(12.09.16) Una settimana di proteste anti lupi degli allevatori della Lessinia
La protesta degli allevatori della Lessinia assume forme sempre più
clamorose. Quest'anno la strage ha riguardato ben 63 capi bovini.
Alcuni allevatori sono stati ripetutamente colpiti. Come Moreno Riva un
allevatore trentenne, che - alla quarta predazione avvenuta
martedì scorso - con l'appoggio e la solidarietà di colleghi e amici
che "hanno messo la faccia" ha caricato sulla pala del trattore
l’ultima manzetta dilaniata in malga dai lupi martedì e l’ha scaricata
in piazza, davanti al monumento ai Caduti.
(19.12.15)
Piano lupo: i lupocrati vogliono dettare legge ai pastori
Il
Piano lupo conferma, se ce ne fosse bisogno, l'arroganza della lobby
che - almeno sino ad oggi - ha potuto operare su un piano di totale
autoreferenzialità finanziandosi con 18 progetti
LIFE. L'impostazione del Piano è molto pericolosa
per i pastori e gli allevatori in quanto mira in modo ormai
scoperto ad utilizzare il lupo per imporre una gestione dello spazio
rurale che escluderà l'uomo
(19.12.15) Alpeggi: un paradiso per i lupi, un inferno per i pastori
Dal convegno di Saluzzo del 17 dicembre emerge una nuova
consapevolezza: il problema del lupo non è un qualcosa di isolato
rispetto alle varie minacce contro la montagna, le sue comunità, le sue
attività tradizionali. Il lupo è parte di un progetto politico di
stampo neocolonialista e tecnocratico che fa leva sui Parchi e
l'attacco alle autonomie locali. leggi tutto
(04.09.15)
Francia: pastori in rivolta dopo un'estate di manifestazioni e di
promesse sequestrano per una notte il vertice di un Parco (e il
prefetto concede di sparare a sei lupi)
Dopo le minacce di blocco del Tour de France e le manifestazioni
non
si ferma la lotta dei pastori contro le stragi ad opera dei lupi. In
Savoia (a 7 km in linea d'aria dalla Val di
Susa) sequestrano presidente,
direttore e responsabile di settore del Parco del Vanoise. Il
prefetto
viene incontro alle loro richieste dei pastori
leggi
tutto
(03.08.15)
L'orso visto da un Trentino "figlio di un dio minore"
Ragoli, Preore, Montagne, comuni di poche centinaia di abitanti della
"busa di Tione" (che nell'ottica del Parco
Adamello Brenta sono una "porta di servizio" per entrare nel regno
dell'orso creato con Life ursus). Qui l'orso si vede tutti i giorni ma
- in compenso - non c'è la ricca economia turistica di Pinzolo e
Madonna di Campiglio leggi tutto
(21.07.15)
Hanno scambiato il Trentino con il Canada (e insistono)
Oggi politici ed "esperti" (ai quali i primi delegano tutto) hanno
perso il contatto con la realtà. Il progetto
Life ursus è un esempio di delirio tecnocratico e del trionfo
dell'ignoranza mascherata da saperi specialistici. Hanno scambiato il
Trentino con un Wild North spopolato leggi tutto
(14.07.15)
Grigno (Valsugana) non vuole convivere con gli orsi
Siamo
andati ad intervistare la gente di Grigno, paese della Valsugana,
dove lo scorso anno si sono verificati numerosi casi di predazione e
l'orso ha passeggiato tra le case. La gente ha paura ma non si
fa intimidire e il sindaco non ha accettato che a informare
sugli orsi venissero gli ambientalisti. leggi
tutto
(13.07.15)
Psicosi orsi in Trentino. Ma chi ne è affetto?
La
provincia di Trento sugli orsi sta assumendo posizioni
contraddittorie. Basti dire che ora si ammette la pericolosità degli
orsi e si chiede (come noi facciamo da tempo) l'autorizzazione dello
spray urticante. Ma dentro la struttura gli irriducibili non
rinunciano a negare l'evidenza della presenza di orsi anche a Est
dell'Adige. leggi
tutto
(09.07.15)
A Marco Zadra ringrazia Life Ursus per i "regali" elargiti
ai trentini (e ai turisti)
Marco
Zadra, aggredito a Zambana lo scorso 29 maggio e sfuggito per
miracolo ad una tragedia, invia la seguente lettera che, purtroppo,
non è stata pubblicata sui giornali. Preghiamo perció di
diffonderla online al fine di contribuire a quell'opera di
informazione in grado di contrastare le manipolazioni di coloro
che hanno sostenuto il progetto Life Ursus leggi
tutto
(24.06.15) ... temevo mi prendesse alla schiena e me la spezzasse in due
Marco
Zadra aggredito da un orso a pochi km da Trento (e a 700 m da un
abitato) racconta nei dettagli a Laura Zanetti di
l'allucinante esperienza che ha vissuto il 29 maggio scorso.
La sua "colpa" è di aver voluto andare a fare esercizio
fisico su un sentiero a 500 m di altitudine dopo il lavoro . Life
Ursus ha deciso che i trentini non possono più vivere liberamente. leggi tutto
(19.06.15) Parte la petizione per lo spray anti-orso
Dopo
l'aggressione a Wladimir Molinari massacrato da un orso che lo ha
assalito a a freddo nulla è come prima. La gente sta prendendo coraggio
di reagire, la maggioranza silenziosa è stanca di subire politici,
anilamalisti, tecnocrati. Intanto è partita la petizione per chiedere
al Ministero dell'interno di autorizzare la libera vendita dello spray
anti-orso (200 ml contro i 30 di quello anti-stupro). leggi tutto
(18.06.15) Orsi pericolosi: la provincia di Trento non sa decidersi a cambiare dottrina
L'ultima
aggressione da parte di un'orsa (apparentemente senza cuccioli e
non provocata) avvenuta in comune di Trento ha mandato il 9 giugno
in ospedale un uomo di 45 anni con prognosi di 30 giorni e il braccio
massacrato. Ma per la Provincia di Trento gli orsi continuano a non
essere pericolosi e si insiste a imporre una "convivenza" rifiutata
dalla stragrande maggioranza della popolazione leggi tutto
(31.05.15) Uomo ferito da orso su un sentiero in Trentino
Mentre
i Signori dell'orso gongolano per le sette cucciolate in Trentino gli
albergatori gongolano meno sapendo che in Italia si sta diffondendo la
notizia che un escursionista locale ha vissuto l'incubo di
un'aggresisone da orso su un sentiero. Nonostante il racconto della
vittima e la ferita "compatibile con attacco da orso" secondo i
sanitari i Forestali per difendere i loro orsi parlano di "falso
attacco". leggi tutto
(14.12.14) La Lessinia i lupi non li vuole proprio
In
Lessinia le bugie del partito del lupo non attaccano. Sindaci, consigli
comunali, allevatori, proprietari di malghe, commercianti, gente che
vive nelle contrade (e si trova già oggi i lupi in casa) è unanime:
"Non li vogliamo". L'altro
ieri sera i sindaci erano presenti a Bosco Chiesanuova all'incontro in
cui si è discusso di politiche del lupo e degli strumenti per opporsi
al diktat della loggia internazionale dei Grandi Predatori. C'è grande
consapevolezza che la partita sia di quelle grosse; dietro il lupo c'è
la volontà di togliere alla montagna la libertà di vivere come desidera
in autonomia. La montagna o soccombe o, mobilitandosi e trovando unità
e coesione, ne esce più forte leggi tutto.
(04.12.14) Taricco e altri deputati Pd presentano una interrogazione pro pastori anti lupi
C'è voluto il manifesto-appello pro pastori anti lupo apparso sul quotidiano gauchiste
Liberation (firmato anche da Carlin Petrini) per dare coraggio a
Taricco e soci e spingerli a presentare una interrogazione ai ministri
dell'ambiente e dell'agricoltura che farà infuriare gli animalisti.
Quando era assessore all'agricoltura piemontese il nostro cercò
di ottenere dal Ministero dall'ambiente l'autorizzazione ad
abbattere
qualche lupo. Le risposte furono elusive ma sostanzialmente negative.
Basate sul gioco italico della "mancanza di dati". "Non sappiamo quanti
sono i lupi, quanti sono bracconati". Un "non sappiamo" indegno di un
paese civile. Ora Taricco chiede da deputato: "Quanti sono i lupi in
Italia, quanti danni fanno?". Ci sarà da divertirsi. leggi tutto.
(13.11.14) Appello di accademici e specialisti francesi di varie discipline per i pastori
La
cultura e l'accademia italiana sono affette dai secolari vizi di
provincialismo, conformismo, servilismo disprezzo per i contadini.
Chiunque si sente un minimo acculturato in Italia deve aderire al
dogna: "lupo è bello, pastore è zotico
ignorante".
Quindi chissenefrega se i lupi stanno mettendo in ginocchio i pastori
in tani comprensori. In Francia, invece, 35 studiosi e specialisti
firmano un appello a favore dei pastori denunciando che la pressione
predatoria che mina la biodiversità, il paesaggio, i prodotti
alimentari più autenticamente 'legati al territorio'. Tra loro Carlin
Petrini, fondatore di Slow Food leggi tutto
(29.09.14)
L'avv. Giuliano avverte la Provincia di Trento e i suoi super esperti
di orsi: vi assumete la responsabilità di omicidio volontario
Forte
di pareri di esperti internazionali sulla materia l'avv. Mario Guliano
mette in guardia politici e tecnici che continuano a scherzare con il
fuoco. Negando la pericolosità degli orsi, omettendo la cattura di
quelli pericolosi, manipolando l'informazione, inducendo le persone a
sottovalutare la pericolosità degli orsi, essi si rendono responsabili
di omicidio volontario in caso di attacco mortale. Solo per pura
fortuna quest'anno due attacchi non sono stati
tragici. Ma fino a quando durerà la fortuna? leggi tutto
(13.09.14) Vi spiego perché Life Ursus è un disastro annunciato (Daniza è solo l'inizio...)
Perché
Life Ursus è un fallimento lo si capisce bene vedendo cosa succede a
Madonna di Campiglio dove il Parco dell'orso benedice la devastazione
dell'ambiente. Chi ha spinto sull'orso e la sua reintroduzione lo ha
fatto in modi sbagliati perché aveva interessi inconfessabili.
Oggi tra chi vuole eliminare gli orsi e chi ne fa un idolo non c'è
possibilità di mediazione e le istituzioni che hanno scherzato con il
fuoco ora pagano le conseguenze. Intanto i business proseguono leggi tutto
(12.09.14) Associazioni replicano al Forum autoreferenziale dei "Signori del lupo"
Ieri
a Torino si svolgeva il Forum del lupo, ossia l'evento autocelebrativo
e autoreferenziale con il quale i lupologi, i politicanti e il
sottobosco (clientelare) dei Parchi, gli ambientalisti di regime
festeggiavano Wolf Alp, ovvero i 7 milioni incassati
dall'ennesimo progetto
Pro Lupo compiacendosi delle difficoltà dei pastori, dei margari, degli
allevatori (categorie che "disturbano" la natura incontaminata) ed
irridendoli con il mantra della "convivenza possibile". Adialpi e Alte
Terre hanno espresso il loro dissenso con un documento che pubblichiamo
leggi tutto
(07.09.14) I contadini francesi: "I lupi favoriscono l'agroindustria. Ma anche da noi...
In un documento diffuso in questi giorni la Confédération paysanne
accusa la politica della diffusione dei grandi predatori e della loro
ingiustificata super-protezione di favorire le fabbriche
zootecniche senza terra. Ma anche dal Trentino, Silvano Rauzi,
presidente della para-istituzionale Federazione
Allevatori della provincia di Trento
denuncia come il progetto Life Ursus (con 60 orsi presenti nel Trentino
occidentale) stia provocando non solo l'abbandono dlele malghe ma anche
la chiusura delle aziende zootecniche leggi tutto
(03.09.14)
Lui ha portato da Asiago ai Balcani animali per la Pace, Life
Ursus ha portato dai Balcani animali per la guerra ai malghesi
Oggi
è uscita su L'Adige di Laura Zanetti che sabato scorso a Pinzolo ha
conversato con Gianbattista Rigoni Stern, esperto di malghe e
ideatore del progetto "La Transumanza
della Pace" a favore della rinascita rurale a Srebenica in Bosnia.
Se da un uomo equilibrato arrivano giudizi senza appello per gli
animalisti e la richiesta di cambiare subito e radicalmente Life Ursus
significa che la misura è piena e le istituzioni non hanno perso il
senso della realtà leggi tutto
(02.09.14) Voci da Pinzolo. Cosa pensa la gente (allevatori e abitanti) degli orsi (senza filtri)
Sabato
scorso la val Rendena è stata militarizzata per colpa
dell'ignavia della provincia di Trento (cui è sfuggito di mano
l'irresponsabile progetto Life Ursus) e della protervia un pugno di
animalisti di Roma che pretendono di imporre ai trentini l'abbando
delle
attività di allevamento e di non mettere piede nei boschi. Sulla
situazione la nostra Laura Zanetti ha raccolto i commenti senza filtro
di allevatori trentini e veneti e degli abitanti della Rendena. leggi tutto
(01.09.14) L'assessore leghista si schiera con gli animalisti e proclama "paradiso per orsi" in Lombardia
Dopo
la svolta animalista di Berlusconi la Lega
salviniana mette in soffitta i temi "autonomisti" e cavalca
l'animalismo. Zaia e la Terzi hanno fatto a gara nelle ultime settimane
nel compiacere gli animalisti e per mettere in difficoltà la provincia
di Trento
di centro-sinistra. Grandi manovre ma poi da Sondrio e da Vicenza
esponenti istituzionali della destra attaccano Trento sugli orsi, ma
per motivi opposti. Intanto in Trentino è guerra sotterranea nella
maggioranza tra PD e centristi. Sempre sull'orso . leggi tutto
(29.08.14) Hanno fatto prendere agli alpeggiatori i cani da difesa. Adesso li criminalizzano (Ormea, Cn)
Un
gioco sporchetto quello a danno dei pastori e dei margari. Prima ti
spiegano che se prendi i cani non avrai più problemi con i lupi (non è
vero). Poi ti dicono che se hai ancora predaizioni è colpa tua e che se
i cani mettono paura
o aggrediscono i turisti è
sempre colpa tua. Il sindaco di Ormea, Ferraris, intende
concedere ai margari l'impiego di un solo cane (altrimenti niente
rinnovo degli affitti). Ma un solo cane non basta e la stessa Regione
Piemonte condiziona i contributi erogati per la difesa degli animali ad
un congruo numero di cani. leggi tutto
(28.08.14) Capitani d'impresa coraggiosi. Abate Nero si fa da tramite delle pressioni animaliste sulla Provincia
L'immagine
che da l'agricoltura trentina è quella della mancanza di coesione e
solidarietà. L'azienda spumantistiuca di Trento doc Abate Nero
impaurita da presunti boicottaggi accetta di prestarsi al gioco degli
animalisti: spaventare gli operatori
economi trentini per
spingerli a chiedere alla PAT di non catturare l'orsa. E gli allevatori
che con un numero crescente di orsi saranno ancora più in difficoltà?
E gli albergatori di Pinzolo che il prossimo anno avranno meno
clienti? Dove'è il sistema? Cosa dovrebbero dire i pastori che
fanno sacrifici inauditi per sorvegliare il bestiame, che vivono
nell'ansia di predazione? Ho scritto ad Abate Nero che non si fa così, che sono Don Abbondio (non Dom Perignon). leggi tutto
(28.08.14) Animalisti decisi a marciare su Pinzolo sabato senza autorizzazione.
(nella
foto Pinzolo) C'è di che riflettere per i guru del marketing
territoriale Trentino che hanno voluto il progetto Life
Ursus, sintesi di integralismo 'conservazionista' e di affarismo. Ora
l'estate turistica trentina rimbalza sui media
con l'immagine di manifestazioni,
schieramento di polizia antisommossa tensioni, denunce. Non basta la
crescente paura e disaffezione dei turisti che temnono l'orso. Ora si
aggiunge il timore di manifestazioni violente nel Trentino felix
turistico delle famiglie. leggi tutto
(26.08.14)Fuga politica di Daniza agevolata da una provincia a metà tra ignavia e macchiavellismo
Sono passati 12 giorni dall'aggressione potenzialmente mortale dell'orsa a un malcapitato abitante della val Rendena e l'orsa
Daniza è stata lasciata 'fuggire' per calcoli
politici. La PAT non
l'ha catturata ma ha, furbescamente e irresponsabilmente lasciata
andare la bestia oltre il confine provinciale (un orso che
aggredisce un uomo una volta può rifarlo perché ha vinto ogni residua
paura dell'uomo). Così ora se la vedranno i bolzanini con l'orsa.
Bravi, avanti così. leggi tutto
(26.08.14) Il movimento dei genitori prende posizione contro la mancata cattura di Daniza
Alla
provincia di Trento si credono furbi. Dicono che cattureranno l'orsa
responsabile di un'aggressione ad un uomo a Pinzolo ma non lo fanno per
calcoli politici (del PD). A Trento hanno giocato da apprendisti
stregoni con gli orsi. Ora sono sotto pressione da parte
di soggetti economici, animalisti,
politica di opposizione, Roma, valligiani e non sanno che fare mentre
i più scaltri politici di scuola DC/PCI cercano di trarne
profitto. Quanto mai opportuno il monito del Movimento gentitori che denuncia la gravità della mancata cattura dell'orsa leggi tutto
(23.08.14)La Provincia di Trento non sa più che pesci pigliare. Gli orsi sono patata bollente politica
Ugo
Rossi, presidente del Trentino si copre di ridicolo. Con i suoi
autogol dimostra come la premiata fabbrica degli orsi (Life Ursus)
sia fuori controllo. Prima dice di voler limitare gli orsi con
catture e abbattimenti, poi - inginocchiandosi agli
animalisti - supplica le
altre regioni, e 'oltralpe' di subirsi un 'contingentamento' di
plantigradi da esportazione. I montanari delle regioni limitrofe
diranno: "Dividi l'autonomia e poi forse dividiamo gli orsi" e "Prima
sistemali nel Trentino orientale dove non ci sono o quasi, poi parliamo
di deportazioni in altre regioni". "Contingenti orsi". Come fossero
rifiuti speciali
leggi
tutto
(18.04.14) Life Ursus di fronte alla realtà
Robi
Ronza commenta l'aggressione subita da un uomo in Trentino che ha
'osato' andare a cercare funghi in un bosco disturbando il sacro
territorio dei sacri orsi. La provincia di Trento non ne uscirà
facilmente da un ginepraio dove a metterla in croce ci sono anche
(oltre ad animalisti
e valligiani furenti) anche
il Ministero, la regione Veneto (Zaia pro-orsi, l'assessore
al'agricoltura contro) . Intanto a ferragosto in tutta Italia si
sa che ad andar a funghi in Trentino si rischia la vita. Ottima
promozione per le famiglie. Grazie Life Ursus da parte degli
albergatori (che potevano anche loro pensarci prima che la 'promozione'
a suon di orsi era un boomergan). leggi tutto
(02.04.14)
Dichiarazione di Poschiavo sui grandi predatori
La
montagna deve diventare santuario esclusivo di orsi, lupi, linci,
sciacalli e quant'altro perché i tecnocrati europei hanno deciso
così? O l'uomo montanaro e pastore ha ancora il diritto di dire la sua?
Sabato 29 marzo associazioni pastoraliste e pro montagna di
Svizzera,
Francia e Italia hanno approvato
una risoluzione comune sul problema del ritorno dei grandi predatori leggi tutto
(02.03.14)
In
Maremma ci si interroga sui
lupi. Un intero fascicolo di una
rivista accoglie il dibattito
Le
"esposizioni" delle carcasse dei
lupi non hanno prodotto solo
l'esecrazione rituale degli
animal-ambientalisti e la
malcelata soddisfazione degli
allevatori. Hanno stimolato un
dibattito tra coloro che hanno a
cuore il territorio dal quale
emergono molte posizioni critiche
sull'introduzione del lupo in un
territorio vocato all'allevamento
ovino
leggi tutto
(28.01.14) Anche sugli alpeggi lombardi non è possibile convivere con i Grandi Predatori
Riportiamo
la testimonianza di un titolare di un alpeggio che, nell'ambito del
dibattito sul tema GP interno all'Associazione amici degli alpeggi e
della montagna in tema di GP, ricorda ai soci (e a tutti) che da tre
anni il suo alpeggio subisce
gravi danni (per lo più
non rimborsabili) a seguito degli attacchi dlel'orso leggi tutto
(24.01.14) Altro che "reintroduzione spontanea". Alla frontiera polacco-tedesca i lupi entrano... in camion
Come
pensano da tempo allevatori, pastori, cacciatori, c'è l'"aiuto" delle
organizzazioni ambientaliste dietro l'espansione travolgente del lupo
in tutta Europa. Nel numero in edicola di una importante rivista
venatoria e cinofila
germanica si riferisce
di un colloquio con funzionari di polizia che parlano di un camion
fermato con lupi e linci leggi tutto
(05.01.14) Il leader no global con i pastori sui lupi
José
Bové, conferma in una "scandalosa" intervista al quotidiano vallesano
"le Nouvelliste" del 31 dicembre la sua ricetta sui lupi "ridurre
fortemente il numero con il fucile". Le sue parole cadono in un momento
di grande tensione
in Svizzera e in Italia.
Ormai il discrimine tra ambientalismo di comodo che sfrutta una fasulla
"natura selvaggia" e l'ecologismo sociale e contadino è chiaro. Va
chiarito invece che la politica italiana "pro lupi" è ipocrita e cinica
e nuoce al lupo come specie e come individui leggi tutto
(31.12.13) le fabbriche dei lupi
Il
Corpo Forestale dello Stato ha eseguito una vasta operazione contro le
"fabbriche dei lupi" (allevatori del cane "quasi lupo" CLC che volevano
ibridi ancora più lupeschi). Ma siamo sicuri che tra Centri lupo del
CFS, Centri recupero, Zoo, Centri faunistici vari
non ci sia in essere
una "fabbrica del lupo" finalizzata a favorire l'espansione della
specie? E chi ha messo in circolazione i lupi canadesi. Vediamo di
penetrare un po' nell'ambigua vicenda leggi tutto
(17.11.2013)Imbrogli ecologici: WolfAlp
Grazie
alle spudorate menzogne
scientifiche "il lupo è sempre a
rischio di estinzione" i cordoni
della borsa per i progetti pro
lupo dei parchi sono sempre
aperti. Sarà bene che si sappia
che 7,15 milioni di euro vanno
ad ingrassare i meccanismi
clientelari dei Parchi mentre
sempre più pastori, produttori
onesti e sostenibili che
non usano concimi chimici e
pesticidi, abbandonano
leggi tutto
(29.09.13)
Cantoni
alpini contro i
Grandi Predatori
Martedì
24 a Berna, presso
la sede del
parlamento una
delegazione di
cantoni alpini,
comprendente anche
gli amici
dell'associazione
ATsenzaGP della
Val Poschiavo, ha
incontrato una
rappresentanza di
diversi partiti.
Il tema
dell'incontro ha
riguardato
l'impegno preso
dal parlamento di
ritiro della
Svizzera dalla
convenzione di
Berna che non
consente di
difendere
adeguatamente i
pastori dai Grandi
Predatori leggi
tutto
(11.08.13)
"Autorità
italiane
inginocchiate
all'animalismo"
Il
governo del Canton
Grigioni
comunicava il 6
agosto di aver
intrapreso passi
ufficiali nei
confronti di Berna
per sollecitare
l'Italia ad
abbattere gli orsi
trentini
problematici ed
evitarne l'arrivo
in Svizzera. Ora
l'Ufficio federale
per l'ambiente da
ragione a Coira e
annuncia un
prossimo passo
dell'ambasciatore
svizzero contro il
Ministero
dell'ambiente
romano leggi
tutto
(27.07.13)Dalle
parole ai fatti
: Comitato
antiorso
Quest'
anno le azioni del
Comitato antiorso
(diventato anche
"e Granbdi
Predatori") del
Trentino si sono
fatte più
incisive. La
campagna di
raccolta firme
"per liberare il
Trentino dagli
orsi" prevede
banchetti
informativi sui
mercati dei paesi
rivolti anche ai
turisti. Sino
all'anno scorso vi
era il timore di
perdere il
consesnso degli
albergatori. Ora
si teme anche
per il turismo. leggi
tutto
(08.07.13)Sui
danni da fauna
commissione
agricolturatroppo
prudente
Nella
passata
legislatura la
commissione
agricoltura della
camera, sulla base
di un'indagine
conoscitiva aveva
assunto posizioni
abbastanza
coraggiose. Si era
spinta a ritenere
necessaria una
forma di controllo
della popolazione
lupina tanto che
gli animalisti
avevano gridato ad
"una legge per
uccidere i lupi".
Oggi la stessa
commissione ha
partorito un
documento molto
più soft .leggi
tutto
(03.07.13)Liberalizzare
lo spray
anti orso.
L'avvocato
Mario
Giuliano di
Trento,
citando la
casistica di
incidenti mortali
pubblicata da
Ruralpini, scrive
al ministro Alfano
per chiedere che
lo spray
utilizzato in
America per
difendersi dalle
aggressioni degli
orsi non sia
considerato come
un'arma e posto in
libera vendita.leggi
tutto
(25.04.13)
Historischträchtiger
Wink aus
Poschiavo
Die
Bergbewohner
verneinen vehement
die Aufoktroierung
der
Grossraubtiere,
welche von den
„grünen“
Technokraten
beschlossen wurde,
um die
Entvölkerung der
Berggebiete und
deren Umnutzung zu
erreichen.
mehr
(09.02.13)
Francia: il
senato vota una
legge per le
aree pastorali
libere dai lupi
Il
senato francese il
30 gennaio ha
votato, con una
maggioranza di 208
a 131, una
legge che
stabilisce la
creazione di aree
a protezione
rinforzata contro
i lupi. leggi
tutto
(02.04.13)
Il lupo come
diversivo della
biodistruzione
Con
le nevicate
tardive i lupi in
Piemonte si sono
abbassati. Branchi
a pochi metri
dalle case, pecore
predate nei
giardini al limite
dei paesi. Il
sistema
capitalista-industriale
che sta provocando
l'estinzione di
massa delle specie
viventi usa come
diversivo e oppio
del popolo il lupo
anche per
eliminare,
impedendo ogni
difesa, pastori,
contadini e
montanari: gli
unici veri
resistenti leggi
tutto
(24.03.13)Avvenimento
di portata
storica a
Poschiavo
Il
16 marzo a
Poschiavo, presso
l'Hotel Croce
Bianca, è stata
fondata
l'Associazione per
un territorio
senza grandi
predatori. Già 200
i soci in una
valle di 4600
persone. Erano
presenti anche
associazioni
svizzere e
italiane di difesa
della pastorizia e
della montagna,
con il fine di
creare un fronte
unitario
leggitutto
(04.03.13)
Tra le fauci del
lupo e quelle
del mercato
I
prezzi offerti dai
commercianti sono
irrisori e molti
hanno ingrassato
gli agnelli che a
Natale non si sono
potuti vendere. Ma
a Pasqua
troveranno
mercato? La
soluzione:
spiegare ai
consumatori che si
tratta di carni
sicure, ottenute
senza danneggiare
l'ambiente, che
possono essere
consumate tutto
l'anno
leggi
tutto
(22.02.13)Si
scatenano le
reazioni
per l'orso
M13.
Al
di là dello spreco
di demagogia
l'occasione porta
alla luce come i
pretesi amici
degli orsi non
abbiano affatto
agito in modo
oculato per
favorire una
presenza
"sostenibile" del
plantigrado. Le
menzogne
raccontate per
"far accettare"
l'orso e la
protezione
dei soggetti
pericolosi sono
diventati dei
boomerang.leggi
tutto
(17.02.13)Cosa
aspettano ad
abbattere l'orso
pericoloso?
Ieri
l'orso M13, che si
comporta come il
padrone della val
Poschiavo, ne ha
fatte di cotte e
di crude: due
escursionisti
seguiti, una
ragazza in stato
di shock
ospedalizzata a
Poschiavo, ancora
"visite" alle
aziende agricole.
Le autorità stanno
scherzando con il
fuoco. Per paura
delle reazioni
degli animalisti
non tutelano la
sicurezza
pubblica. E la
stagione
turistica?
leggi
tutto
(08.07.13)Sui danni da fauna commissione agricolturatroppo prudente
Nella
passata legislatura la commissione agricoltura
della camera, sulla base di un'indagine
conoscitiva aveva assunto posizioni abbastanza
coraggiose. Si era spinta a ritenere
necessaria una forma di controllo della
popolazione lupina tanto che gli animalisti
avevano gridato ad "una legge per uccidere i
lupi". Oggi la stessa commissione ha partorito
un documento molto più soft .leggi tutto
(03.07.13)Liberalizzare lo spray anti orso.
L'avvocato
Mario Giuliano di Trento, citando la
casistica di incidenti mortali pubblicata da
Ruralpini, scrive al ministro Alfano per
chiedere che lo spray utilizzato in America
per difendersi dalle aggressioni degli orsi
non sia considerato come un'arma e posto in
libera vendita.leggi tutto
(25.04.13) Historischträchtiger
Wink aus Poschiavo
Die Bergbewohner verneinen
vehement die Aufoktroierung der
Grossraubtiere, welche von den „grünen“
Technokraten beschlossen wurde, um die
Entvölkerung der Berggebiete und deren
Umnutzung zu erreichen. mehr
(02.04.13)
Il lupo come diversivo della
biodistruzione
Con le nevicate tardive i
lupi in Piemonte si sono abbassati.
Branchi a pochi metri dalle case, pecore
predate nei giardini al limite dei paesi.
Il sistema capitalista-industriale che sta
provocando l'estinzione di massa delle
specie viventi usa come diversivo e oppio
del popolo il lupo anche per eliminare,
impedendo ogni difesa, pastori, contadini
e montanari: gli unici veri resistenti leggi
tutto
(24.03.13)Avvenimento
di portata storica a Poschiavo
Il 16 marzo a Poschiavo,
presso l'Hotel Croce Bianca, è stata
fondata l'Associazione per un territorio
senza grandi predatori. Già 200 i soci in
una valle di 4600 persone. Erano presenti
anche associazioni svizzere e italiane di
difesa della pastorizia e della montagna,
con il fine di creare un fronte unitario leggitutto
(15.02.13) Die Rückkehr der
großen
Raubtiere
in den
Alpen
Auf
der wichtigen italienischen online Zeitung "Sussidiario.net" vom 13.
Januar 2013 greift Robi Ronza, Experte für Internationale Fragen und
alpiner Kultur, das Thema der Rückkehr der grossen Raubtiere in die
Alpen auf. "Man muss hoffen, dass die Frage der Rückkehr des Bären und
des Wolf der Öffentlichkeit hilft, endlich die Alpen und Berge
als primäre Ressource neu zu entdecken und als solche, besonders in
Zeiten der Krise, nicht zu verschwenden." Wir veröffentlichen die
Übersetzung für die deutschsprachigen Freunde in den Alpen.
mehr
(04.03.13)Tra le fauci del lupo e quelle del
mercato
I prezzi offerti dai
commercianti sono irrisori e molti
hanno ingrassato gli agnelli che a
Natale non si sono potuti vendere. Ma a
Pasqua troveranno mercato? La soluzione:
spiegare ai consumatori che si tratta di
carni sicure, ottenute senza
danneggiare l'ambiente, che possono
essere consumate tutto
l'anno leggi
tutto
(22.02.13)Si scatenano le reazioni per l'orso
M13.
Al di là dello spreco
di demagogia l'occasione porta alla
luce come i pretesi amici degli orsi non
abbiano affatto agito in modo oculato per
favorire una presenza "sostenibile" del
plantigrado. Le menzogne raccontate per
"far accettare" l'orso e la protezione
dei soggetti pericolosi sono
diventati dei boomerang. leggi
tutto
(17.02.13)Cosa aspettano ad abbattere l'orso
pericoloso?
Ieri l'orso M13,
che si comporta come il padrone della val
Poschiavo, ne ha fatte di cotte e di
crude: due escursionisti seguiti, una
ragazza in stato di shock ospedalizzata a
Poschiavo, ancora "visite" alle aziende
agricole. Le autorità stanno scherzando
con il fuoco. Per paura
delle reazioni degli animalisti non
tutelano la sicurezza pubblica. E la
stagione turistica? leggi
tutto
(09.02.13)
Francia: il senato vota una legge per le
aree pastorali libere dai lupi
Il senato francese il 30
gennaio ha votato, con una maggioranza di
208 a 131, una legge che stabilisce
la creazione di aree a protezione
rinforzata contro i lupi. leggi
tutto
(14.01.13)J’ACCUSE
: I lupi parte di un patto contro
la montagna
Pubblichiamo
l'importante contributo di Robi Ronza
apparso domenica 13 gennatio su www.ilsussidiario.net
leggi tutto
(12.12.12)
Chi
ha
paura del lupo cattivo? Gli
animal-ambientalisti!
Non poteva che essere
isterica la
reazione dei lupofili
all'uscita diThe grey, il film con
Lian Neeson leggi
tutto
(03.12.2012)
Cuneo. Margari nella morsa "ecologica" A
Cuneo la zootecnia intensiva e la
speculazione biogasista convivono a
stretto contatto con l'economia
tradizionale dei margari legata
all'alpeggio. Così i margari
sono messi in ginocchio da un mercato
degli affitti e dei foraggi drogato
dal biogas. E in vista della
nuova Pac si profila una corsa
spietata all'accaparramento dei
pascoli che vede speculatori e biogasisti
pronti a far fuori i margari. Se il land
grabbing nostrano avrà successo gli
speculatori lasceranno sui pascoli un
po' di bestie... per sfamare i lupi. Così
saranno tutti contenti in nome
dell'ecologia, della wilderness, delle
rinnovabili, di Kyoto e di tutte le balle
che ci raccontano.
leggi tutto
(27.11.12)Il Parco nazionale delle Cévennes dice
no al lupo La scorsa
settimana il consiglio di amministrazione
del Parco dlele Cévennes nel Massiccio
centrale (proclamato nel 2011 sito Unesco
per il paesaggio agropastorale), ha preso
posizione sul lupo. Il Parco
chiede la revisione del Piano lupo e il
tiro di difesa anche nel cuore del Parco e
proclama che nel suo territorio il lupo
non ci deve stare. Una presa di posizione
che segue quelle di José Bové e rafforza
il fronte ecologico che ritiene
pastoralismo e diversità bioculturale più importanti del totem del lupoleggi
tutto
(25.11.12) Successo dellaserata a Poschiavo (Grigioni) Venerdì sera all'ex cinema
Rio di Poschiavo un folto pubblico ha
seguito con attenzione e compostezza le
testimonianze relative alla problematica
della, convivenza imposta con i grandi
predatori. Non vi sono state polemiche e
contestazioni. Colto in pieno l'obiettivo
del comitato spontaneo che promuove una
informazione oggettiva sul problema.
leggi tutto
(23.11.12) A Poschiavochi intorbida le acque sono gli
animal-ambientalisti In una lettera di ieri al
Consigliere di stato Cavigelli Silva
Samadeni leader di Pro Natura
intorbida le acque proprio alla
viglia dell'incontro di informazione sui
grandi predatori. Evoca il fantasma di una
iniziativa pilotata dall'Italia dalla Lega
Nord. Niente di più falso. Ma intanto
la preoccupazione dei Poschiavini per
la presenza e i danni dell'orso viene
attribuita a sobillazione politica,
per lo più da partiti stranieri e di
"estrema destra". Una maldestra operazione
politica che si ritorcerà contro i suoi
autori. leggi
tutto
(12.10.12)
Chi
ha paura del lupo cattivo? Gli
animal-ambientalisti! Dopo decenni di paziente
campagna per "riscrivere" la favola di
Capuccetto Rosso, interventi di lavaggio
del cervello nelle scuole, gite sociali
"sulle tracce del lupo" (ma non si vede
perché è timidissimo). Dopo la diffusione
di informazioni del tutto false sulla
"assenza di casi di antropofagia da due
secoli" non poteva che essere isterica la
reazione dei lupofili all'uscita di
The grey, il film con Lian Neeson dove
uomini e lupi combattono una lotta mortale leggi
tutto
(07.09.12) Lezioni dalla Val Poschiavo (Canton Grigioni)
Il
23 si terrà a Poschiavo un grande incontro pubblico di
informazione sul problema della reintroduzione dei
grandi carnivori sulle Alpi. Ci saranno trentini e
piemontesi a testimoniare della "convivenza" con questi
animali superprotetti. Che l'iniziativa parta da una
piccola valle è emblematico dell'importanza dei non
distrutti valori di indipendenza, identità e coesione di
una comunità alpina leggi tutto
(15.10.12) I poschiavini
si ribellano alle bugie di stato (Canton
Grigioni)
Il
Consigliere di stato
(ministro) Cavigelli è
stato accolto a Poschiavo dai
contadini con le carcasse degli animali
uccisi dall'orso M13. Cavigelli ha
sostenuto che i problemi derivano dal "non
essere abituati alla presenza dell'orso".
Bugie. In Trentino sono "abituati" e i
problemi aumentano. È una bestia
pericolosa che le pallottole di gomma
non allontanano dai centri abitati. Ma
l'Ufficio caccia cantonale (come si legge
nel comunicato sul sito del comune di
Poschiavo) diceva: "M13 è un orso
tranquillo, che non ha creato problemi".
Bugie di stato alle quali i Poschiavini
intendono dire basta. Per smascherarle
meglio si prepara (organizzato da Amamont
e Ruralpini) un incontro a Poschiavo con
il Comitato anti orso del Trentino.
leggi
tutto
(06.10.12) A Parre (Bg)tanto
interesse per "Fuori dal Gregge"
La
comunità di Parre (in
Val Seriana) ha dimostrato interesse
per il documentario che da voce ai pastori
vaganti lombardi. Alla proiezione di
sabato sera erano presenti giovani,
anziani, bambini ed è seguita una lunga
discussione. Parre si conferma un paese
orgoglioso delle proprie origini pastorali
marcando la differenza con molte località
dove il passato ruralpino (contadino e
pastorale) è stato rinnegato. Però il
film, oltre ad essere occasione di
autoriconoscimento è anche un
ottimo strumento per introdurre
il dibattito sull'attualità del
pastoralismo, come
riferimento post-ambientalista, anche
in contesti cittadini e con i nuovi
movimenti sociali leggi
tutto
(05.10.12) Compagno orso(ad
Ardesio, Bg)
Il
giorno 4 è stato
presentato ad Ardesio in alta Val Seriana
il film di Valentina De Marchi "Compagno
Orso. L'opera è stata presentata
dall'autrice (nella foto). Un "film
verità" che ha il valore della
documentazione non solo umana e sociale ma
anche scientifica, attestando che l'orso
in Trentino "non è più un orso, non è più
selvatico". Ma è una bestia da zoo
all'aperto alimentata come in un
supermarket alle spalle dei pastori. Che
abbandonano le malghe una dopo l'altra leggi
tutto
(29.09.12)
Valseriana.Pastori, orsi, film
Anna
Carissoni
riferisce dell'incontro organizzato da Life
Arctos
(il solito progetto
propagandistico pro orso) alla mostra
della pecora Bergamasca di Clusone del 24
settembre. E ci parla anche il film "Fuori
dal gregge" con protagonisti i
pastori vaganti lombardi
presentato in prima assoluta a Parre
il giorno 6 ottobre. Il
4 ottobre, invece, ad Ardesio
(in alta valle) sarà proiettato per la
prima volta in Lombardia il film "Compagno
orso" di Valentina
De Marchi,
antropologa veneta che ha utilizzato
materiale girato da un pastore durante
quattro stagioni di alpeggio in Trentino.
Valentina e il pastore saranno presenti
alla serata leggi
tutto
(12..09.12)
Parco dello Stelvio contro un suddito che
osa dissentire sull'orso
Prima
gli tolgono il microfono all'incontro
"informativo"
a Bormio. Poi, con un documento ripreso
prontamente dai media provinciali, il Parco
dello Stelvio qualifica come "false e
scorrette" le posizioni di un residente di
Valfurva (in alta Valtellina) che osa
sollevare dubbi sulla non pericolosità
dell'orso (basandosi su Ruralpini). A quando
un confronto democratico cari Signori
dell'Orso? leggi
tutto
(09.09.12)
Pressione
predatoria
inaccettabile
per alcuni
allevatori
A
Limone
Piemonte
(Cuneo) un
alpeggio
gestito in
modo esemplare
è stato
bersagliato da
una raffica di
attacchi di
lupi con
perdita di
numerosi capi
bovini,
comprese
vacche, manze
gravide e un
toro. Una
situazione
insostenibile
che determina
notevoli danni
che solo in
minima parte
sono
compensati
dagli
indennizzi.
Giornate
intere spese
ad
accompagnare
il
veterinario, a
contattare il
Soccorso
alpino per il
recupero delle
carcasse a
portare
documenti
negli uffici.
E il giorno
dopo... da
capo.leggi tutto
(01.09.12)
Su La
Stampa di
oggi par
condicio per
la pecora
Estate
impazzita
(prima
alpeggi
abbandonati
precocemente
per la
siccità,
adesso per la
neve). Per
fortuna che,
in compenso,
rinsaviscono
un po' i media
nazionali.
Dopo il
Corrierone
anche la
Busiarda si
accorge che il
lupo non è
solo una bella
fiaba
fantecologista.
La puntata
di oggi
a Bellino
(Val Varaita,
Cn) de "la via
dei lupi",
(l'inchiesta
in 11 puntate
(!) de La
Stampa)
era programmata.
Altrimenti avremmo
potuto credere
(ingenuamente)
in una
risposta
indiretta alle
lamentele ed
esternazioni
del "partito
della pecora"
leggi
tutto
(30.08.12)Con
lobos no hay
paraíso
Un
bellissimo
documento
del
gruppo
pastoralista
anti-lupo
asturiano "Con
lobos no hay
paraíso
(Nessun
paradiso con i
lupi) che
abbiamo
tradotto per
dimostrare
come in Europa
la politica di
proliferazione
del lupo abbia
già distrutto
interi sistemi
pastorali. Con
il risultato
che un
formaggio
ovicaprino è
diventato
vaccino e non
più
d'alpeggio. E
Slow Food cosa
dice? leggi
tutto
(28.08.12)
Il Corrierone
si accorge che
i lupi sono un
problema
Alleluia!
Ieri
un
articolo sul
Corrierone
dava la
notizia che il
Roquefort, il
prestigio
formaggio
ovino
francese, è a
rischio. I
branchi
di lupi
"provenienti dall'Italia"
(!?) hanno
iniziato a
infestare la
Lozére (antico
Gévaudan,
sì quello
de La
Bête)
fanno
strage delle
pecore addette
alla
produzione di
latte da
Roquefort e
José Bové dice
di
sparargli leggi
tutto
(20.08.12)
Alp Week a
Poschiavo (5-9
settembre)
Amamont,
esclusa
dalla
Alp Week,
scrive alla
consigliera
federale
Leuthard
(ministro
dell'ambiente):
La CIPRA ha
operato una
discriminazione
politica
contro una
voce alpina
scomoda, contraria
alla linea
della
wilderness
leggi
tutto
(13.08.12)
Per gli
allevatori
piemontesi i
danni e le
beffe
A
Limone
Piemonte i
turisti e il
comune
rinfacciano ad
un allevatore
di essere
vittima dei
lupi. Dopo
aver perso
delle manze
gravide
(proprio dove
transita la
corsa "La via
dei lupi") a
Tiziano Aiassa
il comune ha
contestato la
violazione di
un regolamento
che impone la
presenza di un
pastore ogni
30 capi
leggi tutto
(11.08.12)
A Poschiavo
(GR-CH) le
voci contro
l'orso messe a
tacere
Che
l'introduzione
degli
orsi
e dei
lupi sia
operazione
contro la
libertà dei
montanari
alpini e
contro la
democrazia è
lampante. Una
conferma
preoccupante è
arrivata
giovedì sera
da Poschiavo
leggi
tutto
(09.08.12)
Valposchiavo
(GR-CH)"Gli
orsi non li
vogliamo"
L'orso
M13
che
scorazza nelle
Alpi retiche
ha colpito
anche gli
allevatori
della Val
Poschiavo.
Dopo la dura
presa di
posizione
dell'assessore
di Tirano
Ciapponi
Landi, che ha
definito "una
follia"
la
reintroduzione
dell'orso in
Valtellina, ne
è arrivata
un'altra
altrettanto
autorevole
dall'altra
parte del
confine.
L'avv. Plinio
Pianta, esponente
politico
poschiavino e
grigionese e
presidente
dell'associazione
transfrontaliera
Amici
delgli alpeggi
e della
montagna
(AMAMONT)ha
scritto, a
nome
dell'associazione
da lui
presieduta una
lettera aperta
al Cantone. leggi
tutto
(07.08.12)
José Bové
leader
contadino e
pastorale europeo
Bové
rompe con
l'ecologismo
urbano-borghese
“Noi
ecologisti
dobbiamo
smetterla di
parlare a
vanvera: non
si può essere
contro la
desertificazione
delle campagne
e l’infinita
espansione
urbana e, al
tempo stesso,
a favore della
creazione
nelle campagne
di spazi dove
gli
agricoltori
non possono
vivere.
Si deve
poter sparare
al lupo perché
la priorità è
quella
di mantenere
i contadini
nelle zone di
montagna”
dichiarazione
a Le Monde del
2 agosto 2012.
le posizioni
dell'ex
allevatore
ovino
Bové non
erano nuove ma
i bigottoni
verdi si sono
scandalizzati
e l'hanno
denunciato leggi
tutto
(05.08.12)
Lupi
e
speculazioni
non spengono
la passione
per l'alpeggio
All'Alpe
Serour in
Valle Stura di
Demonte(Vallone
dell'Arma)
troviamo Federico
Desogus,
nato
nel 1992,
che ha
costruito il
suo sogno di
allevatore da
bambino
allevando gli
anatroccoli
sul balcone. I
lupi gli hanno
falcidiato capre
e
pecore. Ora è
su in alpeggio
a lavorare con
l'amico
margaro
Luca
Marsigliani,
a fare i
formaggi e a
proteggere le
capre
superstiti. In
alpe troviamo
anche una
famiglia di
margari della
Val Chisone
(To), gli Aglì,
appartenenti
all'inedita
categoria
dei "profughi"
o "rifugiati"
pastorali.
Tutti con
tanta
passione,
tutti capaci
di aiutarsi e
sostenersi a
vicenda (a
proposito di
certi
stereotipi).
Va anche detto
che in questo
alpeggio - uno
dei pochissimi
con caseificio
della valle -
abbiamo
trovato degli
ottimi
formaggi
(purtroppo
solo vaccini
perché il
latte
delle pecore
e delle capre
ci hanno
pensato i lupi
a farlo
sparire)
leggi
tutto
(01.08.12) Alpeggi
piemontesi tra siccità e lupi
La grave siccità con
il tempo secco ha ridotto nella prima parte della
stagione gli attacchi dei lupi. Ma sono comunque
numerosi e hanno interessato alpeggi sinora
"risparmiati" leggi
tutto
(31.07.12) Tirano
(So). L'orso in città è un fatto normale?
Orsi a spasso nelle
citta? In Valtellina l'orso ha passeggiato
indisturbato in area ubana a Morbegno e a Tirano.
L'assessore tiranese Bruno Ciapponi Landi non è
convinto che sia un fatto così "normale" e, a fronte
delle "rassicurazioni" della responsabile del
servizio faunistico provinciale sul
monitoraggio dell'animale (M13) dichiara
pubblicamente di sentirsi ancora più preoccupato per
la sicurezza dei cittadini. leggi tutto
(08.07.12)
Poveri
orsi
Esibiti
come
bestie da baraccone, sfruttati
commercialmente, oggetto di voyeurismo,
spiati, radiocollarati, attirati da
incoscienti fotografi, disturbati da
elicotteri, pallottole di gomma e petardi,
narcotizzati, catturati in trappole-tubo,
uccisi "dai loro amici", "stirati" dalle
automobili, castrati e imprigionati. Gli orsi
trentini sono le prime vittime della messa in
scena della wilderness, sono vittime
dell'ipocrisia dominante, che impone la caduta
dei confini tra domestico e
selvatico, la mitologia
ribaltata dell' orso "vegetariano" e
della "buona fiera", mescolando escatologia
biblica, Disney e... business. Nel mondo
ecologista si impone una riflessione.
leggi
tutto
(20.06.12)
A
Barcellonette (Francia) il primo incontro
su lupo e predazione
Importante
avvenimento
ieri nell'Ubaye (Alpi Provenzali)
dove si sono incontrati esponenti del
pastoralismo francese ed italiano per
impostare una strategia comune di difesa dai
danni crescenti della predazione sui sistemi
di allevamento alpini. leggi
tutto
(29.05.12)Gli
orsi
sono pericolosi per l'uomo?
In
Trentino,
specie dopo il primo attacco a delle
persone, infuria la polemica sugli orsi e
si chiede un "giro di vite" sugli orsi
potenzialmente pericolosi, senza esitare ad
abbatterli. Ma gli orsi rappresentano un
reale pericolo per l'uomo? leggi
tutto
(24.05.12)
Strembo (Tn). Esplode la protesta per la strage
degli asini. Nasce il Comitato anti-orsi
È
stata una donna a dare finalmente il la alla
protesta. Si è vista due suoi asini "Beppo" e
"Cirillo" sbranati dall'orso e ha reagito. Non
solo ha portato personalmente la carcassa di Beppo
davanti alla sede del Parco (Adamello-Brenta)
responsabile della reintroduzione degli
orsi in Trentino, ma ha anche lanciato un Comitato
anti-orso che ha subito avuto decine e decine di
adesioni anche dalle provincie limitrofe. Per
adesioni al Comitato spontaneo anti-orsi
telefonare a Wanda Moser al 3483641940 leggi tutto
(12.05.12) Trentino: Orso, sbagliato e dannoso
reintrodurlo
Il gestore del rifugio Carè
alto di Pelugo in Val
Rendena (TN) ha scritto una lettera al quotidiano
l'Adige dopo aver subito la
perdita di un'asina di 12 anni che faceva parte
della sua famiglia; aiutava
nei trasporti in malga ma giocava anche con i suoi
figli. Marco Bosetti non
risparmia giudizi taglienti agli "ecologisti da
salotto" e a tutti
coloro che: a tutti coloro che hanno ritenuto e
ritengono che il mio asino siameno importante del
loro orso
leggi tutto
(23.02.12)Il dibattito sul lupo investe la cultuta
L'Adige,
sul tema d'attualità del "ritorno del lupo sulle
Alpi", ha pubblicato ieri la testimonianza di Marzia Verona.
Marzia è
pastoralista ma anche pastora e parla della sua esperienza personale
intervenendo nel dibattito aperto con coraggio e lungimiranza da
Annibale Salsa e rispondendo alla Maraini che sul Corrierone aveva da
solita intellettuale progressista, affrontato con superficialità
l'argomento non riescono a guardare oltre i cliché dell' animalismo
politicamente corretto e della mitizzazione del lupo (quale emblema di una
astratta 'rivincita della natura') leggi tutto
(11.02.12)
Quanti sono i lupi in Italia?
Dagli
anni 70' ad oggi i lupi, che erano ridotti in
alcune sacche dell'Appennino centr-meridionale,
hanno ricolonizzato mezza Italia ma secondo la
lupologia ufficiale il loro numero è cresciuto
solo da 200 a 600. Una stima palesemente al
ribasso ma che serva a mantenere il lupo
sul piedistallo di sacra specie "a grave rischio
di estinzione". Uno status utilissimo per mungere,
attraverso una sequela di progetti interminabile
(europei, nazionali, regionali, provinciali,
locali) un bel po' di soldi pubblici. Oggi sono
gli stessi lupologi meno legati alla cupola
(dell'accademia e delle associazioni
ambientaliste) che si ribellano e parlano di
scandalo, di progetti strampalati leggi tutto
(09.02.12)
Cuneo: parte l'associazione per la difesa dal lupo
Il
7 febbraio,con una riunione presso la sede Provincia
di Cuneo, si sono gettate le basi per la costituzione
della Associazione per la difesa dal lupo nelle valli
cuneesi, gemellata con analoga Associazione già
costituita in Francia a Barcellonette nell'Ubaye. leggi
tutto
(08.12.11)
Il lupo, la lupofilia, i sensi di colpa e la
sobrietà
Gli
accaniti paladini del lupo, quando non difendono le
loro greppie dorate (lauti finanziamenti) esorcizzano
i loro sensi di colpa di psudoambientalisti da
condominio. Guai a ricordare loro che
l'atteggiamento "lupofilo" (che a loro non costa
nulla, ma che costa molto a una minoranza senza
potere: i pastori)
è un modo per ripulirsi a buon mercato la coscienza
ecologica sporca. Si sentono eroi ad insultare (di
solito anonimi) chi come me o Marzia
Verona difende i pastori. E poi cosa difendono?
Un animale (che di per sé non è né buono, né cattivo,
né nobiile, né ignobile, né coraggioso né vigliacco) o
un costrutto sociale, una rappresentazione che torna
comoda in termini di alibi sociale, potere, equilibri
sociali? Molti degli
intrepidi lupofili stanno al calduccio a
23°C e vanno a fare la spesa in macchina
riempiendo il carrello di carne, usano la
macchina in città e .... Non è così? Allora li
sfido a sottoporsi al test della sobrietà leggi
tutto
(20.10.11)
Gli Indignati dell' Ubaye (Alpi provenzali)
Gli
indignati dell'Ubaye sono montanari preoccupati per il
futuro della loro valle dove si assiste alla
proliferazione dei lupi e le attività pastorali sono
messe in ginocchio. Non sono allevatori e pastori,
sono amministratori, intellettuali, gente comune unita
dall'amore per la montagna, la cultura e le tradizioni
del territorio messe in pericolo da un ambientalismo
urbano che nel lupo ha trovato il suo totem, il
grimaldello per accentuare lo spopolamento della
montagna e il controllo delle sue risorse da
parte degli interessi urbani camuffati da
"conservazione della natura". leggi tutto
(18.11.11)
Frabosa soprana (Cn). Gli indignati della montagna:
stop ai lupi
Erano
tanti
i margari e i pastori del monregalese che lunedì
sera si sono dati appuntamento a Frabosa sottana per
fare il punto sulla insostenibile situazione
determinata dai continui attacchi dei lupi. Era
presente l'assessore Sacchetto che ha annunciato
importanti provvedimenti. leggi tutto
(10.09.11) Cuneo.
"Dovevi farci la foto"
Un
anonimo lupofilo su targatocn.it (e parecchi
sui forum lupofili) irridono all'escursionista che
lunedì ha vissuto una brutta esperienza con i lupi.
"Dovevi farci una foto". È triste quando non conti più
come persona, quando quello che dici e che riferisci è
più o meno creduto non in base alla tua serietà
ma al fatto che sei di una categoria avversa. Il modo
con cui i 'naturalisti' e gli 'animalisti' si
rapportano ai cacciatori (e a chi non la pensa come
loro) richiama molto i metodi delle infauste ideologie
totalitarie. leggi tutto
(06.09.11) Vernante
(Cn). Bruttissima esperienza per un cacciatore
Ieri
sera Silvio Pellegrino, un cacciatore di
trentaquattro anni di Peveragno, è incorso in una
bruttissima avventura. Stava compiendo una
passeggiata disarmato quando due lupi adulti l'hanno
"accompagnato" per 2,5 km su un sentiero girandogli
intorno e avvicinandosi sino a 30-40 m. Solo a un
certo punto ha potuto chiamare con il cellulare.
Inutili i tentativi di scacciarli battendo un bastone,
le mani, fischiando. La paura è stata tantissima. leggi tutto
(05.09.11) Anche le
vacche nutrici vittime del lupo (2)
All'alpe
Seirasso di Magliano Alpi un mese fa una vacca e due
manze sono state fatte precipitare da un dirupo dai
lupi che le hanno in parte divorate. Bruno Bottero, il
margaro, si è fatto sentire anche sui giornali. Qui il
racconto dell'episodio che ha acuito l'esasperazione
dei margari. leggi tutto
(04.09.11) Anche le
vacche nutrici vittime del lupo (1)
Un
grave episodio si è verificato un mese fa sui pascoli
di Bergemoletto di Demonte, in valle Stura (Cn). Il
racconto del margaro Giacomo Pittavino che carica
questi alpeggi da trentadue anni e al quale un branco
piuttosto consistente di lupi ha sbranato una vacca
"che era una bontà a partorire" mentre partoriva a 200
m da case abitate. leggi tutto
(25.08.11) Oncino
(valle Po, To) Testimonianza di Valter Allioli,
pastore
Il
27 luglio Valter, che custodisce un gregge di 350
pecore , ha subito un pesante attacco di lupi.
Diversi capi risultano ancora dispersi ma lui ornmai
dispera di trovare qualcosa. Sono andato a trovarlo il
giorno 9 agosto e ho riportato la trascrizione
integrale dell'intervista. Ne valeva la pena, credo,
perché rappresenti una testimonianza spontanea,
vivace e molto efficace sulla condizione vissuta
dai pastori a seguito del ritorno del lupo. Chi
blatera di 'convivenza' dovrebbe confrontarsi con
queste persone.vai a vedere
(17.08.11) Commenti.
Lupismo e forestalismo
L'attacco
alle comunità alpine sferrato nel XIX secolo dagli
stati centralisti in nome del ripristino delle foreste
distrutte da pecore e capre era basato su basi
scientifiche inconsistenti. Oggi il lupismo ha
sostituito il forestalismo ideologico, ma lo scopo è
sempre quello. Imporre il colonialismo
urbano alle Terre alte. leggi tutto
(16.08.11)
All'Infernet in val d'Angrogna, 'paradiso' della
nebbia e dei lupi (val Pellice, To)
Baite
fatiscenti, tante giornate nebbiose. E i lupi sempre
in agguato. Claudio Buffa, un giovane pastore tiene
duro sulle sue montagne con le sue pecore. Ha un aiuto
pastore, ha due cani Maremmani, chiude le pecore nel
recinto elettrico ogni sera. Ma ques'anno ha già
subito due attacchi da parte dei lupi. E non ce
la fa più. Deve abbandonare il campo o devono essere
tenuti a bada i lupi? Si tratta di una questione etica
importante dalla quale può dipendere il futuro della
montagna ma con forti implicazioni per tutta la nostra
società vai a vedere
(02.08.11) Rotto il
tabù. Al lupo si può sparare
L'assessore piementese
Sacchetto ha chiesto al Ministero
dell'ambiente di autorizzare alcuni abbattimenti.
Dopo pochi giorni la Commissione agricoltura
della camera ha 'scoperto' che la Convenzione di Berna
non impedisce di sparare al lupo in caso di
gravi danni alle attività di allevamento. La reazione
della spocchiosa intellighentzia ambiental-animalista
non si è fatta attendere.
leggi tutto
(18.07.11) Alpeggi
sempre più a rischio lupo
Il racconto di un
attacco dei lupi con gravi conseguenze all'alpe
Tartarea in comune di Oncino (valle Po). Sono rimaste
tre capre impaurite all'alpe Tartarea. Le altre o sono
state sbranate o sono disperse o sono state portate a
casa dai proprietari. Così l'apprezzato formaggio
misto non si potrà più produrre. Oggi questo alpeggio
è diventato off limits per le capre. Ma se i lupi
aumentano quante altre situazioni a rischio si
verranno creare?
vai a vedere testo, foto e
videoclip
(18.07.11)
Videointervista al canalone della morte (Bellino,
Val varaita, Cn)
Sono stato, nell'ambito
delle attività del progetto Propast, ad approfondire
le circostanze in cui 59 pecore (di cui una morsa alla
gola) sono morte il giorno 11 a Bellino.
Ascoltate i fatti dalla viva voce del pastore
(videoclip) che mi ha mostrato il teatro della
tragedia e quello che ha visto vai a vedere
(13.07.11) Una strage
senza fine
Negli ultimi giorni 82 capi ovicaprini
persi a causa di attacchi di lupi in Piemonte. I
branchi sono ormai numerosi e gli attacchi di massa
provocano pesanti perdite. Vi sono numerose carcasse
da recuperare dal fondo di canaloni e animali dispersi
feriti o agonizzanti da soccorrere. Serve l'intervento
della Protezione civile e dei veterinari pubblici.
Si spera nell'intervento della Regione.leggi tutto
(29.05.11) L'impossibile
convivenza. Capre e lupi a Bellino (Cn)
Intervista
all'allevatore di capre Giacomino Gallian di Bellino
(Valle Varaita, Cn). Giacomino alleva le capre
come attività integrativa ma con con grande passione.
Il suo gregge è una 'collezione' di razze (non
incrociate
tra loro). Tutto irreparabilmente frustrato
dall'arrivo del lupo per colpa del quale le capre "non
sono più belle come prima". Per ora Giacomino non
molla (pur avendo dovuto abbandonare
i pascoli alti), ma tanti altri allevatori
lo hanno già fatto. É proprio quello che vogliono gli
amici del lupo: la montagna tutta per loro e il
loro gioco egoista e nichilista alla 'natura
selvaggia' vai
alla videointervista
(20.05.11) A Saluzzo un dibattito
molto seguito apre la Festa dei margari
Un dibattito seguito
con molto interesse dai margari (ma non solo) che ieri
sera hanno affollato la sala riunioni della Coldiretti
si Saluzzo. I problemi (tecnicopolitici) dell'uso dei
pascoli sono ormai stati ben individuati si sta
avvicinando a individuare
le soluzioni. Nell'interesse
di categorie per le quali l'uso
dell'alpeggio è cruciale per la propria
attività (margari e pastori transumanti,
allevatori stanziali), ma anche del mantenimento di
risorse materiali e immateriali preziose per tutta la
società (economia identitaria, prevenzione di danni
ambientali, biodiversità). leggi
tutto
(16.05.11)
Da Sud a Nord anche gli allevamenti
di razze bovine pregiate nel mirino dei lupi
L'opinione
pubblica pensa che sia qualche pittoresco pastore,
roba di altri tempi - a subire i danni del lupo.
Invece in quasi tutta Italia si registra un
crescendo di attacchi anche a vitelli e manze Dalla viva voce di un allevatore
piemontese la testimonianza di come anche in Piemonte,
nelle Alpi Marittime, i danni da lupo a carico
degli allevatori di razza Piemontese siano gravi.
leggi tutto
(01.05.11) Bricherasio (To) Storie di
giovani pastori. Videoracconto.
Ci sono giovani pastori
che, a vent'anni, hanno già un bagaglio di conoscenze
sulle pecore, sul formaggio, sui pascoli, sulle
tradizioni pastorali degno dei padri, anzi dei nonni.
Il mestiere del pastore è proprio speciale; non c'è
spazio per i bamboccioni. E nemmeno per chi perde
tempo a lamentarsi
invece che rimboccarsi le maniche e affrontare - come
si fa da sempre - i problemi. Fotoracconto e
videointervista (sotto la pioggia) a Ivan Monnet, 26
anni, pastore professionista della Val Pellice (del 28
aprile) vai
a vedere
(29.04.11) Prazzo (Cn). I lupi sotto
il balcone in pieno giorno (foto di ieri)
Lidia Fresia questa
foto l'ha scattata ieri dal balcone di casa sua
in frazione Ferreri di San Michele di Prazzo
(Val Maira, Cn). Il lupo è sulla strada
provinciale. Lidia abita lassù col compagno e
il loro bimbo di tre anni che non può più giocare
in libertà. Perché in montagna i bambini sono stati
condannati agli arresti domiciliari? Forse per la
colpa di nascere (ancora) e di non lasciare tutto lo
'spazio vitale' ai lupi? Non avrà qualcosa di
hitleriano questa lupofilia? leggi
tutto
(04.04.11) Il Consiglio Comunale
di Prazzo (Cn) vota sui lupi Il
Consiglio Comunale di Prazzo in Valle Maira vota
all'unanimità un ordine del Giorno per limitare la
presenza del lupo e dei grandi predatori sul
territorio alpino. Un segnale coraggioso da un
piccolo comune. Che osa lanciare una grande sfida
politica e culturale al conformismo
urbanocentrico. leggi
tutto
(04.04.11) Quando il lupo è
pericoloso per l'uomo?
Basta una semplice analisi storica
e della realtà dei diversi continenti per
capire che in alcuni contesti il lupo non è
pericoloso, ma in altri sì. Quando l'uomo non è
più un pericolo per il lupo
quest'ultimo, (che perde la paura per
l'uomo), rischia di divenire un potenziale
pericolo per le persone. Ecco perché la protezione
assoluta in caso di assenza di rischio di
estinzione delle popolazioni lupine è un grave
errore. La politica deve essere consapevole delle
responsabilità che si assume favorendo l'aumento
dei lupi e mantenendo un regime di tutela
assoluta.
leggi tutto
(13.03.11)
San Damiano Macra (Cn)Incontro con gli allevatori
Molti
gli allevatori della Val Maira, ed anche della
Valle Grana, all'incontro PROPAST del giorno 9 svoltosi
presso la sede della Comunità Montana. La riunione
era stata indetta per recepire il disagio degli
allevatori sia con riguardo al problema del lupo
che rispetto alle altre criticità. C'erano anche
amministratori ed ex-amministratori, il presidente della
Comunità Montana, rappresentanti della Coldiretti, del
Settore Agricoltura
della Regione e il Sen. Carlotto. Il tema si è
allargato anche alla più generale condizione della
montagna . Ma gli allevatori hanno comunque avuto la
possibilità di intervenire numerosi e di rendere
testimonianze forti e precise di una condizione che
l'arrivo del lupo, nel 2008, ha contributo ad aggravare
significativamente
vai
all'articolo con i link ai video You Tube degli
interventi
(10.03.11)
lupi corrono sulla pista di fondo insanguinata.
E la gente ha paura (succede a Prazzo, Cn) Da due anni a questa
parte a Prazzo, in Valle Maira, in inverno si assiste
ad una strage continua di ungulati fin a ridosso delle
case. La gente continua a sentire ululati e la pista
da fondo è a volte insanguinata per episodi di
predazione. leggi tutto
(26.02.11)
Resistenza pastorale. É partita dalla Val d'Ossola
(VB) la prima esperienza di azione organizzata dei
pastori contro il lupo
Il
convegno di Moretta (sotto) ha stimolato alcune realtà
pastorali dell'arco alpino ma anche degli
Appennini a dare vita ad un Comitato per la
difesa dai grandi carnivori. Una difesa che
riguarda non solo i pastori ma anche chi vive nelle
Terre alte e rischia sempre più spesso di trovarsi orsi
o lupi sotto casa. La costituzione è prevista per
aprile. Il Comitato nasce da esperienze fin qui poco
conosciute sia a livello di valli che
di singole aziende. Tra queste una delle più
significative è rappresentata dal Comitato
salvaguardia allevatori contro i grossi predatori che
si era costituito in Ossola (VB) nel 2004 a seguito di
numerosi casi di predazione.
leggi tutto
(22.02.11)
Tutti gli interventi dei pastori a Moretta (Cn)
Riportiamo
tutti gli interventi dei pastori al convegno del giorno
19 a Moretta. Dalla pagina dell'articolo sono attivi
i link ai singoli video caricati su Tou Tube.
Interventi di: Dino Mazzini (appennino emiliano), Doro
Vanza (Canton Ticino, Comitato per la difesa dai grandi
carnivori), Giuseppe Ghibaudo (storico pastore
transumante di Roaschia), Giorgio Alifredi (allevatore
di capre in Val Maira), Aldo Macario (allevatore di
pecore da latte e alpeggiatore in Valle Gesso), Giorgio
Bergero (pastore transumante, Cristiano Peyrache
(rappresentante dei pastori di Bellino, uno dei paesi
più colpito dal lupo), Daniela Rigotti (allevatrice di
capre della Val d'Ossola), Gloria Degioanni (pastora e
presidente del Consorzio pecora Sambucana). vai a vedere
(17.02.11)
Continuano gli interventi in tema di lupo e montagna
aggredita e svuotata
Pubblichiamo
un intervento di Mariano Allocco, esponente politico e
intellettuale della Val Maira. Uno dei pochi che da anni
ha colto con lucidità come le politiche della fauna e
dei boschi dietro il finto 'ambientalismo' nascondono la
volontà di svuotare e colonizzare la montagna. Il lupo è
un catalizzatore di una reazione della montagna.
Speriamo di essere in tempo.leggi tutto
(14.02.11)
50 orsi in Trentino pronti a uscire dal
letargo e a fare danni
In
vista del prossimo risveglio della popolazione
ursina trentina - che ogni anno si fa più
numerosa - l'On. Fugazzi presenta una
interrogazione al Ministro dell'Ambiente. Cosa
si fa per tutelare la popolazione e ridurre i
danni di una presenza che interessa da vicino
i centri abitati? Che ne è delle promesse
di Dellai di 'rivedere' la demagogica politica
conservazionista che penalizza chi vive nelle
Terre alte? leggi
tutto
(11.02.11)
Incontro con i pastori a Demonte (Valle Stura,
CN)
Nell'ambito
del progetto PROPAST il giorno 9 si è svolto un incontro
con i pastori presso la Comunità Montana. É servito
a mettere a fuoco i motivi di 'sofferenza'
della loro attività. Ovviamente si è parlato molto
di lupo, ma non solo. leggi tutto
(29.01.11)
Si prepara un importante evento sulla pastorizia a
Moretta (Cn)
Il
19 febbraio prossimo a Moretta, presso l'Istituto
lattierio caseario si terrà un incontro importante
durante il quale verranno presentati I progetti della
Regione Piemonte per sostenere la pastorizia delle
valli di Cuneo e Torino messa di fronte al problema
del grave impatto del lupo. Sarà anche un'occasione
per fare emergere quante e quanto importanti solo le
valenze multifunzionali della
pastorizia. Anche in una prospettiva di una visione
della tutela ambientale meno ideologica e più
consapevole del ruolo ecologico dell'uomo montanaro e
dei suoi animali. leggi tutto
(18.01.11)
Interviste senza retorica
Marzia
Verona con la consueta
spontaneità intervista i
pastori piemontesi alle prese
con il problema del lupo. Come
sarà la prossima stagione?
Cosa si aspettano
i nostri amici? Cosa
temono? Chi vuole cercare di
comprendere senza filtri
ideologici il problema
dovrebbe partire da qui, da
queste parole dei pastori,
senza retorica, senza livore,
senza 'secondi pensieri'. leggi
tutto
(11.12.10) Si
discute di lupi in Val Chisone (TO)
Marzia Verona, presente all'incontro
del 3 dicembre ad Usseaux tra allevatori ed esperti
del lupo ci ha trasmesso il resoconto dell'evento cui
hanno preso parte diversi dei protagonisti (pastori,
amministratori, esperti) che in qualche modo con il
lupo hanno a che fare. Tra i due partiti ('del lupo' e
'della pecora') potrebbe esservi anche forme di
dialogo. Non però con i lupologi/lupofili che
insistono sulla mitizzazione del 'ruolo
ecologico salvifico' del lupo, che non riescono ad
rinunciare all'autoreferenzialità
e ad atteggiamenti di sufficienza se non di
ostilità verso il pastoralismo (nella foto di Marzia
fatte di lupo con eloquente presenza di lana) leggi
tutto
(01.11.10) L'incontro di
Rovato (BS): grande attenzione
della Regione per la pastorizia
transumante
L'incontro di Rovato di
ieri ha segnato una svolta in positivo. La Regione
Lombardia, rappresentata dal Dr. Lugoboni
dirigente della Struttura Sviluppo
dell'agricoltura di montagna, ha espresso un
inedito interesse per la pastorizia transumante e
per il suo ruolo di recupero e manutenzione di
vasti ambiti di territorio specie in relazione
alla difesa dal bosco che avanza. Inoltre ha
assunto concretezza il rapporto 'federale'
tra pastori del Triveneto, Lombardia e Piemonte in
parallelo con iniziative di
confronto con le Regioni su vari fronti
(affitti degli alpeggi, modalità di erogazione dei
contributi, formazione professionale,
ingiustificati divieti di pascolo). Si è parlato
anche di lupi con importanti testimonianze dal
Piemonte e dall'Emilia. leggi
tutto
(01.11.10) Gli orsi hanno
paura dell'uomo. Balle
La verità 'ufficiale' e
'scientifica' spesso nasconde solo delle
strutture di controllo sociale e di potere. Si
spendono molti soldi per inculcare alla
gente e agli scolari che gli orsi
non sono pericolosi. Sono timidoni che
scappano a gambe levate quando sentono l'odore
dell'uomo. L'immagine testimonia come gli orsi
dell'Adamello- Brenta, gli orsi del Parco (introdotti dalla Slovenia) si
'servano' delle pecore anche sotto il naso dei
pastori (la carcassa è nel cerchietto).
I pastori sono i 'nuovi servi della
gleba' che, secondo i nuovi arroganti 'signori
feudali' (Verdi e Parchi), dovrebbero
custodire 24 ore su 24 le loro bestie. Su in
montagna, con il vento e la pioggia,
disarmati, mentre i 'siori' se ne stanno al
calduccio. Poi non basta nemmeno quello.
(18.10.10) Orsi trentini. Dopo una estate di emergenze Giovanazzi
lancia iniziativa legislativa
Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) dopo le petizioni
presentate in Consiglio provinciale lancia ora una
coraggiosa proposta di legge di iniziativa popolare che modifica alcuni articoli della legge provinciale sulla
caccia. Vengono introdotti più congrui risarcimenti
e un controllo democratico (anche attraverso
referendum locali) sulle misure di rimozione degli
orsi problematici. Il progetto di legge viene
incontro alle istanze di componenti della
popolazione che vedono la propria libertà di
movimento e le proprie attività sempre più
condizionate dalla crescente presenza dei
plantigradi leggi tutto
(03.10.10) Quanta superficialità
quando si parla di montagna
La risposta di
Mario Cervi (su 'Il Giornale' di oggi) alla
lettera di Mariano Allocco in tema di lupi è
quanto mai demoralizzante. Mario Cervi,
decano del giornalismo italiano è rappresentativo
della cultura urbanocentrica radicata negli
intellettuali italiani, non importa se di destra o
di sinistra. C'è il riflesso dell'atavica
alterigia e distanza con la quale vengono
considerati i problemi dei 'villici', dei
'montanari'. Un mondo lontano di cui a lor
signori nulla importa. Di qui
la superficialità e la banalità nel
trattarlo.
vai a vedere
(01.10.10) La Svizzera pensa più ai
pastori e all'ecosistema nel suo insieme che
non al lupo
La seduta della camera
alta del Parlamento svizzero ha affrontato il 30
settembre un importante dibattito sul lupo. Erano sul
tappeto parecchie mozioni. Sono state approvate
quelle che richiedono una modifica della legge
sulla caccia in modo da estendere la competenza
dei cantoni in materia di controllo di specie protette
di predatori. Ciò qualora mettano a repentaglio
la biodiversità, la pastorizia e l'esecizio venatorio.
E' stato deciso di chiedere modifiche della
Convenzione di Berna (nel senso di una
minore protezione del lupo). In caso contrario la
Svizzera recederà dalla Convenzione in modo da
negoziare tali modifiche in sede di nuova
ratifica. leggi tutto
(29.09.10) La testimonianza del
pastore Mario Durbano: io e i lupi nella nebbia
Alle prese con i lupi,
che con le nebbie di settembre attaccano con più
facilità, Mario come altri pastori piemontesi (e non
solo) ha a disposizione sui pascoli alti ricoveri
'ancestrali' come quello della foto. Testimonianza
preziose (da perservare) di una civiltà pastorale
millanaria, ma a cui andrebbero affiancati ricoveri
più confortevoli. Perché solo la vita del pastore deve
essere uguale a quella di secoli fa? Per certi versi è
anche peggio. Il 24 settembre si è trovato
davanti 3 lupi neri, che non se ne andavano
neppure in sua presenza, "avevo più paura io di loro".
Ma Mario è armato solo di ... un petardi (il
lupo è sacro e intoccabile). "E se invece
di me ci fosse stato un pastorello? Cosa avrebbe
fatto? Non manderei mai più un ragazzo da solo al
pascolo". leggi tutto
(17.09.10) Gias Gardon (Valle Stura
di Demonte, CN)
Un alpeggio chiave per
la sopravvivenza della pecora Sambucana. Due ragazzini
che vorrebbero fare i pastori.
Il tutto condizionato
da un futuro incerto per colpa della presenza stabile
dei lupi. Che in Valle Stura di Demonte hanno già
messo in grave difficoltà la pastorizia e rischiano di
affossarla completamente 'bruciando' progetti,
energie, passione, impegno vai a vedere
(10.09.10) Bellino/Blins (CN): i
pochi pastori rimasti decisi a lottare
Erano in quindici i
pastori dell'Associazione pastur de Blin
prima dell'arrivo del lupo.
Pastori giovani, che restavano su in montagna
tutto l'anno (siamo a 1.600 m). Una risorsa 'rara'.
Oggi ne sono rimasti 1-2. Gli altri hanno smesso
o sono passati alle vacche da carne. Qualcuno tiene
ancora qualche capra o pecora. Ma c'è voglia di
reagire e di farsi sentire leggi tutto
Cansiglio (TV) esasperazione per le
stragi dei predatori. Gli allevatori: "ci
difenderemo da soli"
Dal bresciano (Sebino)
alla montagna veneta il problema dei predatori sta
superando il livello di guardia di allarme sociale.
Gli allevatori del Cansiglio, di fronte alla strage di
20 pecore Alpagote (razza in via di estinzione), in
atto a danno dell'
Az.
Agr. Gava Alex in
Valmenera, denunciano l'inerzia
delle istituzioni. Gli allevatori - lasciati
soli - annunciano che procederanno
all'autodifesa. La Costituzione non difende il lavoro
e i beni che servono per esercitare il lavoro? Da
quando in qua, in omaggio all'animal-ambientalismo
nichilista , slegato da ogni realtà, lo stato abdica
alla sua funzione primaria: tutelare la sicurezza, i
beni necessari a garantire la vita e
il lavoro dei cittadini? Perché per gli
allevatori e i pastori la Costituzione deve rimanere
lettera morta? Sono forse cittadini di serie B. Si
abbia il coraggio di dirlo apertamente allora e
piantiamola con le ipocrisie. leggi il comunicato
(04.09.10) Alta Valle Grana: lupi
insostenibili (CN)
Anna
Arneodo ci aggiorna sulla situazione della
pastorizia in alta Valle Grana trasmettendo anche
una toccante 'lettera aperta' del pastore Mario
Durbano scritta due anni fa quando il lupo ha
fatto la comparsa sui pascoli di Frise (prima
della strage di 240 capi). Una lettera che farebbe
cambiare idea a molti 'lupofili televisivi'. leggi tutto
(23.08.10) Asiago(VI). Il presidente della
Comunità Montana smentisce l'uccisione dell'orso M5
Ha
dell'incredibile la storia dell'uccisione dell'orso M5
('Dino'), raccontata da un imprenditore invitato,
senza poi partecipare, al presunto banchetto.
Ieri la presa di posizione di Lucio Spagnolo che
riportiamo per esteso. Oggi il comandante del CFS si
dice scettico dal momento che gli ultimi avvistamenti
del famelico orso erano stati fatti al Tarvisio a
giugno. Intanto senza aspettare l'esito dell'inchiesta
della Forestale gli animalisti si scatenano.
leggi
tutto
(21.08.10) La strategia lupo svizzera alla prova
I
lupi aumentano e attaccano anche i bovini.
L'equilibrio tra misure di prevenzione degli
attacchi e abbattimenti mirati sinora dimostra di
funzionare. Alla base di un sistema equo la volontà di
non mettere in ginocchio le attività tradizionali in
montagna e un impegno diretto della politica e delle
istituzioni che non hanno delegato ai verdi, come
avvenuto in Italia, la politica di gestione dei grandi
carnivori. leggi tutto
(19.08.10) Fuga dall'orsa. Pastore bresciano
abbandona l'alpeggio in Trentino
Domani
scende con 20 giorni d'anticipo il pastore Ivan
Sandrini, originario di Ponte di Legno. Sandrini da 17
anni carica la malga Prada nel gruppo del Brenta. 'Dal
7 agosto è stato un assedio quasi continuo'. L'orsa
affamata con tre cuccioli è riuscita a far saltare
fuori dalla rete alcune pecore e le ha sbranate.
Ferito pure un cane. Quanto alla squadra di emergenza
'24 ore su 24' Sandrini ha molte cose da ridire. 'Sono
venuti dopo due giorni e hanno paura, quello che hanno
fatto è dare all'orsa il mangime a 300 m dalle
pecore'. leggi tutto
(11.08.10) Cuneo. Ora si pensa anche al
pastore e non solo al lupo
Ieri
mattina a Monterosso Grana (CN) si è svolta
la conferenza stampa di presentazione del
progetto della Regione Piemonte 'Sostenibilità
dell'allevamento pastorale in Piemonte'.
L'iniziativa, intrapresa per impulso dell'assessore
Claudio Sacchetto e affidata al Dip. di scienze
zootecniche dell'Università di Torino, è
finalizzata a riequilibrare le tante attenzioni e
le risorse dedicate alla 'conservazione e gestione'
del lupo. E' prevista una serie di interventi
mirati a sostenere la un'attività di grande
(ma ancora scarsamente riconosciuto) valore
ecologico, sociale e culturale. Un'attività messa
ulteriormente e pericolosamente in crisi dalla
diffusione del predatore. leggi tutto
(05.08.10) In Primiero (trentino)Dellai
deve subire la contestazione dei contadini
esasperati per i danni provocati dagli orsi
Il
presidente della PAT, che si era recato in Primiero
per problemi di viabilità, ha dovuto affrontare la
collera di una trentina di contadini infuriati per
l'imperversare delle predazioni da parte degli orsi
che solo negli ultimi giorni sono costate la vita a
una ventina di pecore. Il tutto mentre il consigliere
provinciale centrista Giovanazzi promuove una
petizione per chiedere la cattura e l'abbattimento
degli orsi pericolosi.
Nello
stesso giorno viene annunciato dal capo del
servizio forestale Masé che si procederà a uno studio
per 'rivedere' tutta la questione... leggi tutto
(02.08.10) Solo in un paese incivile, dove
il pastore è cittadino di serie B, possono accadere
queste cose. La storia kafkiana dell'az. Capuzzola
La
vicenda dell'azienda di ovini da latte Capuzzola,
nell'appennino modenese, è una storia di politici
e di burocrati che hanno fatto di tutto per
espropriare di fatto un allevatore della sua
azienda, favorendo la diffusione del lupo, negandone a
lungo la presenza, elargendo risarcimenti
inadeguati, minacciando sanzioni se il pastore
non fosse stato capace di arrestare la
predazione. Una storia vergognosa che deve essere da
monito. Per i pastori che devono essere consapevoli
che ci sono precise scelte politiche tese ad
eliminarli, ma anche per i lupologi e i
lupofili perché devono sapere che dopo la vicenda
dell' az. Capuzzola la resistenza contro la loro
arroganza si farà più forte e organizzata. E si
chiederà di operare come nei paesi civili (Svizzera e
Svezia). A difesa della pastorizia ma anche di
chi vive nelle aree montane in località isolate dove
cresce la paura per la presenza di grandi carnivori
potenzialmente pericolosi anche per l'uomo. leggi tutto
(05.07.10)
Baselga del Bondone (Tn) Pecore
e capre sbranate, frutteti distrutti, una nonna
terrorizzata. Fino a che punto la Provincia di Trento
consente agli orsi di fare le loro scorribande nei
pressi dei paesi? Perché le 'regole di ingaggio' degli
orsi sono scritte da coloro che sostengono il
ripopolamento ursino e ne traggono vantaggi? Le
storie della pecora Meringa, guida dei bambini, e
della nonna che ha avuto un incontro molto ravvicinato
e da incubo con l'orsa Cindy leggi
tutto
(30.06.10)
I pastori perdono la
pazienza: basta con gli ambientalisti che vogliono
insegnarci il nostro mestiere (Valle Camonica, BS)
In
Valle Camonica Legambiente porta
avanti il solito progetto fotocopia (finanziato
dalla Cariplo e dal Comune di Paspardo)
per 'convincere' la gente che gli orsi sono una
manna economica e che la 'convivenza' tra
pastori e orsi e lupi è un giochetto (bastano gli
attrezzi giusti). Soldi pubblici e parapubblici spesi
copiando sempre gli stessi progetti. Mentre tutte le
richieste dei pastori hanno trovato sempre il muro di
gomma delle istituzioni gli ambientalisti sono
foraggiati per prendere in giro i pastori.
leggi il comunicato
dell'Associazione Pastori Lombardi
(20.06.10) Il comune di Monterosso Grana (CN)
prende posizione sul lupo
Con una delibera e una lettera, inviata alla Regione e agli altri enti,
il Comune di Monterosso Grana nell'omonima valle chiede
la limitazione dei lupi e concreti aiuti ai pastori e a
chi vive in montagna di montagna. E' 'naturale' che i
comuni, ente più vicino alla comunità, reagiscano alla
ulteriore e subdola minaccia alla vivibilità delle valli
(nella delibera si parla anche di 'insidia' per chi vive
in montagna non solo di danni ai pastori). Da Monterosso
viene un segnale alle realtà disperse della montagna che
subiscono le 'politiche della natura' imposte dalla
tecnocrazia 'verde'. Per la creazione di un fronte delle
valli a difesa delle attività tradizionali, della
vivibilità della montagna. E perché nella gestione
del 'problema lupo' non abbiano voce solo i nuovi
signori feudali del 'Centro lupo' di Entraque
(Parco Alpi Marittime) che dopo aver ricevuto
finanziamentio miliorari sul lupo adesso decidono anche
in tutto il Piemonte chi deve ricevere i contributi
della Regione per il 'pascolo gestito'. leggi
tutto
(18.06.10) Roma finanzia la
demagogia pro orso
Costosa campagna di comunicazione per 'promozionare' al tempo stesso
l'orso e le 'aree protette' con l'uso demagogico
del plantigrado quale 'testimonial'. Hanno ragione da
vendere i pastori che dicono: 'E' un business alle
nostre spalle' leggi
tutto
(07.06.10)
Alta Val Brembana (BG): altro che cucciolone!
La
foto non rende la mole impressionante di questo Pastore
del Caucaso di meno di un anno. E' un cagnaccio
già più grosso di un maremmano e da adulto può
arrivare a pesare 70 kg. E' in forza a un pastore
transumante bergamasco che, impressionato dagli
allarmi lanciati dal Parco delle Orobie bergamasche
sulla presenza di lupi e orsi, ha pensato di
tutelarsi. Ma il cucciolone mordace ha creato già non
pochi problemi. 'Fare il suo mestiere' comporta seri
pericoli per le persone. Infatti è stato creato
dall'Armata Rossa sovietica per essere un cane
militare, una macchina che non lascia scampo al
nemico (umano). leggi tutto
(28.05.10)
Dalle Marittime alle Orobie il ritorno dei
predatori mette a rischio i migliori formaggi
ovicaprini d'alpeggio
I
pastori delle Alpi Marittime denunciano
l'intensificazione degli attacchi del lupo. Abbiamo
parlato con Marilena Giorgis della Val Pesio (CN),
pastora e casara aziendale e d'alpeggio.
Lo scorso hanno ha avuto venti pecore da latte di
razza Frabosana sbranate e dieci disperse. Quest'anno
proverà con le recinzioni, ma i cani da guardiania non
li vuole e al figlio consiglia di rinunciare al
pastoralismo. Intanto nelle Orobie il Parco 'allerta'
i comuni invitandoli a raccomandare ai pastori di
abbandonare il pascolo 'libero' e di dotarsi di cani e
recinti. Siamo al 'coprifuoco'. E' a rischio lo stesso
Bitto storico fatto anche con latte di capra Orobica
mantenuta con un sistema particolare di pascolo. Che
non c'entra nulla con il pascolo 'brado' e che
richiede pastori 'veri' ed esperti. Alla lobby pro
predatori i pastori e allevatori devono imparare a
rispondere uniti al di là delle differenze e dei
confini regionali e nazionali. leggi
tutto
(23.05.10)
Asiago (VI) Esplode l'astio mai sopito contro i
contadini e i montanari. I fan dell'orso lanciano il
boicottaggio del formaggio Asiago
L'orso
M5 sta agendo da detonatore di un
conflitto negato ma sempre vivo e che torna acuto
nella realtà postmoderna: quello tra città e campagna.
I fan dell'orso, gli orsologi, la lobby vuvueffina
nelle redazioni giornalistiche sono l'avanguardia di
un potere urbano politico, economico e ideologico che
teme la resistenza al nuovo colonialismo. E si
mobilitano. Per loro la cattura di M5 è uno smacco
simbolico enorme. I sudditi della montagna che osano
ribellarsi? Giammai! Si parla di 'ricatti' dei
contadini e dei cacciatori. Si lancia il
boicotatggio del formaggio Asiago. Si addita la
montagna 'assistita' che vive artificialmente di
sussidi. Molto bene. E se la montagna decidesse di non
lasciarsi più rubare l'acqua e l'energia
idroelettrica? Se decidesse di tassare i transiti che
le regalano inquinamento e traffico? E' grottesco che
l'accusa alla montagna di essere 'parassita' viene da
quella lobby che della pseudo wilderness hanno fatto
una rendita di posizione. leggi
tutto
(22.05.10)
ORSO M5 GO HOME. Il serial killer degli asini
respinto in Slovenia e il WWF spara c......e
Regione
Veneto e enti locali fanno muro. Torni a casa sua
l'orso 'problematico'. Il WWF, che aveva esaltato
Galan con le sue uscite super-animaliste e che
pregustava la vittoria, si sente spiazzato e scrive un
comunicato delirante dove il comportamento dell'orso
M5 viene giudicato 'normale'. E' la stessa gente che -
in perfetta malafede - va in giro a convincere le
popolazioni che gli orsi sono vegetariani, timidi,
schivi (nascondendo le statistiche sull'uccisione di
esseri umani da parte di orsi bruni). Poi dicono che
per Yoghi sventrare 14 asini è 'normale'.
Invece non è 'normale' che una bestia pericolosa
abbia potuto scorazzare impunita con licenza di
uccidere per 2 anni. Solo in un paese incivile
possono succedere simili cose. In Svizzera, Austria,
Germania, Francia gli avrebbero già sparato (piombo,
non gomma). Lì si rispetta il lavoro e la vita di chi
vive in montagna. Qui il rurale, il montanaro è ancora
il servo della gleba di lor signori. La cui vita vale
meno delle 'nobili fiere' 8come nel
medioevo). Riportiamo integralmente il comunicato
del WWF.
leggi
tutto
(16.05.10)
Galan tessera n° 1 del Partito dell'orso
Galan
fa impazzire di gioia il WWF e gli animalisti
schierandosi apertamente sul fronte dei fan dell'orso.
Coloro che comodi nei loro appartamenti di città
tifano per un serial killer che ha giù ucciso 14
asini. Abbiamo capito subito che Galan non sarà mai
paladino degli agricoli, dei rurali, dei montanari. Il
marketing del consumismo politico suggerisce all'uomo
di Publitalia di blandire gli ambientalisti in
pantofole, da documentario TV. Ma allora perché è
andato all'Agricoltura? leggi tutto
(30.04.10)(Trentino/Veneto)
Torna la fiera dell'orso. Villaggi di montagna
sotto assedio nel vicentino per la gioia degli
animalisti e ambientalisti di città. Incolumità
umana a rischio con le regole sbilanciate a tutela
dell'orso adottate in Italia (scritte di fatto dal
WWF)
Nonostante l'orso M5 sia
pericoloso il malinteso buonismo, l'orientamento
orsofilo-orsomane dei 'tecnici' e la compiacenza
dei politici (anche di centro-destra) agli animalisti
di città impedisce di sparare a lupi e orsi anche
quando è necessario (e come avviene nei paesi
normali). E così M5 dopo essere stato munito lo scorso
autunno di gps e radio collare da bravo orso bionico
(la natura 'selvaggia') visto che è in fregola
(bisogna capirlo ... ) sta facendo impunito le
sue bravi stragi di animali domestici sbranati a
domicilio nelle loro stalle nel Vicentino. M5
è un orso dal comportamento anomalo, imprevedibile e
pericoloso. Gira nel villaggi, torna a finire i pasti
(di animali uccisi) i giorni successivi nonostante le
dissuasioni (petardi, sirene, pallottole di gomma).
Nei protocolli orso dei paesi civili sarebbe
già stata classificato pericoloso e abbattuto.
Da noi c'è il Pacobace (protocollo
interregionale di gestione dell'orso scritto dagli
esperti orsofili e WWF) che tutela molto l'orso,
pochissimo gli animali domestici e poco anche
l'incolumità delle persone. Dalla Romania alla
Scandinavia gli orsi uccidono, non solo pecore,
galline e asini anche esseri umani. Ma qui dicono che
'non fa male a nessuno'. leggi tutto
(14.04.10)
Sulle Orobie gli esperti ora parlano di 5-6 e
lupi
Il
primo avvistamento del lupo nelle Orobie è del 2001
con una foto del 2003. Ora in base alle tracce e ai
materiali organici ritrovati si parla di 'almeno sei
lupi'. Per ora non hanno provocato danni alla
pastorizia ma veniamo da inverni rigidi con tanta
carne congelata sotto la neve a disposizione.
Bisogna pertanto prevenire i problemi. Nei
Grigioni, dove ci sono 3-4 esemplari, c'è un
centro per la protezione del bestiame minuto e
specialisti a disposizione dei pastori. Senza contare
che in Svizzera vige la 'par condicio' e dopo 30
pecore è il lupo ad essere fatto fuori ... leggi tutto
(23.02.10)
Il lupo e la pecora entrano nella campagna
elettorale
Candidati
che chiedono il voto pro o contro il lupo. Succede
in Piemonte, dove la presenza del lupo
- con le discussioni sulla problematica
convivenza con le attività pastorali - hanno da
tempo assunto valenza politica. Perché
scandalizzarsi? Il lupo (e la pecora)
rappresentano problemi reali nelle valli e
coinvolgono sul piano simbolico ed emotivo tutta
la società. Bene che ne parlino anche i politici e
non solo gli esperti (di parte). Intanto
segnaliamo gli interventi di Mariano Allocco e
Marzia Verona sul 'Piano lupo'. leggi tutto
(19.02.10) Regione Piemonte:
un 'piano lupo' elettorale
La problematica convivenza della
pastorizia con i branchi di lupi ormai stabili in
parecchie valli porta la Regione Piemonte ad
approvare, in piena campagna elettorale per il rinnovo
del consiglio regionale, un Piano di difesa dal
lupo dal sapore elettorale. Esso
prevede 'piani di difesa aziendali',
'sperimentazione di nuove tecnologie', un 'centro
regionale per la selezione e l'allevamento dei
cani da guardiania', 'assistenza veterinaria
all'addestramento e gestione dei cani' ecc. ecc.
Tra gli obiettivi il 'sostegno' alla
custodia continuativa dei greggi e alla assunzione di
aiuti-pastore. Con quali soldi? Il tutto infatti
prevede, infatti, un finanziamento di 74.000
€! Una misura, tra le tante previste, mette in allarme
i pastori: 'traslocazioni di
greggi, in modo temporaneo o
permanente'. Se abbandonare via via gli alpeggi
pericolosi è il modo per prevenire gli attacchi
(sulle basi delle indicazioni del 'piano di
difesa') allora abbiamo proprio ragione noi a
sostenere che il lupo è uno dei grimaldelli per
cacciare i pastori (e in generale l'uomo) dalle Terre
Alte. leggi tutto
(22.01.10) Imola.
Ennesimo lupo avvelenato
E'
di oggi la notizia dell'ennesimo avvelenamento di
lupo. I paesi civili controllano il lupo legalmente;
la civilissima (o ipocrita) Italia, per far contento
il WWF, non ammette eccezioni al 'non toccate il
lupo'. Risultato 20% della popolazione vittima del
bracconaggio. leggi tutto
(21.01.10) Chiarezza
sul lupo. L'intoccabilità è solo italiana e l'hanno
decisa gli 'esperti' e gli ambientalisti
Il Ministero
dell'ambiente risponde picche alle richieste di
abbattimenti selettivi inoltrate dalla Regione
Piemonte. Lo fa su parere dell'ISPRA che, a sua volta,
si rifà ad un Piano nazionale d'azione per la
conservazione del lupo (2002) scritto da un gruppo
composto da esperti (di regola filoambientalisti) e
dalle stesse organizzazione ambientaliste. Ma la cosa
più assurda è che per motivare un parere contrario
agli abbattimenti il 'Piano d'azione' si appella alla
'mancanza di informazioni sulla consistenza della
popolazione' ma, soprattutto alle 'obiezioni di
parte dell'opinione pubblica'. Ora la politica faccia
la sua parte e la pianti con la delega agli
ambientalisti.
leggi tutto
(21.01.10) Parco
Orobie sull'orso
Diamo
ampio spazio alle precisazioni e rettifiche richieste
da Chiara Crotti in tema di presenza dell'orso, sue
abitudini alimentari, avvistamenti ecc. Approfondire
la vicenda al di là di quanto riferito dalla stampa è
interesse di tutti e se siamo incorsi in giudizi
superficiali e ingenerosi sulla base dei titoli e
degli articoli dei giornali ce ne scusiamo. Speriamo,
però, che ci sia maggiore apertura al confronto
con chi 'dissente' dal politically correct orsofilo
tenendo conto della legittima opposizione dei
pastori e degli allevatori. La necessità e la
sostenibilità della presenza dell'orso può essere
messa in discussione come tutte le scelte in materia
di gestione del territorio. O è un dogma? leggi tutto
(19.01.10) Orso JJ5.
Orsologi, orsofili e orsomani le sparano
grosse.
Lui, il famoso orso JJ5,
era partito a primavera e da luglio era in Trentino ma
gli orsologi e il presidente del Parco delle Orobie
bergamasche gongolavano: 'Questa estate ha
cambiato dieta, si comporta bene, non ha attaccato più
gli alpeggi'. Erano tento felici che il 'loro' orso
fosse diventato buono che il Parco a novembre ha
indetto un concorso per i bimbi per dare un nuovo nome
alla star delle Orobie bergamasche. Intanto
il contribente paga per i brillanti studi e
monitoraggi (!?), le assicurazioni anti-orso, le
squadre di pronto intervento. Ora sperano in un nuovo
'ospite' per non perdere la faccia e giustificare le
spese. leggi tuttot
(16.01.10) Cuneo.
Taricco (ass. regionale) frena sugli abbattimenti
selettivi del lupo
Si avvicina un difficile confronto
elettorale e la presumibile paura di perdere voti
urbani animalisti spinge l'ass. Taricco ad
essere prudente. E torna
sulla 'prevenzione', sulle mani legate per via
della 'protezione assoluta per il lupo imposta
dalle norme internazionali'. Eppure 'da
agricoltore' poche settimane fa aveva detto di essere
personalmente favorevole alla caccia al lupo. L'unica
cosa che deve spiegare agli amministratori, ai pastori
e agli allevatori è perché in altri paesi si può
sparare al lupo, non solo 'in teoria' ma anche in
pratica (oltre 200 capi in Svezia nei prossimi anni).
Se le 'strategie nazionali' possono essere
'flessibili' (lo sono!) vada a Roma e negozi con
il Ministero dell'ambiente. Invece sembra che voglia
arrendersi prima di combattere - ovvero sostenere la
richiesta di abbattimento presentata al
Ministero - e sorge il sospetto che si preferisca
lasciare la rogna agli amministratori locali (di
centro-destra). leggi tutto
(12.01.10) Cansiglio
(Tv). ?Assumere' 0rsi magna cervi? Una boutade
che non piace agli agricoli
Sul Cansiglio come in tante parti delle
Alpi le aziende agricole che 'resistono in quota',
specie quelle che praticano forme estensive ed
ecologiche di coltivazione ed allevamento, subiscono
danni ingenti per l'eccessiva presenza dei cervi. Di
fronte alle lamentele delle aziende agricole del
Cansiglio Zaia appoggia un piano di abbattimenti ma il
presidente della provincia di Treviso ha una idea
geniale 'introduciamo gli orsi mangia-cervi' leggi tutto
(20.12.09) Lupo? Si può
convivere? Un convegno ieri a Brossasco (Cn)
Le conclusioni non sono
nuove (in alcune zone la convivenza è impossibile).
Quantomeno i politici si sono espressi in favore degli
abbattimenti mirati. Adesso, però, devono
darsi da fare con il Ministero dell'Ambiente per
ottenere dalla burocrazia ciò che altri paesi UE hanno
messo in atto a tutela dei pastori. (link
a Pascolo Vagante di Marzia Verona)
(18.09.09) Cuneo.
Tra la nebbia e il lupo
Riceviamo
dall'associazione Coumbouscuro -
che l'ha inviata per conoscenza anche alle istituzioni
- la testimionianza, asciutta e senza
retorica, di un pastore che pensa di abbandonare la
propria attività a causa dell'impossibile 'convivenza'
con il lupo. Una convivenza imposta dai signori del
WWF e dall'atteggiamento pavido e conformista della
politica che non osa adottare quelle misure di
controllo dei lupi a tutela della pastorizia che sono
praticate in altri paesi. E' venuto il momento che
tutte le associazioni e le personalità che hanno
a cuore la montagna dell'uomo assumano un'iniziativa
su questo tema. Ruralpini se ne fa promotore.
leggi tutto
Torino (07.04.09)
Torna il premio per il
pascolo gestito. soddisfazione ma anche qualche
perplessita' per i punteggi e per il "fattore lupo"
(di Marzia Verona) vai a vedere
Milano (03.04.09)
Le spese per l'orso lievitano a
centinaia di migliaia di euro vai a vedere
Bergamo.
(09.04.09) La Coldiretti e l'Associazione allevatori
provinciale: catturare e trasferire l'orso
problematico
In
un duro comunicato diffuso il giorno 7 la Coldiretti e
l'Apa invitano Parco e istituzioni territoriali a
prendere posizione: basta ipocrisie, non si può
tutelare l'orso e, al tempo stesso, la zootecnia di
montagna e la pastorizia. Di fronte a chi parla
di "messa in sicurezza" degli allevamenti (ma quanto
costerebbe "blindare" ogni stalletta?) e di "studi
statistici" per elaborare "piani preventivi" gli
allevatori traggono la conclusione che i margini
per trattare con il "partito dell'orso" sono
esauruiti. O l'orso o noi
dicono i rappresentanti degli
allevatori. Intanto i sindaci della val
Brembana dicono di sperare che l'orso se ne vada da
solo o considerano la sua presenza una
"testimonianza del valore naturalistico del
territorio". Altro che quelli dei Pirenei che, nel
2006, si sono messi alla testa del movimento
anti-orsi che ha costretto Parigi ad abbandonare il
programma di reintroduzione del plantigrado vai a vedere
Bergamo
(29.03.09) I pastori offesi dall'esperto
"orso-lupologo" del Parco Orobie: ci appelliamo alla
Regione Lombardia
Il
Parco delle Orobie riconosce la criticità della
presenza dell'orso JJ5 per le attività pastorali, ma
trasmette una relazione tecnica sullo "stato
dell'arte" che offende la professionalità dei pastori
transumanti lombardi. Impossibile trattare con
intrerlocutori che non conoscono la nostra realtà
dicono i pastori. Intanto per un solo orso
"balordo" si annunciano spese ingenti: 150.000 €
per "risarcimenti e comunicazione" da parte del Parco
+ 15.000€ per un censimento degli allevamenti a
rischio + le spese che la Provincia di BG sosterrà per
approntare 3 squadre: "pronto intervento",
"dissuasione" e"prevenzione". Un insulto alla crisi
per rincorrere le ideologie della wilderness a
tutti i costi. vai a vedere
Organismi sovranazionali, lobby,
Ong e 'scienziati' decidono
le politiche della natura (sopra la testa delle
popolazioni rurali), è la verdocrazia (10.06.09)
Eco pouvoire è stato definito da
alcuni studiosi francesi (a proposito delle politiche
di reintroduzione di orsi, lupi e linci). Noi la
chiamiamo verdocrazia e dimostriamo quanto sia reale
illustrando la genesi del "Pacobace" (il
protocollo che 'regola' la presenza dell'orso sulle
Alpi centrali). In un campo tutt'altro che
marginale, che influenza non poco l'uso e la
vivibilità del territorio, la politica (quella
espressa da rappresentanti eletti
democraticamente) è stata espropriata dagli
'esperti', dal WWF, dai burocrati 'verdi' e si limita
a 'ratificare' a posteriori quello che questi hanno
deciso. Ovviamente senza consultare pastori e
contadini.
vai a vedere
(26.01.09) L'orso "padrone"
delle montagne scaccia i pastori in alta
val Seriana
Il 3 febbraio ci sarà a Bergamo un
"tavolo" per discutere di "convivenza" con l'orso JJ5.
Ma per l'Associazione pastori lombardi le
condizioni sono irricevibili e stanno pensando a
cercare altri pascoli in Francia considerato che a
Bergamo, in Lombardia, in Italia non c'è tutela per la
pastorizia vai a vedere
(12.01.09)
Anche in Val d'Aosta il lupo diventa un incubo per i
pastori
Sono stati
indennizzati dal Parco del Gran Paradiso gli
allevatori che avevano subito danni questa estate in
Valsavaranche (86 pecore e 16 capre perse e
l'abbandono di un alpeggio a metà stagione). Nel Parco
del Gran Paradiso si è ormai insediato un branco
di 6 esemplari Il concetto è quello della
"monetizzazione" del danno. Ma quando si deve
abbandonare gli alpeggi perché infestati dai
lupi c'è da chiedersi se sono sufficienti le
misure di "protezione passiva" (reti elettriche,
mastini maremmani, sorveglianza). vai a vedere
Canton
Ticino (16.08.08) No al lupo 5.000 firme contro la sempre la
presenza del lupo incompatibile con la realtà
pastorale delle aspre valli del cantone vai a vedere
Gli
orsi "vegetariani" uccidono (08.08.08)
5 morti solo in Russia nel
2008. In Romania vittima a fine luglio vai a vedere
Trentino/Lombardia
(10 e 19.8.08) Pastori
sempre più colpiti Cresce
l'esasperazione contro gli attacchi dell'orso vai a vedere
|