(09.09.12)
Pressione
predatoria
inaccettabile
per alcuni
allevatori
A
Limone
Piemonte
(Cuneo) un
alpeggio
gestito in
modo esemplare
è stato
bersagliato da
una raffica di
attacchi di
lupi con
perdita di
numerosi capi
bovini,
comprese
vacche, manze
gravide e un
toro. Una
situazione
insostenibile
che determina
notevoli danni
che solo in
minima parte
sono
compensati
dagli
indennizzi.
Giornate
intere spese
ad
accompagnare
il
veterinario, a
contattare il
Soccorso
alpino per il
recupero delle
carcasse a
portare
documenti
negli uffici.
E il giorno
dopo... da
capo.leggi tutto
(11.01.12) Giovani che fanno rivivere la montagna (val Susa, To)
La storia esemplare di Andrea e Silvia ne riassume anche altre. Ne parliamo in pieno inverno perché l'alpeggio - al di là della dimensione turistica - è un aspetto importante della vita in montagna, di cui ci si deve preoccupare tutto l'anno. Ci sono giovani con una passione
enorme, ma pare che la società urbana pronta a commuoversi per le loro storie e per la bontà dei loro prodotti poi non riesca a fare a meno di mettere sempre nuovi bastoni tra le ruote leggi tutto
(21.10.11) Berbenno (So). Semi (bio) di futuro: chi semina raccoglie
In una Valtellina ancora dominata dalle vecchie visioni dell'agroalimentare industrializzato ha avuto un grande significato simbolico la semina di un campo di Pedemonte di Berbenno con una varietà di frumento tenero biodinamica. Merito dell'associazione More Maiorum forte del sostegno di tanta gente comune oltre che delle
istituzioni
locali. La semina ha visto la partecipazione attiva e consapevole di un centinaio di persone che si sono poi trattenute per il pranzo (vegetariano) e per ascoltare interventi sulla rinascente ruralità alpina e sull'agribiodiversità. leggi tutto
(26.09.11) Carcoforo (Vc) Microcomuni vivono
I piccolissimi comuni spesso si dimostrano vitali. Carcoforo (79 abitanti) ha associazioni culturali, una libroteca, organizza convegni. La propria cultura materiale e immateriale è oggetto di attenta conservazione e c'è anche un alpeggio attivo con agriturismo e vendita diretta di autentici
prodotti locali. Attraverso alcune impressioni fotografiche il volto di un paese che vive leggi tutto
(11.09.11) Alpe Madri (Dosso del Liro, Co)
La storia di una vipera che con un morso mortale alla fidata mula mette in crisi un alpeggio. Che deve scaricare a ferragosto. Sono questi 'eremiti' (o 'trogloditi') che tengono in piedi la montagna (senza ricevere adeguati sostegni).Testo e foto di Pierfranco Mastalli vai a vedere
(08.09.11) Tra alpi orobiche e marittime. Antiche strutture d'alpeggio a confronto
Le antiche strutture pastorali presentano forme che si ripetono in aree diverse e in tempi diversi. Le nostre conoscenze sono ancora frammentarie ma è già possile stabilire interessanti analogie. Come nel caso dei calécc delle Orobie occidentali e nelle capanne casearie degli alpeggi del monregalese
sulle
Alpi Marittime. Ricostruire la storia concreta dei sistemi di alpeggio e di caseificazione e la loro evoluzione serve anche a far uscire l'alpeggio da una dimensione bucolica atemporale restituendogli l'importanza che merita. leggi
tutto
(13.08.11) "Malga in festa" a Songavazzo (Bg)
Nonostante la pioggia e la nebbia e il cambiamento di programma (con pranzo in paese) la festa delle malghe di Songavazzo alla seconda edizione si conferma come un raro esempio di sagra dell'alpeggio di qualità. Cruciale l'aspetto di educazione al gusto attraverso degustazioni, illustrazioni dal vivo e spiegazioni su caseificazione
e mondo dell'alpeggio. vai a vedere
(11.08.11) Plesio (Co). Festa di Sant'Amaa e alpe Nesdale
Anche quest'anno sono stato a Sant'Amaa e all'Alpe Nesdale (Plesio, Co). E' stato bello vedere il sindaco, il parroco, la gente del paese così interessati alla realtà dell'alpeggio rendere omaggio al lavoro degli alpigiani, ai frutti degli animali e dei pascoli. Un evento che dovrebbere essere di
modello
per le feste in alpeggio.vai a vedere
(04.08.11) All'Alpe Cavisciöla, tra 'integralisti' del Bitto storico e mucche O.B.
Un alpeggio della val Brembana dove si arriva solo a piedi, dove il latte si lavora in baite 'storiche'. È gestito da una giovane coppia unita dalla passione per l'alpeggio, lei casara 'fliglia d'arte', lui giovane ed orgoglioso caricatore d'alpe che ha fatto la gavetta, fermo come una roccia sulle sue convinzioni.
Propugnatore
di una perfezionata arte del pascolamento e del ritorno alla Bruna alpina (O.B.). In alpe ci sono anche dei cascin ("pastorelli") di 14 e 12 anni, l' per imparare. Sembra una storia abilmente costruita per mitizzare una realtà. Ma è vera. Un invito caloroso a tutti a farsi una bella camminata e ad andare a conoscere Alfio e Sonia che vi accoglieranno come amici anche se non vi conoscono. vai a vedere
(15.07.11) Ritorno all'Alpe Madri (Dosso Liro,Co)
Mario Bassi ha potuto ritornare a caricare l'Alpe Madri dopo le incresciose vicende di speculazioni sugli alpeggi che gli avevano impedito di farlo lo scorso anno. Anche quest'anno Pierfranco Mastalli è andato a trovarlo. Ci ha raccontato come l'alpeggiatore abbia ripreso la vita di
sempre
nella suggestiva Valle del Dosso, montagna aspra e dirupata. vai a vedere
(22.06.11) All'alpeggio Case di Viso da Andrea Bezzi malghese-casaro-affinatore
Storia di una esercitazione-seminario in cui si sono affrontati tanti problemi e capite tante cose sulla realtà dell'alpeggio. Su tutte una: l'allevatore di montagna non può pensare solo a mungere ma deve usare le sue mani abili
e tutte le sue capacità tecniche e comunicative. La grande lezione di Andrea Bezzi che da diversi anni segue un suo 'stile produttivo' che oggi viene ammirato. Andrea è pienamente soddisfatto del suo lavoro "il più bello del mondo". Se solo il Parco.... leggi
tutto
(01.05.11) Bricherasio (To) Storie di giovani pastori. Videoracconto.
Ci sono giovani pastori che, a vent'anni, hanno già un bagaglio di conoscenze sulle pecore, sul formaggio, sui pascoli, sulle tradizioni pastorali degno dei padri, anzi dei nonni. Il mestiere del pastore è proprio speciale; non c'è spazio per i bamboccioni. E nemmeno per chi perde tempo a lamentarsi
invece che rimboccarsi le maniche e affrontare - come si fa da sempre - i problemi. Fotoracconto e videointervista (sotto la pioggia) a Ivan Monnet, 26 anni, pastore professionista della Val Pellice (del 28 aprile) vai a vedere
(06.02.11) Sostila: microcosmo ruralpino
Il paesino senza strada di Sostila in Valtellina è avvolto dalle retorica dei 'paesi fantasma'. In realtà non è 'morto'. Tra l'altro sono state avviate iniziative per il recupero della 'pera di Sostila' (sono state messe a dimora nel 2010 diverse piantine). Vi è anche un
allevamento di pecore
e capre. Le iniziative di rivificazione sono portate avanti dal Comune di Forcola, dall'Associazione Amici Val Fabiola e dai privati . C'è però anche un altro lato della medaglia: la 'guerra' tra Sostila e Campo (ovvero tra i comuni di Forcola e Tartano) per l'acqua. leggi tutto
(30.01.11) Capre
ossolane e problemi della montagna (Vb)
Un piccolo
viaggio tra tre vallate e tre allevamenti caprini ci porta a contatto con tanti
problemi: razze autoctone da salvare, alpeggi da valorizzare, l'inserimento dei
giovani, il mantenimento di patrimoni di tradizioni, paesaggi, produzioni,
testimonianze storiche. Difficile sopravvalutare l'utilità della capra per mantenere
in vita la montagna dell'uomo. leggi tutto
(06.02.11) Sostila: microcosmo ruralpino
Il paesino senza strada di Sostila in Valtellina è avvolto dalle retorica dei 'paesi fantasma'. In realtà non è 'morto'. Tra l'altro sono state avviate iniziative per il recupero della 'pera di Sostila' (sono state messe a dimora nel 2010 doverse piantine). Vi
è anche un allevamento
di pecore e capre. Le iniziative di rivificazione portate avanti dal Comune di Forcola, dall'Associazione Amici Val Fabiola e dai privati . C'è anche un altro lato della medaglia: la 'guerra' tra Sostila e Campo (ovvero tra i comuni di Forcola e Tartano) per l'acqua. leggi tutto
(30.01.11) Capre ossolane e problemi della montagna (Vb)
Un piccolo viaggio tra tre vallate e tre allevamenti caprini ci porta a contatto con tanti problemi: razze autoctone da salvare, alpeggi da valorizzare, l'inserimento dei giovani, il mantenimento di patrimoni di tradizioni, paesaggi, produzioni,
testimonianze storiche.
Difficile sopravvalutare l'utilità della capra per mantenere in vita la montagna dell'uomo. leggi tutto
(03.12.10) La
Festa della torchiatura a Cerveno (BS) (evento del 7.11.10)
Da quando è stato restaurato nel 2008 l'immerso torchio a
leva di Cerveno è protagonista di una sentita 'Festa dell'uva' che
rappresenta una tappa importante delle nuove sentite celebrazioni del ciclo
agrario in Valle Camonica. Il torchio di Cerveno è parte integrante e
cuore dell'Ecomuseo della Concarena e
testimonia di un importante lavoro collettivo di restauro che esalta la cultura
della lavorazione del ferro e del legno dell'homo faber camuno. È anche un
emblema di come la valorizzazione delle radici della ruralità si intrecci al
rilancio economico di tradizioni produttive agricole in circuiti 'integrati'
turistico -agroalimentar -culturali (vedi la nuova cantina sociale di
Losine). vai al fotoracconto
(11.10.10) Festa dei marghè a Magliano Alpi e Fiero dei des
a Bellino (CN)
Le
tradizioni si perdono? Non si direbbe. In
Piemonte le feste dei margari e le fiere
autunnali del bestiame aumentano di numero
e di partecipazione. Sullo sfondo si agitano
i problemi degli affitti degli alpeggi,
del lupo, dei vitelli non pagati abbastanza,
delle strutture spesso inadeguate a garantire
condizioni di vita e di lavoro adeguate.
Ma in questa manifestazioni la gente
del posto si stringe ai pastur
e ai marghè
consapevole del valore della loro attività
pastorale non soli per il mantenimento della
montagna ma anche di altrettanto importanti strutture simboliche
e identitarie della comunità locale.vai a
vedere
(27.09.10)
Val Vigezzo (VB).
I tesori degli
alpeggi: Alpe
Basso
All'Alpe Basso, in Val
Loana, Bruno Zani alpeggia
80 capre e venti mucche e
produce un formaggio
particolare e molto
pregevole mescolando latte
caprino e vaccino (al 50%
ca). La tecnica risente
dell'influsso della
cultura casearia della
vicina Svizzera
interpretata però in modo
originale. Il risultato è
rappresentato de
forme del peso di 15 kg.
La pasta presenza una
marcata occhiatura ma la
tecnica accutata e
paziente di lavorazione è
tale da
consentire una
maturazione piuttosto
lunga senza difetti. Anche
qui, però, i problemi non
mancano; a parte la
siccità di questa stagione
è in forse la possibilità
di utizzare l'alpeggio del
comune, a quota più
elevata, a causa della
mancata esecuzione
dei benedetti 'adeguamenti
igienico-sanitari'.
vai a
vedere
(20.09.10)
Alta Valle Camonica (BS)
Rilancio per le malghe del
Mortirolo?
Resoconto di una visita
(14 c.m. ) ad un gruppo di
malghe con forti elementi
di criticità ma anche con
gradissime potenzialità
multifunzionali (per le
valenze storiche,
naturalistiche e
turistiche). Le
amministrazioni paiono
decise a puntare con
convinzione sui loro
alpeggi. Un fatto molto
positivo.
vai a
vedere
(17.09.10)
Gias Gardon (Valle Stura
di Demonte,
CN)
Un alpeggio chiave per la
sopravvivenza della pecora
Sambucana. Due ragazzini
che vorrebbero fare i
pastori. Il tutto condizionato da
un futuro incerto per
colpa della presenza
stabile dei lupi. Che in
Valle Stura di Demonte
hanno già messo in grave
difficoltà la pastorizia e
rischiano di affossarla
completamente 'bruciando'
progetti, energie,
passione,
impegno
vai a
vedere
(03.09.10)
Alpe Graglio (CO)
Descarga
anticipata
Alpeggi comaschi tanto
belli quanto poco
valorizzati. Visita
all'Alpe Graglio, una
delle poche che nell'alto
Lario occidentale sono
regolarmente caricate con
vacche da latte. Purtroppo
le bizze del clima
quest'anno hanno provocato
la fine anticipata
dell'alpeggio (testo e
foto di Pierfranco
Mastalli)
vai a
vedere
(01.09.10)
Coumboscuro (CN) Colture e
culture
d'identità
Chi pensa che le culture e
le lingue ancestrali siano
espressione di chiusura,
egoismo, sguardo fisso al
passato farebbe bene a
farsi un giro
a Coumboscuro. Dove
l'attaccamento alla
cultura e ai valori
tradizionali, la volontà
consapevole e caparbia di
preservarli, ha consentito
ad una piccola comunità di
restare a vivere in
montagna,
coltivando contatti
con tante realtà culturali
in giro per l'Europa (e
non solo). Ha consentito
di coniugare la
manualità (artigianato,
agricoltura, cura del
territorio) con le
espressioni culturali e
artistiche 'colte'. Un
miracolo? Forse si. Ma
ripetibile. Con
difficoltà,
però, perché
riannodare i fili spezzati
e i valori della
continuità e della
comunità corrosi dall'
individualismo è arduo.
Servono punti di
riferimento molto saldi.
E comportamenti
personali
coerenti. vai a vedere il
fotoracconto
(27.08.10) Una vita ruralpina: Ambrosini
Dante da Dubino (SO)(classe 1919)
La
prima stagione d'alpeggio a 6 anni ;poi
una serie di stagioni a S.Sisto (Campodolcino)
con le poche vacche di famiglia e le prime
esperienze da giovanissimo sfrosaduur.
Quindi la guerra con la prigionia. Immediato
dopoguerra con il contrabbando
spericolato e il lavoro dei boschi
(più il primo). Poi in cantieri in
Svizzera fino a un grave incidente sul lavoro.
Ancora alpeggi negli anni '60. Poi commercio
e trasporto bestiame (anca de sfroos
föö de Livign); poi ancora alpeggi negli
anni '80. Da 10 anni carica (da solo)
l'Alpe del Piani a 2070 m e impara a fare
il formaggio. 'Ma i vach e i cavaj i
uu semper tegnuu) (Foto
M.Corti, Alpe dei Piani, 25.08.10)
vai
a vedere il fotoracconto
(22.08.10) In Valle Camonica un ecomuseo
delle malghe
Un
glorioso fabbricato d'alpeggio, emblema
della produzione del formaggio Silter
in Valgrigna è attualmente oggetto di
attento restauro conservativo. Sarà il cuore
dell'ecomuseo delle malghe, un cuore
vivo, con la stagionatura del formaggio
e i supporti didattici per i visitatori.
Finalmente un intervento che valorizza
il patrimonio storico-architettonico
dell'alpeggio.
vai
a vedere il fotoracconto
(12.08.10) Cuneo. Pastori o lupi? Quale
la razza in via di estinzione?
Alla
conferenza stampa a Monterosso Grana (CN) per
la presentazione
del progetto regionale a sostegno della
pastorizia (vedi sotto) era presente anche
un pastore-simbolo: Mario Durbano di Frise.
Un pastore che negli ultimi anni ha subito
una serie impressionante di attacchi da
parte dei lupi (nonostante utilizzi i recinti
elettrici). Nel pomeriggio, con Luca Battaglini e Marzia
Verona, sono andato su in montagna
a trovare
lui e il suo gregge. Montagne aspre,
valloni 'da lupi'. Ma questa è la montagna
di Mario, della gente di qui, che ha sempre
vissuto qui, in equilibrio con l'ambiente.
E che ora paga la scelta politica di favorire
la reintroduzione del lupo, una scelta che
ci auguriamo venga ora riequilibrata in
nome del diritto della pastorizia e della cultura alpina a continuare a vivere.
vai
a vedere
(09.08.10) Festa delle malghe (a Songavazzo,
BG)
Pieno
successo della Festa delle malghe di Songavazzo.
Pienamente soddisfatto il malghese e gli organizzatori
si pensa già alla prossima edizione
ma anche ad organizzare eventi simili per
il 2011. La Festa è stata predisposta per
l'aspetto gastronomico tenendo
conto dei criteri che devono informare la
sagra di qualità: solo prodotti di agricoltori
e trasformatori locali, niente bicchieri
e stoviglie di plastica a perdere. leggi
tutto
(30.07.10) All'Alpe Nesdà
(Plesio, CO) si festeggia la rinascita
Gli
alpeggi del Bregagno, nei comuni di Garzeno,
Pianello, Cremia, S.Siro, Plesio, Grandola
e Cusino rappresentavano un grande comprensorio
di alpeggi con pascoli alti fino a
2.000 m, affacciati sul lago di Como e di
Lugano. Pochi sono ancora caricati ma l'apertura
di una nuova pista forestale, che dai 'monti'
di S.Siro porta all'Alpe Nesdà (passando
per l'Alpe Rescascía), può aprire nuove
prospettive. Domenica 25, con una bella
cerimonia (che ha compreso anche la benedizione
dei pascoli, degli animali e dei fabbricati)
si è aperta la prima forma prodotta in alpe
dopo anni di abbandono. Oltre agli strepitosi
panorami questi alpeggi hanno anche un altro
asso nella manica: i prodotti. Il formaggio
che si produce (da secoli) è il Bitto,
che qui, come nelle Valli omonime, viene
prodotto con l'aggiunta del latte di
capra. Insieme ad esso si produce una straordinaria
mascarpa che diventa poi zígher.
leggi tutto
(26.07.10) Lagorai significa
malghe. No al Parco
Amamont
(l'associazione transfrontaliera degli amici
degli alpeggi e della montagna) è andata nel Lagorai. Nella malga più autentica
della regione più autentica del Trentino.
Da Oswald Tonner, malghese-simbolo dell'ecologia
contadina contrapposta alle ideologie della
wilderness. Un'occasione per sostenere la
biodiversità dei pascoli e dei formaggi,
per dire no alle 'bustine' di fermenti selezionati
più o meno 'autoctoni', al degrado delle
malghe storiche ridotte a pascoli di manze,
ai progetti di trasformare le malghe abbandonate
in 'palestre' per i giochi di sopravvivenza
nella wilderness. leggi
tutto
(20.07.10) Alpe Laguzzolo
(S. Giacomo Filippo, SO)
All'Alpe
Laguzzolo a 1.774 m in valle del Drogo si
arriva solo a piedi partendo da poco più
di 1.000 m. Ma una coppia di giovani
neocaprai di Mese (entrambi con solide radici
locali e rurali) sta organizzando al
meglio l'alpeggio per le loro capre da latte.
Con
due bambini piccoli ... e i nonni,
i parenti che aiutano. Sono stato domenica
scorsa a
trovarli e vi racconto
la storia (dell'alpe, della famiglia,
dell'escursione). leggi
tutto
(15.07.10) I furmagitt
de cavra del Miro (a Sala Comacina)
Nel
viaggio tra i formaggini di capra 'autoctoni
dell'Insubria proponiamo un fotoracconto
'storico' (realizzato nel marzo 2001, sui
muunt di Palese a 670 m). Protagonista
Miro Puricelli, classe 1913, un 'monumento
vivente' ruralpino e un archivio della memoria.
Con ricetta per i formaggini ma anche quella
(più preziosa e rara) per fare il caglio
di capretto. vai
a vedere
(13.07.10) Rosanna e Rolando:
neomontanari che fanno agricoltura nella
Val Grande (VCO), spacciata per 'la più
grande area wilderness d'Europa'
Continua
il nostro viaggio tra i neomontanari (neocaprai
per lo più), gente che 'ce la fatta' e ha
messo in piedi aziende sostenibili e multifuzionali
che non solo 'stanno in piedi' ma mantengono
viva la montagna (e le alte colline).
Andando a vivere in posti come la Valgrande dove una
malintesa 'ideologia della wilderness' si
compiace della desertificazione agricola.
C'è
bisogno di gente come loro, fortemente motivati,
che non si arrendono alle non poche difficoltà,
alla burocrazia soprattutto. L'importante
è che non restino esperienze isolate e che
l'elemento locale si confronti con esse
(anche attraverso le aggregazioni dei produttori)
e ne tragga spunto per imprimere un
nuovo orientamento all'attività agricola
in montagna. vai
a vedere
(08.07.10)Fotoracconto: Alpe Andossi
(SO)
Sulla
stessa alpe stili di alpeggio diversi (pare
un viaggio nel tempo). E poi il conflitto
tra i discendenti degli alpigiani (ora 'vacanzieri')
e gli alpeggiatori ('vecchio' e 'nuovo'
stile). Quello che conta è che il bosco
è stato fermato anche se '... tanta
erba non è mangiata e ad agosto è gialla'
vai
a vedere
(21.06.10) Nevicate sugli alpeggi
Cronaca (fotografica) della giornata di domenica 20 giugno all'Alpe
Li Piani (Brusio, Val Poschiavo - Canton
Grigioni). Mentre fuori nevicava si
è tenuta l'assemblea dell'associazione
Amici Li Piani. Presente Robi Ronza,
grande amico della montagna, cui è
stata conferita la qualifica di 'socio
onorario'.vai
a vedere
(17.06.10) Cantine (hilter) d'alpeggio.
Monumenti minacciati (Songavazzo, BG)
Sono sopravvissute ai diktat dei veterinari-burocrati, ai danni dei
progettisti che farebbero meglio a
progettare villette e condomini (architetti,
ingegneri, geometri). Sono le cantine di
stagionatira degli alpeggi ancora miracolosamente
in funzione; veri monumenti al sapere
ambientale e tecnologico dei nostri
vecchi. Vi mostriamo quella della Malga
Valmezzana in alta Val Seriana, un alpeggio 'fortunato'
in quanto gestito dal Consorzio Forestale
Presolana e caricato da un giovane 'neomalghese'
locale pieno di entusiasmo e passione. leggi tutto
(12.06.10)
Valstrona (VCO). Una valle da capre (che oggi possono
tornare ad essere una risorsa)
Tipica
valle insubrica aspra, incassata, rocciosa,
dove l'economia per secoli si è basata sull'integrazione
dell'agricoltura di sussistenza con l'emigrazione,
l'artigianato del legno e le miniere.
Agricoltura e zootecnia 'povere', (almeno secondo
certi schemi che forse è ora di rivedere).
Basata sulle capre, le castagne e l'orticoltura
(in assenza di campi e di grandi pascoli
da bovini). Un modello ecologico efficientissimo
che consentiva un'elevata densità demografica
. Oggi di caprai e di capre ne rimangono
pochi ma di buona razza (entrambi). E la
tradizione della trasformazione del
latte caprino nei tipici furmagit at
crava si rinnova. vai
a vedere
(11.04.10) Storie
di capre: 'Sbirulina: caprettina o cagnolina?'
Forse
qualcuno si ricorda del gatto coraggioso
che si crede un cane pastore (storia
di due caprai ...),
adesso è la volta di Sbirulina, una caprettina
nata prematura e allevata in casa con due
'genitori' umani e due affettuose cagnotte
(una 'pastora' e una Rotweiller) come 'sorelle
maggiori'. Sbirulina si comporta in
tutto e per tutto come una cagnolina e ha
anche la sua 'cuccia' (col fieno), ma preferisce
- da 'vero' cane di casa - starsene sul
divano. In
realtà è una storia quasi 'normale' perché
si sa che nella vita ruralpina di ieri c'era
la ('cavra/crava de cà'), chiamata per nome,
docile, che allattava i bambini e mangiava
gli avanzi di cucina. Paolo, Silvia con
le loro cagnotte, Sbirulina (e le altre
capre) sono gli unici ad abitare tutto l'anno
la frazione Ielmala a 658 m in Valle Anzasca
leggi e guarda tutto
(10.04.10) Storie
di alpeggi: 'Adesso non passa più neanche
il mulo'
Lorena Pirozzini e Moreno Zanetta di Calasca Castiglione
(VCO) raccontano cosa significhi caricare
un alpeggio dove si arriva (a fatica) solo
a piedi e capita spesso di rifocillare
gli escursionisti della GTA. Ma invece
che un premio ...
leggi
e guarda tutto
Motocross
in montagna: sport o vandalismo? Un problema non solo
bergamasco
La
Storia di due caprai, di una scrofa innamorata e di
un gatto coraggioso
Una
storia in controtendenza: qualche volta gli alpeggi
rinascono
(Aggiornamento)
Come
nasce la maschèrpa d'alpeggio
delle Valli del Bitto
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