Diserbo
chimico nelle colline del Prosecco. In molti comprensori
viticoli l'inerbimento del vigneto è una tecnica
ormai consolidata.
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(03.04.10) I dati ARPAV sono espliciti: sempre più pesticidi
nelle colline del Prosecco. Treviso insieme a Trento
e Bolzano, a causa di monocolture specializzate intensive
è in cima alla classifica del consumo di pesticidi.
E che pesticidi .....
La politica di tipicità
del Prosecco è un esempio positivo ma per consolidare
l'immagine di qualità serve una 'disintossicazione'
dalla droga-pesticidi
di Michele Corti
I successi
della viticoltura trevigiana sono indiscutibili. Tra
i consorzi dei prodotti DO il Prosecco si distingue
anche per lungimiranza, ma c'è la macchia dell'elevato
uso di pesticidi: insetticidi, funghicidi, erbicidi.
Vanno ancora per la maggiore
Mancozeb, Clorpirifos, Glifosate, prodotti di riconosciuta
pericolosità per la salute umana
Pubblichiamo
volentieri il comunicato del WWF veneto sull'inquietante
aumento del consumo di pesticidi nel trevigiano (la
terra del Prosecco) dove la consolidata immagine di
qualità dovrebbe indurre ad un ulteriore passo
in avanti, verso la riduzione dell'intensivizzazione
e dell'uso dei pesticidi. E' triste constatare che prodotti
riconosciuti pericolosi che potranno essere utilizzati
solo ancora per pochi anni (la Ue ne ha già decretato
la messa fuori legge sono in cima alla hit-parade delle
vendite (vedi
classificazione e anno di prevista messa fuori legge)
Comunicato stampa
(Refrontolo 28.04.10)
Pesticidi in provincia di
Treviso - Dati ARPAV 2008
Finalmente, dopo aver chiesto l’intervento del Difensore
Civico Regionale ed in ritardo di un anno, ci sono pervenuti i dati rilevati
dall’ARPAV relativi alla vendita dei pesticidi, utilizzati soprattutto per la
viticoltura del prosecco.
Come era ampiamente previsto, visto il trend di vendita degli
anni precedenti e le nuove superfici vitate aumentate moltissimo vicino alle
strade e alle case, e non ancora regolamentate dal tanto strombazzato nuovo
regolamento di polizia rurale della zona del prosecco, nel 2008 si è registrato
un incremento significativo.
Nella Provincia di
Treviso dai 3 milioni e centomila Kg. del 2007 si è passati a 3 milioni e 700
mila kg nel 2008 con un incremento del 20 %.
Il famigerato mancozeb
(classificato dalla UE interferente
endocrino ma utilizzabile fino al 2015 – vedi allegato) mantiene il suo primato
fra i fungicidi (dopo lo zolfo) e registra vendite pari a 150 tonnellate con un
incremento del 26 % sul 2007.
Fra gli insetticidi il più venduto è il clorpirifos con 2.567 lt. Recentemente
l’Istituto Superiore della Sanità ne ha accertato la capacità nefasta di agire
nell’organismo umano comeinterferente endocrino. (vedi allegato)
Fra i diserbanti il più venduto risulta il composto
organofosforico glifosate con
quasi 18.000 lt.
Ricordiamo che il Reparto di Tossicologia Alimentare e
Veterinaria del Dipartimento di Salute Pubblica Veterinaria e Sicurezza
Alimentare ha effettuato diversi studi sugli effetti dei pesticidi della
categoria degli organofosforici (a cui appartiene oltre al glifosate anche il citato clorpirifos) e dei ditiocarbammati (maneb, mancozeb, metiram, propineb, tiram e zineb) rilevando la
loro capacità di alterare i meccanismi di regolazione ormonale con effetti
deleteri.
Le
alterazioni che possono provocare nell’organismo umano vanno dalla perdita di
memoria, alla depressione, all’insonnia e alla perdita della fertilità.
Particolarmente
gravi gli effetti sulle donne in gravidanza e quindi sui feti e sui bambini in
quanto possono interferire in maniera permanente con lo sviluppo
neurocomportamentale.
Negli
adulti riguardano effetti sul sistema riproduttivo in particolare l’infertilità
maschile. (vedi allegato ISS)
Dobbiamo
tener presente che la salute umana può essere compromessa non solo a causa
dell’esposizione diretta ma anche per una scarsa o inefficace tutela della
legislazione vigente in materia di sicurezza
alimentare da almeno due punti di vista:
1- tenendo
conto delle recenti acquisizioni scientifiche nella definizione dei limiti
massimi di residui per i
pesticidi negli alimenti, tutelando sempre di più il feto e il
bambino, che possono essere maggiormente
suscettibili;
2- valutando
attraverso appropriati modelli sperimentali gli effetti sinergici dovuti
alla presenza
contemporanea negli alimenti di più pesticidi con lo stesso meccanismo.
E’
importante anche rilevare gli effetti di questo 'bombardamento' di molecole
artificiali sull’ambiente in generale: acqua, aria, suolo, flora, fauna,
molecole formate da recenti principi attivi sintetici estranei all’evoluzione
degli organismi viventi.
Ad
esempio: da un nostro calcolo empirico questi 3 milioni e 700 mila kg di
pesticidi venduti hanno richiesto almeno dai 10 ai 12 milioni di ettolitri
di acqua per miscelarli che è stata poi riversata nelle colture e quindi
ritornerà in circolo contaminando prima l’aria, le acque superficiali e poi le
falde più profonde, che stanno ricevendo ora i pesticidi percolanti dispersi anni
fa.
Dietro a tutto questo c’è la tutela della salute (e della
biodiversità) che sta dimostrando con dati preoccupanti dell’ULSS quanto sia
ancora in forte aumento (e correlata all’aumento di pesticidi) l’incidenza
delle neoplasie maligne nel nostro territorio.
Gianluigi Salvador
Referente energia e rifiuti WWF Veneto
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