(23.06.16) Nuovi montanari che vengono da lontano un fenomeno che può sortire effetti antitetici
Apriamo con un lavoro su turismo
alpino e immigrazione inviatoci da Andrea Membretti, sociologo del
territorio, un dibattito su un tema tra i più sensibili: immigrazione
neocomunitaria e extra-comunitaria nelle Terre alte leggi tutto
(16.04.15) Petrini
non portare i campesinos a Expo
Un appello a Carlin Petrini per fermare l'operazione "campesinos ad
Expo" che - stante la percezione diffusa che associa l'evento a
multinazionali e malaffare rischia di diventare una
deleteria operazione di social washing leggi tutto
(14.04.15)
Pesticidi: una questione politica e morale che impone una svolta etica e ideologica
La società della tarda modernità e del
turbocapitalismo,(oggi biocapitalismo senza limiti etici), sta ponendo
a capo delle generazioni future un fardello di disastri
sociale e ecologici. Il cibo a basso costo, merce globale che scaccia
il cibo buono è alla base di un modello tossico di "sviluppo" leggi tutto
(15.07.15) La "sete" insostenibile della mais monocoltura
Come in ogni annata siccitosa, ci si accorge che la monocoltura
maidicola della pianura lombarda causa danni inaccettabili agli
ecosistemi acquatici dei fiumi e dei laghi. Inutile sottolineare come
la diffusione delle centrali a biogas abbia ulteriormente aggravato il
problema. leggi tutto
(16.03.15)
Si ciancia di biodiversità ma avanza la monocoltura
La
logica delle monocoltura ogni giorno manifesta le sue conseguenze
nefaste. Dove si è concentrata la zootecnia (qui maiali, là latte,
là polli) le finanziarie si offrono di "risolvere" il
problema bruciando le biomasse e aumentando l'inquinamento. Dove c'è
la melicoltura o la viticoltura intensiva si irrorano fiumi di
pesticidi, le colline franano e le acque si avvelenano. Ma c'è chi
vuole produrre un miliardo di bottiglie di Prosecco, aperitivo
globale che uccide i territori collinari veneti e friulani
leggi
tutto
(03.02.15)Non
vendere la propria madre, la terra
Papa
Bergoglio ieri ha pronunciato un discorso forte sull'agricoltura. Ha
detto che chi svende la terra, avvelenandola o "destinandola ad
altri sui apparentemente più redditizi" vende la propria madre.
Ha sdoganato il concetto di madre terra anche al di là della
"dimensione francescana". Avrà certo fatto dispiacere a
quei cattolici che considerano "pagano" parlare di madre
terra e della sua sacralità per poter giustificare le violenze che
ad essa sono inferte in nome del progresso e della tecnica leggi
tutto
(28.01.15) Come la Regione Lombardia ha dilapidato 17 milioni di euro per il Tarlo asiatico
Mario Colombo, entomologo specializzato in insetti esotici
dannosi spiega in un'intervista a Ruralpini perché la strategia
adottata dalle agenzie della Regione Lombardia, tesa ad una impossibile
eradicazione dell'insetto xilofago, rappresenta
unvero e proprio scandalo. Sono stati dilapidati 17 milioni di euro
senza ottenere risultati perché ormai l'area di presenza dell'insetto
si è allargata a troppi comuni. leggi
tutto
(22.01.15) Il tradimento della bioeconomia
Da
qualche tempo la politica, l'economia, gli ambienti accademici stanno
contrabbandando per "bioeconomia" qualcosa di molto diverso da quallo
che questo
termine aveva assunto nel dibattito scientifico e culturale. In
occasione di un convegno promosso dalla Regione Lombardia dal titolo La bioeconomia come chiave per lo sviluppo futuro
tutto declinato in termine di biogas, biomasse, chimica verde, terreno
di spregiudicate operazioni speculative che implicano a fronte di
rendite parassitarie pesanti impatti sociali ed ambientali ci è parto
doveroso puntualizzare la mistificazione insita nell'attribuire
l'etichetta "bioeconomica" a queste
operazioni
del biocapitalismo speculativo e predatorio.
leggitutto
(02.01.15) Fermiamo il TTIP
Se
il TTIP non viene bloccato l'Europa è destinata ad essere azzerata e
inglobata in un impero atlantico. In nome della libertà di commercio
alle corporation verrà affidato il compito di scriversi da sole
le leggi gradite.
Zero democrazia. E l'incubo del cibo unico spazzatura Con
il TTIP ci si potrebbe svegliare un giorno in un'Europa dove le
corporation, non i parlamenti eletti, scrivono le leggi e se qualche
stato o regione insiste a stabilire norme che a loro non piacciono li
trascinerebbe di fronte ad unarbitro
internazionale costringendolo a pagare cara l'impudenza leggi tutto
(17.02.1)
Dove vanno i contributi per la cultura, le tradizioni e lo sviluppo
delle Terre Alte in Piemonte?
Più
che le mutande verdi deprimono e offendono i criteri di ripartizione
di contrubuti che dovrebbero tenere viva la cultura e l'economia
delle Terre Alte. Il caso dell'assessore Vignale e
dell'autofinanziamento ad una associazione che lo vede nel
Direttivo leggi
tutto
(08.01.14)Dalle
Terre Alte un no a questa Europa
"Abbiamo
bisogno di risorse per i bimbi, per le strade e l'Europa finanzia i
lupi". E' una condanna senza appello dell'Europa della
tecnocrazia quella di Alte Terre, associazione di Cuneo. Ma non basta
denunciare; occorre un'azione politica unitaria. E per
l'occasione delle prossime europee si potrebbe ripetere il "miracolo
del '79" che vide l'unità di un largo fronte minoranze e di
gruppi autonomisti leggi
tutt
(21.08.14) L'appello di Coumboscuro. Per uno schema di agricoltura etica sostenuta dalla comunità
Gli
amici di Coumboscuro hanno lanciato un appello. Noi rispondiamo e
invitiamo a rispondere. Cosa sia l'Escolo gli amici di
Ruralpini divrebbero saperlo già. Qui non serve aggiungere ulteriori
parole. Ruralpini crede alla montagna che fa da sé che
trova in sé stessa le
proprie risorse materiali, morali, spirituali. Chi non è lassù può dare
una mano in vari modi e riceverà
molto. L'appello è a distogliere una parte dei consumi alimentari dal
sistema delle multiunazionali e a entrare in uno schema di
Agricoltura Sostenuta dalla Comunità. leggi tutto
(21.08.14) Cibo, cultura e solidarietà (vera)
Gli
amici di Coumboscuro hanno lanciato un appello (vai a vedere) per poter
continuare le loro preziose attività culturali. Preziose per la loro
piccola valle, per le culture ancenstrali, per le lingue minoritarie,
per i popoli e le culture alpine. Le istituzioni non
pagano. Spendono miliardi
in opere inutili - utili per chi sappiamo - ma non onorano i debiti.
Così le associazioni non legate ai carri del potere restano in
balia delle banche. Ribelliamoci sostenendo Coumboscuro rispondendo
all'appello che ha lanciato.Leggi tutto
(22.04.14) J'acuse
Comuni di (vera) montagna baluardo di democrazia e contro la deriva autoritaria
L'atto di accusa di un sindaco della montagna "vera" contro le caste
politiche che vogliono distruggere l'autonomia dei comuni imponendo
accorpamenti e svuotando il ruolo dei sindaci leggi tutto
(28.02.14) Dopo l'operazione pseudo autonomista di Dellai dello scorso anno ci riprova l'Uncem
L'Uncem
Piemonte l'8 marzo presenterà a Torino le liste civiche Alpes.
Un'operazione trasformistica per rifarsi una verginità compromessa
dall'operazione biomasse e dall'alea tecnocratica impressa da Borghi.
Ma finirà come
quella
di Dellai che andò
a Chivasso... per poi finire con Mario Monti leggi tutto
(28.12.13) Robi Ronza spara a zero sull'Expo
Un Expo in Lombardia che parla quasi solo di isole, deserti, cacao e caffè. Un Expo che passa l'idea che l'alimentazione sia legata
solo all'agricoltura vegetale di pianura (meglio se esotica). Robi
Ronza con un articolo che dice pane al pane rispolvera la verve
anticonformista e antiborghese della migliore C.L. delle origini e
spara ad alzo zero contro un Expo "da National Geographic" (e
indirettamente contro Maroni e la Lega)
leggi
tutto
(09.12.13)L'imbroglio ecologico (IV e
ultima parte)
Nella
storia di Legambiente si
rispecchia un ambientalismo di
regime, apparato di controllo
sociale e di
"acculturazione" funzionale
alla greed economy
turbocapitalista. Con un "pensiero
ecologico" debole appiattito
sulla modernità e l'ideologia
scientista, tecnocratica.
Centralismo comunista accoppiato
con i meccanismi delle
corporation. Ma il dissenso
cresce. leggi
tutto
(02.12.2013)
l'imbroglio
ecologico (parte III)
Dalla
critica al capitalismo della prima
ecologia politica alla
partecipazione all'affarismo della
green economy. L'ambientalismo,
nel solco del progressismo
illuminista, come supporto
ideologico e cosmetico al
biocapitalismo dello sfruttamento
integrale leggi tutto
(01.12.13)
Legambiente: business senza
freni
La
spregiudicatezzadi Legambiente nel
cavalcare il business delle
biomasse e - in particolare
del biogas da rifiuti - l'ha portata in
affari con una società e una
famiglia implicata nelle truffe
sui rifiuti e "contigua" alle
ecomafie controllate dai casalesi.
Lo ha rivelato l'EspressoUn piano
inclinato e sdrucciolevole quello
del business della green
economy. leggi
tutto
(16.11.2013)
l'imbroglio ecologico (parte II)
La
nascita dell'ambientalismo come
movimento sociale negli anni
'80. I condizionamenti sulla
nascita del movimento
ambientalista del travaso dell'
"eccesso di militanza" dalla
"sinistra rivoluzionaria" e
dell'egemonia culturale del PCI.
La divaricazione tra localismo e
ambientalismo quale occasione
mancata. La necessità di
andare oltre la sinistra (e la
destra) per recuperare spazi di
autonomia sociale leggi
tutto
(07.11.2013)l'Imbroglio ecologico
(ambientalismo, sinistra,
trasformazioni sociali nell'era
del capitalismo neoliberista)
Oggi
l' ambientalismo è la proiezione
della Green economy capitalista
e i movimenti devono imboccare
con coraggio nuove strade, oltre
la sinistra e la destra e oltre
l'ambientalismo per una nuova
autonomia dei soggetti e delle
comunità popolari. L'imbroglio
ecologico è finito perché il
ruolo dell'ambientalismo
istituzionale è palesemente di
controllo sociale. Prima parte
di un ampio contributo che
ripercorre la storia dei
rapporti tra ambientalismo,
sinistra, capitalismo e
movimenti sociali dai
primordi del movimento
ambientalista ad oggi.
leggi
tutto
(31.10.2013)
Per un'ecologia sociale
Il
movimento contro le biomasse
all'interno del nuovo
panorama dei movimenti per
la difesa della salute e del
territorio ha molti
connotati del nuovo
movimento per l'ecologia
sociale. Supera divisioni
ideologiche e unisce
trasversalmente gruppi
sociali eterritori. Sposta
al di fuori dei tradizionali
ambiti urbani la scena dei
movimenti e costringe
l'ambientalismo
istituzionalizzato a
smascherare il suo ruolo a
supporto del sistema leggi
tutto
(09.09.13)
Lasciateci
almeno
delle riserve
indiane
Piuttosto
che essere del
tutto scacciati
dalla wilderness
lasciateci delle
ZPS umane. A
lanciare la
provocazione è
l'associazione Alte
Terre.
Un'associazione di
resistenza sociale
montanara delle
valli di Cuneo. "Siamo
noi montanari in
via di estinzione
, creiamo delle
riserve
indiane senza
orsi e lupi per
difendere la
biodiversità
culturale umana
che rischia di
sparire". leggi
tutto
(05.09.13)
Per
una politica
delleTerre Alte
In
vista
dell'incontro a
Coumboscuro di
domenica 9
presentiamo gli
atti del Convegno
di Sondrio del
giugno 2012 dal
quale scaturitono
5 punti su cui
impostare la
futura azione
politica. Un contributo alla documentazione del
percorso sin qui
seguito dal
dibattito
politico-culturale
sulle Terre
Alte leggi
tutto
(03.09.13)
In difesa delle Terre Alte
Quest'anno
Amamont organizza il suo evento annuale nelle valli Maira e Grana
all'estremo occidente alpino, incontrando due associazioni che
condividono il tema sociale. delle Terre Alte. Un'occasione per
riprendere il filo di un percorso che si snoda nelle Alpi dai tempi
dell Carta di Chivasso, che viene riproposto anche in forma
transfrontaliera e che punta a un nuovo patto tra piano e monte leggi
tutto
(20.08.13) La
rinascita delle comunità locali una risposta strategica alla crisi
Il
sociologo territorialista De
La Pierre,
attento ai temi della rinascita comunitaria e della progettualità
locale autosostenibile, invidua nella profonda crisi presente, una
straordinaria opportunità di rinascita comunitaria. De La
Pierre rintraccia un filo comune in quanto sta avvenendo nei borghi
già abbandonati dell'Appennino, in Brasile, nella Grecia
che rinasce quando la crisi sembra disperata, in una
inedita Lombardia leggi
tutto
(07.01.13)Firenze. Fermato un presunto terrorista
animalista per l'incendio di uncaseificio
In
Toscana l'animalismo ha fatto un salto di
qualità e, dopo gli attentati ai macelli,
ha colpito
un caseificio.
leggi
tutto
(22.12.12)
Dove
nascono le diseguaglianze che urlano
vendetta
L'Istat dice che il 17,9% di italiani stanno al freddo
per risparmiare sulriscaldamento. Ma anch'essi pagano una tangente agli speculatori delle energie pseudo rinnovabili leggi
tutto
(20.12.12) Zaiabanderuola
Zaia per
lisciare il pelo agli animalisti blocca il
piano di controllo dei troppi cervi della
foresta del Cansiglio. leggi
tutto
(12. 12.2012)Una
cricca delle tangenti al Mipaaf Il
gip Flavia Costantini in un passaggio
dell'ordinanza di custodia cautelare che
riguarda 11 persone, tra
cui Giuseppe Ambrosio, capo della
segreteria del sottosegretario Braga parla
chiaro: " il Mipaaf nonostante la
crisi finanziaria dello Stato, riesce a
reperire risorse per finanziare progetti
di dubbia utilità per la Comunità ma di
ingente impegno economico e di sicuro
tornaconto per i funzionari corrotti".
E pensare che un referendum lo aveva
abolito. Coinvolti, oltre a dirigenti e
funzionari ministeriali, anche
imprenditori e un dirigente della CIA.
leggi
tutto
(14.03.12) Modernizzazione ecologica: legittimazione dei rischi e della tecnocrazia
Dietro
l'ecobusiness degli Ogm, delle "rinnovabili" insostenibili c'è la
teoria e il programma politico della modernizzazione ecologica.
L'estremo tentativo dell'industrialismo e del potere tecnoscientifico
di evitare di fare i conti con i limiti dello sviluppo e con la crisi
della modernità. Con forti pericoli
per la democrazia e per l'ambiente stesso sottoposti al controllo di
una governance autoritaria e tecnocratica alla cui legittimazione
concorre in modo subalterno anche il mainstream del movimento
ambientalista istituzionalizzato. Che diventa controparte dei movimenti
locali per la salute, contro la tossicità ambientale, per la difesa del
cibo e dell'agricoltura leggi tutto
(03.02.12) Valtellina: Patrizio del Nero, il politico della "montagna da bere" al capolinea
L'articolo
di ieri su La Provincia ha avuto l'effetto di un rintocco di campane a
morto per Patrizio Del Nero. Sfiduciato quale presidente del consiglio
provinciale (anche a seguito della vicenda del Parco eolico) ora è
sfiduciato anche come "manager" dal Cda del Distretto agroalimentare
per via del fallimento
della Mostra del Bitto. E come se non bastasse c'è la vicenda di Fly
emotion il Luna Park della montagna con la ditta trentina che non è mai
stata pagata per il lavoro eseguito leggi tutto
(13.02.12) Le montagne si parlano
Un
primo incontro a Sondrio sabato 18, un secondo a Edolo per dire che la
montagna alpina lombarda si parla senza passare dalla pianura, che
l'organizzaizone in provincie è superata. Incontri paralleli in
programma in Piemonte e poi entro la primavera un grande convegno sui
temi dell'autogoverno della montagna. Con il coraggio
di guardare a prospettive radicalmente nuove. Con la voglia di fare
smettendo di chiedere leggi tutto
(03.02.12) Montagna: crisi e recupero di autogoverno
Pubblichiamo gli interventi del Seminario di Milano del 10 dicembre su: "La Montagna di fronte alla crisi". Uno
spunto per un dibattito aperto che vuole arrivare alla definizione di
una "Carta per l'autogoverno della montagna" da presentare a Sondrio in
un convegno da tenersi entro la primavera
di quest'anno. Oltre a commentare ogni intervento online i lettori
possono inviare loro contributi ai temi del dibattito aperto.
leggi tutto
(11.12.11) Milano. Parte una iniziativa politico-culturale per le Terre alte
Si
è svolto ieri presso l'Associazione consiglieri (al Pirelli) un
seminario coordinato da Robi Ronza su: "La montagna di fronte alla
crisi!". Partito da una proposta di Quaderni Valtellinesi (Dario Benetti) e Ruralpini (Michele Corti) il seminario era stato preparato con un incontro cui hanno partecipato
anche Ronza (Confronti), Mariano Allocco (Patto per le Alpi piemontesi) e Giancarlo Maculotti (Incontri TraMontani). Ora si avvia una fase di serrata discussione e confronto (via internet) per arrivare a un Manifesto/Carta dell'autogoverno delle Terre alte
e a un convegno a Sondrio, città al centro delle Alpi. Con lo scopo
dichiarato di dare espressione politica (ma non c'entrano i
partiti tradizionali) a quel fiume carsico dell'autonomia e libertà
alpina
che prese origine con la Carta di Chivasso ('44) e proseguì con quelle
di Sondrio ('86) e di Coumboscuro ('87) e, più di recente ('06),
con il Patto per le Alpi piemontesi. Con l'idea di passare dalle
"Carte" all'azione. leggi tutto
(28.05.11) Ricominciare dalla montagna?
Il
titolo del saggio di Gianfranco Miglio (1978) è quanto mai attuale. Mai
come oggi la montagna è a un bivio. Può ispirare al resto della
società modelli utili a ripensare la gestione dello spazio, delle
risorse, comprese quelle umane o può essere cancellata
come realtà sociale. E ridotta ad un 'supporto
fisico' colonizzato materialmente e simbolicamente dalla civiltà
megapolitana. In vista di un 'ripensamento complessivo' della
realtà della montagna è utile ripercorrere le tappe della presa di
consapevolezza della realtà delle Terre alte. Una di queste è
rappresentata indubbiamente dal convegno di Sondrio dell'aprile 1986
(foto) nel cui ambito venne redatta la 'Carta di Sondrio' che ripubblichiamo in vista di nuove iniziative. leggi tutto
(24.05.11) Meno stato più comunità nelle Terre alte
Dalle
scuole parentali agli alberghi 'informali' delle 'donne di montagna',
ai gruppi di consumo arrivano segnali della volontà delle terre
alte alpine di voler tornare a gestirsi sulla base delle mai sopite
tradizioni di gestione comunitaria. Lo stato, la burocratizzazione
e istituzionalizzazione di ogni aspetto della vita economica e sociale,
devono fare un passo indietro. E le terre alte diventeranno un modello
vitale. leggi tutto
(13.02.11) La cultura urbanocentrica svuota la montagna Riportiamo l'articolo di Tarcisio Cima pubblicato dal "Giornale del popolo" il 21 gennaio 2011 con il titolo 'La montagna svuotata'
Il
Canton Ticino gode larga autonomia ed ha un territorio al 100%
montano. Eppure si 'pensa' come un'area urbana e la tendenza è a
dimenticare che le Alpi hanno bisogno di città ma che il
ruolo di queste ultime può rafforzarsi proprio in quanto città
alpine leggi tutto
(05.04.10)
Dopo
le elezioni la montagna deve farsi avanti
La
montagna deve saper cogliere un momento
potenzialmente favorevole. Alle elezioni
nelle regioni alpine ordinarie è uscita
rafforzata la 'periferia' (che comprende
la montagna). I grandi interessi urbani
hanno ovviamente la possibilità di
influenzare i governi regionaliattraverso
le tecnoburocrazie e le lobby. Ma una maggiore
consapevolezza da parte della montagna dei
propri obiettivi e la capacità di far pesare
il proprio consenso può controbilanciare
i forti interessi contrari. Oltre
che con la rivendicazione di una maggiore
rappresentatività politica si devono
mettere alla prova i nuovi governi sulle
questioni concrete: una politica di sviluppo
rurale del tutto differenziata dalla
pianura, una svolta nella politica forestale,
un diverso indirizzo nella gestione della
fauna selvatica e delle aree protette (vedi
questione lupo in Piemonte), la questione
dei servizi e della scuola. leggi
tutto
(30.03.10)
Se
avesse vinto la Bresso La
quasi parità tra Cota e la Bresso, e l'analisi
provvisoria della distribuzione territoriale
del voto ci consentono di tornare su
un tema che ci sta a cuore: la necessità
di meccanismi correttivi atti a garantire
una equa rappresentanza politica territoriale.
Se,
per una manciata di voti, avesse
vinto la Bresso avrebbe vinto un candidato
in vantaggio solo in una parte di una
provincia (su 8) e che, nei comuni montani
dello stesso torinese, ha raccolto spesso
tra il 20 e il 30% dei consensi. Sarebbe
stata la vittoria di Torino sul Piemonte.
Non è andata così ma il criterio 'una testa
un voto' non è compatibile con un sistema
che pure proclama di ispirarsi ad un sia
pur vago federalismo e comunque alla
valorizzazione delle diverse componenti
territoriali costitutive di una grande regione
come la Regione Piemonte leggi
tutto
(09.02.10)
Sgravi fiscali in montagna? Si può. Lo dice
la Legge 97 del 94
Perché
la 'Legge sulla montagna', frutto di un
lungo lavoro, che recepiva parecchie delle
istanze di vivibilità della montagna, è
stata largamente inapplicata? Se lo chiede
da Cuneo (da dove vennero parecchie delle
ispirazioni della legge) Mariano
Allocco, che pone il quesito ai candidati
alle regionali. Intanto la 'nuova legge
sulla montagna' ('bipartisan') non è arrivata
in porto, causa l'interruzione anticipata
dell'ultima legislatura e, attualmente,
sono in parcheggio presso le commissioni
parlamentari una dozzina di provvedimenti
in materia per i quali non si prevedono
tempi rapidi. Motivi in più per applicare
la 'Carlotto'. leggi
tutto
01.02.10) Montagna
soffocata dalla tecnoburocrazia
Il
peso crescente e soffocante della tecnoburocrazia
è una scelta politica o una deriva incontrollabile
'endogena' ? In periodo di campagna elettorale
è bene ricordare ai politici che il fattore
che contribuisce di più a piegare la resistenza
di chi vuole continuare ad esercitare le
attività tradizionali in montagna (per non
parlare di chi vuole intraprenderne di nuove) è
la tecnoburocrazia nei suoi aspetti forestali,
igienico-sanitari, ambiental-ingenieristici.
leggi
tutto
(03.02.10) Elezioni
assemblee legislative di Piemonte,
Lombardia, Veneto
Si
avvicina la scadenza delle elezioni regionali.
Dal Piemonte è stato lanciato un Patto 'trasversale'
delle Alpi Piemontesi. E' uno stimolo
a redigere analoghi 'Patti' in Lombardia
e Veneto e, magari, per l'insieme delle tre
regioni alpine 'ordinarie' (alias montagna
di serie B). Le Alpi sono molto lontane
da Torino, Milano e Venezia e la distanza
non tende a ridursi. Ci permettiamo di chiedere
a Roberto e agli altri candidati di dare
qualche segnale di un impegno a fare
qualcosa per avvicinarle.
leggi
il Patto delle Alpi Piemontesi e chi lo
ha sottoscritto
(05.01.10) L'escolo
de Sancto Lucìo de Coumboscuro (Cn)
Da
una esperienza esemplare una serie riflessioni
su scuola, montagna, identità e uno stimolo per
tante comunità alpine a mantenere o riaprire
le proprie scuole. Una
riflessione sulle conseguenze culturali
dello statalismo, dello svuotamento
(prima spirituale che materiale) delle
comunità, dell'affermazione di gerarchie
di valori che antepongono le colate di cemento,
i presunti business (per pochi
o per altri , de foravia) all'investimento
in capitale umano. Mantenere le scuole di
montagna, socializzare i piccoli nella cultura
e nella lingua dei veci apre
alla comprensione e alla valorizzazione
delle diversità. Sancto Lucìo, attaccato
tenacemente alla propria identità provenzale
alpina, è aperto al mondo. Si può dire lo
stesso delle scuole di tanti centri
di fondovalle dove sono stati 'concentrati'
gli alunni 'montagnini'?
leggi
tutto
(26.12.09) In
nome di Cattaneo va perseguita
l'amicizia transfrontaliera 'dal basso'
I
programmi di cooperazione transfrontaliera
'ufficiali' sono bloccati dalle
ritorsioni svizzere agli atteggiamenti
aggressivi di Roma in tema di 'scudo
fiscale'. E' il momento di coltivare
e rafforzare l'amicizia transfrontaliera
dal basso, fatta di collaborazione culturale
e di associazionismo. Vale in
particolar modo per i lombardi, divisi
da un confine politico che torna anacronisticamente
a pesare e a condizionare i rapporti
tra genti che parlano gli stessi dialetti
e che condividono una 'naturale' aspirazione
al federalismo. Un'aspirazione che ha
il suo simbolo in Carlo Cattaneo
che rifiutò l'Italia autoritaria
e centralista e visse in volontario
esilio a Lugano, cittadino svizzero
e protagonista attivo della vita pubblica
ticinese dal 1858 alla morte, nel 1869.
E
forse vale anche la pena di ricordare
che prima dei capitali hanno trovato
asilo in Svizzera tanti rifugiati, compresi
gli antifascisti italiani e che le fughe
di capitali e gli 'scudi' forse dipendono
da ... leggi
tutto
(09.12.09) Dopo
65 anni un po' di pietà per i vinti
La
trasmissione del 'Sangue dei vinti' di Gianpaolo
Pansa il 7 e 8 dicembre su RAI1 rappresenta
un atto di grande valore morale e politico
a riparazione della pietà negata ai vinti
e a restituzione di una verità storica di
una guerra civile in cui i cattivi erano
da entrambe le parti. Dietro il lato
umano emerge l'essenza violenta e
mortifera di tutte le ideologie
'moderne' e urbanocentriche del novecento
leggi
tutto
(09.06.09)
A
Cremona
alle
comunali
campagna
elettorale
dai
toni
razzisti
(contro
i contadini)
Sul
blog
del
sindaco
del
PD (staccato
di 6
punti
dal
candidato
del
Pdl)
una
candidata
poetessa
attacca
gli
avversari
come
"plebaglia"
e "beceri
contadini".
Chissà
se insultare
i contadini
è politicamente
corretto?
Chissà
se verrà
chiesto
scusa?
Intanto
si va
al ballottaggio.
vai
a vedere
(15.12.08)
Un secolo fa appariva in
Trentino il primo movimento politico ruralista
Il
2009 è il 50° della morte di Patrizio Bosetti il fondatore
nel 1910 della Lega dei contadini della Vallagarina,
poi estesa a tutto il Trentino e primo movimento politico
ruralista in Italia (allora se allora era nell'impero
austo-ungarico). Il 2010 è il centenario della fondazione
della Lega dei contadini a Isera, un centro vitivinicolo
della Val Lagarina a un tiro di schippo da Rovereto.
Patrizio Bosetti, il fondatore e l'animatore del movimento
- sino alla sua fine nel 1921 - nacque e morì a S. Lorenzo
in Banale. E' un'occasione per i ruralisti del XXI secolo
per organizzare delle iniziative tra S.Lorenzo e Isera
nel 2009-10. vai
a vedere
(25.11.08)
Holodomor:
l'olocausto contadino dimenticato
La
nuova Ucraiana celebra il 25 novembre l'anniversario
dell'Holodomor, il genocidio scientificamente perpetrato
dal regime comunista sovietico per imporre la collettivizzazione
forzata e annientare la nazione ucraina.
vai
a vedere
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