Mesi
precedenti
Archivio
|
(30.04.09)
Opposizione
presso la Commissione Europea contro le modifiche
del disciplinare del Bitto Dop
In
data 27.04.09 Piero Sardo, legale rappresentante della
Fondazione Slow Food per la biodiversità e Paolo Ciapparelli,
Presidente pro tempore della Associazione produttori
Valli del Bitto, hanno inoltrato alla Commissione Europea
- Direzione Generale agricoltura - una memoria
ad opponendum sulla richiesta di approvazione
della modifica del disciplinare di produzione della
denominazione di origine protetta "Bitto".
La
memoria è stata presentata con l'assistenza dello studio
legale dell'Avv. Luca Gastini del Foro di Alessandria
a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione sulla
Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea (in data 16.04.09)
delle proposte di modifica del disciplinare. Dalla data
della pubblicazione gli altri stati membri avranno facoltà,
entro sei mesi, di avanzare evenzuali opposizioni. Alla
scadere di questo periodo le modifiche potrebbero essere
approvate in via definita.
Ii termini
per la presentazione delle opposizioni in ambito nazionale
sono ta tempo trascorsi ma i presentatori della
memoria si rivolgono comunque alla Commissione europea
in quanto garante dell'applicazione delle procedure
in materia di denominazioni di origini protette. Essi,
infatti, fanno rilevare alcune supposte violazioni
della procedura di approvazione delle modifiche al disciplinare
e, più in generale, delle norme comunitarie che
giustificherebbero l'intervento discrezionale della
Commissione stessa.
La
Fondazione Slow Food per la biodiversità e l'Associazione
produttori Valli del Bitto rilevano, in particolare, come
- a loro giudizio - la procedura seguita in ambito
nazionale non abbia tenuto conto della natura sostanziale
delle modifiche proposte e che, alle note di opposizione
presentate in sede ministeriale dalla Associazione produttori
Valli del Bitto non siano seguiti atti formali di rigetto
delle stesse corredati dalle relative motivazioni.
Nella
memoria presentata dagli opponenti si sostengono le
ragioni che inducono gli opponenti a ritenere che le
modifiche proposte dal Consorzio di tutela risultino
di natura tale da alterare i presupposti
di mantenimento nel tempo delle caratteristiche peculiari
del prodotto e della costanza dei metodi di produzione
(alla base della ragion d'essere stessa della DOP).
Non solo ma, portando a sostegno delle loro
argomentazioni un'ampia documentazione tecnico-scientifica,
sostengono che tali modifiche risulterebbero peggiorative,
sia sotto il profilo delle caratteristiche organolettiche
che della tutela dei pascoli e, più, in generale dell'ambiente
di montagna e della biodiversità.
Si
fa notare, infatti, che la previsione dell'uso di un
quantitativo di alimenti extra-pascolo (sono previsti
sino a 3,5 kg di mais al giorno per vacca) - in
assenza di qualsiasi riferimento al fabbisogno alimentare
dell'animale - possa tradursi in un apporto di
energia integrativa all'erba di pascolo superiore
al 30%, una soglia che - come da dati sperimentali -
può determinare significative alterazione delle caratteristiche
del latte e del formaggio. L'uso del mangime, al di
fuori di un vincolo di proporzionalità con il fabbisogno
energetico dell'animale, deprimendo l'ingestione
volontaria di erba e l'utilizzo del pascolo favorendo
l'eccessiva presenza (e concimazione) della aree del
pascolo più comode (in prossimità dei punti di mungitura
e distribuzione del mangime) e quindi il degrado
sia di queste ultime che di quelle "periferiche"
sottopascolate.
Quanto
alla facoltà di aggiungere al latte non meglio
precisati "fermenti autoctoni" si fa presente
che questa previsione nella sua indeterminatezza può
determinare l'uso di innesti non idonei tali da alterare
le caratteristiche organolettiche e di attitudine all'affinamento.
Lo dimostrerebbe il fatto che gli studi - finanziati
dalla Regione Lombardia - proprio per individuare ceppi
autoctoni idonei all'uso in funzione di innesti nella
lavorazione del Bitto Dop sono previsti ... per il 2010!
|
Valfurva (SO) (27.04.09)
La
vicenda dei cervi alla base di contestazioni contro il Parco dello
Stelvio vai
a vedere
Torino
(17.04.09)
Tornano
le pecore tosaerba a Torino vai
a vedere
Valseriana
(15.04.09)
Anche
i caprioli contribuiscono all'assedio degli scampoli
di ruralità periurbana vai
a vedere
Valseriana
(BG)
(15.04.09)
Tornano,
nonstante I tagli, le pecore anti-incendio ? vai
a vedere
Bolzano
(09.04.09)
Una
svolta nella politica agricola per la montagna? vai
a vedere
Coira
(09.04.09)
Il
canton grigioni si candida per sperimentare l'eutanasia delle vallate
marginali? vai
a vedere
Torino
(07.04.09)
Bando
per la formazione di 20 tecnici pastoralisti (di Marzia Verona) vai
a vedere
Torino
(07.04.09)
Torna
il premio per il pascolo gestito. soddisfazione ma anche qualche
perplessita' per i punteggi e per il "fattore lupo" (di
Marzia Verona) vai
a vedere
Milano
(04.04.09)
Al tavolo
convocato dall'assessore ferrazzi passi avanti per la soluzione
dei problemi del bitto vai
a vedere
Lomaso-fiave'
(Tn)
(04.04.09)
Sfuma
definitivamente il mega impianto di biogas a Fiave'. i "rompiballe"
(Cige, Nimby Trentino e Ruralpini) avevano ragione.vai
a vedere
Valle
intelvi (Co) (03.04.09)
Basta
riunioni e promesse. contro i danni sempre meno sostenibili di
cervi e cinghiali si preparano iniziative politiche nel comasco vai
a vedere
Milano
(03.04.09)
Le
spese per l'orso lievitano a centinaia di migliaia di euro vai
a vedere
|