Quando mangiamo chiediamoci sempre da dove viene il cibo nel piatto, chi lo ha fatto
52 (12.01.16) I magnifici sette (ieri a Gandino)
L'incontro di rappresentanti di sette località lombarde con in comune un prodotto agroalimentare ricco di storia, emblema e orgoglio della comunità ma anche stimolo di progettualità locale e veicolo di relazioni. Primo evento pubblico 6 marzo, festa di San Giuseppe, sempre a Gandino leggi tutto
51 (09.01.16) Asparago rosa di Mezzago. Mezzago, con l'asparago, rappresenta un'esperienza trainante nel movimento dei "cibi di comunità". Lanciato come DeCo da Luigi Veronelli è assurto a elemento di una continuità dalla società contadina a quella post-industriale è divenuto un riferimento identitario per una comunità che non vuole essere fagogitata dalla conurbazione milanese. leggi tutto
50 (08.01.16) Milano città d'acque e di latte La sistemazione della Darsena e la bella mostra Milano Città d'acque(Palazzo Morando, Via Sant'Andrea sino 14-02-2016) rappresentano occasioni perché Milano riscopra anche i legami che le vie d'acqua hanno storicamente stabilito con i territori vicini ma anche con lontane valli alpine. Sono legami che riguardano anche l'agricoltura, la zootecnia, gli alpeggi e il caseificio. Vediamo come.
49 (04.12.15) Cibi di comunità in rete
Quali sono le realtà che costituiscono la rete partita dal progetto "Cibo e identità locale" e quali altre realtà possono candidarsi a partecipare. In attesa che la rete si formalizzi presentiamo alcune indicazioni emerse dalla ricerca e dal volume che ha dato il via a questa iniziativa
48 (03.12.15) La nuova frontiera del cibo locale
Dopo l'uscita del libro "Cibo e identità locale" , ricerca partecipata con soggetto sei cibi di comunità, in occasione degli incontri di presentazione del libro, ma anchedel tutto spontaneamente, si sono infittite le relazione tra la rete. A Gandino l'11 gennaio si farà il punto di questi sviluppi aprendo una fase nuova di questa storia di ricerca-azione leggi tutto
47 (19.02.15) Il valore sociale e culturale del cibo locale trova una definizione
In stampa il libro che ricostruisce il "modello" sul quale si basano alcuni casi di successo dove la difesa e la valorizzazione del patrimonio legato ai sistemi agroalimentari locali tradizionali innesca processi virtuosi di rigenerazione comunitaria. All'insegna di uno sviluppo autosostenibile. uscirà a metà marzo il volume di Michele Corti, Sergio De La Pierre, Stella Agostini Cibo e identità locale. Sistemi agroalimentari e rigenerazione di comunità.Sei esperienze lombarde a confronto . Edita dal Centro Studi Valle Imagna l'opera comprende una presentazione di Alberto Magnaghi, fondatore della scuola territorialista" leggi tutto.
46 (27.01.15) Lo strachìn quàder , storia allo stato puro esiste ancora?
La domanda che ci eravamo posti oltre dieci anni fa avava ottenuto risposta positiva. Lo strachìn quàder della Valsassina l'archetipo degli stracchini lombardi era ancora vivo e vegeto. E nel 2015? Nell'attesa di farvi sapere la risposta riproponiamo lo studio eseguito nel 2003 e apparso sul numero di giugno 2004 di Caseus. Che appare molto interessante alla luce del grande fermento che c'è nelle Orobie intorno ai formaggi storici e al recupero di tradizioni e razze autoctone. leggi tutto
(25.03.14) Parlamento europeo sembra quasi Slow Food (Dr Jekill e Mr Hyde?) Il parlamento europeo vota una risoluzione sul valore educativo e culturale della gastronomia che pare scritta da Slow Food. Un inno alla diversità culturale del cibo "autentico" e non omologato. Ma i parlamentare non sanno di che esiste una certa Unione Europea? E una certa PAC?
45 (28.07.12) Quando è la montagna che non vuole valorizzarsi
In Val Grana tutto parla del formaggio Castelmagno. Eppure è un re un po' decaduto (a causa dell'aumento di produzione). In Val Gerola c'è il Bitto storico, un re che ha saputo mantenersi tale a prezzo di dure lotte. Ma la lungimiranza degli amministratori locali è tale che non c'è un solo cartello all'ingresso del paese con riferimento al Bitto storico. leggi tutto
44 (02.07.12) Nelle malghe della Val di Rabbi (TN) In una valle tra le più autentiche delle Alpi, lontano dal turismo di massa, ci sono malghe dove si produce ancora poìna affumicata e asni. Meritano una escursione. Intanto potete conoscerle attraverso il mio fotoracconto. leggi tutto
43 (18.06.12) Rilancio del Vigneto Capretti a Brescia
A Brescia c'è interesse e affetto per il Vigneto Capretti, un emblema di una città identificata a torto con lo sviluppo industriale ma che ha un grande patrimonio artistico-monumentale ed agricolo. Quest'anno sarà la vendemmia del rilancio di un vigneto che è il più grande del mondo inserito in un cetro urbano e che vanta una storia millenaria all'ombra della Rocca del Cidneo. Nei prossimi anni, grazie all'impegno della proprietà, si prevede il pieno recupero della capacità produttiva. leggi tutto
42 (07.06.12) Anche in montagna avanza l'agricoltura urbana
Spesso è nelle aree più urbanizzate e industrializzate che si riscopre la voglia di tornare a coltivare il proprio cibo. Torniamo ad occuparci del caso di Gandino nella bergamasca, famoso per il suo mais Spinato
41 (26.05.12) Il lato buono della Valtellina: Mulino Menaglio a Teglio (So)
L'Antico Mulino Menaglio in frazione San Rocco a Teglio è la chiave di volta del progetto di rilancio della coltura del grano saraceno e dei cerali alpini. Un progetto che ha consentito di recuperare la varietà locale della fagopiracea. Completato il recupero del mulino e del complesso di edifici accessori (pila) - e in fase di ultimamento l'allestimento museale - il mulino sarà inaugurato ufficilmente il 14 giugno. leggi tutto
40 (15.05.12)Teglio (So) Toh! Un agriturismo vero.
È quasi commuovente trovare un agriturismo dove tutto quello che si mangia e si bene è prodotto in azienda. Se poi i pizzoccheri e gli sciatt sono stati preparati con grano saraceno coltivato in azienda... L'agriturismo La Piana di Teglio (So) della famiglia Fanchi incarna l'ideale agrituristico più autentico. Pretendere che tutti i prodotti siano aziendali come qui è impossibile, ma perché non distinguere tra queste realtà e i tanti finti agriturismi? leggi tutto
39 (28.04.12) La casa dello strachì : esempio da seguire
Siamo stati a distanza di un anno a Corna Imagna (Bg). Ora il caseificio della piccola coop (6 soci con 10 vacche in media a testa) gira a pieno ritmo e intorno si sviluppano altri progetti e si consolida l'interesse e la partecipazione della comunità. Un modello di autentica sostenibilità che dovrebbe essere preso ad esempio da altre realtà della montagna leggi tutto
38 (21.01.12) La farsa del pizzocchero valtellinese IGP
Il
pizzocchero "Valtellinese" IGP è prodotto principamente fuori della
Valtellina, a Chiavenna (dove il pizzocchero è da sempre di farina di frumento)
con farina macinata in Brianza di origine cinese leggi tutto
37 (05.01.12) A Gandino (BG) rivive il mais (melgone) contadino
Nel cuore dello storico distretto tessile della montagna bergamasca è arrivato al traguardo un serio progetto di filiera per il recupero e la valorizzazione del melgone "Spinato di Gandino". Dopo anni di lavoro con il coinvolgimento di parecchi attori e della comunità a sei contadini è stato assegnato il marchio. Un modello per altre realtà.leggi tutto
36 (21.10.11) Berbenno (So). Semi (bio) di futuro: chi semina raccoglie
In una Valtellina ancora dominata dalle vecchie visioni dell'agroalimentare industrializzato ha avuto un grande significato simbolico la semina di un campo di Pedemonte di Berbenno con una varietà di frumento tenero biodinamica. Merito dell'associazione More Maiorum forte del sostegno di tanta gente comune oltre che delle istituzioni locali. La semina ha visto la partecipazione attiva e consapevole di un centinaio di persone che si sono poi trattenute per il pranzo (vegetariano) e per ascoltare interventi sulla rinascente ruralità alpina e sull'agribiodiversità. leggi tutto
35 (12.10.11) Ornica - Passo di Salmurano - Gerola (Orobie)
Giornata memorabile ieri sulle Orobie. Una spedizione di sherpa-ristoratori bergamaschi proveniente da Ornica ha valicato il crinale portando Agrì e Formai de Mut e tornando carica di Bitto storico nelle gerle. Nella foto (di Matteo Zanga) l'arrivo al Passo di Salmurano accolta da Paolo Ciapparelli, il guerriero del Bitto, e da una troupe del TGR leggi tutto
34 (03.08.11) Un evento importante: La cucina delle alpi tra tradizione e innovazione
Una manifestazione come vorrei che ce ne fossero molte. Ruota intorno al convegno (vedi sotto) che parla di cibo, alimentazione cucina declinata nell'alpinità ma prevede una densa successione di eventi diffusi e polivalenti in molti centri della valle: escursionistici, gastronomici, musicali, culturali, zootecnici.Una formula che non è dato osservare spesso e che fa onore agli organizzatori che hanno saputo cogliere bene il senso dell'evento-valle, coinvolgente la comunità locale. Di quelle che lasciano un segno. leggi tutto
33 (11.04.11) Sabato sera alla Madia di Brione (Bs) in scena il castrato, ma anche i pastori
La carne di castrato tradizionale bergamasco-camuno è stata protagonista o degna comprimaria di sei portate ideate dallo chef-patron Michele Valotti (nella foto a fine cena con alcuni partecipanti). Un'occasione che, come poche, ha concretamente legato il cibo alle storie che lo hanno prodotto ma anche ai problemi degli uomini e della terra che lo produce.
32 (01.04.11) Il Cuz: ovvero il revival della cucina pastorale
Il Cuz più che un piatto è un modo di conservare a lungo le carni ovine. Quello originale (di Corteno Golgi, Bs) si prepara in autunno con ameno un ovino intero (pecora, castrato, agnellone), si cuoce a lungo, si sala e si conserva in òle di terracotta sigillato dal suo grasso anche per un anno. Cucinato fresco si sta diffondendo nella ristorazione di qualità territoriale della provincia. leggi tutto
31 (26.03.11) Brescia. Un circuito brevissimo tra pascoli e ristorazione
In nome del MadeinBrescia convergono progetti di miglioramento ambientale e di valorizzazione delle aree collinare e montane del comune di Brescia anche ai fini di una produzione agroalimentare di qualità a km 0 (sul serio). Continua a Brescia il dialogo diretto avviato a Bergamo tra pastori e ristoratori 'consapevoli'. Elecubrazioni? Andate ad assaggiare il LAMBURGER di vero castrato bergamasco/bresciano e altre specialità da LoScultore in centro storico di Brescia. leggi tutto
30 (23.03.11) Carne? Poca ma buona. meglio se matura, ottenuta al pascolo. E la Lombardia si riscopre regione di pastori
Due articoli (uno mio uno dell'amico Enzo Lo Scalzo)per spiegare il senso della campagna di rilancio del castrato tradizionale bergamasco. Carni di alta qualità, mature ma proprio per questo di ottima tessitura e gusto. Interpretate in tanti modi dagli chef-ristoratori lombardi che stanno aderendo all'iniziativa di Associazione Pastori Lombardi e Ruralpini. Oltre al resoconto della prima entusiasmante serata al 'Collina' di Almenno (Bg) parliamo del significato produttivo, ecologico e storico dell'operazione. In attesa di riferire delle ulteriori iniziative in cantiere (stasera sono a Brescia ...). Iniziative che saranno presto anche pubbliche.
vai a vedere lo 'speciale castrato'
29 (09.01.11) Sondrio. Una nuova agenzia parapolitica assume la governance dell'agroalimentare
Il multiconsorzio delle Dop e Igp provinciali 'promosso' a 'Distretto agroalimentare'. Rigamonti (a sinistra) , re della bresaola di zebù congelato brasiliano, già presidente del Multiconsorzio, resta tale nella nuova agenzia. E dice che il nuovo Distretto sarà esente influenze politiche. Una barzelletta visto che il Direttore resta Patrizio del Nero, potente presidente del Consiglio provinciale e politico di professione di lungo corso (era già segretario della federazione provinciale del vecchio Partito Comunista) leggi tutto
28 (05.10.10) I gendarmi del Bitto non fermano l'Unione delleOrobie casearie
Il 25 settembre a Branzi in alta Val Brembana (BG) è stata sancita la nascita di un'inedita forma di valorizzazione delle produzioni casearie: l'Unione dei formaggi Orobici. Ora emerge un retroscena: ll Consorzio Casera e Bitto DOP due giorni prima inviava una lettera in cui si diffidava di commettere violazioni di lesa DOP e si annunciava che sarebbero stati inviati degli 'ispettori' a sorvegliare la Fiera. Cose fuori dal mondo. leggi tutto
27 (27.09.10) Val Vigezzo (VB). I tesori degli alpeggi: Alpe Basso
All'Alpe Basso, in Val Loana, Bruno Zani alpeggia 80 capre e venti mucche e produce un formaggio particolare e molto pregevole mescolando latte caprino e vaccino (al 50% ca). La tecnica risente dell'influsso della cultura casearia della vicina Svizzera interpretata però in modo originale. Il risultato è rappresentato de forme del peso di 15 kg. La pasta presenza una marcata occhiatura ma la tecnica accutata e paziente di lavorazione è tale da consentire una maturazione piuttosto lunga senza difetti. Anche qui, però, i problemi non mancano; a parte la siccità di questa stagione è in forse la possibilità di utizzare l'alpeggio del comune, a quota più elevata, a causa della mancata esecuzione dei benedetti 'adeguamenti igienico-sanitari'.
26 (26.09.10) Nasce il Manifesto della sagra autentica
E' stato presentato a Montecatini due giorni fa il Manifesto delle sagre. Frutto di intensi dibattiti tra le parti interessate fissa alcuni principi 'alti' che distinguono la sagra autentica dalle tante iniziative speculative di bassissimo profilo leggi tutto
25 (21.09.10) Gerola (SO). Il Bitto storico prepara la secessione dalla Valtellina
Ormai è sicuro, la 97a Mostra del Bitto (storico) si terrà a Branzi, in alta Valle Brembana (tèra de Berghem). Una decisione che era già nell'aria ma che è ora definitiva, dopo quanto avvenuto domenica a Gerola alta in occasione della Sagra del Bitto.
Alla vigilia della Sagra la stampa locale ha annunciato con grande enfasi la notizia di un 'accordo sul Bitto' promosso dai comuni di Gerola e di Albaredo (che fino a pochi mesi fa si lanciavano reciprocamente velenose accuse). I produttori non erano stati neppure interpellati e la loro reazione a queste manovre è stata netta: si sono rifiutati di ritirare i tradizionali premi per i casari. Sul palco c'erano politici e anmministatori e 2 casari 'traditori' di Albaredo. Una situazione imbarazzante per Sertori, il presidente della provincia. 'Ci scusiamo con il presidente Sertori, non ce l'avevamo certamente con lui'. Questa la diichiarazione che ci ha rilasciato oggi Paolo Ciapparelli , presidente del Consorzio Bitto storico, che conferma che sabato a Branzi darà ufficcialmente l'annuncio del trasloco della Mostra del Bitto (storico) a Branzi. leggi l'intervista a Paolo Ciapparelli
24 (06.09.10) Missaglia (LC). La Brianzola vuole riscoprire la vocazione lattifera
Nel parco di Montevecchia la pecora Brianzola ha trovato un ambiente ideale. Ora, grazie all'entusiasmo di Marco Frison, un allevatore ventenne, e di Pasquale Redaelli, presidente dell'Associazione della pecora Brianzola, si sta mettendo a punto un progetto per affiancare alla produzione di carne (e di lana) quella del latte. E' un recupero storico perché i famosi furmagitt di Montevecchia erano prodotti con latte ovino e la Brianzola viene ricordata come una pecora piuttosto lattifera. E'anche una conferma che l'agricoltura multifunzionale, potendo contare su animali multifunzionali, può essere vitale anche nella superurbanizzata Brianza. leggi tutto
23 (24.08.10) Fine estate. Ovunque si preparano tavolate e pseudo sagre selvagge
Il fenomeno, stigmatizzato nei giorni scorsi anche sulle prime pagine dei quotidiani e sui TG nazionali. Si rischia di 'sputtanare' le sagre autentiche. Che sono una risorsa di cultura e identità e un'occasione preziosa di promozione del cibo e della gastronomia territoriali. Urge una regolamentazione da parte delle regioni e maggiore selettività nelle sponsorizzazioni pubbliche. leggi tutto
22 (26.03.10) Tesori dilapidati
Garzeno (nell'alto Lario occidentale) è un paese di capre, specie la frazione Catasco. Sui muunt e sui aalp con il latte di capra si producono ancora prodotti originali ed arcaici: il zìgher e quei formaggini presamici ruspanti di forma irregolare e crosta semifiorita. Nulla è stato fatto per caratterizzarli e valorizzarli e c'è di che riflettere (tristemente) se rileggiamo ciò che su di essi scrisse Veronelli nel 1968. Veronelli disse addirittura che ... leggi tutto
21 (24.03.10) Macagn o Maccagno?
Quante differenze dietro una 'o'. I produttori del Macagn storico, sostenuti dagli amministratori della montagna, da anni si battono contro un 'Maccagno Dop' prodotto in pianura con tecniche diverse. Però la loro opposizione è stata decisa e tempestiva e il rischio di svendere un'altra denominazione tradizionale di montagna parrebbe, salvo brutte sorprese, sventato. E le due richieste di Dop, in assenza di una 'sintesi', (caldeggiata dalla Regione Piemonte, ma impossibile), sono in stallo. Giacomo Bergamo, tecnico della Comunità Montana e 'anima' della tutela e valorizzazione del Macagn ci ha raccontato anche di un nuovo progetto ... leggi tutto
20 (18.03.10) Due appuntamenti per lo stracchino storico
Due distinti appuntamenti segnano un momento d'oro per l'auspicabile rilancio dello stracchino tradizionale. Capostipite 'tradito' di tanta produzione industriale (molto diversa dagli originali) ma anche radice da ritrovare della cultura casearia lombarda.
Il primo è l'incontro di presentazione del Presidio Slow Food dello 'stracchino all'antica' orobico (sabato 20 a Milano), il secondo la serata sulla 'Civiltà degli stracchini: la matrice alpina del caseificio lombardo' organizzata a Cernusco s/N (mercoledi 24) da Rievoca-Prodotti di montagna con la collaborazione di Slow Food Vallo Orobiche, Amamont, e Marco Imperiali, maestro assaggiatore Onaf leggi tutto
19 (16.03.10) Opportunismo in Valtellina
Ieri Roberto (Formigoni) era in Valtellina dove, tra l'altro, ha incontrato i produttori agricoli e i rappresentanti dei Consorzi di tutela. Teleunica ha mandato più volte in onda un servizio sull'evento 'sovrapponendo' al tema delle DOP locali le immagini dellacasera di Gerola alta, quella del Bitto storico 'ribelle', uscito per protesta dalla DOP. Ma come? Se il Bitto ribelle 'usurpa' la DOP, e lo bastonate con le sanzioni da decine di migliaia di euro, poi con che faccia tosta lo usate per promuovere il Bitto ufficiale? Abbiamo quindi scritto alla emittente per dire che .... leggi tutto
18 (14.03.10) Il Bitto storico a 'Fa la cosa giusta' (Fiera Milano City-Porta Scarampo)
Il Bitto storico è a Milano a 'Fa la cosa giusta', la fiera del consumo solidale e sostenibile. Vi aspettiamo oggi e domani (domattina dibattito sul consumo etico del latte - vedi a fianco). Intanto ieri si è tenuto il confronto tra il Consorzio Dop e l'Associazione dei produttori storici moderato con competenza e equilibrio da Alberto Lupini direttore di Italia a Tavola e c'è stato un annuncio importante leggi tutto
17 (06.03.10) Originale Lagorai: autentico formaggio di malga trentino
Il 1° marzo si è tenuto a Trento un incontro-degustazione che ha avuto per protagonista il formaggio 'Originale Malghe del Lagorai': un formaggio di malga, fatto in malga. All'incontro promosso dalla Strada del vino e dei sapori del Trentino hanno partecipato alcuni esponenti della ristorazione di qualità della provincia. L'Originale Malghe del Lagorai, controcorrente rispetto alla realtà zoocasearia trentina, sta ottenendo apprezzamenti significativi trovando i canali giusti di valorizzazione leggi tutto
16 (28.02.10) Progetto pilota per la certificazione dei PAT in Piemonte
In Piemonte sta partendo un interessante progetto pilota che, nell'ambito del sistema di Piemonte agriqualità, punta al riscatto dei PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), vera cenerentola dell'agroalimentare. Il progetto che prevede la certificazione dei PAT in vista di una legittimazione a livello comunitario, sarà limitato a 2 PAT per ciascuna delle 8 provincie. E andrà di parallelo con la revisione dell'elenco dei quasi 400 PAT piemontesi.
Una revisione indispensabile per dare credibilità a questo istituto fin qui considerato riduttivamente come un mezzo per aggirare la scure delle normative igienico-sanitarie europee. leggi tutto
15 (18.02.10) Olivicoltura alpina? Uno stimolo alla rinascita rurale
Mentre si consolida la realtà delle aree dove l'olivicoltura non era mai scomparsa (Garda, ma anche Sebino e Lario) si registrano insperati progressi sul Lago di Varese, sul Ceresio e sul Verbano e in Valle d'Aosta. Spetta alla Valtellina il primato degli uliveti più a Nord d'Italia (al mondo il record è del Galles con un uliveto alla latitudine di Liverpool). Il movimento olivicolo 'alpino', è caratterizzato da una forte componente di aggregazione sociale, di voglia di recupero del paesaggio e della ruralità. Del tutto sganciato da preoccupazioni quantitative rappresenta un modello di multifunzionalità e di costruzione di filiere alimentari brevi sia di tipo economico che no profit.leggi tutto
14 (17.02.10) Oltre il km0. Slow Cooking: quando chef e contadini lavorano insieme
L'associazione Slow Cooking raggruppa 10 chef titolari o contitolari di altrettanti locali nelle provincie di Sondrio, Lecco e Bergamo. Nata nel 2004 l'associazione è cresciuta gradualmente precisando e articolando la propria filosofia e mettendo in piedi una struttura organizzativa inedita da vera 'nuova filiera corta'. Gli chef e i produttori rurali aderenti collaborano strettamente tra loro, ben al di là di rapporti di fornitura e dello scambio di informazioni. E il tutto senza i grassi finanziamenti pubblici di cui godono i carrozzoni paraistituzionali! leggi tutto
13 (08.02.10) Verona. Zaia contro gli OGM si redime della scivolata pro McDonald's ma ...
Alla Fieragricola Zaia rifiuta di assaggiare la polenta OGM offerta dal presidente di Confagricoltura. Quel suo 'Secondo voi io vado a mangiare questa schifezza?' è da incorniciare. Poi si lascia un po' andare alle esagerazioni: 'La Lega è la vera No Global' (che a pochi giorni da 'McZaia' che promuove McItaly...). Resta il fatto che anche in interviste a quotidiani insiste coraggiosamente nella linea NO OGM anche contestando il PDL.
12 (04.02.10) McDonald 'convertito?... O Italian food McDonaldizzato?
Cosa c'entra la difesa del 'contadino italiano' con l'operazione McItaly? L'hamburger è fatto con la carne di Cremonini che 'ritira' le vacche da rottamazione non dando nulla o quasi all'allevatore. La bresaola da carni congelate di Zebù brasiliano; la pancetta e lo speck Südtiroler da maiali rigorosamente global. Anche l'abbigliamento cinese di Prato è Made in Italy! McDonald's è in crisi e cerca ovunque di 'differenziare', non è una 'conversione', una 'deglobalizzazione'. E come faranno l'Asiago Dop e l'olio dei Monti Iblei a moltiplicarsi per 'coprire' il mercato global? Sono non pochi gli elementi di ambiguità di una operazione sulla quale Zaia si è molto speso facendola patrocinare dal Ministero. Il 'panino' McItaly rappresenta un Italian food sincretico, molto 'fusion' che ha ben poco di federalismo alimentare e dovrebbe essere indigesto ai leghisti. Agli ex-aennini dovrebbe essere altrettanto indigesto il 'santo tricolore' in versione 'fusion' che simboleggia l'italianizzazione di McDonald's o, più realisticamente, la McDonaldizzazione dell'italian food leggi tutto
11 (15.01.10) Definitiva la prima legge (veneta) sul km zero
Il testo originale è stato ampiamente rimaneggiato per venire incontro ai rilievi sulla 'libertà di circolazione delle merci e di impresa'. Il principio della origine regionale è risultato indigesto alla UE (ed è stato sostituito da quello del km 0) ma le modifiche legano meglio i prodotti a concetti di qualità e sostenibilità. Le altre regioni che hanno in cantiere leggi analoghe (in Lombardia PDL 0345 del 29.10.08) hanno ora un riferimento più preciso. leggi tutto
10 (30.12.09) La rivoluzione gastronomica a 'Identità Golose'
A fine gennaio si aprirà a Milano la sesta edizione di 'Identità Golose' il congresso italiano (ma con numerose presenze internazionali) di 'cucina d'autore'. Il programma del congresso si svolgerà sotto l'insegna del 'Lusso della semplicità'. Il goloso può apprezzare più una carota o una triglia di un foie gras o del caviale, dice Paolo Marchi. Ma devono essere prodotti d'eccellenza, rispettosi degli equilibri ecologici. Ai cuochi il compito di valorizzarli attraverso la 'creatività di prodotto'. Una rivoluzione in sintonia con i 'prodotti rurali' contro la dittatura del cibo dell'agroindustria leggi tutto
9 (18.11.09) Cresce la Bresaola artigianale. Ma fuori dalla Valtellina
Bresaola Ossolana, Bresaola del Varesotto ecc. ecc.. L'immagine della Bresaola Valtellina Igt è stata scossa dallo scandalo della carne uruguaiana congelata avariata dello scorso maggio. Ma lo spazio per la crescita di Bresaole di qualità fuori dalla Valtellina è legato anche alla industrializzazione del prodotto (ormai percepita dal consumatore) e, soprattutto, dalla voglia degli allevatori della montagna e collina lombarda (e non solo) di realizzare un reddito dalla carne dei propri animali trasformandola in proprio. E ora si annuncia una strepitosa Bresaola Brianzola di manzo di.... leggi tutto
8 (30.10.09) Alpi centro-occ. Giacimenti gastronomici ancora inesplorati
Le tradizioni casearie contadine, specie quelle basate sul latte ovicaprino e prodotti di piccola pezzatura, sono ancora poco conosciute e tanto meno valorizzate. Ma come tante cose ignorate e disprezzate gli 'umili' formaggini delle 'umili' capre e pecore oggi incontrano il gusto del consumatore leggi tutto
7 (28.10.09) Brianza. La pecora Brianzola rivive con la 'multifunzionalità'
La Brianzola si è presa una bella rivincita. All'inizio degli anni '90 era data per estinta come consegunza del collasso dell'agricoltura contadina. Oggi conta 1.000 capi. L'Associazione, grazie alla dedizione e passione dei suoi membri ha fatto il 'miracolo'. Oggi è impegnata in programmi sulla carne (con ottimi riscontri per l'Agnellone brianzolo nella ristorazione tipica) e sulla lana (con innovativi progetti che riguardano l'abbigliamento, il cappello 'brianzolo' e la didattica). E si pensa anche al latte. leggi tutto
6 (27.09.09) Liguria. Un'esperienze ruralista: il Consorzio della Quarantina
Intorno al recupero della patata Quarantina di Genova si è sviluppata da dieci anni a questa parte una delle più interessanti esperienze ruraliste italiane. Vissuta nella coerenza, coinvolgendo dal basso e dall'inizio contadini e comunità locali, senza affidarsi ad agenzie mediatiche esterne, senza puntare ai supermercati ma coinvolgendo la ristorazione. leggi tutto
5 (28.08.09) Lombardia (Varese). Nella montagna varesina rilancio di radicate tradizioni di trasformazione del latte caprino
Nella montagna varesina ci sono paesini abitati tutto l'anno dove tutt'oggi non si arriva nemmeno con il fuoristrada. Qui la gente non ha mai abbandonato l'allevamento della capra che, insieme alla castagna, rappresentava la base della sussistenza. Grazie all'impegno della Provincia di Varese i caratteristici prodotti caprini di queste valli (Veddasca e Dumentina) sono in fase di riconoscimento quali 'Prodotti tradizionali' della Regione Lombardia. Nella prospettiva di valorizzare al meglio la risorsa del turismo gastronomico quale condizione di sviluppo di questo bellissimo territorio. leggi tutto
4 (26.07.09) Valle Camonica. Torna il paesaggio delle messi in montagna (Valle camonica, BS)
Sotto la spinta della grande voglia di filiere corte e 'pane di casa' si moltiplicano i progetti per il ritorno dei 'cereali minori' in montagna. Non sono esenti da difficoltà ma vale la pena crederci. I costi ecologici, sociali, psicologici del cibo 'che non si sa da dove viene' sono enormi e aprono lo spazio per tornare a coltivare il territorio .... leggi tutto
3 (11.07.09) Lombardia/Brianza. Dalla terra... il pane.
Il Parco di interesse locale (PLIS) della Molgora (MB) dimostra che 'km 0 si può' anche in un'area fortemente urbanizzata. Un progetto che mobilita il territorio: amministratori, ristoratori, panificatori artigiani, agricoltori, consumatori leggi tutto
2 (16.06.09) Lombardia. Filere corte.
Parte un'indagine dell'Università di Milano a Como, Lecco e Sondrio che riguarderà distributori automatici di latte crudo, gli agrimercati e il circuito di ristorazione Slow Cooking leggi tutto
1 (21.03.09) Milano Tre settimane a Milano tra metà aprile e inizio maggio per il Bitto storico
Un programma denso di iniziative organizzato dai Produttori delle Valli del Bitto (i famosi "ribelli del Bitto") con l'adesione di Slow Food, Comune di Gerola alta, Arte da mangiare, Caseus/Anfosc, Ruralpini e molti altri. Giornalisti, chef, produttori, sostenitori del cibo buono pulito e giusto mobilitati per una iniziativapolitico-cultural-gastronomica lungatre settimane che si concluderà con un "treno del Bitto" per portare gli amici del Bitto "storico" sino al "tempio del Bitto" a Gerola alta (SO). Nel corso dell'evento si susseguiranno eventi gastronomici in locali stellati e nelle Osterie Slow Food, vi sarà una presenza in piazza dei produttori del Bitto (e del gruppo tradizionale di Gerola alta) con tanto di salotti gastronomici. E'previsto anche un convegno (25 aprile) aperto alle testimonianze dei sostenitori della campagna e degli stessi produttori nonché al confronto politco con i rappresentanti della Regione Lombardia. Programmi dettagliati su Ruralpini nei prossimi giorni. vai a vedere