(29.12.11) Cinghiali: a che punto siamo? Alcune provincie consentono ai contadini-cacciatori di abbatterli
A ottobre la provincia di Asti con una delibera ha consentito ai contadini (con licenza di caccia) di cacciare liberamente il cinghiale nell'ambito dei fondi in conduzione. Sono anche autorizzati a macellare il capo abbattuto e ad utilizzarlo per autoconsumo. La Coldiretti, che ha sollecitato il provvedimento,
ne chiede l'estesione alla Lombardia. Dove, però, qualche provincia era arrivata già prima ad attuare il provvedimento. Resta il limite del possesso della licenza di caccia, poi c'è la possibilità di utilizzare i trappolaggi...
leggi tutto
(26.12.11) 2012 anno dell'energia nucleare pulita a portata di tutti?
Nonostante lo scetticismo che continua a circondare il mitico E-cat dell'Ing. Andrea Rossi e del fisico Sergio Focardi si moltiplicano i cloni e la commercializzazione del reattore nucleare casalingo ultrasicuro e senza scorie appare prossima. Negli Usa vi è forte interesse allo sviluppo industriale e l'energia
da reazione nucleare a bassa intensità è argomento della campagna presidenziale. Intanto se ne interessano seriamente la Nasa e la Shell. Forse i signori della speculazione sulle rinnovabili dovrebbero cominciare a tremare leggi tutto
(25.12.11) Centrale a biogas di Galliera (Bo): rinvio al consiglio di stato (come Ponzio Pilato)
Dopo quattro conferenze dei servizi, di fronte alla prova muscolare di un esercito di esperti della società che intende realizzare la centrale, le istituzioni il 22 dicembre si lavano le mani e rinviano tutto al Consiglio di Stato. Grande delusione del Comitato antibiogas di Galliera, fulcro del Coordinamento antibiogas
a Bologna e non solo. leggi tutto
(21.12.11) Germania. La morte che viene dagli impianti a biogas
La scorsa primavera in Germania, è stato lanciato un allarme per la salute degli animali domestici e selvatici. Da parte di un esperto internazionale in materia di botulismo, il prof. Helge Böhnel, si ritiene che la diffusione del botulismo cronico negli allevamenti bovini possa essere imputata alla diffusione degli
impianti di biogas e allo spargimento dei digestati con spore di Clostridium botulinum. Alcuni veterinari tendono anche ad attribuire alla stessa causa le morie di selvaggina osservate in alcune regioni e la più diffusa rivista faunistica e cinofila germanica ha dedicato al problema una inchiesta (copertina a fianco). Da noi la regione Emilia-Romagna per il rischio delle spore di Clostridi ha "esonerato" le aree del Parmigiano reggiano dalle centrali a biogas. Precauzione. Ma allora conta
più il Parmigiano della salute? leggi tutto
(08.12.11) Il lupo, la lupofilia, i sensi di colpa e la sobrietà
Gli accaniti paladini del lupo, quando non difendono le loro greppie dorate (lauti finanziamenti) esorcizzano i loro sensi di colpa di psudoambientalisti da condominio. Guai a ricordare loro che l'atteggiamento "lupofilo" (che a loro non costa nulla, ma che costa molto a una minoranza senza potere: i pastori)
è un modo per ripulirsi a buon mercato la coscienza ecologica sporca. Si sentono eroi ad insultare (di solito anonimi) chi come me o Marzia Verona difende i pastori. E poi cosa difendono? Un animale (che di per sé non è né buono, né cattivo, né nobiile, né ignobile, né coraggioso né vigliacco) o un costrutto sociale, una rappresentazione che torna comoda in termini di alibi sociale, potere, equilibri sociali? Molti degli intrepidi lupofili stanno al calduccio a 23°C e vanno a fare la spesa in macchina
riempiendo il carrello di carne, usano la macchina in città e .... Non è così? Allora li sfido a sottoporsi al test della sobrietà .
leggi tutto
(11.11.11) Gli insetti cladestini tra i regali della globalizzazione
Tra le 400 specie di insetti esotici introdotti in Italia negli ultimi decenni almeno 10 sono temibili e stanno provocando danni ingenti all'agricoltura e al verde pubblico. Quest'anno il Cinipide del castagno, originario della Cina, ha provocato una caduta verticale dei raccolti. Il risultato è che le castagne sono arrivate in larga misura dall'estero. Globalizzazione chiama globalizzazione, distruzione di biodiversità nuova distruzione di biodiversità. A fare le spese della globalizzazione è anche l'"albero del pane" dei nostri vecchi, il frutto amato anche dai cittadini che vanno a fare le "castagnate". Forse questa triste storia potrebbe svegliarci un po'. leggi tutto
(08.11.11) Filiera latte. La sostenibilità secondo l'industria
Al convegno internazionale della FIL (federazione internazionale lattiera) di Parma del mese scorso è uscita la ricetta per migliorare la sostenibilità della filiera: mucche che producono sempre più latte e stalle sempre più grandi. Come è possibile? Basta barare, con l'aiuto di una scienza compiacente che analizza la realtà a compartimenti stagni. Una prima risposta da parte di Fausto Gusmeroli.
leggi tutto
(01.10.11) Montanari dissodatori di ieri, montanari di oggi, montanari futuribili
Giancarlo Maculotti è l'animatore degli Incontri Tra/Montani che la scorsa settimana a Carcoforo (alta Valsesia) sono giunti alla ventiduesima edizione. Le riflessioni che ci consegna a commento del convegno si inseriscono nel dibattito sulla 'chiusura della
montagna' innescato dalla serpeggiante proposta di abolizione dei piccoli comuni. Vanno però al di là delle vicende istituzionali vissute in prima persona da Giancarlo in quanto sindaco di Cerveno, un paese di 700 abitanti nella media Valcamonica. Toccano i temi della 'montagna triste', dei giovani che non ci sono o che se ne vanno, della problematica venuta di 'nuovi montanari'. Un contributo disincantato e stimolante al dibattito che Ruralpini ha aperto su: "La montagna nella crisi" leggi tutto
(27.09.11) La montagna dentro la crisi: verso la desertificazione o un recupero di autonomia e di identità?
I recenti dibattiti sulla chiusura dei piccoli comuni e sui ‘costi’ del mantenimento della popolazione montana impongono una reazione. Se la montagna fosse libera dall’oppressiva regolamentazione burocratica e dai vincoli
che le impediscono di valorizzare le proprie risorse (umane, energetiche, faunistiche ecc. ) potrebbe fare a meno del tutto delle elemosina delle istituzioni ‘superiori’. Riprendere autonomia, capacità di autogestione, identità è, per la montagna, la strada per evitare di divenire un deserto verde e per uscire rafforzata dalla crisi. Ruralpini lancia la proposta di un convegno su questi temi. leggi tutto
(22.09.11) Piccoli comuni: sventato pericolo. Ora parliamo della montagna
Mariano Allocco interviene sul tema dei piccoli comuni per attaccare l'Uncem e per sollecitare soluzioni. Difendere i comuni – istituzione sociale prima che politica - non significa difendere la classe amministrativa attuale. Presi dalla rincorsa a interessi personali e particolari,
legati a caste politiche ed economiche che hanno altrove i loro centri di interesse, subalterni all’ideologia 'progressista' e 'ambientalista' urbana molti amministratori lasciano che la montagna diventi un deserto verde. Va anche rimossa la cultura della sfiducia e un deleterio campanilismo che – anche a causa del fallimento delle comunità montane - impedisce di unire le forze.leggi tutto
(14.09.11) Prodotti meno noti per celebrare Cheese: Zincarlin de Varés
Gli Zincarlin sono una costellazione di prodotti. A loro volta fanno parte di una categoria di latticini che va dalla Provenza al Tirolo passando per le alpi piemontesi, lombarde, ticinesi, la svizzera interna, il Friuli. Analogie e differenze e ipotesi intorno alla loro origine rappresentano un campo di studio affascinante
della 'filologia' e 'paleontografia' casearie supportanto dalle intriganti indicazioni della lingistica storia e preistorica. C'è bisogno di scomodare tutto questo per degli umili latticini contadini? Leggete e poi vi darete da soli la risposta. leggi tutto
(10.09.11) Cuneo. "Dovevi farci la foto"
Un anonimo lupofilo su targatocn.it (e parecchi sui forum lupofili) irridono all'escursionista che lunedì ha vissuto una brutta esperienza con i lupi. "Dovevi farci una foto". È triste quando non conti più come persona, quando quello che dici e che riferisci è più o meno creduto non in base alla tua serietà ma al fatto che sei di una categoria avversa. Il modo con cui i 'naturalisti' e gli 'animalisti' si rapportano ai cacciatori (e a chi non la pensa come loro) richiama molto i metodi delle infauste ideologie totalitarie. leggi tutto
(31.08.11) Il formaggio "di grana" che garantisce rispetto dell'ambiente e del benessere animale
Viene dalla Moravia, nella Repubblica Ceca il formaggio che rappresenta una imbarazzante 'pietra di paragone' per la più grande e potente delle Dop italiane. Ma anche una salutare sfida a recuperare ecosostenibilità per i sistemi zoocaseari lombardi (e non solo) basati sulla monocoltura maidicola e un largo uso di pesticidi. Non è un 'parmesan' qualsiasi, una volgare imitazione. L'esperienza il know how sono padani, l'imprenditorialità anche. Il Gran Moravia è stagionato, confezionato, commercializzato in Padania. Ma i foraggi, il latte sono ottenuti in un territorio dove suolo e acqua sono di certo più puliti. Il Gran Moravia si rivolge a un consumatore consapevole dei valori ecologici e attento al benessere animale, che non si lascia incantare dal nazionalismo alimentare. Dopo una campagna mediatica senza precedenti Gran Moravia sarà protagonista anche a Cheese, la grande manifestazione casearia di Slow Food.
leggi tutto
(26.08.11) Alta valle Spluga. Quando l'alpeggio si industrializza
In alta valle Spluga l'alpeggio è diventato una succursale della Latteria industriale di Delebio. Non ci sarebbe niente di particolarmente perverso. Però si vuole fare Bitto. Ma come lo fanno? Un solo alpeggio produce più "Bitto" che tutti gli alpeggi storici ribelli messi insieme. Ma è un vanto? vai a vedere
(22.08.11) Centrali a cippato/pellet. I boschi restano inutilizzati e si importa da oltreoceano la materia prima
La corsa all'utilizzo di biomasse legnose da parte di grandi centrali sta modificando il business delle filiere ligneo-energetiche. La convenienza economica e ecologica è drasticamente ridotta rispetto a quando sono partite le prime centrali a cippato per il teleriscaldamento. Le ditte della lavorazione del legno tendono ad avere sempre meno 'scarti' utilizzandoli in proprio e si assiste alla concentrazione della produzione di materiale combustibile in grandi impianti lontani dai siti di utilizzo quando noimportaloro zione.azione. leggi tutto
(17.08.11) Commenti. Lupismo e forestalismo
L'attacco alle comunità alpine sferrato nel XIX secolo dagli stati centralisti in nome del ripristino delle foreste distrutte da pecore e capre era basato su basi scientifiche inconsistenti. Oggi il lupismo ha sostituito il forestalismo ideologico, ma lo scopo è sempre quello. Imporre il colonialismo urbano alle Terre alte. leggi tutto
(01.07.11) Il biogas è un danno. In montagna lo è ancora di più
Intervento di Fausto Gusmetroli sul problema delle conseguenze nehative della diffusione delle centrali a biogas spinte dall'industria e dalla speculazione. Gli interessi speculativi hanno scatenato la corsa al biogas selvaggio che porterà - senza una moratoria - a centinaia di impianti
da 1MW in Lombardia. Anche a Sondrio ne è stato realizzato uno e uno è in progetto leggi tutto
(23.06.11) Imbroglio ecologico, agricoltura truffata
Tra Bergamo e Brescia alcune società si offrono di provvedere alla realizzazione a loro spese, di impianti di biogas (da liquami e mais) con trattamento secondario di abbattimento dei nitrati. Si riservano tutti i proventi energetici, acquisiscono diritti di superficie per lunghi
periodi e vincolano gli imprenditori agricoli al conferimento della quantità pattuita di liquami. Un ciclo ad alta insostenibilità spacciato per 'ecologico'. leggi tutto
(04.06.11) Il punto sul Bitto (aspettando Cheese)
Negli ultimi mesi la vicenda del Bitto è stata caratterizzata da ulteriori tentativi di affossare l'esperienza eroica dei 'ribelli del Bitto'. In vista di Cheese 2011 - che vedrà il Bitto storico orobico protagonista - riassumiamo i termini della resistenza dei produttori storici del Bitto. Può una Dop mettere fuorilegge
la storia e la geografia? Può annullare i diritti collettivi nei confronti del patrimonio di una comunità?
leggi tutto
(30.05.11) L'Italia merita di essere disertata dai turisti
Non venite in un paese che tratta così il paesaggio. L'ambientalismo all'italiana ha rivelato in pieno il suo volto affaristico con il business solare. Paesaggi devastati non solo con il consenso ambientalista ma a volte
attraverso l'inizativa speculativa di società legate ad esponenti di Legambiente Come nel Salento dove si voleva realizzare un Parco solare su 25 ettari di terreno agricolo. leggi tutto
(28.05.11) Ricominciare dalla montagna?
Il titolo del saggio di Gianfranco Miglio (1978) è quanto mai attuale. Mai come oggi la montagna è a un bivio. Può ispirare al resto della società modelli utili a ripensare la gestione dello spazio, delle risorse, comprese quelle umane o può essere cancellata
come realtà sociale. E ridotta ad un 'supporto fisico' colonizzato materialmente e simbolicamente dalla civiltà megapolitana. In vista di un 'ripensamento complessivo' della realtà della montagna è utile ripercorrere le tappe della presa di consapevolezza della realtà delle Terre alte. Una di queste è rappresentata indubbiamente dal convegno di Sondrio dell'aprile 1986 (foto) nel cui ambito venne redatta la 'Carta di Sondrio' che ripubblichiamo in vista di nuove iniziative. leggi tutto
(24.05.11) Meno stato più comunità nelle Terre alte
Dalle scuole parentali agli alberghi 'informali' delle 'donne di montagna', ai gruppi di consumo arrivano segnali della volontà delle terre alte alpine di voler tornare a gestirsi sulla base delle mai sopite tradizioni di gestione comunitaria. Lo stato, la burocratizzazione
e istituzionalizzazione di ogni aspetto della vita economica e sociale, devono fare un passo indietro. E le terre alte diventeranno un modello vitale.
leggi tutto
(06.05.11) La rassa estalissa
Una espressione vivace in provenzale alpino (che ritroviamo sulle Alpi Orobiche) serve a Mariano Allocco per mettere a fuoco alcuni aspetti dell'attuale rapporto tra montagna e 'città'. La raza estalissa che popola le aree urbanizzate è sempre più dipendente, debole, incapace di vivere
e pensare autonomamente, sempre più incapace di capire i sistemi comlessi da cui dipende. E vive in una condizione di 'tutela' in una eterna minore età. Provocazioni? leggi tutto
(01.04.11) Sistemi agroalimentari locali a valenza storico-identitaria (3)
Valorizzare le valenze storico-identitarie dei sistemi agroalimentari è possibile nel contesto del riconoscimento di specifici sistemi locali di produzione. Senza aspettare Godot, ovvero inseguire il mito degli elenchi dei beni 'patrimonio dell'umanità dell'Unesco' ma puntando a ben più accessibili e concrete iniziative regionali. Questa la nostra proposta aperta alla discussione di tutti gli interessati a far sì che l'agriCultura
non resti un gingillo o un Mulino Bianco.
leggi tutto
(28.02.11) AgriCultura (2). Le produzioni stoiche come risorsa
I prodotti agroalimentare a valenza storico-identitaria (heritage food), realmente ancorati a sistemi culturali, agronomici, ecologici, territoriali, rappresentano una risorsa chiave per le aree montane e per lo sviluppo rurale in generale. Servono un salto di qualità e idee nuove. La 'materia prima' a cercare c'è ancora. leggi tutto
(18.02.11) AgriCultura: una risorsa ancora sottovalutata
Nonostante il gran parlare di multifunzionalità non si è ancora svilupapta la consapevolezza circa l'importanza delle funzioni culturali e storico-identitarie dei sistemi agroalimentari territoriali. Una risorsa chiave per le aree montane e per lo sviluppo rurale in generale. leggi tutto
(12.02.11) Multifunzionalità agricola: qualche commento alla 'casa'
L'agricoltura è sempre stata multifunzionale e ha sempre garantito un equilibrio tra funzioni. Ci si è accorti che qualcosa non andava quando l'esasperazione dell'aspetto produttivo-economico a danno delle altre funzioni (ecologiche, culturali e sociali) ha messo in evidenza il rischio di un collasso della 'casa'. Ma anche l'esasperazione dell'attenzione all'ecologia - se va a scapito delle altre funzioni - causa la morte dell'agricoltura e, in qualche
altro tempo-spazio problemi ecologici ancora peggiori. Sarà la saggezza contadina a salvarci dalla follie industrialiste ed 'ecologiste' leggi tutto
(15.01.11) Biogas: una trappola per l'agricoltura
Ora che la corsa al biogas è scatenata c'è una parte di mondo agricolo che inizia a rendersi conto della 'fregatura'. Compito delle regioni fermare una speculazione che spaccia per 'agricoli' impianti da 1MW che 'divorano' gradi estensioni sottraendole alla produzione foraggera. leggi tutto
(03.01.11) Tra montagna e città, tra storia e presente: i bergamini e i legami esemplari tra il cuore di Milano e le valli orobiche
L'idea, imposta dalla cultura cittadina, che lo sviluppo proceda solo dalla città e che le campagne e la montagna siano recettori passivi può cominciare ad essere messo in discussione.
Rileggere la storia può essere molto utile. Così come ai mezzadri è stato ricosciuto un ruolo decisivo nella nascita dei distretti industriali così è venuto il momento di riconoscere l'apporto degli allevatori e casari transumanti provenienti dalle montagne lombarde alla costruzione del moderno sistema zoocaseario. Un apporto basato non solo sull'integrazione nelle strutture agricole della pianura ma anche sulla frequentazione delle città e dei grossi centri commerciali dove la traccia
dei montanari è ancora visibile. leggi tutto
(23.11.10) Bitto storico: un'accademia del gusto ma anche di politica contadina
Il santuario del Bitto storico a Gerola Alta (SO) esprime in modo esemplare il 'principio contadino' e la 'resistenza' teorizzati da Jan Douwe Van der Ploeg. Il ruralista olandese vede nei contadini del III millennio la forza in grado di contrastare la globalizzazione dell'Impero (agroalimentare). Egli contrappone la visibilità di produttori- persone all'anonimato dei non-luoghi e dei produttori 'invisibili', la grande qualità contro la mediocrità. Rivaluta le 'umili' pratiche apparentemente 'arcaiche' ('retro-innovazioni') che mettono in crisi il sistema 'globale'. Nella storia della resistenza del Bitto storico c'è tutto questo. È un punto di riferimento europeo della 'resistenza contadina' al quale non bisogna far mancate lil sostegno. leggi tutto
(15.11.10) In Svizzera deroga per le baite di legno salva
gli alpeggi
Altro
che 'maniaci igienisti'. Gli svizzeri rispettono
le tradizioni e il savoire faire dei
casari più che gli italiani che
si riempiono la bocca di 'tipicità'. Leggere
per credere: il Berner Alpkäse Dop (quindi
secondo le regole UE) si produce in chalet
dove nello stesso locale si lavora il
latte, si cucina e si consumano i pasti
e il formaggio stagiona in locali con le
pareti di legno. leggi
tutto
(03.11.10) Gli equivoci delle 'rinnovabili
L'energia rinnovabile può rappresentare un'opportunità se riavvicina produzione a consumo di energia ridando controllo e responsabilità alle comunità locali. Le soluzioni speculative non sono sostenibili specie quelle che divorano terreno coltivabile. Vanno invece premiate le soluzioni decentrate e 'contadine'. In ogni caso non si possono risolvere i problemi (fine petrolio e emissioni) in assenza di un forte cambiamento verso il risparmio di energia e il suo utilizzo più efficiente.
leggi il commento di Fausto Gusmeroli
(30.10.10) Si mangia meglio o peggio nel 'dopo crisi'?
Dopo un periodo di 'crisi profonda', che aveva comportato un calo dei consumi alimentari, l'indagine Ismea, segna una significativa ripresa. Ma la crisi ha indotto comportamenti più consapevoli? Il quadro è contradditorio perché tendenze che possono essere interpretate come 'salutistiche' e 'risparmiose' sono apertamente contraddette dalla crescita dei consumi di prodotti con forte contenuto di servizio che premiano la grande industria alimentare e penalizzano salute e portafoglio. Emblematico il calo del consumo di carne suina fresca e l'aumento dei salumi. Unico dato univoco e positivo: il biologico continua la sua crescita anche attraverso la crisi. Intanto in questi giorni la GDO 'festeggia' il maiale. Pallido riverbero di una celebrazione contadina all'insegna di una momentanea e oculata abbondanza in un quadro di sobrietà. Agli antipodi da quello attuale di super-consumi carnei con il corollario della produzione di fiumi di liquami inquinanti e di montagne di cibo che finisce in spazzatura. leggi tutto
(29.10.10) Direttiva nitrati: proroga slittata. Ma il sistema gestione nitrati promuove la sostenibilità?
Rinviato al 2011 il parere Ue sulle richieste delle regioni della pianura padano-veneta tendenti a portare a 250 kg di azoto organico la quantità spandibile nelle aree vulnerabili. Intanto i capi allevati crescono e l'intensità di allevamento anche. Emerge chiaramente come i sistemi di 'sostenibilità virtuale' (e cartacea) peggiorino la sostenibilità reale. Essi favoriscono i sistemi più intensivi e industrializzati e penalizzano sotto diversi profili quelli meno impattanti e la montagna. leggi tutto
(16.10.10) Il punto sugli OGM
La situazione OGM è
in movimento. Gli insidiosi tentativi
di 'sfondare' il muro di opposizione europeo
sostenuti da un lobbysmo potente trovano
una altrettanto forte opposizione specie
a livello delle regioni. Anche in Italia.
Intanto le mirabolanti promesse degli OGM
si rivelano del tutto infondate: aumentano
i prezzi delle derrate agricole quali mais
e soia (le più GM), diminuisce la biodiversità,
aumenta il consumo di pesticidi, aumenta
la resistenza alle avversità colturali che
gli OGM dovrebbero controllare, aumentano
le evidenze scientifiche circa i rischi
per la salute e l'ambiente. I profitti
della Monsanto diminuiscono e forse anche
il turbocapitalismo senza scrupoli comincia
a nutrire dubbi sulla bontà di nuovi
investimenti nel settore. leggi
tutto
(03.10.10) Quanta
superficialità quando si parla di montagna
La
risposta di Mario Cervi (su 'Il Giornale'
di oggi) alla lettera di Mariano Allocco
in tema di lupi è quanto mai demoralizzante.
Mario Cervi, decano del giornalismo
italiano è rappresentativo della cultura
urbanocentrica radicata negli intellettuali
italiani, non importa se di destra o di
sinistra. C'è il riflesso dell'atavica
alterigia e distanza con la quale vengono
considerati i problemi dei 'villici', dei
'montanari'. Un mondo lontano di cui a
lor signori nulla importa. Di qui la superficialità
e la banalità nel trattarlo.
vai a
vedere
(24.08.10) Fine estate. Ovunque si preparano tavolate
e pseudo sagre selvagge
Il
fenomeno, stigmatizzato nei giorni scorsi
anche sulle prime pagine dei quotidiani
e sui TG nazionali. Si rischia di 'sputtanare'
le sagre autentiche. Che sono una risorsa
di cultura e identità e un'occasione preziosa
di promozione del cibo e della gastronomia
territoriali. Urge una regolamentazione
da parte delle regioni e maggiore selettività
nelle sponsorizzazioni pubbliche.leggi
tutto
(16.07.10) C'è montagna e
... pianura
Perché
le aziende delle piane (qui a fianco Piano
di Chiavenna) sono considerate 'di area
montana svantaggiata' se hanno la superficie
perfettamente piana, hanno stallone di Frisone
e sono supermeccanizzate? Perché siamo in
Italia. In Austria e Svizzera le cose vanno
diversamente. Un appello ai nuovi assessori
di Veneto, Lombardia e Piemonte (in vista
dei nuovi PSR). leggi tutto
(18.06.10) Roma finanzia la demagogia pro
orso
Costosa campagna di comunicazione per 'promozionare' al tempo stesso
l'orso e le 'aree protette' con l'uso
demagogico del plantigrado quale 'testimonial'.
Hanno ragione da vendere i pastori che dicono:
'E' un business alle nostre spalle' leggi tutto
(05.06.10)
Pecore e parchi metropolitani
Quale
agricoltura nei parchi suburbani e di area
metropolitana? E perché no anche quale zootecnia
e pastorizia? Questo gregge di Brianzole
al pascolo nel Parco di Monza rappresenta
una nota positiva e suggerisce una serie
di interessanti considerazioni. leggi
tutto
(07.05.10)
Più OGM = più pesticidi. Che bidonisti!
Gli
OGM hanno conquistato l'80% delle principali coltivazioni
Usa. Il successo degli OGM è però limitato a due categorie:
piante rese resistenti all'erbicida glifosate e piante
che producono la tossina insetticida Bt. Ne è derivato
un aumento dell'impiego del glifosate e dell'esposizione
degli insetti al Bt. Così per selezione naturale 10
specie di malerbe e 2 di insetti sono già diventate
resistenti. Negli Usa milioni di acri sono ormai infestati
da malerbe resistenti e si deve ricorrere a massicce
dosi di altri pesticidi e a maggiori lavorazioni del
terreno. Grazie Monsanto (nelle figure la presenza di
specie di malerbe resistenti nei diversi stati - International Survey of Herbicide Resistant Weeds)
leggi
tutto
(07.04.10)
Veggieday? Un
giorno alla settimana senza carne
C'era
una volta il 'venerdì di magro'. Ora due
città gemellate (Ghent/Gand in Belgio e
Nottingham in Inghilterra) provano a praticare
un 'ecumenico' giovedì vegetariano.
Senza approcci 'penitenziali', in modo stimolante
e divertente. I motivi per mangiare meno
carne - e più sana, di pascolo, da erba -
sono tanti, (Ruralpini ne ha parlato in
più occasioni).
Per
i veggie day si è puntato sul richiamo al
'riscaldamento globale' (considerato che
la carne incide più delle automobili sull'effetto
serra). Ma sappiamo quanti altri motivi,
forse meno 'unificanti' ma altrettanto seri, ci
sono per ingozzarci meno di carne.
E
qualche segnale va dato. In modo divertente
e coinvolgente. Una proposta che qualche
citta di media dimensione potrebbe fare
propria anche in Italia (l'invito è alle
città alpine innanzitutto). E' di oggi la
notizia che anche San Francisco in California
lancia il veggieday (al lunedì) leggi
tutto
(21.03.10)
Quanti alpeggi fatiscenti!
E'
primavera ed è tempo di prepararsi alla prossima
stagione d'alpeggio. Purtroppo non si può fare a meno
di pensare a quanti alpeggi presentino strutture fatiscenti
dove coloro che tenacemente vogliono continuare a produrre
e a trasfomare il latte si trovano a lavorare e
a vivere in condizioni inadeguate (oltre che spesso
in assenza di autorizzazione sanitaria). Pascoli mal
tenuti e fabbricati decrepiti non aiutano nemmeno a
promuovere l'alpeggio come risorsa turistica. E
così, nel disinteresse dei proprietari (i comuni per
lo più), si creano le premesse per un degrado senza
ritorno e per l'abbandono. E' triste constatare che
gli attuali amministatori non abbiano neppure l'idea
di quello che hanno rappresentato gli alpeggi per
le loro comunità (che spesso intrapresero conflitti
sanguinosi e poi interminabili battaglie legali per
difenderli). E che non sanno che risorsa preziosa rappresentino
per il futuro.
leggi
tutto
(05.03.10) Montagne tristi?
Nuovi e vecchi pregiudizi contro la montagna contribuiscono a favorire immagini, rappresentazioni e autorappresentazioni negative del 'vivere in montagna'.
E' la riproposizione dei cliché come la 'satira del villano' che hanno storicamente sancito l'inferiorità del mondo rurale per giustificare il feroce colonialismo con il quale, per secoli, le città hanno oppresso le campagne.
E' colonialismo culturale.
Viene così scoraggiata ogni espressione di autonomia culturale, stimolati l'appiattimento subalterno sui modelli urbani o, semplicemente, la 'fuga'. I timidi richiami all'identità locale e alla tradizione vengono bollati come 'folklore', 'invenzioni' o, peggio, come espressioni di chiusura egoistica.leggi tutto
(18.02.10) Quale
terribile tabù ha infranto il 'toscanaccio'
Bigazzi?
Le considerazioni circa la, ormai
proverbiale, 'ipocrisia della Rai' sono
abbastanza scontate e così abbiamo chiesto
a Giuseppe Pallante qualche spiegazione
più profonda sulla vicenda della cacciata
di Bigazzi dalla Rai. Pallante, medico veterinario, è
responsabile del Centro studi interdisciplinare
di zooantropologia di Trento e ci ha inviato
un contributo che fornisce qualche 'chiave
di lettura' per capire il perché delle violente
reazioni che hanno portato all'allontanamento
del popolare personaggio. Perché ricordare
che i gatti finivano in pentola scatena
tanto sgomento? Reazioni che si spiegano
con le componenti ansiogene del rapporto
con il cibo ma che trovano spiegazione anche
... leggi
tutto
(11.02.10) Latte
crudo. I
cartelli della vergogna ... smentiti dalle
bottiglie
Del
latte crudo 'alla spina', criminalizzato
dal Ministero della salute su istigazione
dell'industria, abbiamo trattato diffusamente
su Ruralpini (latte
crudo 'bollente').
Ci
torniamo per mettere in evidenza la
coerenza della burocrazia industrial-igienistica
che impone cartelli che 'gridano' di bollire
il latte crudo, mentre sulle bottiglie in
vendita nei supermercati lascia scrivere
che il latte crudo può non essere bollito.
Intanto
la maggior parte dei consumatori parrebbe
ignorare l'ingiunzione alla bollitura leggi
tutto
(06.02.10) Alla
gente tenace della montagna (e alle sue capre)
A
Druogno in Val Vigezzo (VB) c'è un monumento
alla 'gente tenace e industriosa della montagna'.
Raffigura una donna con l'inseparabile gerla
e l'atrettanto inseparabile capra, tanto
avversata dal 'potere' quanto amica e sorella
della gente di montagna. Oggi la storia
di questa simbiosi continua. Ne sono protagonisti
giovani ruralpini non per condizione, ma
per scelta e passione, che trasportano volentieri
un bel carico di foglia per fare il letto
alle capre su per un sentierino ghiacciato
(Druogno, 02.02.2010, foto M. Corti)
vai
a vedere il commento e le altre foto della storia
(01.02.10) Montagna
soffocata dalla tecnoburocrazia
Il
peso crescente e soffocante della tecnoburocrazia
è una scelta politica o una deriva incontrollabile
'endogena' ? In periodo di campagna elettorale
è bene ricordare ai politici che il fattore
che contribuisce di più a piegare la resistenza
di chi vuole continuare ad esercitare le
attività tradizionali in montagna (per non
parlare di chi vuole intraprenderne di nuove) è
la tecnoburocrazia nei suoi aspetti forestali,
igienico-sanitari, ambiental-ingenieristici.
leggi
tutto
(29.01.10) Resistere
in quota. La forza della simbiosi tra
uomo e animale
Bugliaga
è una piccolissima frazione di 16 abitanti
- meno in inverno - a 1.400 m del comune
di Trasquera (Vco), spesso isolata per neve.
In inverno resta abitata grazie ad un allevamento
di capre. I ritmi dell'alpeggio, del
'mezzo alpeggio', del taglio dei prati e
della legna segnano, come una volta,
un legame profondo con la montagna. L'accudimento
degli animali- che va ben al di là
delle cure materiali - contribuisce a dare
senso allo scorrere delle giornate e all'abitare
un pezzo di mondo. leggi
tutto
(10.01.10)
2010. Anno mondiale della biodiversità,
che fare?
L’Anno Internazionale
della Biodiversità sarà lanciato ufficialmente a Berlino domani 11 gennaio. Il 22 maggio è in programma la Giornata Internazionale
della Diversità Biologica. Il 29
settembre si svolgerà la VI Giornata europea dell'agribiodiversità
(EAD). Ruralpini informerà su tutte le iniziative in materia di
agribiodiversità, in particolare quelle delle associazioni che da
tempo operano per essa in Italia e in Svizzera RARE, PRO SPECIE RARA e
CIVILTA' CONTADINA leggi tutto
(05.01.10) L'escolo
de Sancto Lucìo de Coumboscuro (Cn)
Da
una esperienza esemplare una serie riflessioni
su scuola, montagna, identità e uno stimolo per
tante comunità alpine a mantenere o riaprire
le proprie scuole.
Una
riflessione sulle conseguenze culturali
dello statalismo, dello svuotamento
(prima spirituale che materiale) delle
comunità, dell'affermazione di gerarchie
di valori che antepongono le colate di cemento,
i presunti business (per pochi
o per altri , de foravia) all'investimento
in capitale umano. Mantenere le scuole di
montagna, socializzare i piccoli nella cultura
e nella lingua dei veci apre
alla comprensione e alla valorizzazione
delle diversità. Sancto Lucìo, attaccato
tenacemente alla propria identità provenzale
alpina, è aperto al mondo. Si può dire lo
stesso delle scuole di tanti centri
di fondovalle dove sono stati 'concentrati'
gli alunni 'montagnini'?
leggi
tutto
(30.12.09) La
rivoluzione gastronomica a 'Identità Golose'
A
fine gennaio si aprirà a Milano la
sesta edizione di 'Identità Golose' il congresso
italiano (ma con numerose presenze internazionali)
di 'cucina d'autore'. Il programma del congresso
si svolgerà sotto l'insegna del 'Lusso della
semplicità'. Il goloso può apprezzare
più una carota o una triglia di un foie
gras o del caviale, dice Paolo Marchi. Ma
devono essere prodotti d'eccellenza,
rispettosi degli equilibri ecologici. Ai
cuochi il compito di valorizzarli attraverso
la 'creatività di prodotto'. Una rivoluzione
in sintonia con i 'prodotti rurali'
contro la dittatura del cibo dell'agroindustria
leggi
tutto
(26.12.09) In
nome di Cattaneo va perseguita
l'amicizia transfrontaliera 'dal basso'
I
programmi di cooperazione transfrontaliera
'ufficiali' sono bloccati dalle
ritorsioni svizzere agli atteggiamenti
aggressivi di Roma in tema di 'scudo
fiscale'. E' il momento di coltivare
e rafforzare l'amicizia transfrontaliera
dal basso, fatta di collaborazione culturale
e di associazionismo. Vale in
particolar modo per i lombardi, divisi
da un confine politico che torna anacronisticamente
a pesare e a condizionare i rapporti
tra genti che parlano gli stessi dialetti
e che condividono una 'naturale' aspirazione
al federalismo. Un'aspirazione che ha
il suo simbolo in Carlo Cattaneo
che rifiutò l'Italia autoritaria
e centralista e visse in volontario
esilio a Lugano, cittadino svizzero
e protagonista attivo della vita pubblica
ticinese dal 1858 alla morte, nel 1869.
E
forse vale anche la pena di ricordare
che prima dei capitali hanno trovato
asilo in Svizzera tanti rifugiati, compresi
gli antifascisti italiani e che le fughe
di capitali e gli 'scudi' forse dipendono
da ... leggi
tutto
(22.12.09) Speculazioni
fotovoltaiche 'agricole' Si stanno moltiplicando
le installazioni di grandi superfici di pannelli
fotovoltaici 'agricoli'. Un conto è l'autoproduzione
con l'uso di coperture di fabricati, un
conto i grandi impianti che vendono energia
e sottraggono suolo agricolo. Il Movimento
Stop al consumo di territorio lancia
una campagna contro il fotovoltaico non
sostenibile cui invitiamo ad aderire. leggi
tutto
(22.12.09) Latte
e formaggi bio nella montagna alpina?
Si
può o no? La
scorsa settimana l'ass. 'la Buona Terra'
ha organizzato una visita al caseificio
Valposchiavo, uno dei primi in Svizzera
a passare al bio. Intanto la valle è
ormai quasi interamente bio. Un occasione
di confronto per capire perché in Svizzera
e Austria il bio 'vola' mentre in Italia, sulle
Alpi lombarde (e non solo) resta al palo.
Alla base di questa differenza ci sono
i nessi tra fieno, latte e politiche agricole. (leggi
tutto)
(13.12.09) L'impatto
pesante del motocross selvaggio sulle montagne
bergamasche
Sui sentieri, mulattiere, stade agrosilvopastorali
vige il divieto di mezzi motorizzati se
non per servizio o comunque autorizzati;
però in zone come le valli bergamasche dove
la pratica del motocross è molto diffusa
qusti divieti non sono rispettati. Le conseguenze
non sono da poco: tracciati devastati, pascoli
arati, strade agrosilvopastorali rese inagibili
, escursionisti spaventati e, a volte, feriti.
Turismo sostenibile scoraggiato. Immagine
del territorio offuscata. leggi
e guarda la documentazione
(09.12.09) Dopo
65 anni un po' di pietà per i vinti La
trasmissione del 'Sangue dei vinti' di Gianpaolo
Pansa il 7 e 8 dicembre su RAI1 rappresenta
un atto di grande valore morale e politico
a riparazione della pietà negata ai vinti
e a restituzione di una verità storica di
una guerra civile in cui i cattivi erano
da entrambe le parti. Dietro il lato
umano emerge l'essenza violenta e
mortifera di tutte le ideologie
'moderne' e urbanocentriche del novecento
leggi
tutto
(05.12.09) Kathleen
Kennedy esalta gli OGM a Trento. Dai
ruralpini una risposta ironica 'Ha dato anche uno scossone alla vecchia Europa e alla Trento del Concilio'. Ma
figuriamoci! Kathleen Kennedy figlia di
Bob è sempre capital-progressista come
la dinastia, ma ora anche più coerentemente.
Infatti è laicista e visceralmente PRO OGM
deludendo forse i nostalgici nostrani delle
icone kennediane.
Fausto
Gusmeroli, ricercatore, ruralpino e credente
prende spunto dal fideismo materialista
della Kennedy (e di quelli che hanno fatto
della Scienza e della Tecnologia la nuova
religione) e ha riscritto a loro uso e consumo
il Pater noster.
leggi
tutto
(05.12.09) Poca
tutela per le Vie storiche
(il caso della Via Priùla in
Valtellina) Presentiamo
una serie di immagini che documentano
le condizioni del tracciato
storico della Via Priùla nel
tratto che collega il Passo
di San Marco con Albaredo. Le
immagini sono particolarmente
eloquenti perché in diversi
casi è possibile confrontarle
con altre immagini 'storiche'.
Selciati sostituiti da asfaltature,
tratti in abbandono, muri di
sostegno cementificati. Un vero
peccato perché la rete viaria
alpina rappresenta un bene
di valore storico-culturale
e paesistico di notevole importanza che
può essere adeguatamente valorizzato
nell'ambito delle iniziative
di turismo sostenibile
vai
al servizio
(20.11.09) La
dieta consigliata per mantenere la salute?
20 kg di carni (compresi salumi) all'anno.
Ne consumiamo un quintale.
L'Inran
(Istituto nazionale per la nutrizione)
ha partecipato alla elaborazione e
presentazione della 'nuova piramide alimentare' che
consiglia di non consumare più di 20 (al
massimo 25) kg di carni all'anno (tra rosse,
bianche e salumi). Ne consumiamo 4-5 volte
tanto. . leggi
tutto
|