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Patrizio
Del Nero (Albaredo, SO)
Un
politico di lungo corso (era già segretario della
federazione provinciale del PCI). Ha acquisito
ancora più influenza negli ultimi mesi con la
nomina a Direttore del Multiconsorzio provinciale delle
Dop (ma non c'è conflitto di interessi con la
carica di presidente del consiglio provinciale?) e con
l'uscita di scena di Silvano Passamonti ex presidente
della Comunità Montana e notabile del confinante
comune di Bema ( finito in galera per la tangentopoli
locale)
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Ettore
Pirovano
Presidente
della provincia di Bergamo
Massimo
Sertori
Presidente
della provincia di Sondrio
|
(15.10.10) In
un incontro a Roma sul contestato progetto del 'Parco
eolico' Patrizio Del Nero rappresentante del comune
di Albaredo insiste nel volere le pale. Mettendosi contro
la stessa provincia di Sondrio che rappresenta in quanto
presidente del consiglio
Patrizio
Del Nero, solo contro tutti, vuole l'eolico a tutti
i costi e fa scoppiare un caso politico
L'incontro convocato
a Roma presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
per dirimere la questione porta ad un nulla di fatto
perché il Comune di Albaredo insiste nel volere
il 'Parco eolico' progettato dalla soc. Centuria di
Seveso (MI) che trova unanime opposizione nelle istituzioni
e nella società civile, a Milano, a Bergamo e
a Sondrio
di Michele Corti
Non sono da poco le conseguenze politiche
della riunione convocata a Roma il giorno 13 ottobre presso il Dipartimento per il
Coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ciò nonostante si sia conclusa con un nulla di fatto,
anzi proprio per questo. Visto il coro di no il definitivo affossamento del
progetto avrebbe dovuto essere stato sancito da un pezzo. E invece no. Si è
dovuti andare a Roma a sottoporre i litiganti lombardi (tutti contro uno) al
giudizio sovrano del potere centralista. Una procedura che certo non può aver
fatto piacere a Pirovano e Sartori,
rispettivamente presidenti leghisti delle provincie di Sondrio e di Bergamo.
Un vasto schieramento istituzionale e della società civile
contrario
Sono contro il
progetto la Provincia di Bergamo, la Provincia di Sondrio, il Parco delle
Orobie bergamasche, i comuni bergamaschi che vedranno sorgere il 'Parco eolico'
al limite del loro territorio (Averara e Mezzoldo), la Soprintendenze per i beni architettonici e per il
paesaggio e quella archeologica della Lombardia, la Regione Lombardia
(commissione paesistica), il Ministero per i beni e per le attività
culturali. Non parliamo del Cai della Valbrembana, delle associazioni ambientaliste
(tutte quelle bergamasche ma anche Legambiente e WWF della Valtellina, degli
amici degli alpeggi (associazione Amamont con sede a Sondrio). Anche la Pro
Loco di Albaredo si è dichiarata contraria vai all'articolo sostenedo che il 'Parco eolico' è "un manifesto massacro
ai danni del territorio e della Valle del Bitto".
Un valore per la Lombardia oltre che per la montagna bergamesca
e la Valtellina
Dal passo di San Marco transitava la storica
Via Priula (di cui rimangono tracce importanti) e passano tutt'ora importanti
rotte di avifauna migratoria (una ragione per la quale il valico è stato
ricompresa in una ZPS - Zona di protezione speciale). Ma il Passo di san Marco
è anche il cuore della 'civiltà del Bitto e dei bergamini' legato da almeno 5
secoli alla produzione del prestigioso formaggio e ai trasferimenti degli
allevatori transumanti brembani che svernavano nelle pianure della Bassa Lombardia e
che per secoli sono tornati ad alpeggiare lungo il crinale orobico spingendosi
anche verso gli alpeggi della Val Tartano e della Valgerola. Una concentrazione
di valori che raramente si verifica in un singolo luogo. Oltre che
da ragioni ambientali, estetici, culturali, storici, archeologici,
faunistici il no alle maxi pale eoliche è motivato da considerazioni economiche
e turistiche. Il danno per la Val Brembana e la provincia di Bergamo che
vedranno deturpato il loro di gran lunga più importante valico alpino è
evidente.
La faccenda non è chiusa. Uno solo (contro
tutti) riesce a tenere aperta
Alla riunione a Roma l'assessore del comune di Albaredo,
Patrizio Del Nero ha insistito per il si. Può contare sul solo appoggio della
Comunità Montana (sulla cui attuale presidenza e giunta esercita una forte
influenza) e sulla mancata pronuncia del Parco delle Orobie valtellinesi.
Facendo infuriare i bergamaschi, a partire dal presidente della provincia Pirovanoche ha commentato:
"E' inaudito che Del Nero, che è anche presidente del
Consiglio della Provincia di Sondrio, e dovrebbe quindi essere in sintonia
politica e amministrativa con il Presidente della sua stessa Provincia, la
Giunta e il Consiglio, abbia invece indossato questa mattina la maglia di
assessore del Comune di Albaredo - rimarca il Presidente della Provincia di
Bergamo, Ettore Pirovano- e andando contro al parere di Regione, Provincia di Bergamo,
Provincia di Sondrio, Parco delle Orobie, Sovrintendenze varie e Comuni della
zona, primo tra tutti Averara, si ostini a volere la realizzazione di un
impianto a pale - alte oltre 90 metri - tale da deturpare una delle più belle
zone delle nostre montagne".
Un caso politico
La posizione di Del Nero che, è bene ricordarlo, occupa
anche altre poltrone a livello provinciale a cominciare da quella di Direttore
del Multiconsorzio dei prodotti dop ha aperto un caso
politico. Il segretario provinciale del Pd ha avuto buon gioco:
"Abbiamo un presidente del consiglio che in quanto tale ha
approvato il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) e i Sic, ma
che una volta indossata la giacca di rappresentante degli enti della Bassa
valle se ne dimentica e va contro tutti i principi contenuti in quei documenti
e chiede il voto favorevole per l'impianto eolico."
"Ma la coerenza dov'è?" si chiede l'esponente del PD
notando che a Roma Del Nero andava contro quegli stessi indirizzi della
Provincia sostenuti nella stessa riunione dal presidente leghista Sertori.
L'atteggiamento di Del Nero, che ha sfidato
la stessa provincia di Sondrio e le altre istituzioni, dovrebbe far riflettere
sul peso politico eccessivo acquisito da questo personaggio che non esita
ad avvalersene per sostenere a tutti i costi i progetti che gli stanno a
cuore, non fermandosi neppure ad un terreno 'scabrosa' come
l'eolico. Tanto 'scabroso' che Giulio Tremonti alla festa del PDL a Cortina d'Ampezzo
il 18 settembre aveva affermato tranchant che 'eolico è un
business per corrotti'. Eppure il Parco eolico al Passo di San Marco
è stato sostenuto da esponenti del PDL: uno era (e rimane) Patrizio Del Nero,
l'altro era Silvano Passamonti. Passamonti già sindaco di Bema (l'altro comune
sul cui territorio dovrebbero essere erette le maxi-pale) è stato presidente
della Comunità Montana di Morbegno fino a giugno, quando è stato incarcerato a
Lecco per l'inchiesta sulla tangentopoli basso-valtellinese che, tra gli altri
capitoli, ne include uno su progetti fantasma proprio per il 'Parco eolico'.
La poco convincente difesa dei giapponesi di
Albaredo
Restano schierati con Del Nero, il sindaco
di Albaredo e i consiglieri comunali, tutti vicini allo stesso Del Nero
(nel consiglio non ci sono rappresentanti di opposizione). Gli argomenti della
'squadra' non appaiono, però, molto convincenti. Ieri il sindaco Antonella
Furlini interveniva a difesa del 'Parco eolico' sostenendo che è un impianto
'piccolissimo' che le 'pale' sono alte solo 50 m (confondendo i piloni, alti 55
m e pale del diamentro di 60 m che, sommati, fanno 85 m), parlando di 1 MW
(sono 6!) e dicendo che tanto il passo è scempiato dagli elettrodotti con i
traliscci alti come le pale progetatte (non è vero) e che quindi
... scempio per scempio.
In realtà ci sono già progetti di interramento
degli elettrodotti della Terna, progetti che perderebbero del tutto significato se fosse
realizzato il disastroso 'Parco eolico' (scempio per scempio ...).
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