Ruralpini                 Inforegioni Index 2009-2008

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DICEMBRE

 

(23.12.09) No al 'Parco eolico' al Passo di San Marco: 1a puntata

Gli ornitologi italiani hanno preso posizione segnalando il grave impatto delle maxi-pale collocate nei passaggi obbligati delle principali rotte di migrazione. Al Passo di San Marco (tra la Valtellina e la Valbrembana bergamasca) il progettato 'Parco (sic) eolico' vede l'opposizione di Parco Orobie bergamasche e ornitologi. L'esperienza di diversi paesi (in California è da vent'anni che esitono gli impianti) dovrebbe pur insegnare qualcosa. leggi tutto

 

(08.12.09) Modello zoocaseario industrialista ormai alla frutta

La Val di Ledro (Trentino occidentale) 'molla' il Caseificio di Fiavè. E' solo l'ultimo atto della crisi che si trascina da anni del caseificio spina dorsale del modello industrialista imposto alle Alpi distruggendo il tessuto della zooetecnia alpina e dei caseifici artigianali e che basa la sua falsa economicità sui sostegni pubblici. Oggi la rigidità dei sistemi industrializzati non regge l'impatto con la crisi e la internazionalizzazione leggi tutto

 

(06.12.09) Polpetta avvelenata per Zaia sul tema scottante del Bitto

Roma: 'le modifiche al disciplinare della Dop Bitto, tese a una maggiore puntualizzazione sulle tecniche produttive artigianali del formaggio e a una fotografia corretta della zona di produzione, sono la dimostrazione dell'attenzione dell'Unione Europea verso le "tipicita"e la qualita' agroalimentare del nostro Paese'. E' il commento (riportato dall'ANSA) del ministro Zaia all'approvazione delle modifiche da parte della Commissione Europea al disciplinare di produzione della Dop 'Bitto'. Dal momento che sono in gioco i mangimi (prima non consentiti, ora si) l'uscita del Ministro (laureato in produzioni animali) rappresenta la 'polpetta avvelenata' di 'suggeritori' che tradiscono la volontà della burocrazia romana di voler 'sputtanare' il ministro veneto dimostrando che non conosce quello di cui parla o non è competente. Oltretutto Zaia è laurato a Padova dove ...  leggi tutto

 

(02.12.09) Dalle montagne del Sannio (Appennino campano) il Latte Nobile

Viene presentato oggi a Napoli presso l'ospedale Santobono il Latte Nobile. Sono per ora 16 le piccole aziende di montagna che lo producono. Il Latte Nobile destinato ad ospedali, mense, centri benessere. Un rigoroso disciplinare sull'alimentazione, la valorizzazione delle colture foraggere polifite ricche di leguminose e un limite di produzione max. di 5.000 kg per vacca garantiscono un latte ricco di antiossidanti e componenti attive. Il progetto è supportato per la parte tecnica dall'ANFOSC (associazione nazionale formaggi sotto il cielo). Chi fosse interessato a sviluppare analoghi progetti nell'Arco Alpino può mettersi in contatto con l'ANFOSC tramite RURALPINI. leggi tutto


NOVEMBRE

 

(29.11.09) Decisi a difendere un diritto storico inalienabile

I sostenitori del Bitto storico - con in testa il Comune di Gerola e Slow Food - si sono   riuniti con i produttori al Centro del Bitto di Gerola il 28 novembre. Tutti sono decisi a far conoscere le ragioni di una produzione storica e del territorio che l'ha espressa e a farne valere i diritti.

(allegati all'articolo anche la mozione del Consiglio Comunale di Gerola e la Dichiarazione del Consiglio dei Governatori di Slow Food).leggi tutto

 

(29.11.09) Cappa di silenzio sui pesticidi. Ma qualcosa si sta muovendo nel Triveneto

L'Arpav (Agenzia regionale protezione dell'ambiente del Veneto) lancia una denuncia, durissima e inusuale, contro l'agricoltura al pesticida (che usa i pesticidi 'in nero' compresa la fuorilegge atrazina!). La Diocesi di Vittorio Veneto nel numero de l'Azione di oggi interviene sul tema mentre l'Avvenire riporta con enfasi le rassicurazioni ufficiali dell'establishment trentino volte a tranquillizzare la popolazione della Val di Non. Intanto si sta creando un coordinamento dal basso dei movimenti spontanei antipesticidi, che potrebbe allargarsi.... leggi tutto

 

(18.11.09)  Cresce la Bresaola artigianale. Ma fuori dalla Valtellina

Bresaola Ossolana, Bresaola del Varesotto ecc. ecc.. L'immagine della Bresaola Valtellina Igt è stata scossa dallo scandalo della carne uruguaiana congelata avariata dello scorso maggio. Ma lo spazio per la crescita di Bresaole di qualità fuori dalla Valtellina è legato anche alla industrializzazione del prodotto (ormai percepita dal consumatore) e, soprattutto, dalla voglia degli allevatori della montagna e collina lombarda (e non solo) di realizzare un reddito dalla carne dei propri animali trasformandola in proprio. E ora si annuncia una strepitosa Bresaola Brianzola di manzo di.... leggi tutto

 

(18.11.09) La pastorizia transumante osteggiata nella terra di Zaia

Marzia Verona, paladina della 'pastorizia vagante' si appella al Ministro che si è dimostrato sensibile anche a questa realtà. Proprio in una fase in cui vi sono dei giovani che abbracciano con entusiasmo questa vecchia-nuova attività cresce l'ostilità contro le greggi transumanti. Alcuni pastori veneti hanno dovuto vendere parte dei greggi e sono in difficoltà. leggi tutto

 

(17.11.09) Van de Sfroos ha ignorato l'appello in favore del Bitto storico: qualche considerazione

I produttori del Bitto storico avevano chiesto a Davide Van de Sfroos di dire una parola durante i concerti di Morbegno del 13 e 14.  L'appello, che era stato rilanciato anche da Paolo Marchi sulle colonne del Il Giornale, è caduto nel vuoto. Davide di solito sensibile alle cause 'sociali' è stato frenato dai suoi manager che hanno evidentemente fatto valere considerazioni di realpolitik ovvero di 'sensibilità' per gli interessi politici degli sponsor istituzionali.  Il Bitto, si sa, è un argomento scottante.

Intanto i 'trogloditi' e 'ribelli' del Bitto stanno preparando una grande campagna di informazione e di mobilitazione a sostegno del loro leggendario formaggio. Primo appuntamento al Centro del Bitto di Gerola alta sabato 28.

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(15.11.09) Morbegno (So). Parte la campagna per il Bitto storico

In occasione del concerto di Van de Sfroos a Morbegno del 14 novembre ha preso il via (con volantinaggio, cartelli di protesta e la presenza di alcune capre Orobiche di Valgerola) la campagna di informazione e di iniziative culturali e politiche a difesa del Bitto storico che la burocrazia e una certa politica vorrebbero mettere 'fuorilegge'. Pastori, capre, volantini e cartelli di protesta. Intanto si prepara la costituzione di un ampio Comitato leggi tutto

 

(11.11.09) Ruralpini si appella a Van de Sfroos per il Bitto storico

Van de Sfroos, il nostro Davide, il cantore ruralpino (la cultura laghée è pastorale, altro che barchette!), l'artista che ha tenuto mitici concerti in alpeggio facendo arrancare i Tir con le scene su per le mulattiere, sarà giusto Venerdì a Morbegno. Dall'Auditorium S.Antonio partirà il nuovo tour 'Van de Sfroos show' con uno spettacolo che è anche teatrale oltre che musicale. Il tutto anche in nome di quella cultura e identità per la quali si battono i  'ribelli del Bitto' e tutti noi che li sosteniamo. Potevamo perdere l'occasione di chiedere a Davide una testimonianza pro Bitto storico dopo le odiose sanzioni ministeriali che lo hanno colpito? No ovviamente. Allora leggi il testo dell'appello e se conosci Davide o qualcuno che gli è vicino fai in modo che lo legga e ci aiuti

 

(09.11.09) Cuneo. Premiati i campanacci

"Ascolta passa la mandria". E' il nome del concorso che si è svolto ieri (8 novembre) a Cuneo per premiare i migliori campanacci delle  Alpi.  Ce ne parla Giovanni Mocchi musicologo, esperto e collezionista di campanacci.

Eventi come questo andrebbero promossi anche altrove. Invece di premiare le 'superdotate del latte' alle mostre zootecniche di montagna andrebbero premiate le vacche che hanno fatto più alpeggi e data importanza ad aspetti culturali come questi. leggi tutto

 

(06.11.09) Valle Camonica (Bs). Il rilancio della patata occasione per l'agricoltutura di montagna

Dalla trentina Val di Gresta, alla montagna ligure si moltiplicano le inziative intorno alla patata.

Il consumatore apprezza la qualità delle patate di montagna ed è disposto a riconoscere un prezzo superiore a 'quelle del supermercato'. In Valle Camonica, nell'ambito di un attivo movimento di differenziazione agricola e di lancio di filiere corte è in atto anche la riscoperta della pataticoltura con una serie di prove di campo per testare diverse varietà.  leggi tutto

 

(02.11.09) Valtellina (So). Poliziotti del gusto per imporre la burocrazia del gusto. Il Bitto 'storico' è fuorilegge

Il giorno 21, giusto due giorni dopo la conclusione della mostra del Bitto 'ufficiale', funzionari del MIPAAF si sono presentati al 'Centro del Bitto' (presidio Slow Food ed Ecomuseo risconosciuto dalla regione) per notificare due sanzioni (per un max di 60.000 €) per violazioni delle norme sulla Dop. I produttori 'storici', come è noto, sono usciti dalla Dop per non confondere il prodotto nato nelle loro valli e che essi continuano a produrre in modo tradizionale con il Bitto Dop 'modernizzato' fatto 'per legge' in tutta la Provincia (Foto Cheese Time). leggi tutto


OTTOBRE

 

(30.10.09) Alpi centro-occ. Giacimenti gastronomici ancora inesplorati

Le tradizioni casearie contadine, specie quelle basate sul latte ovicaprino e prodotti di piccola pezzatura, sono ancora poco conosciute e tanto meno valorizzate. Ma come tante cose ignorate e disprezzate gli 'umili' formaggini delle 'umili' capre e pecore oggi incontrano il gusto del consumatore leggi tutto

 

(28.10.09) Brianza. La pecora Brianzola rivive con la 'multifunzionalità'

La Brianzola si è presa una bella rivincita. All'inizio degli anni '90 era data per estinta come consegunza del collasso dell'agricoltura contadina.  Oggi conta 1.000 capi. L'Associazione, grazie alla dedizione e passione dei suoi membri ha fatto il 'miracolo'. Oggi  è impegnata in programmi sulla carne (con ottimi riscontri per l'Agnellone brianzolo nella ristorazione tipica) e sulla lana (con innovativi progetti che riguardano l'abbigliamento, il cappello 'brianzolo' e la didattica). E si pensa anche al latte. leggi tutto

 

(26.10.09) Torino. Una pubblicazione per promuovere il Turismo degli alpeggi

E' stata presentata il 25 ottobre nell'ambito della rassegna 'Alpi365', al Lingotto di Torino, una guida escursionistica che propone un nuovo approccio alla montagna. Gli alpeggi sono infatti I protagonisti della pubbliocazione 'Escursionismo in alpeggio. Alla scoperta di ambienti, del lavoro e dei prodotti d'alpe'. La guida interessa le provincie di Torineo e Cuneo ed un totale di 16 itinerari. Nel corso della presentazione della guida e della successiva tavola rotonda sul tema 'alpeggi senza confini: escursionismo in alpeggio' sono emerse diverse esperienze e punti di vista che inducono a ben sperare nella nascita di un vero e proprio moviemento del Turismo degli alpeggi.

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(17.10.09) Pavia. Si apre una nuova stagione per la vacca 'Biunda'

Riuniti a Mezzana Bigli gli allevatori della razza già conoscita come Varzese-Ottonese -Tortonese, Montanina Cabellota, ecc. hanno deciso di unificare il nome della razza e di costituire l'Associazione per la razza bovina Biunda che si occuperà anche della promozione delle produzioni. Allevata non solo a Pavia, ma anche ad Alessandria, Piacenza, Genova e nel milanese la 'Biunda' si propone quale vacca 'multifunzionale' sostenuta dall'entusiasmo di allevatori (professionali e appassionati) e dalla simpatia di enti, associazioni, privati cittadini. Razze autoctone - Piemonte - Lombardia - Liguria - Emilia - Appennino - Multifunzionalità

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(10.10.09) Verbania. Sempre alto l'interesse per gli alpeggi

Il volume 'Alpi, alpigiani e formaggi dal Mottarone alla Formazza uscito in primavera è esaurito rapidamente ed è stata subito edita una nuova edizione. E'stata presentata ieri a Vanzone S.Carlo presso la sede della Comunità Montana del Monte Rosa. Ma i problemi degli alpeggi sono tanti.  

Alpeggi - VCO -formaggi - libri

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(05.10.09) Alta Valcamonica. Un successo il convegno sulla transumanza a Pezzo

Il 2 e 3 ottobre si è svolto a Pezzo di Pontedilegno (villaggio-simbolo della pastorizia transumante) un significativo evento in tema di transumanza. Il giorno 2 si è tenuto il 3° seminario sulle transumanza alpine con una interessante introduzione di Giorgio Conti in materia di attualità ecologica della transumanza e diverse testimonianze storiche. Domenica 3 un bel gregge è sfilato per le vie del villaggio rievocando la partenza autunnale delle greggi e dei pastori per la pianura (di Cremona e Lodi) e vi è stata anche la dimostrazione di tosatura mentre in piazza a Pontedilegno Giovanni Mocchi persentava la sua mostra internazionale di campanacci provenienti da tutto il mondo (nella foto l'intervento di Giancarlo Maculotti).

pastoralismo - transumanza - valle camonica

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SETTEMBRE

 

(27.09.09) Liguria. Un'esperienze ruralista: il Consorzio della Quarantina

Intorno al recupero della patata Quarantina di Genova si è sviluppata da dieci anni a questa parte una delle più interessanti esperienze ruraliste italiane.  Vissuta nella coerenza, coinvolgendo dal basso e dall'inizio contadini e comunità locali, senza affidarsi ad agenzie mediatiche esterne, senza puntare ai supermercati.

patata - liguria - ruralismo

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(24.09.09) Piemonte.  Una misura del PSR per ridare vita alla borgate montane spopolate.

Nel 'piano di sviluppo rurale' della Regione Piemonte alla misura 322 azione B sono previsti 35 milioni per interventi finalizzati a stimolare il ripopolamento di un numero limitato di piccole borgate di montagna. Un intervento che vorrebbe essere realmente 'integrato' e che supera la logica 'a pioggia'

piemonte

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(18.09.09) Cuneo.  Tra la nebbia e i lupi

Riceviamo dall'associazione Coumbouscuro - che l'ha inviata per conoscenza anche alle istituzioni - la testimionianza, asciutta e senza retorica, di un pastore che pensa di abbandonare la propria attività a causa dell'impossibile 'convivenza' con il lupo. Una convivenza imposta dai signori del WWF e dall'atteggiamento pavido e conformista della politica che non osa adottare quelle misure di controllo dei lupi a tutela della pastorizia che sono praticate in altri paesi. E' venuto il momento che tutte le associazioni e le personalità che hanno a cuore la montagna dell'uomo assumano un'iniziativa su questo tema. Ruralpini se ne fa promotore.

piemonte - pastoralismo - orsi e lupi

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(17.09.09) Così si fanno scappare i giovani dalla montagna

Due testimonianze raccolte da Marzia Verona nelle valli piemontesi che raccontano come la burocrazia impedisca ai giovani allevatori di restare in montagna frapponendo mille ostacoli alla realizzazione, ampliamento o sistemazione di fabbricati indispensabili all'esercizio delle attività agricole o impedendola del tutto.

Problemi che vanno affrontati con un'iniziativa politica e interventi a carattere generale. Per non lasciare soli gli interessati a scontrarsi con un muro di gomma burocratico.

piemonte - allevamenti

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(15.09.09) Como.  Un grosso gregge abbattuto per brucellosi (dopo 15 anni di assenza della malattia nei greggi lombardi).I veri pastori insorgono.

Lo scorso agosto un gregge di 1.000 pecore e 100 capre che utilizzava pascoli in Val Cavargna (Co) è risultato infetto da brucellosi ed avviato al macello a Lodi. Il proprietario (un ristoratore di Parabiago, Mi) e i responsabili del trasporto sono stati denunciati con le accuse di ricettazione, omessa custodia, false dichiarazioni e rischio di epidemia. Di fronte alle polemiche contro 'l'affitto dei pascoli ai foresti' che rischia di danneggiare i veri pastori questi ultimi chiedono che l'esercizio della pastorizia e la concessione dei pascoli sia vincolata a requisiti di professionalità che solo i veri pastori possono offrire.  leggi tutto

 

(13.09.09) Trentino. Dellai ha voluto alla presidenza della 'Mach' Francesco Salamini , noto pro OGM e convinto che 'i prodotti ticipi rappresentino il passato'

Francesco Salamini, luminare di biotecnologie applicate, professore ordinario in tre università, già direttore del Max Plank Institute  ecc. ecc. è stato nominato dalla Giunta provinciale, su proposta del presidente Dellai, alla guida della Fondazione Mach, il 'cervello' dell'agricoltura trentina. Una 'svolta' pro OGM della Provincia? L'assessore all'agricoltura, Mellarini, e Calliari (presidente della Coldiretti e vice-presidente della Mach) che si dichiarano anti-Ogm dovrebbero essere un po' imbarazzati; almeno quanto l'assessore alla sanità, Rossi, che ha candidamente ammesso di aver votato senza conoscere le posizioni pro-Ogm di Salamini leggi tutto

 

(09.09.09) Trento (Bleggio-Lomaso-Fiavè) Il CIGE ribatte a Mellarini sul modello 'padano'

 La Provincia Autonoma di Trento (PAT) finanzia una nuova maxi stalla nel Lomaso e poi dice di tutelare l'ambiente e di non volere l'agricoltura industriale. Riportiamo la lettera aperta del presidente del CIGE (Comitato iniziative Giudicarie esteriori), Alvaro Armellini, indirizzata all'assessore all'agricoltura della PAT, Tiziano Mellarini.

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Veneto (8.09.09) Atrazina dalla Spagna  in una grande azienda  biologica (sic!) veronese

Il Nas hanno sequestrato ingenti quantitativi del pericoloso diserbante atrazina, fuorilegge in Italia dal 1992 (in quanto cancerogeno e fortemente inquinante), presso l'azienda Bozzola di Casaleone  'leader' dell'agricoltura biologica. Siamo convinti che diserbanti 'in nero' siano ampiamente presenti presso le aziende agricole (se no non si spiegherebbero le concentrazioni nei fiumi). Non sorprende neppure che anche quelle bioindustriali seguano l'andazzo.   leggi tutto

 

Lombardia (05.09.09)

Nel ginepraio burocratico della normativa forestale prevale sempre la cultura anacronistica della 'protezione del cespuglio'

Il giorno 3 si è tenuta a Malga Rosello (foto) 'cuore' del demanio forestale lombardo un'interessante giornata sui tema del recupero (con il pascolo) delle aree pascolive marginali a scopo faunistico. Sono emerse le difficoltà di una gestione multifunzionale intelligente nella giungla delle competenze in materia e in un quadro normativo fermo alle logiche settoriali e, in primis, alla tuttora egemone cultura  del 'forestalismo'.     leggi tutto

 


AGOSTO

 

Veneto (31.08.09)

Si inviti il consumatore a riflettere se è il caso di comprare  mele chemioglobal ma no alla violenza (anche se solo sulle cose)

I Comitati locali 'Chimica Free' e  'Pra Gras' (e Ruralpini con essi) si dissociano dall'azione  (12oo piante recise) condotta contro i meleti di Calliari, presidente della Coldiretti trentina nonchè grande produttore di Melinda (ma le mele 'feltrine' saranno vendute privatamente assicura l'imprenditore). I trentini per espandere la monocoltura chimica della mela hanno comprato appezzamenti nel bellunese spianando intere colline e non si sono fatti scrupolo di piantumare meleti chimici a fianco dei già esistenti meleti bio. Piuttosto si faccia appello alla democrazia del consumatore e si dica: 'Meleglobal no grazie' 'Melabio locale si grazie'. Intanto Gabriele Calliari accusa gli 'ambientalisti' leggi tutto

 

Piemonte (29.08.09)

Piemonte. La coldiretti propone squadre di volontari a sorveglianza delle greggi. Il WWF risponde picche

Il WWF  persegue la 'pulizia etnica' della montagna dai contadini e dai pastori per creare un grande 'metaparco' ma non lo dice apertamente (a differenza degli animalisti). Quando nei giorni scorsi la Coldiretti in Piemonte ha proposto di creare squadre di volontari per tutelare le greggi dai lupi la risposta del WWF è stata picche e, anzi, è tornato ad accusare i pastori di 'non essere più capaci di convivere con i predatori'. Il pastore deve stare da solo disarmato a fare la guardia di notte al gregge in alta montagna.  

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Lombardia (Varese) (28.08.09)

Nella montagna varesina rilancio di radicate tradizioni di trasformazione del latte caprino

Nella montagna varesina ci sono paesini abitati tutto l'anno dove tutt'oggi non si arriva nemmeno con il fuoristrada. Qui la gente non ha mai abbandonato l'allevamento della capra che, insieme alla castagna, rappresentava la base della sussistenza. Grazie all'impegno della Provincia di Varese i caratteristici prodotti caprini di queste valli (Veddasca e Dumentina) sono in fase di riconoscimento quali 'Prodotti tradizionali' della Regione Lombardia. Nella prospettiva di valorizzare al meglio la risorsa del turismo gastronomico quale condizione di sviluppo di questo bellissimo territorio.     leggi tutto

 

Trento (13.08.09)

Gli allevatori  presentati come accattoni

I danni e le beffe. La politica provinciale ha perseguito tenacemente la chiusura di stalle e caseifici  inseguendo i modelli padani, le economie di scala, i super-caseifici, le super-mucche. Ora, agita lo spettro della 'estinzione della zootecnia' e strumentalizza con una campagna pubblicitaria shock gli allevatori presentandoli come accattoni. Intanto il caseificio di Fiavè si prepara a lasciare a piedi i conferenti biologici della Rendena (commenti di M.Corti e G.Pallante) .... leggi tutto

 

Abruzzo (04.08.09)

Pastoralismo. Marcelli lancia il premio 'Caino'

Nel corso della inaugurazione della Rassegna Ovina di Campo Imperatore (AQ), Nunzio Marcelli, battagliero presidente dell'Associazione regionale produttori ovicaprini, ha annunciato l'istituzione del 'premio Caino'. Il 'riconoscimento' sarà assegnato a enti, istituzioni, associazioni e privati che si sono 'distinti' per  azioni dannose nei riguardi della pastorizia sottraendo ad essa territorio e contribuendo alla sua scomparsa (nonché a perdita di biodiversità). Si raccolgono segnalazioni. leggi tutto

 

 


LUGLIO

 

Valle camonica (26.07.09) Torna il paesaggio delle messi in montagna (Valle camonica, BS)

Sotto la spinta della grande voglia di filiere corte e 'pane di casa' si moltiplicano i progetti per il ritorno dei 'cereali minori' in montagna. Non sono esenti da difficoltà ma vale la pena crederci. I costi ecologici, sociali, psicologici del cibo 'che non si sa da dove viene' sono enormi e aprono lo spazio per tornare a coltivare il territorio .... 

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Valle camonica (16.07.09)  L'alpeggio fa scuola

Dal 19 al 24 luglio un gruppo di insegnanti delle valli Camonica e Trompia (BS) soggiorneranno presso la Malga Campolungo (in Val Grigna) a 1510 m per partecipare al 4° seminario estivo organizzato dal Centro Coordinamento Servizi Scolastici della Valle Camonica. Il tema del seminario è "Vita in malga": un'immersione nel mondo dell'alpeggio, un patrimonio, ancora vivo, di valori, saperi, socialità. Lo scopo? Prendere spunti per valorizzare la cultura locale nell'offerta formativa e utilizzare l'alpeggio come modello per la ricerca sul territorio rispetto ad una pluralità di discipline.. leggi tutto

 

Pavia (15.07.09)

I suoni del pastoralismo. Un musicologo pavese cultore di sonorità rurali ha raccolto campanacci di ogni regione (d'Italia e del mondo) e allestito una mostra internazionale. Al fine di implementare la mostra invitiamo tutti a segnalare notizie su artigiani e luoghi di fabbricazione (attuali e storici) di campani e campanacci. leggi tutto

 

Lombardia/Brianza(11.07.09) Dalla terra... il pane. Il Parco di interesse locale (PLIS) della Molgora (MB) dimostra che 'km 0 si può' anche in un'area fortemente urbanizzata. Un progetto che mobilita il territorio: amministratori, ristoratori, panificatori artigiani, agricoltori, consumatori leggi tutto

 

Piemonte/Biella (10.07.09) Cinema ruralpino. Quest'anno Manuele Cecconello completerà la sua triologia 'Olga e il tempo', un esempio di come si può fare 'cinema ruralpino'. La prima parte 'epica minima del mattino' realizzata in Valle Elvo (BI) nel 2006 è un documento straordinario sulla lavorazione del latte tradizionale  leggi tutto

 

Alpi orientali (04.07.09) Dolomiti patrimonio Unesco. Ma si moltiplicano le polemiche. Il rischio di un megaspot turistico e la realtà di un duro confronto tra Belluno e Bolzano leggi tutto

 

Piemonte/Valle Susa (03.07.09) Parco Orsiera Rocciavriè. Inaugurata la nuova foresteria nel complesso della Certosa di Montebenedetto a 1150 m leggi tutto

 


GIUGNO-MAGGIO

 

Italia/Trentino (10.06.09) Pesticidi nel piatto. Alle mele il primato della presenza di residui di pesticidi. Le mele più contaminale sono in vendita in Trentino leggi tutto

 

Lombardia (16.06.09) Filere corte. Parte un'indagine dell'Università di Milano a Como, Lecco e Sondrio  che riguarderà distributori automatici di latte crudo, gli agrimercati e il circuito di ristorazione Slw Cooking leggi tutto

 

Lombardia/Alpi (20.06.09) In un incontro interregionale a Breno (Valle Camonica, BS) si sono discussi i problemi dei pastori delle Alpi e della valorizzazione della lana (il 2009 è l'anno delle fibre naturali)  leggi tutto

 

 Alpi/Palestina (11.06.09) Solidarità ruralista e pastoralista dalle Alpi alle colline di Hebron (Palestina) per sostenere una comunità del cibo costruita intorno al Leben, un formaggio di latte ovino e caprino e rappresentata dal  Movimento nonviolento dei Pastori. Comitato delle Colline a sud di Hebron leggi tutto

 


APRILE

 

Valli del Bitto/Milano/Alessandria (30.04.09)

Opposizione presso la Commissione Europea contro le modifiche del disciplinare del Bitto Dop vai a vedere

 

Valfurva (SO) (27.04.09)  

La vicenda dei cervi alla base di contestazioni contro il Parco dello Stelvio vai a vedere

 

Torino (17.04.09)

Tornano le pecore tosaerba a Torino vai a vedere

 

Valseriana (15.04.09)

Anche i caprioli contribuiscono all'assedio degli scampoli di ruralità periurbana vai a vedere

 

Valseriana (BG) (15.04.09)

Tornano, nonstante I tagli, le pecore anti-incendio ? vai a vedere

 

Bolzano (09.04.09)

Una svolta nella politica agricola per la montagna? vai a vedere

 

Coira (09.04.09)

Il Canton Grigioni si candida per sperimentare l'eutanasia delle vallate marginali? vai a vedere

 

Torino (07.04.09)

Bando per la formazione di 20 tecnici pastoralisti (di Marzia Verona)  vai a vedere

 

Torino (07.04.09)

Torna il premio per il pascolo gestito. soddisfazione ma anche qualche perplessita' per i punteggi e per il "fattore lupo" (di Marzia Verona)  vai a vedere

 

Milano (04.04.09)

Al tavolo convocato dall'assessore Ferrazzi passi avanti per la soluzione dei problemi del Bitto vai a vedere

 

Lomaso-fiave' (Tn) (04.04.09)

Sfuma definitivamente il mega impianto di biogas a Fiave'. i "rompiballe" (Cige, Nimby Trentino e Ruralpini) avevano ragione.vai a vedere

 

Valle intelvi (Co) (03.04.09)

Basta riunioni e promesse. contro i danni sempre meno sostenibili di cervi e cinghiali si preparano iniziative politiche nel comasco vai a vedere

 

Milano (03.04.09)

Le spese per l'orso lievitano a centinaia di migliaia di euro vai a vedere

 


Marzo

 

 

ALTA VALTELLINA (22.03.09)

PARCO DELLO STELVIO OFF LIMITS, ESCURSIONI PROIBITE SINO AL 15 MAGGIO

A causa dei "poveri cervi" debilitati dal "rigido inverno" (ma quando mai? è sempre nevicato, anche di più!) ogni escursione a piedi, con le ciaspole e con gli sci è vietata nel Parco Nazionale dello Stelvio, settore lombardo, sino al 15 maggio. Lo ha stabilito un Decreto del presidente del Consorzio di gestione (n. 6). Va detto che il Parco ammette che la causa di questa misura senza precedenti è legata alla "eccessiva densità" faunistica che ha causato un clamoroso peggioramento della popolazione, caratterizzata da individui con taglia sotto la media delle specie e privi delle normali riserve di grasso (sono troppi e la competizione tra loro è forte). Le carcasse si stanno accumulando (per la gioia del Gipeto si consolano i verdi)

Ma di chi è la colpa? Quanti anni ha aspettato il Parco a prendere il coraggio di deliberare un piano di abbattimenti?  Intanto, mentre bisogna evitare di "disturbare" i cervi, per impedire che consumino le loro misere riserve energetiche, i signori del WWF nonostante le evidenze della situazione di grave sovrapopolamento, insistono a chiedere di non procedere con gli abbattimenti e  di "aspettare l'arrivo dei lupi". La visione di questi signori è più simile ad una scena teatrale che a un discorso sull'ecologia. E' una scena popolata di attori metafisici Il Grande Predatore - L'Avvoltoio Spazzino (col cavolo, gli agnelli li ghermisce vivi e vegeti!), l'Erbivoro. Se tutto si svolgesse in un gioco da play station passi, ma loro vogliono giocare in scala naturale con il loro giocattolone preferito: Il Parco (altro soggetto metafisico). Nel gioco il personaggio Uomo non c'è, disturba. Le rappresentazioni simboliche della wilderness che questi signori vogliono imporre (per legittimare sé stessi e il potere acquisito) interferiscono non poco con la vita reale di chi in montagna vive e lavora e, perché no, ha tutto il diritto a farsi un escursione. Follie di un inverno normale causate da ideologie urbane non normali. Qui si chiude il Parco, altrove, in Veneto, hanno messo i cervi in "pensionato invernale". Chiusi in "stazioni di soccorso" e foraggiati come pecore. Sarà normale? E allora che differenza fa tra animali allevati e i nobili Selvatici (con la S maisucola, si intende) se vengono ridotti a mendicare fieno in cattività?

 

VALTELLINA (21.03.09)

UN NUOVO GIORNALE SATIRICO "LA VOCE DEI CAPANNONI"

Esce La voce dei capannoni, un nuovo foglio satirico per raccontare temi d'attualità locale. Sarà nelle nelle edicole dal 21 marzo come allegato gratuito al numero 8 de "Le Montagne Divertenti" .... (Ogni riferimento allo squallore del fondovalle valtellinese devastato dalla capannonite è ovviamente non casuale) http://www.lemontagnedivertenti.com/

 

FARRA DI FELTRE (18.03.09)

AVVIATO LO SCAMBIO DEI SEMI, NELL'AMBITO DI "COLTIVARE CONDIVIDENDO". PRESTO UNA GIORNATA SI SCAMBIO IN PIAZZA

L’ incontro di martedì 17marzo organizzato nell’ ambito di “coltivare condividendo” ha visto giungere a Farra di Feltre molte persone provenienti da bellunese, feltrino, primiero e trentino. Gran parte della serata (intitolata “porta i tuoi semi”) è stata ovviamente dedicata proprio allo scambio di semi e al raccontare di questo “immenso patrimonio” locale del bellunese. Una ricchezza fatta di tantissimi semi diversi, ognuno con una storia e delle caratteristiche (organolettiche, culturali, storiche ecc.). Grazie alle conoscenze di S. Sanson e di diversi coltivatori ci si è soffermati a lungo a parlare di fagioli e di mais (coltivazioni che spesso vengono associate). Prodotti come i “Fasoi bonei de Fondaso”, “i fasoi dalet”, “le bale rosse del feltrino”  meritano di essere non solo salvate e tutelate ma anche fatte conoscere per le loro eccezionali qualità. Tra le tante varietà merita una menzione una varietà di “fasol dall ocio”, scoperta dal Prof. Gazzi, che ha incuriosito tutti Stesso discorso vale anche per i tanti mais da sempre coltivati nelle valli del bellunese (su tutti il mais sponcio e il marano) Non ci si è nemmeno dimenticati delle zucche, di fave, orzo e grano. L'appuntamento è per una giornata di scambio di semi da organizzare prossimamente in una località del feltrino sulla scorta del successo di quella di Fiera di Primiero nel vicino Trentino.

 

VARESE (16.03.09)  UN ALTRO PROGETTO INTERREG SULLA CAPRA VERZASCHESE.

La grande attenzione della Comunità Montana delle valli del Luinese nei confronti dell'allevamento della capra autoctona Verzaschese stride con la scarsità di iniziative a favore dalle altre razze caprine autoctone lombarde. Siamo al terzo progetto Interreg su questa razza che essendo "transfrontaliera" è un obiettivo naturale di progetti con la Svizzera. Ma la stessa capra Verzaschese è allevata anche nelle valli comasche, anch'esse al confine con il Canton Ticino da cui questa razza proviene; anzi, a Como, vi sono molti più capi e aziende che a Varese. Sempre nelle valli lariane e nella Valchiavenna sono allevati ceppi di "capra alpina comune". Sono l'espressione più autentica della popolazione di tipo alpino tradizionale, Essa, fino al XIX secolo, non era standardizzata e presentava sì caratteri comuni, ma colore del mantello e lunghezza del pelo variabilissime. A Como questa popolazione "che-più-autoctona-non-si-può" è riconosciuta come Lariana, quella valchiavennasca ("Ciavenasca"), invece, non ha neppure avuto il riconoscimento della Regione (nonostante gli studi eseguiti e l'evidenza che queste aree della Lombardia  rappresentino storicamente un'area di elezione dell'allevamento caprino).

In Canton Ticino e nei Grigioni non mancano ceppi analoghi alla Lariana e Ciavenasca. In Valchiavenna e Valtrellina è poi allevata la Frisa, parente della Striata grigionese, Non mancherebbero insomma, sia nel comasco, che in Valchiavenna e Valtellina, occasioni di iniziative transfrontaliere a sostegno delle popolazioni caprine autoctone. Va ricordato che, in Lombardia, sono le capre a fare la parte del leone nell'ambito delle razze autoctone (oltre ad esse vi è solo la vacca Varzese - in stato di reliquia - le pecore Bergamasca e Brianzola).

Se, da una parte, è fondamentalmente giusto che di questo patrimonio si interessino gli enti locali, dall'altra c'è da chiedersi quanto sia opportuno che la conservazione e la valorizzazione di questo patrimonio siano legati a scelte di amministratori locali che preferiscono dedicare le attenzioni e i progetti a quattro ulivi o ad altri prodotti ritenuti più "signorili" ma che sono sicuramente meno importanti dal punto di vista del mantenimento della realtà sociale e dell'ambiente rurali. A maggior ragione va apprezzata la scelta della Comunità Montana di Luino di fare della capra un asse strategico di sviluppo rurale.

 

 

TRENTO (13.03.09)   GLI OSPEDALI NON RISPONDONO ALL'APPELLO PER IL LATTE TRENTINO

«Darò direttive precise alle aziende sanitarie ed alle case di riposo. Saranno aggiornati i metodi degli approvvigionamenti alimentari. Rispetteremo le regole, ma privilegeremo i prodotti locali». L'assessore alla sanità, Ugo Rossi, è dovuto intervenire con queste parole di fronte alla notizia che l'ospedale di Borgo Valsugana aveva disdettato la fornitura del Latte Trento per rivolgersi al latte in polvere francese (per fornire colazioni liofilizzate!) e che al Santa Chiara di Trento si consuma Granarolo. L'appello di Dellai (presidente della provincia autonoma), lanciato a fine gennaio, pare rimasto nascoltato. Eppure mense e ospedali dovrebbero essere i primi a fornire il buon esempio.

Intanto nella polemica emergono, inevitabili, i soliti confronti con i "cugini" della provincia autonoma di Bolzano dove, negli ospedali, si consuma latte MILA nella misura dell'85%. Mentre dalla parti della giunta provinciale si pensa a come far si che le mense si riforniscano di latte trentino e a come invogliare albergatori e I ristoratori ad acquistare "made in Trentino", viene spontanea una riflessione: ma perché alla fine il discorso sul "cibo locale" a Trento finisce sempre sul Latte (Trento)? Il dubbio che Dellai, con il suo proclama dal sapore vagamente autarchico, fosse più preoccupato della crisi del "Polo bianco" piuttosto che folgorato sulla strada del "km0", ora diventa quasi certezza.

Ma la crisi del settore zootecnico e caseario trentino dipende - come ormai sostengono anche voci della maggioranza - da una politica sbagliata della provincia che si accinge a ripetere gli stessi errori e ad elargire 22 milioni per dare ossigeno a Fiavè, l'altro cardine - insieme a Latte Trento - del Polo bianco. Gli appelli al "buy local" sarebbero più credibili se, alle spalle, non ci fosse stata la politica della chiusura dei caseifici locali e delle piccole stalle, se fossero accompagnati da una svolta a sostegno delle fileiere locali artigianali e se non nascondessero solo un puntello ad un sistema industriale in crisi.

 

 MILANO (06.03.09)  UNA SETTIMANA A SOSTEGNO DEL BITTO STORICO

Un programma denso di iniziative organizzato dai Produttori delle Valli del Bitto (i famosi "ribelli del Bitto") con l'adesione di Slow Food, Caseus/Anfosc, Ruralpini e molti altri. Giornalisti, chef, produttori, sostenitori del cibo buono pulito e giusto mobilitati per una iniziativa politico-cultural-gastronomica lunga una settimana che si concluderà con un "treno del Bitto" per portare gli amici del Bitto "storico" sino al "tempio del Bitto" a Gerola alta (SO). Nel corso della settimana si susseguiranno eventi gastronomici in locali stellati e nelle Osterie Slow Food, vi sarà una presenza in piazza dei produttori del Bitto (e del gruppo tradizionale di Gerola alta) con tanto di salotti gastronomici. E'previsto anche un convegno aperto alle testimonianze dei sostenitori della campagna e degli stessi produttori nonché al confronto politcio con I rappresentanti della Regione Lombardia.  Programmi dettagliati su Ruralpini nei prossimi giorni.

 

CHIAVENNA (07.03.09) IN UN SEMINARIO A CHIAVENNA LE "TESTE D'UOVO" DELL'UNCEM E DINTORNI PROSPETTANO PER LA MONTAGNA UNA ECONOMIA DA GREEN ECONOMY. SONO CREDIBILI?

Al convegno "Tra stato e mercato c'è la montagna" tenutosi a Chiavenna lo scorso 20 febbraio organizzato dall'Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani l'assessore al bilancio della Regione Lombardia, Romano Colozzi, ha dichiarato che la Lombardia sarà un baluardo a difesa delle Comunità Montane che - dopo essere state ridimensionate ma confermate dalla finanziaria 2008 - rischiano di essere svuotate dalla diminuzione delle risorse che in prospettiva saranno quasi azzerate. Morte per inedia pianificata di direbbe (holodomor?). Da qui la necessità di reagire recuperando un ruolo attivo di agenzie per lo sviluppo territoriale. In realtà la deriva burocratica-amministrativa che hanno subito questi enti rischia di far dimenticare che le Comunità Montane erano nate nel lontano 1971 proprio per porsi come "nuovi" soggetti dinamici della programmazione socio-economica.

In realtà con parole nuove ("governance", "agenzie di sviluppo", "realizzare dal basso concrete e misurabili attività di investimento e sviluppo sul territorio") non si fa che ribadire quello che avrebbe dovuto essere il ruolo di questi enti. Fin qui, pertanto, parole nuove, ma nulla di nuovo nella sostanza se non l'ammissione di un fallimento.  Di nuovo c'è la proclamazione che "lo sfruttamento della “risorsa montagna” non sarà più sinonimo di cementificazione selvaggia e impianti sciistici". Bello sentirlo dire, ma intanto i programmi di cementificazione sulle Alpi non si arrestano, anzi, basta vedere cosa sta succedendo alla Marmolada per capire che la "svolta" non è certo nell'aria. In alternativa, però, si prospetta una green economy dai contorni tutt'altro che chiari e rassicuranti. Si parla infatti di "cicli integrati dei rifiuti", "gestione di biomasse", impianti idroelettrici, "trading di crediti di carbonio".

Si tratta di chiarire bene cosa significhino questi slogan perché in materia di gestione rifiuti e biomasse sappiamo bene quale sia il rischio di trasformare la montagna in una pattumiera (vedasi le vicende della Valsugana anche con riferimento all'impianto di compostaggio o i progetti di maxi impianti di produzione di biogas delle Giudicarie). Quanto allo sfruttamento idroelettrico che presuppone, falsamente, che l'acqua sia risorsa "rinnovabile"  la speculazione sui crediti verdi ha scatenato la corsa alle captazioni dell'ultima goccia d'acqua . Caso eclatante è la provincia di Sondrio in quanto il suo territorio è sè il più sfruttato a livello idroelettrico di tutta Italia. Il 90% dei torrenti della provincia di Sondrio ha subito captazioni per lo sfruttamento idroeletttrico causando preoccupanti segnali di scarsità idrica in alcune zone del territorio. E' green economy. Prima di proporre di lanciarsi verso le nuove frontiere di una ambigua green economy di cui si vedono già molti aspetti deteriori e speculativi bisognerebbe far valere di più i diritti dei territori di montagna sullo sfruttamento idroelettrico in essere

 

 

 Febbraio

 

LOMBARDIA - VALCAMONICA (26.02.09) FORAGGIANO I "POVERI BAMBI" A FINE INVERNO

Nei giorni scorsi a Ponte di Legno sono andati a dare balle di fieno ai "poveri Bambi". A parte il fatto che, come abbiamo già avuto modo di sostenere più volte, se sono selvatici devono arrangiarsi da soli (altrimenti che wilderness sarebbe?) e a parte il fatto che per mantenere in equilibrio la popolazione o ci pensano i rigori dell'inverno o gli schioppi, andare adesso - a fine inverno -a foraggiare i cervi metterà in pace le coscienze delle anime belle, ma non aiuta gli "interessati". Indeboliti dall'inverno rigido (ma normale) i cervi non riescono ad utilizzare il fieno anche perché la microflora ruminale non ha la possibilità di adattarsi al nuovo alimento. Così moriranno di fame con la pancia piena a causa delle difficoltà digestive e l' "abbuffata" contribuirà ad aggravare le loro condizioni di salute.

Inutile dire poi che, se pensiamo alla salute della popolazione e non a quella dei singoli individui, questi foraggiamenti, da tempo condannati come pratica scorretta e antinaturalistica, determinano concentrazioni anomale di capi con accentuato rischio di trasmissione di patologie (parassitosi e malattie infettive quali paratubercolosi che è già molto diffusa).

 

TRENTINO - VALSUGANA (26.02.09) NUOVO BLITZ ALLA DISCARICA DI RONCEGNO

Dopo le scoperte del deposito di rifiuti abusivo a dicembre nella cava di Roncegno in questi giorni ci sono stati nuovi sopralluoghi. Cosa sta saltando fuori dalle dicariche abusive? Si teme la presenza di rifiuti inquinanti provenienti persino da Marghera e di fusti sospetti interrati nell'area. La Valsugana, già alle prese con le indagini sulle acciaierie di Borgo e sulle pericolose emissioni inquinanti delle medesime (a Borgo ci sono 18 casi di leucemia) appare come una valle-pattumiera. Intanto il giorno 22 si sono riuniti a Telve vari comitati per discutere le iniziative da intraprendere.

 

VENETO - FELTRINO (22.02.09) DEVASTAZIONE A CESIOMAGGIORE PER LA MELINDA

Una collina spianata, asporti di terreno. Nonostante le proteste e le petizioni. Guarda il video su You Tube link al video

 

LOMBARDIA - BRESCIA (21.02.2008) Da dove viene la diossina che contamina il latte? leggi tutto

 

LOMBARDIA - VAL SERIANA (18.02.09) PECORE SOTTO ACCUSA: SPORCANO LA PISTA CICLABILE E DIVORANO LE PIANTINE

La transumanza delle greggi da e per gli alpeggi dell'alta Valseriana è documentata da mille anni, ma è probabile che esistesse già in epoca romana e anche prima. Dagli anni 80 con il costante e continuo consumo di suolo gli spazi per il passaggio delle greggi lungo il Serio si sono via via ristretti. In ultimo è arrivata la pista ciclopedonale, lodevole iniziativa, ma che in qualche modo sancisce che non vi è più alcuno spazio "naturale". Quanto non utilizzato dagli insediamenti residenziali, produttivi, commerciali e occupato dai sedimi delle infrastrutture di comunicazione, può rimanere solo se si giustifica una funzione ricreativa, realizzando l'ennesima "infrastruttura" (sia pure "leggera" e destinata a scopi "sostenibili"). In questo contesto, però i pastori sono stati costretti ad utilizzare la pista ciclopedonale per il transito delle loro greggi. Le pecore "maleducate" hanno divoratomigliaia di piantine messe a dimora dalla comunità montana e dai comuni, ad abbellimento della pista. Peccato che il progetto per l'identificazione di alcune aree idonee per il transito e la sosta (mandratura) delle greggi - che pure era stato avviato - sia rimasto lettera morta. Nel frattempo le aree demaniali libere lungo il fiume o nei pressi sono quasi tutte scomparse. Oltre allo spreco di denaro pubblico per le piante messe a dimora ci si lamenta anche di un altro grave problema: le feci che i ciclo-pedoni- turisti devono clapestare, l'odore e quant'altro. La conclusione è facile da immaginare: verrà emesso un regolamento, verranno attuate restrizioni, verranno comminate multe; in sostanza il clima da guerra che si è registato in Piemonte tra i pastori e il Parco del Po si manifesterà anche qui. La transumanza, che esisteva ben prima delle fabbriche, delle superstrade, delle piste ciclabili si trova stretta tra l'eccessiva urbanizzazione del fondovalle (dove tutte le esigenze antropiche - tranne quelle della pastorizia - devono essere soddisfatte) e la realtà dell'alta valle dove I pastori devono vedersela con l'orso. Qui l'uomo (e le pecore) rappresentnano un disturbo alla wilderness, a valle l'uomo pastore e le sue pecore rappresentano un disturbo all'invadenza delle attività antropiche. Il pastore e la pecora pagano le contraddizioni di una società schizofrenica e nichilista che ha perso la bussola. Difendere la pastorizia non è "nostalgia bucolica" ma un richiamo necessario a ritrovare un po' di equilibrio tra l'uomo e il suo ambiente. (leggi un commento in FORUM)

 

LOMBARDIA  (19.02.09) UNA VERA MOBILITAZIONE PER IL BITTO " SIMBOLO DELLA "RESISTENZA CASEARIA"- SI PREPARA UN EVENTO A MILANO

La campagna a sostegno del Bitto "storico", iniziata a novembre, invece che affievolirsi si allarga sempre di più. La petizione online ( http://probittostorico.com/ ) è arrivata a 3.000 firme grazie al forte sostegno di Slow Food, che ha fatto appello ai propri soci di tutta Italia affinché la sottoscrivamo. Ma c'è di più: Slow Food, Ruralpini, Caseus/Anfosc insieme a noti chef e giornalisti enogastronomici, stanno pensando di organizzare a Milano - con tutti gli amici del Bitto "storico" - un importante evento - al tempo stesso politico, culturale e gastronomico - consacrato al Bitto delle Valli del Bitto. A testimoniare dell'impegno dei più consapevoli giornalisti enogastronomici a favore del Bitto Valli del Bitto ci sono le prese posizione di Beppe Bigazzi alla "Prova del cuoco" e le dichiarazioni di Paolo Marchi che da tempo parla del Bitto Valli del Bitto come del "Bitto che mi piace" e che oggi sulla Newsletter di "Identità golose" scrive a proposito della prospettiva di impedire al Bitto Valli del Bitto di chiamarsi Bitto:  "Sarebbe come se esistesse solo il Balsamico e quello Tradizionale dovesse cercarsi un altro nome per non dare fastidio al caramello della grande industria".  Lo scopo è della campagna è quello di portare a conoscenza dell'opinione pubblica regionale e nazionale le ragioni dei "ribelli del Bitto" (simbolo nazionale e non solo della "resistenza casearia") e chiamare i responsabili politici regionali ad un confronto pubblico.   Intanto le condotte di Slow Food si mobilitano. Quella di Legnano (MI) ha annunciato che alla prossima edizione di "Formaggiore - formaggi tipici e d' alpeggio" - un evento che coinvolge una settantina di produttori caseari e che si svolgerà a Cerro Maggiore il 9 e 10 maggio - al posto dello stand della "Latteria sociale Valtellina" (presente nelle prime quattro edizioni ed ora esclusa) ci sarà quello dell' "Associazione Produttori Valli del Bitto/Presidio Slow Food" e si raccoglieranno firme a loro sostegno. La "guerra del Bitto" - in assenza di una  volontà di soluzione politica - esce dalla Valtellina.

 

SUDTIROLO (07.02.09) IL SUDTIROLO SEGUE A RUOTA IL TRENTINO SULLA STRADA DELL'AUTARCHIA.

Bolzano segue Trento nell'appello al "buy local": «Il miglior pacchetto anticrisi lo abbiamo pronto in casa, se gli altoatesini acquistano prodotti altoatesini ». Lo ha detto l'assessore provinciale all'Agricoltura Hans Berger inaugurando il giorno 6 a Bolzano il secondo convegno dedicato all'agricoltura di montagna. All'appello del Sudtirolo fa da contrappunto il silenzio dei politici lombardi di centro-destra che forse si vergognano di fare altrettanto (per un complessi di inferiorità che li costringe ad essere politically correct?).

 

SUDTIROLO (07.02.09) UN ESPERTO UE DICE CHE CON LE QUOTE LATTE LIBERE IL REDDITO DELLE AZIENDE DI MONTAGNA E' A RISCHIO E PROPONE (SIA LODATO!) UN "ASSE" PER L'AGRICOLTURA DI MONTAGNA

Per discuterne del tema è giunto a Bolzano Klaus-Dieter Borchardt, del gabinetto del commissario Ue Mariann Fischer Boel che (nel convegno di cui alla notizia qui sopra) ha illustrato le strategie della politica agraria dell'Ue fino al 2013 e le misure che Bruxelles sta già delineando: "Per ciò che concerne il sistema della quote latte abbiamo potuto constatare in tutti questi anni che non ha portato ad una stabilità dei prezzi". L'esperto ha annunciato che si vule fare pressione per aggiungere un quinto asse nel Fondo di sviluppo rurale dedicato all'agricoltura di montagna. Gli stati membri dell'Ue dovranno in tal caso mettere a disposizione determinati mezzi e un contributo minimo a favore di quest'asse». Chi ha orecchie per intendere intenda.

 

 

Gennaio

 

LOMBARDIA (10.1.09) PER  IL WWF IL MONTANARO E' L'INTRUSO

Prosegue la campagna del WWF contro il piano di controllo dei cervi: Nell'appello ad aderirvi inoltrato agli iscritti di Bolzano e ripreso dal Corriere dell'Alto Adige dell'11.01,09 si legge che "l'aumento della popolazione è una scusa per riprendere a sparare" e che "Il parco è una zona protetta che dovrebbe garantire alle specie non umane un ambiente sicuro dall’ intrusione umana". Il guru Pratesi sulla vicenda ha detto che non bisogna sparare ai cervi perchè altrimenti non si lasciano più avvicinare dai turisti. Se ne deduce che gli "intrusi", la specie nociva sono  i montanari, specie se contadini, pastori, boscaioli. 60.000 ettari solo in Lombardia con decine di alpeggi da mettere sotto la campana di vetro. Questi sono i Verdi e questa è la loro ideologia.

 

TRENTINO (05.01.09)  SI STA COSTITUENDO L'ASSOCIAZIONE "ALTA VAL DI NON FUTURO SOSTENIBILE"

Mentre prosegue la raccolta di firme contro l'ulteriore espansione della coltivazione intensiva delle mele Melinda i promotori e i sostenitori del Comitato stanno pensando di costituirsi in associazione per dare continuità e incisività alla loro azione. L'obiettivo è di salvare le aree a prato dell'alta Val di Non e in particolare i Pradiei, che i melicoltori si stanno preparando a trasformae in meleti, per realizzare un parco di agricoltura naturale. Anche gli operatori del turismo iniziano a temere che l'ulteriore dilagare della melicoltura con le conseguenti irrorazioni di pesticidi e monotonia del paesaggio possa compromettere l'economia turistica locale. Intanto in bassa valle chiude con l'anno nuovo il caseificio di Lover di Campodenno a causa della chiusura delle stalle e dell'espansione della monocoltura della mela Melinda. Insieme al caseificio sociale attivo da quarant'anni chiude anche l'unica rivendita di alimentari del paese. Una storia emblematica di come non si fa nulla per tutelare la ruralità alpina che vice di diversificazione, di interazione tra attività produttive agricole, artigianato, piccolo commercio e piccoli esercizi turistici diffusi.

 

LOMBARDIA (03.01.09)

ANIMALISTI E CACCIATORI UNITI PER SOCCORRE I "POVERI BAMBI" CHE SOFFRONO PER LE NEVICATE

Alta Valtellina. Dopo tanti anni di magra ecco un anno che nevica. Dopo le polemiche sugli abbattimenti dei cervi in esubero nel Parco dello Stelvio si torna a parlare di ungulati selvatici. Pare proprio che la schizofrenia nella referenza con l'animale sia arrivata al limite. "Non possono mangiare, sono vittima di slavine". Ma come tanto strepito per la wilderness e adesso i "selvatici" li volete soccorre. Si sa che sono le avversità climatiche, le slavine, le malattie a controllare le popolazioni (altro che i grandi predatori e la mitologia della catena alimentare!). La neve c'è sempre stata (anzi ce n'era di più). Questi selvatic sono sempre più semi-domestici e la selvaticità sempre più una costruzione sociale. Inutilmente i tecnici (che vengono ascoltati solo quando fa comodo) hanno detto che il foraggiamento è una prassi sbagliata. Se si porta il foraggio usando le vecchie capannine si cerano interazioni con l'uomo e una forte concentrazione di capi (con rischio aumentato di trasmissione di patologie ingettive e parassitarie). E gli elicotteri? Una spesa elevata e ingiustificata e ancora una volta conventrazioni di animali anomale e rischiose.

 

Notizie del 2008

 

TRENTINO (20.12.08)  VALSUGANA PATTUMIERA AMBIENTALE: ANALISI IN CORSO ALLA DISCARICA DI SARDAGNA

Metalli pesanti nei campi dove sono stati distribuiti i fanghi del biocompostaggio, radioattività alle acciaierie, idrocarburi (e forse ceneri radioattive)nellediscariche di inerti. Il caso della discarica di Sardagna con il blitz del Corpo Forestale e i relativi arresti fa scoperchiare la pentola di una valle che stride con l'immagine del Trentino felix: acciaierie di Borgo, elevate , impianto di compostaggio di Campiello di Levico in un'area dove si coltivano mele e fragole, le stesse fragolaie con elevati usi di funghicidi, impatto della superstrada. Nell’ex cava Monte Zaccon di Marter, comune di Roncegno ci dovevano andare solo materiali inerti e invece - stando alle accuse - ci sono finiti 123 mila tonnellate di rifiuti pericolosi, alcuni anche cancerogeni. Tutto questo sarebbe avvenuto fuori da ogni controllo dell’ente pubblico.

 

LOMBARDIA (21.11.08) FINALMENTE UN PIANO DI CONTROLLO DEI CERVI DEL PARCO

Il Parco dello Stelvio programma 1700 abbattimenti per 3 anni. Finalmente si risolve una situazione di sovrapopolazione patologica del tutto innaturale con mancata rinnovazione forestale, "sofferenza" della stessa popolazione di cervi , incidenti stradali a go-go, raccolti di fieno dimezzati. Ma il WWF protesta e chiede "Valutazioni di inpatto ambientale"? Ma lo sanno quali sono le densità faunistiche massime compatibili? Li vedono I boschi?

 

LOMBARDIA (18.11.08) SLOW COOKING PUNTA ALLA BRIANZA

L'associazione Slow Cooking sta allargandosi dalla Valtellina e Valchiavenna alla Valsassina e alla Brianza. Una notizia veramente buona (in tutti i sensi!).

L' incontro di presentazione della nuova rete allargata si è svolto il giorno 17.11 presso l'agriturismo-azienda vitivinicola la Costa di Perego (Lc). Maggiori notizie a presto

 

LOMBARDIA (21.10.08) IN CONSIGLIO LA MOZIONE CONTRO GLI OGM

Doveva essere discussa ieri la mozione bipartisan di 20 consiglieri per una "Lombardia libera da OGM". E' stata rinviata ma potrebbe essere discussa in settimana. E' un fatto politico estrememente significativo perchè nella Lombardia dell'agroindustria e nella Milano delle lobby biotech con il mondo accademico e industriale compattamente schierato a favore degli OGM la politica dimostra di sapere resistere agli interessi forti dell'industria e alle pressioni ideologiche tescoscienzacratiche.

 

TRENTINO (settembre) MELE SENZA PESTICIDI A "KM 0" O MONOCOLTURA? IL COMITATO PER LA SALUTE VAL DI NON DENUNCIA LE CONSEGUENZA DELLA MONOCOLTURA INVASIVA DI MELINDA

Sostenuta da incessanti e massicce campagne promozionali la mela "Melinda" della Val di Non comporta un sistema intensivo di coltivazione che occupa ogni superficie disponibile. Il paesaggio è segnato da pali di cemento e reti antigrandine ma ciò che più conta è che le mele delle varietà più commerciabili (ovviamente belle grosse, calibrate e sorbevoli a lungo) richiedono anche molti trattamenti con pesticidi. Il Comitato per la salute ha speso 3.000 euro di tasca propria per effettuare con criteri rigorosi analisi dei residui sulle superfici private. Il risultato è che residui di pesticidi si trovano nei guardini e persino all'interno delle abitazioni. Melinda ha messo fuori mercato le coltivazioni locali di mele in diversi distretti ortofrutticoli italiani contribuendo al declino delle varietà locali "rustiche" (che richiedono meno trattamenti chimici) e all'aumento dei trasporti di mele da un capo all'altro della penisola. Adesso Melinda vuole espandersi nella montagna belluense dove è già stata spianata una collina per far posto ai nuovi impianti. Ma consci della situazione della Val di Non gli abitanti si oppongono strenuamente.

 

VENETO   APPROVATA LA LEGGE SUL KM 0

II Consiglio Regionale Veneto ha approvato il 9 luglio la legge sul km 0 ovvero la legge di iniziativa popolare n. 255 contenente "Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli di origine regionale" link

 

PIEMONTE/VALSESIA INCONTRO RURALPINO (4°)

Il 6-7 settembre si terrà a Carcoforo (alta val Sesia) il 4° incontro RURALPINO organizzato da AmAMont. Il programma è alla pagina Incontri Ruralpini. L'incontro è aperto a tutti con prenotazione.

 

PIEMONTE/VALSESIA INCONTRO RURALPINO (4°)

Il 6-7 settembre si terrà a Carcoforo (alta val Sesia) il 4° incontro RURALPINO organizzato da AmAMont. Il programma è alla pagina Incontri Ruralpini. L'incontro è aperto a tutti con prenotazione.

 

LOMBARDIA/ VARESE: RINASCE LA TRADIZIONE AUTENTICA DEL FORMAGGINO DI CAPRA

A Curiglia con Monteviasco (Va) si è costituita una Comunità del cibo Slow Food che comprende piccoli allevatori di capre e ha recuperato le tradizioni di caseificazione locali (frumagìt de cavra e furgagg de ségia)(fotoracconto in preparazione, sul prossimo numero di Caseus la scheda del frumagìt).

 

LOMBARDIA/ VALTELLINA RICONOSCIUTO L'ECOMUSEO DELLA VALGEROLA (13.08.08)

Tra I 18 ecomusei lombardi freschi di riconoscimento da parte della Regione vi è quello dell Valgerola. E' un ecomuseo più che mai vivo e legato alla produzione agropastorale oltre che alla cultura rurale. Comprende il Centro del Bitto con la stagionatura e gli spazi per le degustazioni, i mitici calec', le casere e le vie di collegamento agli alpeggi. Ha creato il marchio della Maschèrpa d'alpeggio delle Valli del Bitto vai al fotoracconto e ne sta promuovendo il riconoscimento. Si occuperà attivamente della salvaguardia della capra di Valgerola (Orobica). Si sta preparando la semina della segale (c'è un mulino antico) e la lavorazione e valorizzazione della lana (c'è' un bellissimo telaio in legno funzionante). A presto ulteriori info su questo sito.

 

LOMBARDIA/ VALBEMBANA: LA FIERA DI S.MATTEO FA UN SALTO DI QUALITA' E DIVENTA UN APPUNTAMENTO INTERREGIONALE

a Branzi  Alta Val Brembana (Bg), patria del Branzi e del Formai de Mut: 1°concorso dei formaggi d'alpeggio dell'Arco Alpino il 27-28 settembre organizzato dalla Fiera di S. Matteo e da AmAMont (con collaborazione ONAF). Sono aperte le iscrizioni.

Regolamento

Scheda adesione

 

TOSCANA:  SEGNALI DI RESISTENZA RURALISTA  

Cibo locale addio! Rassegnazione o risposta ruralista? Leggi il Documento appello dei gruppi dei piccoli produttori biologici toscani apri


 

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