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Conoscere
gli alpeggi: il turismo
L’ uovo di colombo: alpeggi e turismo
di
Michele Corti
Alpeggi e
turismo. Oggi vi sono molti turismi; lo stesso turismo rurale si sta
articolando in turismi specializzati. Il turismo del vino muove milioni di
visitatori in Italia ogni anno ed è in forte crescita. Il turismo d’alpeggio è
ai primi passi, ma sta già emergendo come uno dei turismi in grado di
rilanciare le destinazioni di montagna. E’ un turismo “dolce” che si pratica anche
al di fuori delle zone a maggiore vocazione turistica (sin troppo
congestionate), sui sentieri, muovendosi in modo “sostenibile” a piedi, con la
MTB, con il cavallo o l’asino (cavalcati o someggiati). Offre un mix di
gastronomia, cultura, sport, immersione in ambienti dove la presenza umana è
“leggera” e il contatto con la natura gratificante.
Il turismo
d’alpeggio si declina in un’offerta variegata di eventi e proposte. Da parecchi
anni sono numerose le feste dell’alpeggio mentre da qualche anno si stanno
moltiplicando le visite guidate, gli “alpeggi aperti”, gli eventi in occasione
della carga e descarga (carico e scarico dell’alpeggio, con i turisti e gli
appassionati che seguono le mandrie).
Vi sono
anche formule di fruizione individuale o di gruppi (“settimane verdi”, scuola
in alpeggio, percorsi di trekking a tema).
Il turismo
d’alpeggio risponde non solo ad esigenze ricreative, ma anche culturali,
educative e sociali . Ha il merito di portare un’iniezione di vitalità sugli
alpeggi, di favorire il contatto con il cittadino-consumatore e i produttori
rurali, di ricreare solidarietà tra le generazioni, tra gli “agricoli” (per
troppo tempo ghettizzati) e il resto della comunità, tra neoresidenti e
“originari”, tra vallata e vallata (anche al di là dei confini politici e
amministrativi).
Eventi in alpeggio
Estate 2012
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