(21.06.10) Dagli
enti più vicini alle comunità di montagna
può venire una salutare reazione alle derive
pseudoambientaliste: il consiglio comunale di
uno dei comuni più colpiti dal lupo prende una
ferma posizione e chiede alla regione di intervenire
Far
vivere la montagna: limitare i lupi, aiutare sul serio
chi lavora e vive in montagna di montagna
A dispetto
delle stime dei 'lupologi' sulla presunta: 'popolazione
costante di 50
esemplari
in tutto il Piemonte', la presenza del lupo è
sempre più invadente, nella Val Grana come in
altre della provincia di Cuneo
Il
comune di Monterosso Grana nell'omonima valle - con
una delibera e una lettera alla regione e agli altri
enti - ha perso una ferma presa di posizione
in tema di presenza del lupo, deve essere preso esempio
dalle altre amministrazioni locali alle prese con il
problema.
I
territori, le categorie che in questi anni hanno subito
conseguenze non irrilevanti a seguito della diffusione
del lupo devono esprimere una ferma presa di posizione
politica. Si dice che non c'è niente da fare
contro il potere delle lobby ambientaliste e che anche
in Francia i pur combattivi pastori hanno dovuto piegarsi
alla presenza del lupo ma, a parte che oltralpe la conflittualità
è sempre alta in materia di lupo, ci si dimentica
di aggiungere che gli orsi sloveni nei Pirenei sono
stati rispediti a casa in seguito alla protesta delle
popolazioni sostenuta dalle istituzioni locali.
Quella
del lupo è stata una diffusione 'spontanea' molto
per modo di dire, perché favorita da un quadro
normativo di assoluta protezione (non più giustificata
dall'aumento di consistenza della specie e dall'allargamento
del suo areale). Un quadro, per di più,
che in Italia è rafforzato da interpretazioni
particolarmente 'garantiste' (a favore del lupo e a
sfavore dei pastori) degli enti tecnici (ISPRA) incaricati
di fornire pareri in materia al governo.
E'
ora di porre la questione politica della gestione
unilaterale di un fenomeno che ha ripercusisoni importanti
per la vivibilità della montagna e che non può
essere lasciato al potere decisionale di 'tecnici'
di parte e delle stesse associazioni
ambientaliste. Gente che fa prevalere gli interessi
della città su quelli della montagna e che usa
'l'ambiente' e - segnatamente - i grandi carnivori,
come un grimaldello per assumere un controllo del territorio
che va oltre quello imposto in seguito all'affermazione
dello stato-nazionale centralista con il Corpo
forestale dello Stato e dagli altri bracci del potere
centrale.
L'attribuzione
al Centro grandi carnivori del Parco delle
Alpi Marittime di ogni attività in materia
della gestione del lupo è inaccettabile. I
fautori della presenza del lupo, responsabili del Centro, si
sono visti attribuire dalla Regione Piemonte (giunta
Bresso di sinistra) la gestione di ogni aspetto della
'politica di convivenza con il lupo': dall'accertamento
dei danni, alla 'consulenza' sulla 'prevenzione', alla
assegnazione dei cani di guardiania e di reti elettrificate, e
- cosa veramente scandalosa - alla compilazione delle
graduatorie dei 'buoni' e 'cattivi' pastori sulla base
della quale valutare le domande di 'premio di pascolo
gestito'. Siamo alla riduzione dei pastori e degli allevatori
alla condizioni di servi della gleba sottoposti al potere
discrezionale del Parco-Centro lupo, nuovo signore feudale
che decide di premiare i buoni e di punire i cattivi
servi (coloro che con il lupo non ne vogliono sapere
di 'convivere' e non accettano le 'misure preventive'
imposte dai lupologi).
Oltre
ai danni materiali vi è la riduzione ad una condizione
di dipendenza paternalistica di pastori e allevatori
che rappresenta un regresso di secoli.
Ben
venga quindi la coraggiosa presa di posizione del comune
di Monterosso che può segnare il sorgere di un'aggregazione
di associazioni, comuni, enti culturali ed economici.
Un 'fronte delle valli' deciso a non piegare
la schiena di fonte ai nuovi 'padroni' e a difendere
le attività tradizionali, l'identità,
la dignità della montagna minacciate non già
dal lupo ma da coloro che lo usano come arma sociale.
Una montagna alle prese con tanti problemi ma non
del tutto omologata a 'massa consumatrice' in sistema
di produzione e consumo 'globale' e 'megapolitano',
che da fastidio e deve essere piegata. Non perché
esprime culture 'residuali' e di retroguardia ma, all'opposto, perché
può essere l'avanguardia di nuovi modelli di
vita. Veramente ecologici.
COMUNE
DI MONTEROSSO GRANA
IL
CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO
CHE:
Da
alcuni anni i Pastori dell'alta Valle Grana, e in particolare
del comune di Monterosso Grana, sono colpiti dal grave
problema costituito dal ritorno del lupo. Proprio in
questi ultimi giorni - in seguito alle recenti nevicate
- un piccolo branco è stato segnalato presso
la frazione Frise, borgata dove hanno sede varie aziende
agricole.
La
presenza del predatore costituisce un problema grave
a causa dei danni che vengono subiti nel settore dell'agricoltura,
votata essenzialmente all'allevamento, già da
tempo in condizione di grave disagio economico oltre
a rappresentare un'insidia per la presenza umana sul
territorio montano.
RITENUTO
che il conflitto tra predatori e zootecnia alpicante
è una realtà in Piemonte dopo la ricolonizzazione
spontanea del territorio da parte del lupo, avvenuta
a partire dalla seconda meta degli anni '80;
RICONOSCIUTO
che, pur essendo importante, per la valenza ecologica
da esso rappresentata, il ritorno del lupo sulle Alpi,
assai più importante per la nostra cultura di
gente di montagna sia la conservazione della terra,
dei pascoli, dei sentieri e delle baite;
EVIDENZIATO
che il territorio alpino non sarebbe tale senza la presenza
millenaria dell'uomo: la cultura e la vita alpina sono
un patrimonio che rappresenta una ricchezza non solo
per la montagna, ma per la confinante pianura e per
la città.
RITENUTO
giusto dare un concreto aiuto a coloro che vivono in
montagna, portando avanti una scelta di vita che in
questi tempi è, più che mai, già
di per sé stessa difficile e penalizzante, sia
per i disagi quotidiani che per i rapporti personali
con il mondo esterno.
Con
votazione espressa in forma palese e con n. 12 voti
favorevoli, n. zero voti contrari e n. zero astenuti
su n. 12 Consiglieri presenti e n. 12 votanti
DELIBERA
1)
Di chiedere alla Regione Piemonte, alle Comunità
Montane, all'Associazione Regionale Allevatori e alle
Associazioni di categoria Agricole di dare finalmente
concretezza alle necessarie iniziative che devono essere
attivate per limitare la presenza del lupo e per dare
un serio aiuto a coloro che vivono e lavorano in montagna
in condizioni di estrema difficoltà aggravata,
ultimamente, dai danni provocati dalla ricolonizzazione
spontanea del territorio da parte del lupo.
2)
Di impegnare l'amminisrazione comunale presso i suddetti
Enti affinché venga ricercata finalmente una
soluzione al problema di grave difficoltà in
cui versa il settore della zootecnia.
COMUNE
DI MONTEROSSO GRANA
Monterosso
Grana, lì 17 giugno 2010
All'Assessorato
all'Agricoltura REGIONE PIEMONTE
Al
PARCO ALPI MARITTIME Centro grandi carnivori
All'Assessorato
all'Agricoltura PROVINCIA DI CUNEO
All'APA
di Cuneo
OGGETTO:
Iniziativa perla tutela dei pastori dagli attacchi dei
lupi stagione d'alpeggio 2010.
In
seguito ai numerosi incontri, avvenuti nella scorsa
stagione invernale, tra rappresentanti de pastori delle
valli di Cuneo - colpiti negli scorsi anni dal grave
problema degli attacchi dei lupi ai greggi alpeggiati
- e esponenti degli Enti Pubblici competenti (Assessorato
Agricoltura Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura
Provincia di Cuneo, Ass. Allevatori A.P.A., Parco Alpi
Marittime), i pastori che avevano subito attacchi di
lupi sono stati convocati, in data 12.05.2010, presso
la sede Coltivatori di Saluzzo, dove i rappresentanti
del parco Alpi Marittime - responsabile del progetto
lupo/Centro grandi carnivori, incaricato per il rimborso
danni da lupo della Regione Piemonte - hanno rilevato,
tramite un questionario personale, le necessità
di ogni pastore, al fine di poter prevenire nella corrente
stagione d'alpeggio altri pesanti attacchi de lupo alle
greggi.
In
tale occasione è stata garantito, tra l'altro..
l'intervento delle squadre forestali della Regione Piemonte
per pulire i sentirei recanti agli alpeggi, gestiti
da pastori che ne avessero fatta richiesta.
Poiché:
ormai
la stagione d'alpeggio per tutti i pastori di pecore
è ormai iniziata da oltre un mese;
-
il numero dei lupi è aumentato nelle valli di
Cuneo, ed in particolare nelle valli Grana e Maira,
come testimoniano i rilevamenti eseguiti nello scorso
inverno dallo stesso Parco Alpi Marittime, oltre ai
numerosi attacchi alla fauna selvatica ben visibili
ovunque nelle valli negli scorsi mesi;
- e
nonostante ciò nessun intervento è stato
fatto da parte degli Enti competenti, incaricati di
svolgere le promesse azioni di aiuto-prevenzione, nel
riguardo dei pastori, dagli attacchi dei lupi
SI
RICHIEDE
Come
primo urgente intervento l'utilizzo delle SQUDRE FORESTALI
della Regione Piemonte sui sentieri degli alpeggi come
da segnalazione già in possesso del Parco Alpi
Marittime.
Distinti
saluti
IL
SINDACO
(MARTINI
Vauro)
Si
allega copia delibera del Comune di Monterossp Grana
n° 10 ad oggetto: 'Attivazione di iniziative per
limitare la presenza del lupo e per dare aiuto a color
che vivono e lavorano in montagna.'
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