Montane.
Lo
schema
Oltre
a far incontrare domanda e offerta (nei modi indicati)
il 'servizio' comprende anche alcune semplici regole.
Chi non le rispetta (aggiornando i dati e non facendo
pervenire i riscontri - positivi o negativi - dei
suoi contatti e delle esperienze in alpeggio) viene
escluso dagli elenchi. Vale anche per le aziende laddove
risultassero comportamenti poco corretti. Mentre i rapporti
di lavoro a qualsiasi titolo retribuiti sono lasciati
all'esclusiva responsabilità delle parti (per
gli aspetti retributivi ed assicurativi) Amamont ha
inteso redigere un semplice 'regolamento'
del rapporto di volontariato in alpeggio allo
scopo di definire 'diritti e doveri' delle parti. Anche
in questo caso, però, l'intervento consiste nella
esclusione dal 'servizio' di chi 'sgarra'.
Il
servizio è del tutto gratuito e rientra nelle
finalità sociali di Amamont (anche se è
di fatto poi attuato da Ruralpini e lavoroinalpeggio,
blog di soci Amamont).
Chi
sta candidandosi per l'alpeggio 2010
Sinora
(dati aggiornati al 18 marzo 2010) sono pervenute 64
domande. Molte di più arriveranno tra qui e giugno.
Vale la pena, però, fare adesso un primo identikit
di chi si propone per una esperienza in alpeggio. Gli
alpeggiatori devono poter sapere che tipo di ragazzi
si offrono, con che note personali, quali esperienze.
Nel modulo che noi chiediamo ai ragazzi di compilare
insistiamo sulle loro esperienze con gli animali, con
la montagna (sportive e lavorative), sul possesso di
conoscenze casearie e veterinarie
Ma
vediamo chi sono. Innanzitutto
l'età. In media chi si propone ha 31 anni (minimo
19, massimo 61). Non si tratta quindi di giovanissimi
spinti da motivazioni impulsive.Anche
perché nella presentazione dell'iniziativa -
riportata online - si precisa che: 'Questo servizio non è rivolto a chi desidera fare solo una vacanza o una esperienza "romantica" o "alternativa". Non
abbiamo nulla contro chi vuole sperimentare la 'vacanza
in alpeggio', anzi, ma è bene precisare che si
tratta di due cose diverse per non rischiare
di compromettere tutto.
Le aziende c si aspettano che chi
le contatta va poi sul serio a dare loro una mano e
ci fanno conto.
Del
campione
di ragazzi che hanno mandato sinora la loro candidatura
per la stagione d'alpeggio 2010 il 33% è costituito da
laureati. I disoccupati o in cerca di prima occupazione
(compresi diversi laureati) sono il 23%, gli studenti
il 14%. Non pochi sono coloro che hanno un impiego
a tempo indeterminato e intendono dedicare all'alpeggio
le ferie (sperando anche in una intefrazione di reddito)
La
maggior parte risiede al Nord (78%) con in testa la
Lombardia (30%) seguita dal Veneto (17%). Il 9,4% risiede
nel Centro e l'11% al Sud. In buona parte chi si candida
si attende un compenso per il lavoro svolto (77%); gli
altri sono disponibili anche a un rapporto 'alla pari'
(vitto e alloggio in cambio di una mano). Anche se pochi
hanno già avuto una esperienza di lavoro in alpeggio
sono parecchi (45%) coloro che hanno alle spalle esperienze con
gli animali, sia per aver lavorato in aziende zootecniche
che per possederli essi stessi. Quasi tutti hanno
conoscenza della montagna anche se prevalentemente di
tipo sportivo o ricreativo.
Chiudiamo
questa nota rimarcando che si tratta di esperienza pilota
che potrà consolidarsi solo attraverso il sostegno
da parte di enti e organizzazioni.
Intanto
siamo abbastanza orgogliosi di averla fatta partire
con le nostre forze.
|